Corsa in montagna

 

Il Cai Vimercate, affiliato alla FIDAL, partecipa come attività di squadra e individuale alle gare di corsa in montagna, a ricordo e continuazione delle nomerosissime vittorie colte negli scorsi anni nella Monza Resegone.

 

Monza Resegone

di Angelo Carrera

La storia di questa gloriosa manifestazione si intreccia fin dalle origini con quella del nostro CAI. È vero, la nascita della Monza-Resegone risale al 1924 e la nostra Sottosezione, sorta in quegli anni, non vi ha lasciato traccia di partecipazioni. Bisogna aspettare fino al 1955 per vedere finalmente i colori della nostra Sezione gareggiare nella storica competizione con la squadra composta da Cereda, Fumagalli, Musasca e Volenteri classificatasi al terzo posto. Ma è dal 1973 che la partecipazione a questa gara diventa continua, e il nostro CAI colleziona 9 successi su 23 edizioni.

Dal 1924 al 1955, la Monza-Resegone ha un andamento discontinuo (12 edizioni in tutto). Il regolamento imponeva di arrivare a passo di marcia fino a Erve per poi salire a passo libero alla Capanna Alpinisti Monzesi; circa 42 chilometri con oltre 1000 metri di dislivello. Solo dal 1973 si svolge con continuità e, fermo restando il percorso e l'obbligo di partecipare con squadre di 3 concorrenti, viene abolito l'obbligo del passo di marcia.

La prima edizione della nuova serie, nel 1973, vede ai nastri di partenza, sotto i portici dell'Arengario di Monza, il terzetto Brambilla, Carrera e Mangiagalli; le oltre 4 ore impiegate da questi atleti dilettanti per raggiungere in notturna il rifugio posto ai piedi del Monte Resegone non devono far sorridere i professionisti: la loro era una prova di grandi appassionati di montagna, senza altre ambizioni. Questa manifestazione rappresentava più un'occasione per vivere nuove esperienze a contatto con amici e natura che non un momento di pura competizione.

Dopo la prima edizione, vinta dalla società Penna Azzurra di Monza, seguono quella del '74 con il successo dello Sci-Cai di Monza e quella del '75, in cui si impone per la prima volta la Libertas Cernuschese. Il nostro CAI si presenta con ben 3 squadre composte da Brambilla-Carrera-Monti, Beretta-Goffredi-Mangiagalli e Lavelli-Pesenti-Sonzogni.

Nel 1976, con il terzetto Lavelli-Mangili-Pesenti, arriva finalmente la prima vittoria che apre la strada a una lunga storia di incredibili fatiche sopportate da pochi protagonisti, ma anche di grande prestigio e soddisfazione per i nostri soci.

L'anno successivo torna infatti a vincere la nostra squadra con Colombo-Galizzi-Lavelli, i quali riescono a inanellare quasi consecutivamente ben 6 successi dal 1977 al 1983, tranne nel 1981, conquistato dalla SMIR Arredo Bagni di Bellusco, invano contrastata dai nostri bravissimi Lambruschi-Cavenaghi-Mazzoni, e nel 1984 andato alla Cereda Calzature di Monza.

Exploit non casuali ovviamente, che richiedono mesi interi, anni addirittura, di preparazione, ma proprio questo eccessivo impegno atletico finisce per appannare un poco lo spirito con cui ci si era tuffati in questa originale avventura. Basta pensare che in quegli anni indossano il pettorale della Monza-Resegone anche atleti olimpionici. Il record strabiliante di 2h 55' 53" ottenuto nel 1989 dalla squadra di Piero il Macellaio di Agrate viene sfiorato ogni anno da molte altre squadre.

E a proposito di record, occorre risalire al 1987 per trovare quello di una squadra del CAI di Vimercate: 3h 3' 12" raggiunto da Colombo-Galizzi-Fantini. La stessa squadra, con Gottardi al posto di Fantini, vinse due anni prima, nel 1985, facendo registrare il primato, tuttora imbattuto, del tratto Erve-Capanna Alpinisti Monzesi (40' 42").

Per la cronaca occorre ricordare che nel 1986 torna a vincere la Cereda Calzature di Monza, essendo la nostra prestazione troppo sfortunata per contrastare i ritmi degli altri concorrenti. Il record del 1987 chiude un ciclo di prove esaltanti per i nostri colori. Proseguendo nella storia di questa prestigiosa manifestazione, il terzetto Galizzi-Lavelli-Nava si piazza al quinto posto nel 1988, edizione vinta ancora dalla Cereda Calzature di Monza, mentre nel 1989 l'alloro viene conquistato con lo strepitoso record, poco sopra menzionato, dagli amici di Agrate.

Ancora Galizzi-Lavelli-Nava si classificano al quarto posto nel 1990, primi al traguardo per il secondo anno consecutivo gli atleti di Piero il Macellaio di Agrate, e al terzo posto, nel 1991 e 1992 con tempi inferiori alle 3 ore e 15 minuti, preceduti al traguardo in queste due occasioni dalla squadra della Cereda Calzature di Monza.

Gli anni passano per tutti, ma nell'edizione del 1993, vinta ancora dagli amici di Monza, Galizzi, assieme a Nava e Martino, torna a stupire tutti con un altro terzo posto da 3 ore e 12 minuti, mentre nel 1994, anno in cui il successo arride per la settima volta ai nostri storici avversari della Cereda Calzature, l'intramontabile Galizzi, sempre con Martino e Nava, si attesta al sesto posto.

Nel 1995 torna alla vittoria la Libertas Cernuschese, mentre il CAI di Vimercate sfodera un grosso colpo con una squadra completamente nuova: Biglione-Fedel-Martino conquistano il terzo posto assoluto con un tempo di 3h 14' 33", testimoniando così la nostra intensa partecipazione a questa manifestazione unica nel suo genere.

Una storia ricca di grandi soddisfazioni, per i nostri atleti e per i nostri associati, che meritano di essere ricordate con ammirazione anche se, i risultati degli ultimi anni non sono gli stessi dei tempi gloriosi, e se lo spirito competitivo che contraddistingue questa manifestazione non rientra nella mentalità della nostra associazione.

Ma i sacrifici sopportati dai nostri meravigliosi atleti ci hanno dato la possibilità di scrivere questo seppur scarno resoconto. Anche se possono essere comprese pienamente solo da coloro che li hanno compiute, queste imprese entrano a pieno titolo nella storia della nostra Sezione.

Proprio il sudore e la fatica, di cui sono intrisi i 42 chilometri di corsa, ci fanno tanto apprezzare la Monza-Resegone. Per noi del CAI di Vimercate è una manifestazione consolidata nel tempo e nei numeri e deve risvegliare l'orgoglio di nostro socio ogni volta che sente parlare di quei "matti" che partono dall'Arengario in una notte afosa di fine giugno per salire fino a dove si potrebbe arrivare in auto e poi, più su ancora, fino alle pendici della montagna più bella, il Resegone, visibile da Vimercate.

Una storia che, anche se ha poco di alpinistico, mantiene intatto il fascino delle grandi avventure e che ci auguriamo possa continuare per molti anni a venire, con vittorie o senza.

Cai Vimercate Copyright © 1999

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