
Panorama del paese giungendo da Fidenza

L'ingresso del parco della rocca in via
Cavour

la rocca e la chiesa di S. Giacomo

Il parco delle rimembranze

Veduta della rocca Meli Lupi dai portici del
comune

Veduta di via Garibaldi

Stele dell'Addolorata
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Soragna
- "Signora della Bassa" così viene chiamata
l'antica Soranea, oggi Soragna, adagiata nella fertile Pianura Parmense, nelle immediate
vicinanze del Torrente Stirone, in quella fetta di territorio gia narrata da Guareschi,
compresa tra Appenino e Po, dove hanno origine come d'incanto gli immortali cori Verdiani.
- Ameno territorio abitato sin dal periodo Neolitico, subì il
passaggio di antichi dominatori sino al medioevo, quando divenne Feudo Imperiale dei
marchesi Lupi, poi Principato del Sacro Romano Impero dei Meli Lupi.
- L'interessante maglia urbana di Soragna contiene rilevanze
architettoniche dal XIV al XIX secolo, in gra parte realizzate grazie alla munificenza dei
feudatari del luogo; celebre per la rocca costruita nel 1385 dai marchesi Lupi, appartiene
tuttora ai discendenti divenuti principi Meli Lupi.
- Il "maniero inespugnabile", come veniva definito
allora è ricco di affreschi stucchi ed arredi opera di celebri artisti che qui si sono
succeduti per oltre 600 anni, duranti i quali ha avuto origine la suggestiva
leggenda del fantasma di Donna Cenerina.
- Nel circuito urbano si trova la chiesa della B.V. del
Carmine con annesso convento fei P.Carmelitani; costruita nella seconda metà del '600
mostra una rara armoniosità architettonica scrigno di opere coeve.
- Nella piazza principale sorge l'oratorio di S.Antonio da
Padova, gioiello barocco realizzato su disegno del celebre arch. Francesco Galli detto
"il Bibiena" sul finire del 1600.
- Si erge poco oltre, verso la rocca, il monumentale Santuario
della Sacra Famiglia, edificato nel 1755 mostra oggi un prezioso interno.
- In memoria della fiorente comunità Ebraica instauratasi a
Soragna fin dal XVI secolo, si conserva l splendida sinagoga neoclassica con annesso museo
ebraico.
- Tutto quanto detto è immerso tra lo storico parco Meli Lupi
ed il rigoglioso giardino pubblico delle Rimembranze, i tipici viali alberati conducono al
centro in un'atmosfera verdeggiante, alla ricerca del Parmigiano , del Culatello e di
squisite prelibatezze locali.
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La storia
- Il territorio di Soragna come dimostrano ritrovamenti di
resti di palafitte, fu abitato già nell' età del bronzo tra il 2000 e il 1000 a.c.
- Le varie invasioni dei Galli, Etruschi e Romani
determinarono importanti opere di bonifica sul territorio e di questo periodo sono rimaste
testimonianze come monete, statuette di metallo, oggetti in bronzo e vasetti ora
conservati nella Rocca.
- Dopo la caduta dell'impero romano, i goti e poi i Longobardi
ripresero il lavoro di bonifica e favorirono la formazione di villaggi; fu infatti con
questi popoli con i Franchi che iniziò la storia documentata del paese, infatti, in un
diploma di Liutprando re dei Longobardi datato 2 agosto 712 si trova menzionato per la
prima volta il nome di Soragna.
- Intorno al IX secolo nel territorio di Soragna esistevano
delle corti e sul finire del XI secolo si affermò la potente famiglia dei Pallavicino,
una parte delle cui terre passò probabilmente in seguito ad un matrimonio ai Marchesi
Lupi famiglia di origine cremonese.
- Di un Soranea quindi se ne fecero due, rimanendo ai
Pallavicino quella detta Castelvecchio di S. Maria oggi Castellina, ed ai Lupi l'attuale
Soragna.
- Nel 1200 i Lupi possedevano a Soragna una corte che fecero
fortificare per difendersi dai Pallavicino dando inizio a lunghi litigi terminati in epoca
successiva.
- Fu di questo periodo una nuova suddivisione di Soragna in
quattro "quartieri" due appartenenti ai Lupi e due ai Pallavicino, tali
quartieri furono probabilmente presi nell'800 a rappresentare il comune di Soragna nel suo
stemma.
- Con il consolidarsi delle grandi signorie, cessarono i
combattimenti fra i grandi feudatari e di conseguenza anche le strutture della rocca
assunsero un aspetto più pacifico che da castello si trasformò in palazzo.
- Con l'entrata in vigore del Codice Napoleonico cadde
l'istituto del feudo come entità giuridica ed amministrativa che passo al comune con a
capo un sindaco di nomina governativa.
La Rocca
- Notizie certe sull'origine della Rocca risalgono al secolo
X, era a quei tempi una roccaforte munita di tutte le difese contro gli attacchi a cui era
continuamente sottoposta, ora si presenta di forma quadrata con quattro torri ai lati più
una quinta al centro della facciata principale rivolta a sud, in continuazione della torre
di nord-ovest si prolunga una lunga galleria detta dei poeti che mette in comunicazione
con l'oratorio S.Croce e con i fabbricati detti "agenzia".
- Fra tutti i castelli della provincia è il più celebre per
la sua imponenza, la ricchezza dell'arredamento e le opere d'arte.
- La tradizione vuole che nella rocca si aggiri il fantasma di
Donna Cenerina.
- Le espressioni pittoriche presenti nella rocca di Soragna
sono rappresentate dai seguenti artisti: Dell'Abate, Amadeo, Baglione Fratelli Galli
Bibiena, Brescianino, Facchini, Bolla, Motta e altri.
- La Rocca è visitabile tutto l'anno, per informazioni
tel.0524597964.
Chiesa di San Giacomo
- Fu costruita tra il 1755 e il 1769 per merito dell'arciprete
Don Giuseppe Mazzieri, e nel 1939 fu elevata alla dignità di Santuario Diocesano della
Sacra Famiglia.
- La costruzione, esempio di sobria e grandiosa architettura,
basata sulla pianta quasi centrale appare giocata spazialmente su quattro pilastri al
centro che sorreggono la volta semisferica.
- Nell'interno si trovano numerose opere, tra cui un gruppo
statuario in marmo bianco raffigurante il Cristo morto di Alvise da Cà, una statua lignea
della Madonna Addolorata di Lorenzo Aili, un'organo costruito dai fratelli Serassi, una
via Crucis in scagliola policroma, un credenzone da sagrestia e l'altare di S.Giacomo in
legno dorato.
Oratorio di San Rocco
- Fu fondato dal Marchese Diofebo Meli Lupi nel 1661 e donata
ai padri Carmelitani.
- La chiesa, bella per l'assenza d'ornamenti d'epoca
posteriore alla sua costruzione, si presenta al visitatore nel suo primitivo aspetto
architettonico.
- L'interno è composto da tre navate divise da pilastri,
nella navata centrale si trova l'altare maggiore in stile barocco tutto intarsiato di
marmi pregiati ornato di colonne recanti ai lati lo stemma dei Meli Lupi.
- Ha la forma di un tempietto nel quale è custodita la statua
della Madonna del Carmine con Bambino.
- Alle pareti laterali si trovano quattro grandi tele del
XVIII secolo.
- Va ricordato inoltre l'organo a 3 registri e 4 mantici
costruito da Frà Giuseppe Dotti e il mobile che lo ospita con cantoria opera del
falegname soragnese Giambattista Galli.
Sant'Antonio
- Realizzata nel 1696 su progetto di Francesco Galli Bibiena,
sorge sulla piazza principale del paese, l'interno è a piante rettangolare con abside
semicircolare e gioca stilisticamente sull'importante soluzione delle coppie di colonne
che creano un interessante chiaroscuro spaziale.
- Tutto l'apparato decorativo dell'oratorio è opera del
cremonese Giovanni Mercoli.
- Opere d'arte da segnalare: due ovati posti sugli altari
laterali ancora in legno dorato di gusto tardo cinquecentesco, un organo a 7 registri con
relativo mobile e la cantoria e l'altare maggiore sempre in legno opera dell'intagliatore
Giulio Seletti.
La Sinagoga e Museo Ebraico "Fausto Levi"
- Il tempio, realizzato nel 1855, ha forme neoclassiche
con eleganti colonne e capitelli corinzi.
- I soffitti presentano decorazioni a finto rilievo,
con motivi floreali e rappresentazioni della simbologia biblica.
- La sinagoga ospita un'interressante Museo Ebraico con
arredi e documenti provenienti anche da altre comunità ebraiche dello scomparso Ducato di
Parma e Piacenza.
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