CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
SERIE A
CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO SERIE A 2012 -2013
ITALIAN FOOTBALL CHAMPIONSHIP - PREMIERE LEAGUE 2012- 2013
JUVENTUS
FOOTBALL CLUB s.p.a. (1897)
CLASSIFICA E RISULTATI CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2012 - 2013 (38° GIORNATA)
CLASSIFICA CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2012 - 2013 (GIRONE DI ANDATA)
CLASSIFICA CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2012 - 2013 (GIRONE DI RITORNO)
CLASSIFICA CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2012 - 2013 (PARTITE IN CASA)
CLASSIFICA CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2012 - 2013 (PARTITE IN TRASFERTA)
SUPER CLASSIFICA CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 1898 - 2013
SUPER CLASSIFICA CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 1929 - 2013
SUPER CLASSIFICA CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 1896 - 1929
RECORD CAMPIONATI DI CALCIO SERIE A 1929 - 2013
CLASSIFICA CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 1898 - 2013
CLASSIFICA COPPA ITALIA DI CALCIO 1922 - 2013
CLASSIFICA SUPER COPPA ITALIANA DI CALCIO 1987 - 2013
CLASSIFICA TROFEI ITALIANI DI CALCIO DAL 1899 AL 2013
CLASSIFICA COPPA DEI CAMPIONI 1955 - 2013
CLASSIFICA COPPA DELLE COPPE DAL 1961 -2013
CLASSIFICA COPPA U.E.F.A DAL 1957 - 2013
CLASSIFICA SUPER COPPA EUROPEA 1971 - 2013
CLASSIFICA COPPA INTERCONTINENTALE 1959 - 2013
CLASSIFICA COPPA LIBERTADORES 1959 - 2013
CLASSIFICA SUPERCOPPA SUDAMERICANA
CLASSIFICA COPPA INTERAMERICANA
CLASSIFICA RECOPA SUDAMERICANA 1989 - 2012
CLASSIFICA ASSOLUTA COPPE INTERNAZIONALI
Campionato (tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Serie_A_2012-2013)
In avvio di campionato a lottare per la vetta sono Juventus, Inter, Lazio e
Napoli: il primo big-match, che si gioca il 20 ottobre, è allo Stadium tra
partenopei e bianconeri, entrambe in testa alla classifica con 19 punti, frutto
di sei vittorie e un pareggio; la Juve vince per 2-0, assumendo il comando
solitario della classifica. I punti di vantaggio dal Napoli diventano poi sei
già due settimane dopo in seguito alla sconfitta rimediata dai partenopei a
Bergamo contro l'Atalanta. Comincia invece sottotono il Milan, che dopo otto
turni ha racimolato appena 7 punti; è l'Inter a tentare un primo assalto ai
campioni d'Italia, vincendo sette gare di fila tra cui lo scontro diretto a
Torino (1-3) e diventando così il primo club a espugnare il nuovo impianto della
Juventus: i nerazzurri si portano così al secondo posto con un solo punto in
meno dei bianconeri. I nerazzurri non trovano però continuità, lasciando la
strada aperta all'allungo bianconero che non trova rivali all'altezza in Lazio e
Napoli: alla fine dell'anno, la squadra di Conte si trova al primo posto con un
rassicurante margine sulle inseguitrici: +8 sulla Lazio, +9 su Inter e
Fiorentina e +10 sul Napoli (considerando la penalizzazione di due punti
inflitta ai partenopei e poi revocata qualche settimana dopo).
Ad incidere ulteriormente sul cammino del Napoli sono i già citati due punti di
penalizzazione che il club campano si vede inflitti, oltre alle squalifiche del
capitano Cannavaro e di Grava (annullate in un secondo momento): incidente di
percorso che però non intacca il rendimento degli azzurri, riusciti ad
accorciare a tre lunghezze il distacco dalla Juventus dopo l'annullamento della
penalizzazione. Una serie di cinque partite consecutive senza vittorie dei
partenopei (quattro pareggi consecutivi, seguiti da una sconfitta contro il
ChievoVerona) permise alla Juve dapprima di allungare a +6, distacco che rimane
invariato dopo lo scontro diretto, concluso in parità, e poi ad allungare a +9
già la settimana successiva, grazie alla vittoria in zona Cesarini contro il
Catania e alla contemporanea sconfitta del Napoli contro i clivensi.
A fine marzo il successo della Juventus in casa nerazzurra conferma la concreta
possibilità di un "bis scudetto". Possibilità che si tramuta in certezza il 5
maggio, a tre turni dal termine: decisiva la vittoria sul Palermo, maturata
grazie a un rigore segnato da Vidal. Chiude invece al secondo posto il Napoli,
che ottiene la diretta qualificazione alla Champions League; sul gradino più
basso del podio arriva il Milan, che corona con il terzo posto una rimonta
avvenuta nella seconda parte del campionato e concretizzata solo all'ultima
giornata con una vittoria a Siena nei minuti finali. In Europa League entrano
invece Fiorentina (che a lungo aveva lottato per la terza piazza), Udinese e
Lazio; i biancocelesti accedono in qualità di vincitori della Coppa Italia,
strappata in finale in un derby coi concittadini della Roma che chiudono in
settima posizione. Ottimo il campionato del Catania di Maran, che realizza un
nuovo record di punti in massima serie; negativo invece il rendimento dell'Inter
che, quarta al giro di boa, subisce un palese calo nel ritorno e termina solo al
nono posto rimanendo esclusa dalle coppe europee.
Sul fondo si registrano le retrocessioni di Pescara, Siena (i cui sei punti di
penalizzazione hanno inciso pesantemente) e Palermo, quest'ultimo al ritorno tra
i cadetti dopo nove anni nel massimo campionato. Il titolo di capocannoniere va
all'uruguaiano Cavani, in forza al Napoli.
Record:
Maggior numero di vittorie: Juventus (27)
Minor numero di vittorie: Palermo e Pescara (6)
Maggior numero di pareggi: Torino (16)
Minor numero di pareggi: Pescara (4)
Minor numero di sconfitte: Juventus (5)
Maggior numero di sconfitte: Pescara (28)
Miglior attacco: Napoli (73 gol fatti)
Peggior attacco: Pescara (27 gol fatti)
Miglior difesa: Juventus (24 gol subiti)
Peggior difesa: Pescara (84 gol subiti)
Miglior differenza reti: Juventus (+47)
Peggior differenza reti: Pescara (−57)
Miglior serie positiva: Milan (14 risultati utili consecutivi, dalla 19ª alla
32ª giornata)
Maggior numero di vittorie consecutive: Juventus (9, dalla 28ª alla 36ª
giornata)
Maggior numero di pareggi consecutivi: Bologna (5, dalla 30ª alla 34ª giornata)
Maggior numero di sconfitte consecutive: Pescara (8, dalla 25ª alla 32ª
giornata)
Partita con più reti: Torino - Napoli 3-5 (8)
Partita con maggiore scarto di gol: Sampdoria - Pescara 6-0 e Lazio - Bologna
6-0 (6)
Maggior numero di reti in una giornata: 39 reti (15ª giornata)
Minor numero di reti in una giornata: 16 reti (5ª e 37ª giornata)
La stagione della squadra campione d'Italia: Juventus (tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Juventus_Football_Club_2012-2013)
La stagione 2012-2013 della Juventus è l'80ª in Serie A e la
107ª complessiva in massima serie. Il club bianconero, inoltre, partecipa per la
27ª volta alla UEFA Champions League, dopo un'assenza durata due stagioni, e
comincia il suo cammino europeo direttamente dalla fase a gironi in qualità di
Campione d'Italia in carica.
Angelo Alessio (in foto) e Massimo Carrera guidano la Juventus in panchina nella
prima parte della stagione, a seguito della squalifica comminata ad Antonio
Conte.
Prima dell'inizio della stagione agonistica c'è lo scontro coi vertici di FIGC e
Lega Serie A sulla possibilità di inserire una terza stella sulle maglie
bianconere: la società torinese persevera infatti nel considerare lo scudetto
2011-2012 come il 30º della sua storia, contando nel palmarès anche i due titoli
cancellati dalle sentenze di Calciopoli. La diversa posizione degli organi
federali porta la Juventus alla decisione di rinunciare a esporre sulle divise
anche le due precedenti stelle acquisite, inserendo invece al loro posto la
scritta «30 SUL CAMPO».
Il club deve poi far fronte alle ripercussioni dell'inchiesta sull'ennesimo
scandalo calcioscommesse che – nonostante non veda coinvolta la Juventus – tocca
alcuni suoi tesserati per fatti contestatigli nelle loro precedenti militanze in
altre squadre: la Commissione Disciplinare della FIGC proscioglie i giocatori
Leonardo Bonucci e Simone Pepe dalle accuse di combine riguardanti i loro
periodi rispettivamente al Bari e all'Udinese, mentre l'allenatore Antonio Conte
e il suo secondo Angelo Alessio (pur professando la loro estraneità ai fatti)
vengono squalificati per un'omessa denuncia inerente al loro periodo alla guida
tecnica del Siena.
Le sentenze a carico dei due allenatori, stabilite
rispettivamente in 10 e 6 mesi in appello dalla Corte di Giustizia Federale,[6]
vengono in seguito ridotte a 4 mesi per Conte[7] e a 2 per Alessio,dopo l'esito
dell'ultimo grado di giudizio al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport
del CONI (durante questo periodo, è Massimo Carrera – ex giocatore bianconero, e
già assistente di Conte – a sostituire ad interim i due tecnici sulla panchina
della Juventus).[9] La squadra affronta il ritiro estivo pre-stagionale a
Châtillon, in Valle d'Aosta, dal 12 al 23 luglio, per poi partire il 5 agosto
alla volta di Pechino: infatti nella capitale cinese viene disputata l'11 agosto
la finale in gara unica contro il Napoli, detentore della Coppa Italia,
riuscendo ad aggiudicarsi la Supercoppa italiana battendo i partenopei 4-2 dopo
i tempi supplementari.
La Juventus, reduce da 39 risultati utili consecutivi in campionato, inizia bene
anche il nuovo campionato, vincendo le prime quattro partite e portandosi in
solitaria in testa alla classifica. Intanto, il 19 settembre avviene l'esordio
stagionale in Champions League, dopo due stagioni di assenza: allo Stamford
Bridge i bianconeri pareggiano contro i campioni d'Europa in carica del Chelsea
per 2-2, dopo aver rimontato uno svantaggio iniziale di due reti.
Alla quinta giornata di campionato, al Franchi di Firenze
arriva il primo pareggio nella competizione contro la Fiorentina, cosa che
consente al Napoli l'aggancio in vetta alla classifica. Nella giornata
successiva, arriva una netta vittoria per 4-1 contro la Roma di Zeman. Segue, il
2 ottobre, la sfida interna di Champions League contro gli ucraini dello Shaktar
Donetsk, che si conclude in parità sul punteggio di 1-1.
La squadra bianconera e il Napoli, entrambe ancora imbattute in campionato,
arrivano allo scontro diretto prime in classifica a pari punti: la Juventus
riuscirà a risolvere a suo favore la partita nei minuti finali vincendo per due
reti a zero. Tre giorni dopo, contro i debuttanti danesi del Nordsjælland
arriva, invece, il nono pareggio consecutivo nelle competizioni europee.
Ormai da soli in testa al campionato, i bianconeri si impongono nelle giornate
successive contro Catania, in una gara condizionata da forti polemiche
arbitrali, e Bologna. Con quest'ultima gara, la Juventus, con 9 vittorie e 1
pareggio nelle prime 10 giornate, fa registrare il miglior avvio di sempre della
Serie A da quando si assegnano 3 punti a vittoria.[12] Tale vittoria rappresenta
per la squadra bianconera la 49ª partita consecutiva in campionato senza
sconfitte, la ventinovesima partita senza sconfitte in casa e la
ventiquattresima nello Juventus Stadium; complice la contemporanea sconfitta del
Napoli, inoltre, la squadra porta a 4 punti il vantaggio sulla seconda, che è
ora l'Inter, a pochi giorni dallo scontro diretto.
Il 3 novembre va, infatti, in scena il derby d'Italia, valido per l'undicesima
giornata di Serie A: nonostante il vantaggio iniziale di Vidal dopo appena 18
secondi, i bianconeri subiscono la rimonta dei nerazzurri nel secondo tempo,
perdendo per 3-1: termina così la serie di risultati utili per la Juventus, che
subisce anche la prima sconfitta in assoluto allo Juventus Stadium, mentre
restava ancora aperta l'imbattibilità esterna della squadra. I bianconeri
mantennero inoltre la prima posizione in classifica, anche se con 1 solo punto
di vantaggio proprio sull'Inter.
Il giovane centrocampista francese Paul Pogba, arrivato in sordina a Torino,
diviene presto la maggiore rivelazione stagionale della Juventus e del
campionato,[13] conquistandosi in breve un posto di rilievo nell'organico della
squadra bianconera.
Quattro giorni dopo, arriva la prima vittoria stagionale in Champions League, in
casa, nella gara di ritorno contro il Nordsjælland, che finisce con il risultato
di 4-0. La settimana si chiude con la partita di campionato contro il Pescara,
vinta per 1-6, che rappresenta il venticinquesimo risultato utile consecutivo
esterno. Con la contemporanea sconfitta dell'Inter contro l'Atalanta, inoltre, i
bianconeri riportano il loro vantaggio sui nerazzurri a 4 punti.
Il 20 novembre arriva la seconda vittoria in Champions League nella sfida contro
il Chelsea, che allo Juventus Stadium viene sconfitto per 3-0.
La striscia di imbattibilità esterna in campionato si chiude il 25 novembre con
la sconfitta a San Siro contro il Milan,[15] che mantiene pertanto il proprio
record di trentotto partite esterne senza sconfitte. Tra le inseguitrici, anche
l'Inter viene battuta restando a quattro punti di distanza, agganciata dalla
Fiorentina, mentre il Napoli battendo il Cagliari passa al secondo posto a due
punti dalla Juventus.
Il 1º dicembre si tiene, a oltre tre anni e mezzo dall'ultima sfida, il derby di
Torino, che per la prima volta dal 1960 viene disputato in casa di una sola
delle due squadre, in questo caso allo Juventus Stadium. I bianconeri si
impongono per tre reti a zero grazie alla doppietta di Marchisio e al gol di
Giovinco, entrambi calciatori nati a Torino e provenienti dalle giovanili
bianconere. Il 5 dicembre è in programma l'ultima sfida della fase a gironi di
Champions League: la vittoria per 1-0 ottenuta in casa dello Shaktar Donetsk,
che viene sconfitto in casa dopo 16 vittorie consecutive tra campionato e coppe,
consente alla squadra bianconera di chiudere al primo posto del gruppo E,
concluso senza sconfitte (3 vittorie e 3 pareggi).[16]
La successiva gara di campionato del 9 dicembre contro il Palermo, che vedrà la
Juventus prevalere grazie a una rete di Lichtsteiner, segna il ritorno in
panchina di Antonio Conte, dopo una squalifica durata 4 mesi.[17] Alle spalle
dei bianconeri l'Inter batte il Napoli portandosi al secondo posto a quattro
lunghezze dalla capolista.
Nella sua seconda annata in maglia juventina, il cileno Arturo Vidal si conferma
sugli ottimi livelli della stagione d'esordio;[13] il centrocampista mostra
inoltre una più spiccata propensione offensiva che ne fa, non senza sorpresa, il
maggiore goleador della formazione torinese.
Grazie alla vittoria interna per 3-0 contro l'Atalanta alla 17ª giornata e alle
contemporanee sconfitte di Inter e Napoli, la Juventus si laurea campione
d'inverno con due giornate d'anticipo.[19] Il 2012 si chiude con la vittoria sul
Cagliari per 3-1, con la quale la Juventus stabilisce il record di 94 punti in
un anno solare, superando quello precedente di 93 punti, stabilito dalla
Juventus di Fabio Capello nel 2005. In campionato, la squadra ha un margine di
otto punti sulla Lazio ora seconda.
Il 2013 si apre male per la Juventus, con la sconfitta in casa nell'ultima
giornata di andata a opera della Sampdoria[21] e il pareggio esterno contro il
Parma, intervallate dalla vittoria ai quarti di Coppa Italia contro il Milan ai
tempi supplementari che valse il passaggio del turno. In campionato, la Lazio e,
dopo la revoca dei due punti di penalità, il Napoli riducono, così, lo
svantaggio a tre punti. La situazione muta nuovamente nella giornata successiva,
che vede la Juventus prevalere per 4-0 sull'Udinese, con due gol del giovane
Pogba,[22] e allungare a cinque punti sulle dirette inseguitrici, entrambe
fermate sul pari.
Tre giorni dopo, il 22 gennaio, è in programma l'andata della semifinale di
Coppa Italia proprio contro la Lazio, che si chiude a Torino sull'1-1. Il 26 la
Juventus va incontro a un nuovo pareggio, per 1-1, in campionato contro il
Genoa. I bianconeri recriminano per un rigore non concesso all'ultimo minuto di
recupero, suscitando numerose polemiche,[23] cui seguiranno squalifiche per
Bonucci, Chiellini (che, indisponibile, era sceso dagli spalti), per il tecnico
Antonio Conte e per Vučinić (in quanto già diffidato) oltre che l'inibizione per
il dg Marotta, per le frasi pronunciate nel dopo-gara.[24] In campionato il
Napoli si riporta a tre punti, mentre la Lazio non ne approfitta, scendendo a
meno sei. Tre giorni dopo, però, proprio i biancocelesti elimineranno la
Juventus dalla Coppa Italia, vincendo per 2-1 la partita che chiude quello che è
il peggior mese dell'era Conte.
Il mese di febbraio si apre con le due vittorie in campionato contro Chievo e
Fiorentina, che consentono di allungare a cinque punti sul Napoli. Il 12
febbraio va in scena l'andata degli ottavi di finale di Champions League: a
Glasgow la Juventus batte il Celtic per 3-0 con le reti di Marchisio, Vučinić e
un ritrovato Matri.[26] Il peso delle coppa, come già accaduto dopo la vittoria
col Chelsea, si fa, però, sentire sul campionato: il 16 febbraio, infatti,
arriva la sconfitta esterna contro la Roma per 1-0, decisiva la rete di
Francesco Totti.[27] La successiva vittoria contro il Siena consente comunque di
tenere a sei punti di distanza il Napoli, incappato in due pareggi consecutivi
contro Sampdoria e Udinese.
Si arriva così allo scontro diretto. Il 1º marzo, allo Stadio San Paolo, la
sfida al vertice finisce 1-1 e il distacco tra le due squadre si mantiene,
pertanto, invariato.[28] Il 6 marzo la Juventus vince anche il ritorno degli
ottavi di Champions League, superando gli ospiti del Celtic col punteggio di 2-0
e raggiungendo i quarti di finale della competizione dopo 7 anni di assenza.
Il 10 marzo, la 28ª giornata di campionato segna un nuovo punto di svolta con la
Juventus che, forte della vittoria contro il Catania ottenuta grazie al gol in
extremis di Giaccherini, allunga a nove punti sul Napoli, sconfitto dal
Chievo.[30] Il mese di aprile si apre con i quarti di finale di Champions
League, che vede la Juventus contrapposta al Bayern Monaco: contro i bavaresi, i
bianconeri subiscono una doppia sconfitta per 2-0 che costa l'eliminazione dalla
principale competizione europea.
In campionato, dopo la gara con il Catania, la Juventus mantiene saldo il
vantaggio sul Napoli imponendosi nella trasferta di Bologna e successivamente
battendo l'Inter a San Siro e il Pescara in casa. Con la vittoria all'Olimpico
contro la Lazio nel monday night della 32ª giornata, la Juventus, complice il
pareggio tra il Milan e il Napoli, si porta a undici punti di vantaggio sulla
squadra partenopea. Il vantaggio resta immutato nelle giornate successive e,
dopo le vittorie con il Milan e il Torino, il 5 maggio, battendo per 1-0 il
Palermo con un gol di Arturo Vidal la Juventus si conferma per il secondo anno
consecutivo campione d'Italia.[31] Nell'ultimo turno infrasettimanale i
bianconeri vincono a Bergamo per 1-0. Tre giorni dopo la Juve pareggia con 1-1
contro il Cagliari e, davanti al suo pubblico, alza la Coppa Campioni d'Italia.
La stagione si conclude il 18 maggio, con una sconfitta 3-2 a Genova contro la
Sampdoria, unica squadra a non essere stata battuta in stagione dai bianconeri.
La Juventus chiude così il campionato, condotto in testa dalla prima giornata e
da capolista solitaria dall'ottava giornata fino alla fine, a quota 87 punti,
con 9 punti sul Napoli, secondo, e 15 punti sul Milan, terzo.
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