Un satellite a vela solare

Da: Le Scienze on-line
Data Inserimento: 24 Giugno 2005

La missione Cosmos-1, interamente finanziata da privati (la metà dei quattro milioni di dollari del suo costo proviene da uno studio televisivo) è decollata martedì 21 giugno da un sottomarino russo nel Mare di Barents. La navicella spaziale sperimentale di costruzione russa, che pesa 99 chilogrammi, è dotata di una vela solare per sperimentare un nuovo ed elegante metodo di alimentazione delle sonde interplanetarie. La vela riflette le particelle di luce (fotoni) provenienti dal Sole, guadagnando quantità di moto nella direzione opposta e spingendo in avanti la navicella.
Alcuni esperti sono convinti che le vele solari rappresentino una forma più rapida ed economica di propulsione spaziale. Le agenzie spaziali europea, giapponese e russa hanno a loro volta missioni simili in programma.
Il lancio è stato sponsorizzato dalla Planetary Society di Pasadena, in California. Gli scienziati della NASA hanno già manifestato ufficialmente interesse per i dati che la navicella raccoglierà. Dopo la partenza, lo scafo raggiungerà un’orbita a 804 chilometri di altezza sulla superficie terrestre, e da lì prenderà immagini della Terra per quattro giorni prima di spiegare le otto parti della sua vela di plastica e alluminio che andranno a comporre un cerchio di 30 metri di diametro.
Per diverse settimane, poi, la navicella compierà un orbita attorno alla Terra ogni 101 minuti. La luce solare sulle vele aumenterà la velocità del satellite fino a 161 km/h al giorno, ma con il passare del tempo la navicella potrebbe raggiungere velocità anche superiori.
Cosmos-1 è stato lanciato nello spazio a bordo di un missile balistico intercontinentale Volna modificato. Di solito il Volna non avrebbe avuto abbastanza spinta per raggiungere l’orbita, ma il missile usato per Cosmos-1 aveva un motore aggiuntivo del tipo usato per deorbitare i satelliti.

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