La Federazione Nazionale Stampa

 

La Federazione Nazionale Stampa era stata soppressa dal regime fascista. Si riorganizzò dopo la caduta di Mussolini, scomparve nuovamente sotto l’occupazione tedesca e si ricostituì solo all’arrivo degli alleati a Roma. Venne istituita il 7 giugno 1944 a palazzo Marignolli.

Uno dei compiti principali che svolse fu l’epurazione al cui fine, nel novembre 1944, venne formata una commissione unica che dette luogo a diverse commissioni regionali.

La Federazione lottò anche per la soppressione del sottosegretariato di Stampa dipendente dalla Presidenza del Consiglio e a favore della creazione di una Commissione Nazionale Stampa,idea che in seguito fu effettivamente ripresa dagli alleati.

Attenendoci al risultato finale di alcuni anni dopo la guerra, il lavoro d’epurazione svolto dalla Federazione potrebbe sembrare irrisorio; infatti il recupero di una stampa conservatrice, l’amnistia Togliatti, ecc., permisero a molti giornalisti che sicuramente avevano collaborato con il fascismo di riprendere l’attività.

 

 

 

Le agenzie di stampa

 

L’iniziativa di creare una nuova agenzia cooperativa partì fondamentalmente dai quotidiani “Avanti!, “Il popolo” e “L’Unità”.

Questi insieme ad altri quotidiani furono i dodici soci fondatori della nuova Agenzia Nazionale Stampa Associata (ANSA), il cui primo consiglio di amministrazione provvisorio composto da un rappresentante di ognuno dei quotidiani venne formato il 17 agosto 1945, otto mesi dopo l’inizio delle sue attività.

Il primo capo redattore fu Armando Troisio e l’agenzia si insediò in una parte dei locali che erano stati dell’Agenzia Stefani.

Si è gia menzionato il timore che suscitava in vari ambienti la possibilità che l’ANSA creasse una situazione di monopolio. Ma nello stesso periodo vennero fondate altre agenzie che iniziarono a svolgere le loro attività a Roma.