I BASSORILIEVI

Testi e grafica di Stefano Vimercati. Articolo pubblicato sul Cupolone n°26 e n°27 (2008)

Sotto al cornicione della chiesa di Calusco è possibile vedere dodici bassorilievi che raffigurano ognuno un avvenimento (apparizione o fatto storico) collegato a un santuario mariano.

I santuari sono tra i più famosi conosciuti fino al 1886.

 

 

CARAVAGGIO. Il 26 maggio 1432 a Giannetta Varoli, una giovane donna di 32 anni, apparve nei prati di Mazzolengo la Vergine che le diede l’incarico di portare un messaggio di pace ai governanti, invitandoli a costruire una cappella sul luogo dell’apparizione. 

Nello stesso posto fu rinvenuta anche una sorgente mai scoperta prima, che scorre ancora oggi. Nel 1451 Filippo Maria Visconti fece costruire una chiesa, ampliata in seguito da Carlo Borromeo.
LORETO. Il santuario di Loreto conserva secondo l’antica tradizione la casa della Madonna. 

Nel 1291 quando i crociati furono espulsi dalla Palestina, la casa in muratura della Vergine Maria fu “trasportata dagli angeli” prima in Illiria e poi (dopo tre anni) a Loreto. Oggi in base ai documenti, agli scavi archeologici e a studi iconografici si conferma sempre più l’idea che le pietre della santa casa sono state smontate e trasportate a Loreto su iniziativa umana. Risultano pure di grande interesse alcuni graffiti sulle pietre, giudicati di origine giudeo-cristiana.
TREVISO. Nel 1836 il colera lambiva i territori del roncadese, così vennero organizzate delle processioni dalla chiesa parrocchiale fino alla chiesetta della Madonna della salute. Una volta ottenuta la grazia, l’edificio venne risistemato e abbellito. Nella stessa zona fin dal 1200 esisteva un sacello dedicato a San Pietro, la devozione a questo santo era molto radicata, tanto che anche su questo bassorilievo è stato raffigurato.

 San Pietro che fugge di prigione grazie all'angelo è una delle classiche raffigurazioni di questo santo.
SAVONA. Due apparizioni: il 18 marzo e la seconda l’8 aprile  del 1536. La mattina del 18 marzo 1536 Antonio Botta, si stava abbeverando a un torrente quando vide una grande luce prendere forma di una donna vestita di bianco. 
La Madonna gli diede un messaggio di preghiera e di penitenza. La seconda apparizione si ripete l’8 aprile dello stesso anno, la Madonna rinnova il suo messaggio ripetendo: “Misericordia e non giustizia”. Fu costruito subito un santuario, che dopo soli quattro anni era già compiuto nella sua parte muraria.
CREMA. La sera del 3 aprile 1490, nel bosco detto il Novelletto, una giovane sposa Caterina degli Uberti, picchiata e mutilata dal marito invocò la Madonna chiedendo di ricevere i sacramenti prima di morire. La Vergine le apparve e da quel momento le ferite della donna smisero di sanguinare,
Caterina così riuscì a ricevere i sacramenti prima della sua morte. Successivamente in seguito a una guarigione miracolosa e ad alcuni fenomeni di aloni circolari che si muovevano attorno al sole, fu costruito un tempio a forma circolare, chiamato S.Maria della Croce.
VALL’ALTA santuario di ALTINO. Nel 1946 una terribile siccità colpì la valle Seriana. Il 23 luglio dello stesso anno Quinto Foglia con i due figli si recò a lavorare sul monte Altino. 
Lontani dal paese e privi di ogni aiuto, i tre vennero colti da una terribile calura. La tradizione dice che mentre stavano morendo di sete, comparve loro la Madonna che fece cenno a Quinto Foglia di percuotere la terra dove era inginocchiato a pregare; da quel punto sgorgò una sorgente d’acqua che salvò lui e i suoi figli. La fonte d’acqua riaccese la fede e la devozione tanto che a un mese e mezzo di distanza dall’apparizione vennero gettate le fondamenta di una prima cappella, che poi venne man mano ampliata fino a diventare il santuario di oggi.
ARDESIO. Il 23 giugno 1607, Marco Salera aveva nella sua abitazione una stanza dove si pregava un’immagine dipinta dal pittore Brusca di Clusone, che raffigurava Gesù crocefisso con a lato la Madonna e alcuni santi. 
Nell’imminenza di un violento temporale le figlie di 7 e 11 anni erano nella stanza a pregare, quando apparve loro Maria, seduta su un trono d’oro con in braccio il figlio. A ricordo di questa apparizione fu costruito il santuario della Madonna delle grazie, la stanza del dipinto divenne la cappella maggiore del santuario.
LOURDES. L’11 febbraio 1858 la Madonna apparve per la prima volta alla piccola Bernardette Soubirous presso la grotta di Massabielle,sempre nello stesso anno ci furono altre diciassette apparizioni, tra le più  conosciute, quella del 25 febbraio in cui venne scoperta una sorgente d’acqua miracolosa e quella del 25 marzo in cui la Madonna rivelò di essere l’Immacolata Concezione.
La cripta di questo santuario (1863-1866) fu la prima costruzione in risposta alle richieste della Madonna, il permesso alla costruzione fu ottenuto celermente grazie all’interessamento dell’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III. La chiesa superiore in stile gotico fu progettata dall’architetto Viollet-le-Duc e terminata nel 1871 ha un’unica navata lunga 51 metri e larga 21. Nella parte bassa 23 vetrate narrano la storia delle apparizioni.
TIRANO. Domenica 29 settembre 1504 la Madonna comparve a Mario Omodei, esprimendo la volontà che in quel luogo fosse costruita una chiesa in suo onore. Come compenso la Madonna promise a Mario la guarigione del fratello e l’arrestarsi della peste che stava mietendo vittime tra uomini e bestiame. L’anno successivo iniziarono i lavori e il santuario venne ultimato nel 1513.
TREVIGLIO. Il santuario ha origine da un fatto prodigioso avvenuto il 28 febbraio 1522, i trevigliesi non vedendo altra salvezza dall’assedio dei francesi che affidarsi alla Madonna si ritrovano in preghiera. Durante la preghiera l’immagine della Madonna pianse e le lacrime salvarono Treviglio dal saccheggio e dalla vendetta del maresciallo francese Lautrec. La prima pietra del santuario fu posata nel 1594 e nel 1897 ci fu un ampliamento.
DESENZANO AL SERIO. Era l’8 ottobre 1440 Venturina Bonelli, una ragazzina di dodici anni avrebbe dovuto sottoporsi all’amputazione di una gamba che stava andando in cancrena. Dopo aver pregato e pianto insieme alla madre, la ragazza tornò a casa dove ebbe l’apparizione di una maestosa signora che le sorrideva e diceva di essere la madre di Dio. Come riconoscenza la famiglia Bonelli e la popolazione fecero ampliare la decorazione della chiesa, ma solo nel 1579 la casa dove ebbe luogo l’apparizione fu trasformata in una chiesetta. 
Il santuario attuale fu terminato nel 1740, trecento anni dopo l’apparizione, rifatto dalle fondamenta
LA SALETTE. Questo santuario, arroccato sulle Alpi a 1800 metri, ebbe origine dall'apparizione della Vergine avvenuta nel 1846 a Maxim Giraud (11 anni) e Mélanie Calvat (14 anni): due ragazzi che stavano pascolando le mucche.  In quell'ambiente povero e religiosamente degradato la Vergine si rivolse ai bambini con un linguaggio estremamente semplice: pianse e parlò del Figlio terribilmente adirato con il popolo francese e pronto a castigarlo se non si fosse convertito. 
Quest'apparizione, presto riconosciuta dall'autorità episcopale, turbò profondamente la popolazione e segnò l'inizio di un suo insperato ritorno alla fede e alla pratica religiosa.  Nonostante il posto disagevole, sul luogo dell'apparizione sorsero una grande chiesa di stile neo-romanico e ampi locali per i custodi e l'accoglienza dei pellegrini.

 

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