Attenzione, il bavaglio è all'orizzonte
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Brutte, anzi pessime notizie dal mondo dell'informazione.
Ci stanno riprovando.
Il bavaglio dell'informazione libera voluta dalla politica e dai poteri forti è pronto per essere calato sulla bocca di chi non si omologa e cerca di permettere la comunicazione diretta con i cittadini contribuenti.
Ricardo Levi (Partito Democratico) ha presentato il disegno di legge, quello che vuol far tacere i blog.
I giornali, la politica, i poteri si fregheranno le mani.
Vediamo l'uomo di Veltroni (quello che si auto definisce l'Obama de noiartri, si Obama quello che ha vinto le elezioni USA grazie anche a internet) cosa ha ideato.
La chiamano già "ammazza blogger".
Era l'ottobre del 2007, quando il governo Prodi approvò il ddl Levi-Prodi che prevedava per tutti i blog l'obbligo di registrarsi al Registro degli operatori di Comunicazione e quindi l'estensione dei reati a mezzo stampa.
Come accade spesso, un giurista scoprì la cosa, scoppiò un pandemonio e persino il Times ne parlò associando il bavaglio con l'età media dei politici italiani all'assalto dei blogger, per loro incomprensibili e "troppo" innovativi in un paese pietrificato.
La cosa si calmò e successivamente Prodi fu mandato a casa.
Ma nei giorni scorsi, quindi maggioranza PDL, la cosa si sta ripetendo.
Sempre lo stesso decreto.
All'interno della Commissione cultura della camera il DLC C 1269, ritorna con qualche modifica.

Eccolo in sintesi cosa si prevede :

1) Tutti i Blog rientrano nella definizione di"prodotto editoriale"
2) Iscrizione al registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale in internet.
Dall'obbligo sono esclusi quei prodotti che non costituiscono il frutto di un organizzazione imprenditoriale del lavoro.
Per Cambia Sannazzaro cambierebbe poco (per ora), ma quelle centinaia di Blog che sopravvivono anche grazie alla vendita di prodotti, ha dei banner pubblicitari etc. rientrano nel punto 2.
Peraltro, se il Blog rientra nel punto 2, il Blogger è responsabile anche del contenuto dei commenti inseriti dai lettori, che devono essere quindi cancellati subito Come finirà lo vederemo a breve.

La vecchia politica (bi-partisan) sta comunque cercando di ostacolare in ogni modo la diffusione della rete, della libera informazione diretta. E a proposito di libera informazione, molti gioiscono perchè le firme raccolte da Beppe Grillo per alcuni referendum sulla informazione non hanno raggiunto il numero minimo
Che ca...o ci sia da gioire non so.
Cioè i giornali mantenuti con i soldi nostri, i giornalisti e Berlusconi possono giorie.
Chi gioisce non sa che dovrà continuare a mantenere i gruppi editoriali e le cooperative che stampano con i nostri soldi. Chi gioisce non sa che manterremo l'ordine dei giornalisti, di mussoliniana memoria, che impedisce la libertà vera nell'informazione.
Chi gioisce non sa che la legge Gasparri sul regolamento delle TV, di fatto sancisce il duopolio Rai Mediaset, si incentiva la raccolta pubblicitaria in TV a scapito della stampa e internet.
Qualcuno poi si chiede come mai il Ghana, Kiribati, Nauru, Capo Verde, Guyana, Mali, Trinidad, Cipro, Polonia hanno l'informazione più liberi di noi (classifica di Freedom Of House, associazione non governativa americana).
18/11/2008