ALIMENTAZIONE PARENTERALE

































Alimentazione parenterale
Tipo di alimentazione artificiale effettuata infondendo soluzioni nutritive per via venosa o arteriosa.

Galli, Alimentazione parenterale ed enterale. Recensione
Il volume si rivolge principalmente a chirurghi, medici, anestesisti e rianimatori e si articola in 17 capitoli, che prendono in esame: la fisiologia del bilancio energetico, la valutazione dello stato nutrizionale, l'allestimento di un programma nutrizionale, la valutazione della sua efficacia, la nutrizione parenterale e le possibili complicanze, la nutrizione enterale e le complicanze annesse, la nutrizione artificiale domiciliare, i sistemi informatici per la gestione della alimentazione artificiale.

ANESTIT:ESIA-Italia Luglio (2/2) 2003 - Nutrizione nel paziente critico (XVII Congresso Nazionale SITI)
_ La nutrizione Parenterale _ LA NUTRIZIONE PARENTERALE DELL'ADULTO Introduzione La nutrizione parenterale totale ha per scopo di supplire alle carenze nutrizionali causate da una insufficiente nutrizione orale per anoressia o ostruzione del tubo gastroenterico oppure dovute a inefficacia digestiva per deficit dei processi dell'assorbimento o della digestione.
REGOLE DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE Prima di pensare all'apporto calorico-azotato, è indispensabile ottenere uno stato emodinamico e un equilibrio idroelettrolitico stabili.
GLI ADIUVANTI 1 LE VITAMINE : Sono indispensabili nel denutrito, nella chirurgia maggiore, e quando la durata della nutrizione parenterale totale è superiore ai 5 giorni.
L'iperalimentazione con soluzioni glicidiche provoca rischi di scompenso respiratorio e di steatosi epatica La comparsa di complicazioni epato-biliari può essere causata da : • Eccesso glucidico • Carenza in aminoacidi • Carenza in acidi grassi essenziali • Eccesso calorico • Stasi vascolare _ La nutrizione Enterale _ La necessità di fornire ai malati il nutrimento necessario ha sempre stimolato la ricerca di metodi alternativi alla normale assunzione di cibo qualora questa fosse impedita.

Aniarti - Congresso 2002 - programma
Dibattere con esperti dell’area infermieristica, medica, biotecnica e con un eticista quanto presentato sulle problematiche legate al bisogno di respirazione, alimentazione ed eliminazione.
Dibattere con esperti dell’area infermieristica, medica, biotecnica e con un eticista quanto presentato sulle problematiche legate al bisogno di respirazione, alimentazione ed eliminazione.
Dibattere con esperti dell’area infermieristica, medica, biotecnica e con un eticista quanto presentato sulle problematiche legate al bisogno di respirazione, alimentazione ed eliminazione.

Pagine Blu Sanità
DETTAGLIO TERMINOLOGIA Termine: Alimentazione Parenterale Tipo di alimentazione artificiale effettuata somministrando soluzioni nutritive direttamente in una vena o in un’arteria, nei casi in cui un soggetto non possa essere alimentato per bocca o attraverso una sonda (alimentazione enterale).
È un tipo d’alimentazione artificiale eseguibile anche a domicilio.

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Nei casi più gravi sono necessari il ricovero ospedaliero e l’alimentazione parenterale (alimentazione artificiale effettuata somministrando soluzioni nutritive per via venosa o arteriosa).

ML> FIII HC
Non si dispone dievidenze certe che, nelle condizioni di nutrizione parenterale, l`acetato proveniente dalla lisina acetato e dall`acido acetico sia precursore del bicarbonato.
INDICAZIONI: E` indicato per la prevenzione delle perdite di azoto ed il trattamento del bilancioazotato negativo nei pazienti in cui: non e` possibile l`alimentazione per via gastroenterica; si ha malassorbimento delle proteine per via orale; le richieste metaboliche sono notevolmente au-mentate, ad esempio per la presenza di ustioni estese.
A LIMENTAZIONE PER VIA VENOSA CENTRALEL`infusione per via venosa centrale va presa in considerazione quando le soluzioni di aminoacidi vanno miscelate a soluzioni ipertoniche di glucosio per promuovere la sintesi proteica nei pa-zienti ipercatabolici o con grave deplezione, oppure in quelli che necessitano di nutrizione parenterale per periodi prolungati.
A LIMENTAZIONE PARENTERALE PER VENA PERIFERICA Nei pazientimoderatamernte catabolici o con moderata deplezione, nei quali non e` indicata la somministrazione per via venosa centrale, soluzioni diluite di aminoacidi miscelate a soluzioni di glucosioal 5% vanno infuse nelle vene periferiche, unitamente ad eventuali somministrazioni supplementari di emulsioni di grassi, se disponibili.

ML> FARECEF
A questo riguardo, sono da considerare particolarmente esposti al rischio i soggetti con carenze alimentari o sindrome dimalassorbimento, come pure quelli sottoposti ad alimentazione parenterale prolungata.

Guide of ALIMENTAZIONE PARENTERALE



info: ALIMENTAZIONE PARENTERALE


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Roberto Albani
Malgrado una dieta strettissima non avesse migliorato questo sintomo, il poveretto era stato considerato comunque “intollerante” e la sua alimentazione era stata ristretta sempre più, fino alla decisione di sottoporlo, senza che si fosse mai fatta una diagnosi fondata, ad una alimentazione “parenterale”, cioè attraverso una cannula introdotta in una vena vicina al cuore.
Questo tipo di alimentazione, però, non riesce mai a dare una quantità di cibo sufficiente per una normale crescita, per cui il bambino, che veniva trattato in tal modo ormai da un anno, aveva un aspetto simile a quello di un piccolo gravemente malnutrito del terzo mondo..
Il risultato è che, dopo poche settimane è stato possibile asportare la cannula dell’alimentazione parenterale e che adesso il bambino mangia tutto e cresce normalmente..

Articolo 1 - SN Vol 11 No 4, 2004
Questi studi non comparativi includevano bambini e adulti che ricevevano nutrimento per via parenterale, con patologie onco-ematologiche, infezioni da HIV o sottoposti a dialisi.
I primi studi che dimostravano l'efficacia del trattamento conservativo comprendevano dei pazienti che beneficiavano di alimentazione parenterale e hanno valutato delle durate medie di contatto di 12 ore del lock antibiotico con il lume del catetere in modo da poter proseguire malgrado tutto la nutrizione durante le restanti ore.
Buchmann e collaboratori riportano un tasso di complicanze del 10% nel loro studio che comprende pazienti con nutrizione parenterale (Buchman, J Parententeral Nutr 1994; 18:297).
Messing e collaboratori riportano 12 infezioni dovute a enterobatteri in una serie di 22 casi concernenti pazienti sotto nutrizione parenterale (Messine, Clin Nutr 1990; 9:220) tutte trattate con successo mediante un lock con amicacina a volte associato a un trattamento per via sistemica.
L'uso dell'eparina può non essere necessario in caso di nutrizione parenterale con un catetere risciacquato quotidianamente o del tipo Groshong, a nostra conoscenza poco usato in Svizzera.

PEDITRACE
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice] 04.1 Indicazioni terapeutiche - [Vedi Indice] Peditrace viene indicato come supporto per garantire il fabbisogno basale di elementi traccia in neonati e bambini durante la nutrizione parenterale.
Pazienti con marcate carenze metaboliche o che richiedono nutrizione parenterale prolungata vanno monitorati dal punto di vista biochimico per verificare che i fabbisogni siano adeguatamente assicurati.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice] Prima di additivare alle soluzioni per nutrizione parenterale totale, il medico deve valutare la effettiva necessità dei vari oligoelementi da parte del paziente.
L'uso sicuro ed efficace dell'alimentazione parenterale richiede una conoscenza approfondita dei problemi nutritivi, come pure un'esperienza clinica adeguata delle complicazioni che possono verificarsi.
Manganese Finora non sono stati pubblicati casi di tossicità da manganese da eccessivo apporto nei cibi e/o nelle bevande, né tossicità da manganese è stata riferita in seguito su pazienti sottoposti a nutrizione parenterale totale.

Aminoplasmal 10 percent
L’uso sicuro ed efficace dell’alimentazione parenterale richiede una conoscenza approfondita dei problemi nutritivi, come pure un’esperienza clinica adeguata delle complicazioni che possono verificarsi..
PER UN CORRETTO CONTROLLO DELL’ALIMENTAZIONE PARENTERALE E’ NECESSARIO ESEGUIRE FREQUENTI VALUTAZIONI CLINICHE E DETERMINAZIONI DI LABORATORIO: queste ricerche di laboratorio dovrebbero comprendere la glicemia, la proteinemia, i test sulla funzionalità epatica e renale, gli elettroliti, l’emogramma, il potere di combinazione della CO 2 , l’osmolarità serica, l’ammoniemia, eventuali colture ematiche..
Per una nutrizione parenterale totale, AMINOPLASMAL 10% é compatibile in appropriata associazione con una soluzione ad apporto calorico o di elettroliti tuttavia é opportuno che vengano mantenute separate le varie soluzioni e, se si decidesse di impiegarle in un’unica concentrazione, é opportuno che preventivamente se ne constati la compatibilità..

paziente terminale
come mai non fanno l'alimentazione parenterale per questi pazienti ? .
>come mai non fanno l'alimentazione parenterale per questi pazienti ? .

Lettera al Ministro della Sanità
Nonostante la causa più importante per morte da alluminopatia sia stata in buona parte debellata nei soggetti uremici in dialisi, tuttavia il problema rimane aperto per molti soggetti a rischio come gli anziani, i neonati, specie se con problemi renali, i soggetti sottoposti a nutrizione entrale e parenterale, solo per citare alcuni esempi.
7 ) proveniente dall’ alimentazione parenterale o dalla esposizione professionale, porta ad evidenti segni di tossicità a carico del Sistema Nervoso Centrale che sono documentabili con indagini strumentali specifiche e possono regredire con terapia chelante appropriata.
8 ) Una ulteriore particolare attenzione merita il problema della contaminazione delle soluzioni utilizzate per terapia parenterale ( Allegato n.
Il problema tossicologico correlato alla presenza di contaminanti nei liquidi utilizzati per via parenterale non è limitato alla sola popolazione di soggetti sottoposti a trattamento dialitico, ma coinvolge anche i numerosi pazienti trattati con terapia nutrizionale parenterale, eparina ed emoderivati.
I soggetti sottoposti a terapia parenterale a scopo nutrizionale sono esposti al potenziale rischio di tossicità per periodi variabili da alcune settimane o mesi, durante il ricovero ospedaliero, a molti anni durante la terapia parenterale domiciliare di lunga durata.

:: S I N P E :: Società Italiana di Nutrizione Parenterale ed Enterale
E' costituita la Società Italiana di Nutrizione Parenterale ed Enterale (abbreviabile in SINPE), con sede legale in Firenze Tale denominazione associativa sostituisce la precedente di 'Gruppo Aperto per lo studio dell'Alimentazione Parenterale ed Enterale' (GASAPE), nato come gruppo di Studio della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), volutamente aperto per la migliore e più proficua collaborazione con altre Società Scientifiche che si occupano di similari tematiche.
La Società riunisce a livello nazionale studiosi ed esperti della nutrizione artificiale (enterale e parenterale) e del metabolismo nei vari aspetti..

Benefits


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Geriatriaonline - Il sito di geriatria in Italia
Tuttavia è difficile dirimere il ruolo dell’alimentazione o meglio di particolari carenze nutrizionali in un contesto, come quello dell’anziano male alimentato che, in genere, ha perduto anche molti altri stimoli estraniandosi dalla vita sociale.
D’altra parte gli skin test hanno fatto parte del bagaglio diagnostico per la valutazione dell’entità della malnutrizione e quindi per il ricorso all’alimentazione parenterale.
Nell’esperienza di reparto gli anziani hanno anche maggiori problemi dei pazienti più giovani con l’alimentazione per sondino.
In molti casi risulta più semplice ed efficace il ricorso a dei brevi cicli di parenterale periferica, perfettamente attuabile in day hospital o a domicilio, come integrazione idonea a frenare il catabolismo proteico dovuto al quotidiano deficit di un’alimentazione per os ancora possibile ma, di fatto, inferiore al quantitativo energetico e proteico che il paziente riesce ad assumere..
Esistono delle Linee Guida, derivate dalla medicina basata sull'evidenza, riguardanti l'alimentazione del soggetto anziano? Se sì, quanto sono adattabili alla realtà clinica? .
Ciò vale per il fabbisogno energetico, come per l’apporto di vitamine e minerali ed in particolare per il calcio ed il ferro che negli anziani più attivi non pongono problemi talvolta irrisolvibili con la sola alimentazione..

Centro per lo studio delle malattie mitocondriali pediatriche
Nei bambini piccoli è spesso utile l’alimentazione parenterale notturna, per evitare un calo energetico.

Elenco delle pubblicazioni
17) L’alimentazione parenterale totale in chirurgia.
26) Utilità delle emulsioni lipidiche per via parenterale nel paziente chirurgico.
44) Conferme alla validità dell’alimentazione enterale dopo gastrectomia totale per cancro.

Ecm 33
- Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione (Direttore: Prof.
Di Medicina e Chirurgia, Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”: Titolare del Corso di “Alimentazione Parenterale ed Enterale” Anni accademici: dal 1994/95 ad oggi - Scuola di Specializzazione in Medicina Interna III (Direttore Prof.
E’ stato relatore di tesi di specializzazione nella Scuola di specializzazione in SCienza dell’Alimentazione ed in Nefrologia II.
¨ ALTRI INCARICHI DIDATTICI E’ coordinatore didattico della Società Italiana di Nutrizione Parenterale ed Enterale per le Regioni Lazio, Abruzzo e Molise.
2002: Importo finanziamento euro 1.050 È stato componente di gruppi di ricerca finanziati per ricerche di Facoltà (ex quota 60%) negli anni: 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998; e per ricerche di Ateneo negli anni 1995, 1996, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002 ¨ ATTIVITA’ EDITORIALE SCIENTIFICA E’ stato tra gli estensori delle Linee Guida della Società Italiana di Nutrizione Parenterale ed Enterale (SINPE) per l’impiego della Nutrizione Artificiale nel Paziente ospedalizzato (1995 e 2002) e nel paziente domiciliare (1998).

importanza.alimentazione
Sempre più numerosi oggi sono gli individui, appartenenti a tutte le fasce di età, che dedicano parte del loro tempo libero all'attività fisica: ciò è estremamente utile sia per la gestione dello stress, sia per il mantenimento del "peso forma" in pieno benessere, sia per il riequilibrio del sistema immunitario, collegato negativamente al distress ("stress prolungato") caratteristico della nostra società, e sia per la prevenzione di quelle patologie cronico - degenerative, tra cui il diabete di secondo tipo non insulino dipendente, e la sindrome metabolica o sindrome X, che ambedue oggi, purtroppo, sono presenti in individui obesi di sempre più giovane età (anche di 8-10-12 anni) soprattutto in relazione ad una alimentazione eccessiva sotto il profilo calorico e sbilanciata eccessivamente in favore degli zuccheri semplici e grassi saturi.
Tale caratteristica peculiare ne può consigliare quindi l'utilizzo anche in pazienti con insufficienza epatica e renale, e in soggetti di tutte le età ogni qualvolta vi sia insufficiente apporto proteico (anoressia, AIDS, neoplasie, terza età, alimentazione parenterale, anemia, ecc.) o vi sia una maggiore richiesta di fabbisogno proteico o quando si vogliono impostare diete ipocaloriche nel rispetto del bilancio azotato senza la perdita quindi di preziose masse magra, evitando così il famigerato effetto yo-yo..

Tecniche di alimentazione - FONDAZIONE SAN RAFFAELE DEL MONTE TABOR - Milano - Clinica - Specialità cliniche - Anestesia e Rianimazione Neurochirurgica
Tecniche di alimentazione In coma o in stato di coscienza alterato, manca lo stimolo della fame e la capacità a nutrirsi autonomamente.
Nei primi giorni, quando l’insufficienza del sistema nervoso centrale può rallentare la funzionalità gastro-enterica, si procede con l’ alimentazione parenterale : si somministrano proteine, grassi, zuccheri e vitamine attraverso cateteri posizionati in vasi venosi vicini al cuore.
Non appena le condizioni cliniche lo permettono, si preferisce adottare metodi di alimentazione più naturali, introducendo miscele di elementi dietetici nel tratto gastro-enterico con delle sonde ( alimentazione enterale ).

Pancreatite Acuta
Alimentazione Parenterale Totale: deve essere iniziata se si prevede che il paziente non riprenderà l'alimentazione entro sette giorni dall'ospedalizzazione.
Un'osservazione importante che richiede ulteriori studi è quella della riduzione dei costi e delle sepsi utilizzando un'alimentazione enterale posizionando endoscopicamente o radiologicamente il sondino nel digiuno, al di sotto dell'angolo di Treitz per evitare la stimolazione delle cellule CCK, dal momento che la loro stimolazione peggiora il decorso della malattia (3).
Il problema medico è quando riprendere l'alimentazione per 0S.
Una pratica empirica ma razionale è quella di riprendere l'alimentazione basandosi sui sintomi e non sugli esami di laboratorio (livelli di amilasi e lipasi): se il paziente non ha da molto tempo dolore, l'alimentazione per os può essere tentata per essere altresì prontamente sospesa alla prima ricomparsa della sintomatologia algica in risposta al cibo.

ALIMENTAZIONE PARENTERALE ?

SINU - Società Italiana di Nutrizione Umana
Non sembrano esistere stati conclamati di grave deficit nell'uomo adulto, se non in soggetti con alterati assorbimento e/o metabolismo o nei soggetti sottoposti per lunghi periodi ad alimentazione parenterale.
L'assunzione di acidi grassi trans nell'alimentazione italiana è in media di solo 1, 3 g/die, contro i 5-10 g rilevati in Paesi con consumi elevati di grassi idrogenati (USA, Canada, Germania, Svezia e UK) (Pizzoferrato & Nicoli, 1994).
Proporzioni minori, pur spesso consigliate, sono però poco realistiche sotto il profilo del mantenimento delle caratteristiche organolettiche della normale alimentazione.
Coffin-Siris, sindrome di
Il trattamento è sintomatico e, a volte, è necessario ricorrere all'alimentazione parenterale e trattare il reflusso gastro-esofageo.
Diarrea intrattabile dell'infanzia (termine generico)
I bambini con IDI sono dipendenti dall'alimentazione parenterale per mesi, anni e, nella maggior parte dei casi, per tutta la vita, a causa dell'insufficienza intestinale persistente, associata ad un alto tasso di perdite dal tubo digerente.
Dato che la nutrizione parenterale a lungo termine comporta complicazioni e compromette la qualità di vita dei pazienti, devono essere presi in considerazione trattamenti alternativi, come il trapianto intestinale.
F.A.V.O.
o dei parenti operano i volontari socio-familiari che assicurano aiuto nei trasporti, nell’igiene personale e ambientale, nell’alimentazione, nelle pratiche burocratiche, nella sostituzione temporanea dei familiari, etc.
Alimentazione
Nella malattia di Crohn in cui sia accertata la presenza di stenosi (soprattutto ileali) un’alimentazione particolarmente ricca di fibre potrebbe favorire l’insorgere di coliche sub-occlusive.
Come è facile intuire si tratta di un’alimentazione in cui, oltre a venire meno frutta e verdure, pane e pasta integrali, si fa ricorso a minestre molto liquide, semolino, omogeneizzati, carni o pesce frullati.
Nutrizione enterale Sia l’alimentazione enterale che quella parenterale hanno innanzi tutto una funzione terapeutica nelle m.i.c.i.
La nutrizione parenterale La nutrizione parenterale può avvenire sia attraverso l’infusione per vena periferica (quando è necessaria per breve tempo e non richiede l’apporto consistente di calorie), o per vena centrale (quando si prevede un trattamento a lungo termine e con apporto nutrizionale elevato).
La nutrizione parenterale presenta, però, dei potenziali rischi (infezioni, ostruzione del catetere venoso centrale, trombosi ed altre) che è possibile ridimensionare e controllare mediante l’applicazione di un rigido protocollo procedurale circa la gestione del catetere venoso e l’infusione endovenosa.
DonDeLeo :: NUTRIZIONE
Antropologia dell'alimentazione in Italia.


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