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UNDICI EURO PER OGNI SANNAZZARESE
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Faccio una domanda agli amici del Blog.
Se il Comune di Sananzzaro avesse stanziato 66.000 euro a fondo perduto per coprire i buchi di bilancio provocati dalla malagestione pubblica, cosa avreste detto?
Vi saresti incazzati, spero.
Voi forse non lo sapete ancora, ma ogni sannazzarese deve pagare di tasca propria 11 euro per salvare il Comune di Catania (140 milioni di euro)
e per far respirare quello di Roma (500 milioni di euro).
Soldi stanziati dal governo e prelevati dai fondi del Cipe che invece dovrebbe finanziare le iniziative a supporto dello sviluppo del Paese.
Catania, comune di centro-destra, è un comune tecnicamente fallito da tempo (l'immondizia nelle strade è come Napoli ma non ne parla nessuno) che ha elargito persino
dei bonus pazzeschi ai propri dirigenti; Roma, comune non fallito, ma dove Veltroni evidentemente ha lasaciato un deficit simile ad una voragine.
Questo è quanto ha deciso il governo Berlusconi.
La casta continua imperterrita a proteggere se stessa, a fregarsene dei soldi versati dai contribuenti.
Due riflessioni su questa ennesima porcata , di questo federalismo in salsa italiana.
1) Perchè i sindaci dovrebbero sbattersi per far quadrare i conti delle proprie amministrazioni quando poi i debiti vengono ripianati dai
soliti noti. E perchè i cittadini devono continuare a pagare le tasse
per poi vedere 11 euro (ma è solo l'ultimo esempio di chissà quanti...) andare a coprire i buchi dell'incapacità di alcuni governanti?
Chiunque di noi avrebbe potuto usare quei 11 euro diversamente, alla faccia delle tasse che diminuiscono e dei costi da tagliare. Ed alla faccia del nascente
(?) federalismo che invece dovrebbe dare più responsabilità ed autonomia agli enti locali.
E magari quei 66.000 euro lo stesso Comune di Sannazzaro avrebbe potuto impiegarli per migliorare (ce n'è tanto bisogno...) i servizi ai suoi cittadini.
2) La casta non è cambiata, è sempre la stessa. Non se ne parla più, ma non è cambiato nulla.
Chissà se qualcuno aprirà in futuro un blog Cambia Italia.
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