25 Aprile. Quelle bandiere che dividono
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Il 25 aprile è la Festa nazionale della Liberazione.
Qualcuno sostiene che ci sarebbe già il 2 giugno, Festa della Repubblica, per celebrare la Festa nazionale, il momento in cui tutti gli italiani dovrebbero ritrovarsi e riconoscersi in valori comuni e condivisi.
Il dibattito sull'opportunità di mantenere anche la Festa della Liberazione è in atto da parechio tempo.
Tuttavia, soprattutto in questi ultimi anni di fortissima contrapposizione (purtroppo solo ideologica), non sembra davvero il caso di lanciare crociate contro una Festa che ormai è entrata a far parte della nostra tradizione.
Giusto quindi celebrarla e ricordarla.
Tuttavia un paio di cose andrebbero dette e fatte per cercare davvero di identificare questa giornata come momento in cui tutti gli italiani si riconoscono.
1) Guerra civile.
Solo da pochissimi anni, da quando la storiografia ha potuto rivedere alcuni dogmi e grazie a scrittori come Giampaolo Pansa, al concetto di Resistenza si è affiancato il concetto di Guerra Civile.
I libri di testo scolastici fino a ieri non accennavano a questo ultimo fenomeno.
Eppure migliaia di persone che hanno aderito alla Repubblica di Salò, crepuscolo del fascismo, e combattutto dalla parte "sbagliata", testimoniano che il Paese ha davvero assistito ad una guerra civile.
Fenomeno che ha avuto la sua drammatica coda post 25 aprile 1945 con la resa dei conti, periodo nel quale si calcola che non meno di 20.000 persone (indicate come fascisti o fiancheggiatori) siano state uccise dai partigiani per lo più comunisti.
Non si vuole assolutamente rimettere in discussione la scelta giusta fatta dai partigiani (non solo comunisti, peraltro), contro la scelta sbagliata dei repubblichini, ma la storia è determinata dai fatti.
2) Bandiere rosse.
Alle celebrazioni del 25 aprile, sarebbe davvero l'ora di mettere da parte le bandiere che solitamente popolano i cortei e i comizi.
Sono quelle in particolare con la falce e martello, un simbolo di un ideologia peraltro superata da tempo.
Tutte le bandiere di partito e di fazione, in occasione di questa festa dovrebbero essere riarrotolate e depositate.
Se si vuole davvero celebrare il 25 aprile come festa degli italiani, questi due passaggi sono fondamentali per cercare di aggregare i cittadini attorno a valori davvero condivisi.
23/4/2010