Il declino di
Kaiser Silvio
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Probabilmente la risoluzione del problema dei rifiuti in strada a Napoli, rischia di essere stato il punto più alto toccato da Berlusconi in circa 15 anni di presenza sulla scena politica italiana.
Negli ultimi mesi Silvio è contemporanemente sotto attacco da più parti e il declino del suo impero politco-personale (inteso come potenza) è molto evidente.
Qualcuno dice che gli italiani devono prepararsi ad assistere alla caduta del Sultano.
Sara vero? Vediamo.
Il caso Noemi (quella che chiamava Silvio "papi"), gestito malissimo da Berlusconi, ha dato modo all'opposizione politica e mediatica di scatenarsi.
Berlusconi se l'è presa con la stampa che riporta "immondizia", invece di notizie.
E se l'è presa con la sinistra.
Ma lo stesso presidente del consiglio si è ben guardato da rispondere alle domande che Repubblica, ma anche molti altri giornali stranieri, (non certo bolscevichi) che gli hanno posto, proprio sul caso Noemi.
Idem per l'ultimo caso di "mignottocrazia", come Paolo Guzzanti definisce lo squallido contesto di veline-candidate alle elezioni e di escort di lusso che, secondo le accuse, hanno popolato le residenze del premier.
Non sono gossip. Tutt'altro.
Un presidente coinvolto in giri come questi è un pericolo per il Paese e devastante per l'immagine dell'Italia all'estero.
L'allora Presidente Clinton, passò parecchio tempo sotto inchiesta per il caso Lewinski.
Non si sognò mai di rifiutare interrogatori e indagini. Ne tantomeno accusò la stampa o l'opposizione politica.
La (ormai ex) moglie, Veronica, ha parlato di un uomo "malato che ha bisogno di essere curato" e così quello che fino a poco tempo fa nelle immagini TV poteva sembrare l'atteggiamento di un simpatico neo-don Giovanni, un pò guascone, con tanto di cerone e di trapianto di capelli, appassionato del genere femminile, adesso si è trasformato in un qualcosa di patologico, che per un 73enne è più che imbarazzante.
Ma c'è dell'altro oltre alla mignottocrazia.
Ci sono le leggi ad-personam, volute da Re Silvio, ed è solo grazie ad una di queste (Lodo Alfano del 2008) che sinora l'ha fatta franca.
L'Avvocato inglese Mills è stato condannato per essere "stato pagato" per aver reso falsa testimonianz a, ma non è stato possibile condannare chi "ha pagato"....
Nel frattempo la tanto promessa e annunciata riforma della giustizia non si sa bene che fine abbia fatto, e forse visto le premesse con cui fu presentata non è nemmeno male.
Le nomine RAI, maturate nella solita spartizione tra i partiti, sono avvenute in uno scenario che non ha paragoni in occ idente: il principale azionista della concorrenza (Mediaset) è anche il leader del principale partito di maggioranza, il cui CDA della RAI è di fatto espressione.
L'aumento dell'IVA sugli abbonamenti alle TV a pagamento ha provocato l'ira di Murdoch e in molti sono convinti che la sua SKY sia attualmente l'unica fonte televisiva che può godere di una certa obiettività.
Se si pensa che Murdoch è il più grande monopolista dei media, si capisce bene lo stato comatoso in cui versa la libertà di informazione italiana.
Berlusconi è però anche "sfortunato" e ha dovuto affrontare due eventi straordinari : la devas tante crisi economica e il terremoto in Abruzzo.
Al primo ha cercato di opporsi con "l'ottimi smo", e adesso che sappiamo che la crisi è tutt'altro che passata, si attendono finalmente misure un po più concrete. Nel frattempo i lavoratori e le imprese inziano a d agitarsi e non poco.
Per il terremoto, dopo che ha promesso prima le "new town", poi le cas e in 6 mesi, è costretto adesso a fronteggiare gli sfollati che iniziano a protestare per le strade di Roma.
Poi c'è il solito "contorno" di guerra alla magistratura (rossa), ai media (lui che ne possiede una discreta quantità) e alla libertà di informazione ch e ha subito un'altra mazzata dalla legge che blocca le intercettazioni, legge approvata persino prima delle misure pro-terremoto in Abruzzo!
Sullo sfondo, esistono le promesse non mantenute (taglio delle tasse, le tre "I" nella scuola, l'abolizione delle provincie etc..), e le liberalizzazioni mai fatte. E per un leader che si professa a parole liberista e che ha fondato un partito chiamato "delle Libertà".....
Gli italiani, al di là del (comunque calante) consenso elettorale stanno iniziando a sospettare delle doti di Kaiser Silvio.
Persino il Milan, dopo 23 anni di presidenza Berlusconi, è entrato in una crisi nera: non solo non arrivano più le vittorie, ma a preoccupare è l'inversione di tendenza che adesso vede il Milan cedere i campioni, invece che comprarli.
Il declino di Kaiser Silvio lo ha capito bene Gianfranco Fini, politico acuto, che se da un lato ha accettato la fus ione di AN nel PDL, dall'altra sta cercando in ogni occasione di marcare la netta differenza con Berlusconi.
Fini, e lo vedremo ancora meglio nei prossimi mesi, propone non solo una leadership diversa del PDL, ma soprattutto un modo diverso di intendere l'Italia, la politica e la cultura.
Sinora la vera fortuna di Berlusconi è stata di non aver avuto una vera opposizione, decisa, dura, ma anche credibile agli occhi dei cittadini con proposte alternative al modello d'Italia realizzato da quello che Montanelli chiamava "il piazz ista di Arcore".
In attesa che anche la sinistra riesca a trovare una nuova classe politica, met tendo da parte definitivamente i D'Alema, i Fassimo i Rutelli etc e che nell'interesse di una sana competizione politica la smetta di crearsi-disfarsi ogni 6 mesi..., dob biamo tutti realisticamente chiederci cosa resta nel 2009 di 15 anni di berlusconismo.
20/6/2009