Gente indegna nei partiti.
Se ci fosse la libera informazione...
Dal lavoro dell'Antimafia sulle ultime elezioni amministrative emerge una certa disinvoltura nella formazione delle liste.
Gremite di persone che non sono certe degne di rappresentare nessuno
”.
Chi parla così : Beppe Grillo ? Marco Travaglio ? Antonio Di Pietro ? No, nessuno di loro che si caratterizzano per la questione morale della legalità.
(Già questo dovrebbe fare pensare e non poco : quanto può durare un Paese dove la “legalità” e il rispetto delle regole non è condiviso da tutta la classe politica ?) Gianfranco Fini per aver pronunciato l’impronunciabile.
“legalità”, appunto è stato sbattuto fuori dal PDL.
La frase di cui sopra è stata pronunciata da Beppe Pisanu, Presidente della Commissione Antimafia, durante la seduta dedicata alla mancata trasmissione alla commissione da parte dei Prefetti di molti dati necessari ad approntare un rapporto sulla attuazione del Codice di autoregolamentazione per le elezioni.
Meno male, verrebbe da dire, se ne è accorto anche lui.
Siamo a metà ottobre e le elezioni amministrative regionali si sono tenute a marzo, 7 mesi fa.
Ma è questa una notizia inaspettata ? Non si poteva sapere prima che molti candidati dai partiti erano persone “non degne di rappresentare nessuno”? Certo che lo si sapeva, era tutto chiaro, bastava avere voglia di leggere e informarsi fuori dai canali “tradizionali”, controllati e sottoposti a censura (l’Italia è in coda ai paesi sviluppati per la libertà di stampa).
Allora bastava leggere velocemente il “curriculum vitae” di molti candidati, come scriveva Marco Travaglio il 22/3/2010, 7 mesi fa !! www.beppegrillo.it/2010/03/vito_crimi_pres/index.html
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