CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO

SERIE A


 

CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO SERIE A  2005 - 2006

ITALIAN FOOTBALL CHAMPIONSHIP - PREMIERE LEAGUE 2004- 2005


INTERNAZIONALE

MILANO FOOTBALL CLUB s.p.a. (1908)

("SCUDETTO DI CARTONE" ASSEGNATO ALL'INTERNAZIONALE

 A SEGUITO DI SENTENZA DELLA F.I.G.C. DEL 2006)


CAMPIONATO 2005-2006

PARTITE

PARTITE

PARTITE PUNTI

PUNTI

PUNTI

RETI

PUNTI

RETI

IN CASA

IN TRASFERTA

TOTALE

IN CASA

IN TRASFERTA

TOTALE

ANNO

POSIZ.

SQUADRA

GARE

V

N

P

V

N

P

V

N

P

2P

3P

2P

3P

2P

3P

A

P

DIFF.

Media 2p

Media 3p

Media A

Media P

ANNO

POSIZ.

SQUADRA

GARE

V

N

P

V

N

P

V

N

P

2P

3P

2P

3P

2P

3P

A

P

DIFF.

Media 2p

Media 3p

Media A

Media P

2005

1

JUVENTUS

38

14

5

0

13

5

1

27

10

1

33

47

31

44

64

91

71

24

47

1,684

2,395

1,868

0,632

2005

2

MILAN

38

18

1

0

10

3

6

28

4

6

37

55

23

33

60

88

85

31

54

1,579

2,316

2,237

0,816

2005

3

INTER

38

16

1

2

7

6

6

23

7

8

33

49

20

27

53

76

68

30

38

1,395

2,000

1,789

0,789

2005

4

FIORENTINA

38

16

1

2

6

7

6

22

8

8

33

49

19

25

52

74

66

41

25

1,368

1,947

1,737

1,079

2005

5

ROMA

38

11

4

4

8

8

3

19

12

7

26

37

24

32

50

69

70

42

28

1,316

1,816

1,842

1,105

2005

6

LAZIO

38

11

7

1

5

7

7

16

14

8

29

40

17

22

46

62

57

47

10

1,211

1,632

1,500

1,237

2005

7

CHIEVO

38

9

8

2

4

7

8

13

15

10

26

35

15

19

41

54

54

49

5

1,079

1,421

1,421

1,289

2005

8

PALERMO

38

9

5

5

4

8

7

13

13

12

23

32

16

20

39

52

50

52

-2

1,026

1,368

1,316

1,368

2005

9

LIVORNO

38

8

7

4

4

6

9

12

13

13

23

31

14

18

37

49

37

44

-7

0,974

1,289

0,974

1,158

2005

10

PARMA

38

7

7

5

5

2

12

12

9

17

21

28

12

17

33

45

46

60

-14

0,868

1,184

1,211

1,579

2005

11

EMPOLI

38

9

3

7

4

3

12

13

6

19

21

30

11

15

32

45

46

62

-16

0,842

1,184

1,211

1,632

2005

12

ASCOLI

38

7

8

4

2

8

9

9

16

13

22

29

12

14

34

43

43

53

-10

0,895

1,132

1,132

1,395

2005

13

UDINESE

38

6

5

8

5

5

9

11

10

17

17

23

15

20

32

43

40

54

-14

0,842

1,132

1,053

1,421

2005

14

SAMPDORIA

38

6

6

7

4

5

10

10

11

17

18

24

13

17

31

41

47

51

-4

0,816

1,079

1,237

1,342

2005

15

REGGINA

38

8

4

7

3

4

12

11

8

19

20

28

10

13

30

41

39

65

-26

0,789

1,079

1,026

1,711

2005

16

CAGLIARI

38

6

11

2

2

4

13

8

15

15

23

29

8

10

31

39

42

55

-13

0,816

1,026

1,105

1,447

2005

17

SIENA

38

5

5

9

4

7

8

9

12

17

15

20

15

19

30

39

42

60

-18

0,789

1,026

1,105

1,579

2005

18

MESSINA

38

4

9

6

2

4

13

6

13

19

17

21

8

10

25

31

34

58

-24

0,658

0,816

0,895

1,526

2005

18

LECCE

38

4

7

8

3

1

15

7

8

23

15

19

7

10

22

29

30

57

-27

0,579

0,763

0,789

1,500

2005

18

TREVISO

38

2

4

13

1

8

10

3

12

23

8

10

10

11

18

21

24

56

-32

0,474

0,553

0,632

1,474

   

TOTALE

760

176

108

96

96

108

176

272

216

272

460

636

300

396

760

1032

991

991

0

1,000

1,358

1,304

1,304

La Juventus vince il suo 29° campionato al termine di un duello serratissimo con il Milan, totalizzando il suo secondo miglior campionato di sempre (vedere classifica record campionati).

Nel 2006, a seguito dello scandalo di "Calciopoli" lo scudetto viene ritirato alla Juventus e viene assegnato, dopo "sospetta" penalizzazione del Milan all'Internazionale, che così trionfa senza alcun merito dopo un  digiuno che durava dall'edizione 1988 - 1989.

Da notare che mentre la Juventus retrocede in B, Lazio e Fiorentina accusate di aver comprato alcune partite nel campionato 2004 - 2005 miracolosamente vengono "graziate" e rimangono in serie A.


VERDETTI

Campione d'Italia: F.C. Internazionale

In Champions League: Inter, Roma

Ai preliminari di Champions League: Milan, Chievo

In Coppa UEFA: Palermo, Livorno, Parma

In Intertoto:

Retrocesse in Serie B: Juventus (per illeciti sportivi), Treviso, Lecce


STORIA

Il torneo fu segnato dallo scandalo denominato Calciopoli, nel corso del quale emersero rapporti illeciti tra dirigenti sportivi e rappresentanti della classe arbitrale allo scopo di alterare i risultati di determinate partite del campionato 2004-05. Le indagini, avviate durante il mese di aprile a tre giornate dal termine del torneo, erano ancora in corso quando la Juventus sollevò la coppa dei vincitori dello scudetto a Bari il 14 maggio, e condussero ad un sostanziale mutamento della classifica finale.

Il verdetto sportivo, ovvero la vittoria del 28º scudetto da parte della Juventus in un campionato dominato dai bianconeri, fu sovvertito dalle sentenze della magistratura sportiva, che assegnò il titolo a tavolino all'Inter e dispose la retrocessione del club torinese in Serie B per illecito sportivo. Altri club coinvolti nello scandalo furono Lazio, Fiorentina, Milan e Reggina. I rossoneri si erano classificati secondi, dopo aver inflitto ad ottobre l'unica sconfitta alla Juventus.

Dopo un campionato dominato per lunghi tratti e vinto dalla Juventus, in seguito alle sentenze della magistratura sportiva per i fatti dello scandalo del calcio italiano del 2006, che stravolsero completamente gli esiti del campo, il titolo andò all'Inter, prima delle squadre non coinvolte nello scandalo. L'assegnazione a tavolino del tricolore crea non poche polemiche, visti l'ampio distacco dei nerazzurri dalla vetta alla fine delle 38 giornate di campionato, e le plurime situazioni di conflitto d'interessi dei nerazzurri nelle vicende dello scandalo.

Il campionato precedente il trionfo azzurro a Germania 2006 cominciò il 27 agosto con le tre grandi tradizionali Juventus, Milan ed Inter favorite per il titolo. La Juventus, campione in carica, era rimasta affidata a Fabio Capello e si era ulteriormente rinforzata con gli arrivi del portiere Christian Abbiati, chiamato a sostituire Gianluigi Buffon che si era infortunato ad agosto durante la sfida amichevole contro il Milan valida per il Trofeo Berlusconi, di Giorgio Chiellini,di Robert Kovac,di Federico Balzaretti, di Giuliano Giannichedda e soprattutto di Patrick Vieira, proveniente dall'Arsenal. Le maggiori rivali per lo scudetto erano ancora una volta le milanesi: il Milan, secondo nel 2004-2005 dopo un entusiasmante testa a testa con i bianconeri, e l'Inter, che nella stagione precedente si era aggiudicata la Coppa Italia, e in estate la Supercoppa italiana proprio contro i bianconeri. La Roma del nuovo tecnico Luciano Spalletti era capace di esprimere un ottimo gioco e sembrava poter gareggiare alla pari; la Lazio del nuovo allenatore Delio Rossi era ancora un'avversaria temibile. La Roma fece un record di 11 vittorie consecutive. I campioni in carica della Juventus partirono molto bene, vincendo le prime nove partite e distanziando le due principali rivali di inizio campionato: il Milan e la sorprendente Fiorentina di Cesare Prandelli. I nerazzurri di Mancini invece iniziarono in sordina il torneo perdendo contro Palermo e lo scontro diretto con i bianconeri. La corsa dei bianconeri fu frenata dal Milan, che il 29 ottobre vinse il confronto diretto di San Siro e si portò a 2 punti di distacco dal primo posto. Tre domeniche dopo i rossoneri furono battuti dalla Fiorentina e vennero raggiunti al secondo posto proprio dai viola trainati dal bomber del campionato Luca Toni che terminerà il campionato con 31 gol. I viola si proposero come possibili antagonisti dei bianconeri in chiave scudetto, ma dovettero abbandonare i sogni di gloria a seguito della sconfitta casalinga del 4 dicembre con i torinesi, i quali fecero registrare poi vantaggi abissali sulle inseguitrici e il 21 dicembre ottennero con due giornate d'anticipo il titolo di campione d'inverno. Il vantaggio degli uomini di Capello era di 8 punti sull'Inter e 9 sul Milan, e quest'ultimo accusò una flessione perdendo contro Fiorentina, Chievo e Inter.

All'inizio del girone di ritorno l'unica squadra in grado di impensierire la Juventus sembrava essere l'Inter. I nerazzuri si presentarono allo scontro di San Siro del 12 febbraio con 9 punti di svantaggio ma, invece della vittoria, giunse una sconfitta che sembrò sancire definitivamente il tricolore della Juventus, ora a +12 su Milan ed Inter, entrambe seconde. A questo punto l'Inter perdette sempre più terreno, mentre fu il Milan a provare un inseguimento. Il 12 marzo Juventus-Milan a Torino termina però a reti bianche, con i bianconeri che mantennero 10 punti di vantaggio sui milanisti, secondi in graduatoria. Nella giornata successiva la Juventus mise un'ipoteca sullo scudetto in modo definitivo battendo il Livorno in trasferta.

Nel mese di aprile, tuttavia, si riaprì qualche spiraglio per le inseguitrici. La Juventus fu vittima di un brusco calo nei risultati e nel gioco, probabilmente dovuto al considerevole dispendio di energie dopo un campionato giocato ad altissimi livelli e alla delusione per l'eliminazione in Champions League per mano dell'Arsenal. La fase di appannamento iniziò con il pareggio casalingo contro la Roma, cui fecero seguito uno scialbo pareggio a reti bianche contro il fanalino di coda Treviso e altri tre pari contro Fiorentina, Cagliari - con Cannavaro che pareggiò a tempo quasi scaduto - e Lazio a Torino, con Trezeguet che evitò la sconfitta della sua squadra a tre minuti dal termine. La giornata dell'antivigilia di Pasqua il derby milanese di ritorno stabilì che sarebbe stato il Milan l'inseguitore della Juve: i rossoneri prevalsero sull'Inter per uno a zero. Il 22 aprile, quando mancavano solo tre giornate al termine, il Milan si riportò a -3. Proprio in quella giornata emersero i primi dettagli sullo scandalo del calcio: la procura di Napoli avviò un'inchiesta contro società calcistiche importanti, tra le quali Juventus, Fiorentina, Lazio e successivamente anche Reggina, Arezzo e Milan. Lo stesso Milan sembrò a questo punto capace di compiere l'impresa, ma di lì alla fine del torneo il distacco dalla Juventus rimase invariato. I bianconeri sconfissero Siena, Palermo e Reggina - sul campo neutro di Bari -, mentre al Milan non bastarono i successi contro Livorno, Parma e Roma. Alla fine risultò decisiva l'unica sconfitta patita dai rossoneri nel girone di ritorno, il 1º aprile contro il Lecce al Via del Mare, poiché in caso di arrivo a pari punti i rossoneri avrebbero avuto la meglio sulla Juventus per i migliori risultati ottenuti negli scontri diretti. In coda l'esordiente Treviso chiuse ultimo e tornò tra i cadetti a cinque giornate dalla fine. Retrocessero anche il Lecce, condannato proprio dal pari interno contro i trevigiani a tre giornate dal termine, e, momentaneamente, il Messina.

In estate gli sviluppi dello scandalo portarono però alle sentenze di secondo grado della Corte Federale, che alla fine di luglio sconvolsero la classifica: Juventus retrocessa d'ufficio in Serie B con riammissione in A del Messina; la Fiorentina e la Lazio, anch'esse condannate alla B in primo grado, conservarono il loro posto in A ma senza fare le coppe europee; il Milan invece passò dal secondo al terzo posto e fu costretto ai preliminari di Champions League.

A seguito di ciò la classifica venne stravolta e la FIGC il 26 luglio assegnò a tavolino il titolo di Campione d'Italia 2005-06 all'Inter. Per i nerazzurri fu il 14° titolo, ma fu al centro di giudizi contrastanti: se il presidente nerazzurro Giacinto Facchetti, e coloro che credettero giusto premiare le formazioni estranee allo scandalo, lo definirono Scudetto della correttezza, coloro i quali avrebbero reputato più trasparente lasciare inaggiudicato il titolo non assegnato ai bianconeri, anche in considerazione di alcune ambigue posizioni di alcuni protagonisti di quei giorni, su tutte quella dell'ex vicepresidente interista e ai tempi commissario straordinario della Federazione Guido Rossi, lo etichettarono al contrario come lo Scudetto di cartone. 


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