Costituzione e morale
Due domande a Napolitano
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In questi giorni di lutto per i sei nostri soldati caduti in Afghanistan a causa dell'attentato tabelano, si respira l'aria della grande attesa.
A breve, il 6 ottobre, la Corte Costituzionale si pronuncerà (finalmente) sul Lodo Alfano, la legge votata dal Parlamento che preserva dai processi le 4 più alte cariche dello Stato.
Il Presidente della Repubblica non legge questo Blog, ma in ogni caso a Napolitano vorrei fare due domande, proprio su questa legge-vergogna.
Napolitano quando promulgò il "lodo", aveva formalmente ragione ed operò nel pieno rispetto delle sue prerogative e della Costituzione.
Questa legge mette il Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio al di sopra degli altri cittadini in quanto di fatto non processabili.
Una legge che non ha pari in occidente e che, nel caso di Berlusconi, protegge una carica non eletta direttamente dai cittadini.
Ecco perchè nello scroso febbraio solo l'avvocato inglese Mills fu condannato per aver intascato una mazzetta in cambio di aver mentito per proteggere il primo ministro (come riporta il Sole 24 ore).
Berlusconi era co-imputato, ma la legge approvata dal Parlamento gli ha permesso di beneficiare dell'immunità.
Eppure oltre alla forma sarebbe possibile un atteggiamento più deciso dal parte del Presidente.
Napolitano, ex-comunista, ha ammesso nel 2006 gli errori di valutazione suoi e del PCI sui fatti di Ungheria, quando nel massacro di Budapest (strepitoso e commovente il reportage di Indro Montanelli raccolto nel libro "La sublime pazzia della rivolta - L'inserruzione ungherese del 1956) i comunisti italiani si schierarono con l'invasore sovietico.
Forse la "piuma" invece della sciabola, usata da Napolitano nel duello istituzionale con il governo, è motivata anche dal timore di rinnovare vecchie accuse sul suo passato.
Tuttavia al Presidente della Repubblica si possono fare due domande molto semplici.
Eccole : 1) Perchè non rinunciare da subito alla protezione dai processi penali; il Lodo Alfano lo prevede ? 2) Qualora la Corte dichiarasse incostituzionale il lodo, si impegna a fare di tutto, nell'ambito delle sue prerogative, per accellerare l'applicazione dell'eventuale sentenza della stessa Corte in Parlamento ? Con le risposte affermative darebbe ai cittadini un messaggio chiaro : che dalla legge porcata Napolitano prende le distanze e che si impegna, per quanto nelle sue competenze, a cambiarla.
Fornirebbe un buon esempio e un giudizio morale chiaro (rinuncia alla protezione) e metterebbe in guardia il governo e il Parlamento sui soliti giochini per impedire l'applicazione delle sentenze della Corte costituzionale.
Se le risposte fossero negative, be.....
21/9/2009