ADSL : a breve il rischio di un nuovo digital divide
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L'autorithy per la garanzia della comunicazione (AGCOM) ha presentato l'ultimo rapporto in temrini di banda larga, ovvero l'internte veloce.
Emerge che negli ultimi 6 anni gli investmenti sono stati effettuati seguendo logiche dettate dalla redditività e dagli investimenti e che Telecom Italia mantiene ancora il 64% della quota di mercato.
Relativamente all'Europa, l'Italia è 13a per penetrazione della broadbrand (banda larga) presso la popolazione e le imprese. Siamo indietro. Inoltre esistono ancora sostanziali differenze tra grandi aree urbane e zone rurali.
Il 94% della popolazione è coperta dall'ADSL e il 49% delle famiglie ha un PC in casa, con il 33% che ha un accesso a internet a banda larga, determinato soprattutto dall'interesse delle nuove generazioni e dallivello culturale.
E le imprese?
Il 75% con più di 3 addetti e quasi il 100% di quelle superiori usano internet a banda larga, mentre solo il 35% (quasi quanto le famiglie) delle micro imprese (1-2 addetti).
In tutto sono attualmente attivi oltre 10.000.000 di accessi ad internet veloce, e per ogni 100 persone sono attivi 17 accessi (14 per i comuni dai 2 ai 10 mila abitanti).
I piccoli comuni, come Sannazzaro, sono coperti dalla banda larga per l'87%, ma la percentuale è inferiore alla media europea, a causa anche della conformazione del Paese.
I prezzi di utilizzo sono buoni in Italia (circa 60 dollari al mese), meno della media europea.
E per il futuro?
Per il futuro il piano di Telecom Italia prevede entro il 2010 la copertura dell 99% delle linee telefoniche con ADSL (quello attivo a Sannazzaro), dell'87% dell'ADSL2+ (20 mega) e del 10% del VDSL (la banda più evoluta)Nel 2010 saranno 14.000.000 gli accessi alla banda larga, circa l'85% riferita alla popolazione e ci si avvicinerà alla saturazione della penetrazione dei PC, che saranno presenti nel 60% delle case degli italiani. Siamo di fronte quindi ad un potenziale nuovo digital divide, la spaccatura del Paese tra zone dotate di collegamenti in rete veloci e no.
Infatti se l'attuale digital divide (che riguarda ancora il 6% della popolazione non coperta da ADSL, con alcune decine di comuni anche in provincia di Pavia) sarà quindi colmato, c'è all'orizzonte un nuovo gap: quello tra la popolazione dotata dell'attuale ADSL e chi disporra delle nuove più potenti tecnologie.
La corsa nell'innovazione tecnologica non è mai finita e la perdita di contatto con le realtà meglio dotate rischia di far perdere competitività alle imprese locali oltre a creare differenze tra le nuove generazioni.
23/10/2008