Interviste a Lorenzo Crespi
02 Aprile 2002 - TGCOM Federico Pini |
Lorenzo Crespi attende Carabinieri2.
Uscirà di scena per una delusione d'amore Tommaso Palermo, il
maresciallo della fiction Carabinieri, interpretato dall'attore Lorenzo Crespi.
Al suo posto subentrerà Ettore Bassi. "Ho
avuto un problema molto serio alla colonna vertebrale che mi ha impedito di
andare avanti con le riprese. Così dall'ottava puntata abbandono il
set. Ora sto bene, spero di tornare nella nuova serie, per questo alla fine
ho detto no alla fiction Squadra antimostro".
Ha
vissuto dei momenti difficili a causa della malattia, una forma acuta di stenosi
(un restringimento del canale vertebrale dovuto a un'ernia). Il rischio era
quello di rimanere paralizzato se non fosse stato operato tempestivamente.
Ora vorrebbe poter tornare nei panni del maresciallo
Palermo, nella seconda serie, un personaggio che "ho
amato fino in fondo" spiega a Tgcom Lorenzo Crespi, trent'anni,
originario di Messina, una breve parentesi nella moda come indossatore per
Armani e poi il passo decisivo con l'esordio nel cinema grazie ai Buchi neri,
diretto da Pappi Corsicato. Sul set, è il 1995, scocca la scintilla
con una giovanissima Manuela Arcuri, appena diciassettenne. E per un caso
del destino Crespi la incontra di nuovo con indosso la divisa dell'Arma, nel
ruolo di un carabiniere tutto d'un pezzo.
Come hai preso la decisione di essere sostituito
da Ettore Bassi? E' vero che per te è stato un po' un fulmine a ciel
sereno?
No, era giusto che io venissi sostituito, dal
momento che i problemi alla colonna vertebrale si erano fatti seri. Mi aspettavo
dunque questo passo. Beh, vediamo come andranno le prossime puntate senza
il maresciallo Palermo, che ho amato molto e credo che il successo degli ascolti
sia la prova che il pubblico lo ha percepito.
In che modo esce di scena?
Si allontana perché rimane segnato da
una delusione amorosa. Tommaso è innamorato di Paola, interpretata
da Manuela Arcuri, ma flirta anche con Martina Colombari. Mentre rientra sente
alcune parole di Paola in preda a uno sfogo di rabbia che la porta a dire
cose che non pensa in realtà. Lui si sente colpito nel profondo e matura
la decisione di andare via per entrare a far parte dei Ros.
E
a proposito di amore, hai ritrovato Manuela Arcuri con la quale hai avuto
una storia ai tempi del film i Buchi neri. L'hai vista cambiata?
Le voglio bene da quando ha diciassette anni,
sono molto protettivo nei suoi confronti. Manuela è una persona ingenua,
ha bisogno di una persona che si prenda cura di lei. Fra noi è rimasto
un bel sentimento, poi i giornali hanno scritto un sacco di balle.
Come
il fatto che non ti è stata vicina durante la tua malattia?
In parte, è vero. Non mi ha telefonato,
ma non importa, va bene così. La conosco bene, Manuela è fatta
in questo modo, come dicevo è ingenua.
Hai trovato un'àncora nella
fede, è così?
Sì, nei momenti più critici,
quando ho affrontato la mia malattia ho pregato molto Gesù, una figura
a cui mi sento molto legato. Sono credente.
E'
un momento in cui la fiction sta riscoprendo la figura dei santi. Hai mai
pensato a un ruolo di questo tipo?
No, e non
lo farei. Ho interpretato una vasta gamma di personaggi, 14, tutti diversi,
dal boss al maresciallo. Penso che si prema un po' troppo l'acceleratore sulle
figure dei santi nel nome dell'auditel.
Cosa fai quando ti prepari per un nuovo
personaggio?
Leggo il copione e il campanellino che mi
fa capire se un personaggio è giusto è un lungo brivido che
sento scorrermi addosso, mi viene la pelle d'oca. Mi entra dentro a partire
da quel momento e questo è molto importante per un attore. Poi c'è
il lavoro di limatura.
La
critica che spesso ti viene mossa sul set?
Mi rimproverano di essere troppo siciliano.
In che senso?
Sono molto preciso, al limite del maniacale
che mi fa essere sì professionale ma anche rigido. Non mi risparmio,
mi piace arrivare sul set prima di tutti e andare via per ultimo. Ora spero
di tornare sul set della seconda serie di Carabinieri: per questo ho deciso
di non partecipare a un'altro film per la tv, Squadra antimostro.
L'attrice e l'attore che ami di più?
Francesca Neri e per quanto riguarda l'attore
scelgo Giancarlo Giannini, Michele Placido e Claudio Amendola. L'attore ideale
è un mix fra i tre.
Martino Sabatini |
Ora voglio un figlio
La carriera va bene. Ma gli manca l'amore vero e
una famiglia tutta sua ...
Il bel
lorenzo Crespi si congeda in anticipo da Carabinieri per problemi di salute.
Cosa le è successo?
Mi sono preso una bella paura! Ci è
mancato poco che rimanessi paralizzato, inchiodato su una sedia a rotelle.
Ho subito un intervento molto delicato, per cui, mi sono dovuto fermare sei
mesi. Ora sto benissimo, peccato che la produzione abbia di sostituirmi con
un altro personaggio, interpretato da Ettore Bassi.
Con l'Arcuri come si è trovato?
E' come una sorella minore, con cui in passato
c'è stato del tenero. Ma il successo della serie è il risultato
di un lavoro corale, non solo di Manuela, che ha un ruolo minore.
Che difetti si riconosce?
Sono un ex pugile,mi arrabbio spesso e sono
molto geloso.
E l'amore?
Ho avuto una bella relazione, ma è finita
due anni fa. Ora ho alcune storie, ma niente di serio. Anche se desidero tanto
un amore vero e un figlio.
23 Marzo 2002 - Telepiù Mondadori Paola Zivelli |
"Il
mio maresciallo Palermo non è un supereroe, ma un carabiniere tranquillo",
dice l'attore. Un'infanzia difficile, un forte legame con la madre, la passione
per lo sport e la recitazione e il sogno di un figlio.
Come si può facilmente immaginare, anche con
la divisa del maresciallo Tommaso Palermo Lorenzo Crespi ha successo con le
donne, nonostante a prima vista il suo carattere possa apparire duro, ligio
al proprio dovere incline a superficiali convenevoli.
"Qualcuno ha definito burbero il mio personaggio
ma non sono d'accordo", interviene Lorenzo.
"Lo definirei piuttosto il classico maresciallo che si comporta esattamente
come il suo incarico richiede, in fondo anche buono, in ogni caso il primo
ad arrivare in caserma e l'ultimo ad andarsene. Mi ha subito fatto pensare
un po' al "Rocca" di Proietti, sempre pronto ad agire anche se più
spesso deve invece addestrare i giovani che, in molti casi, gli danno filo
da torcere. Carabinieri, in realtà, è il primo film tv
in cui ho potuto interpretare un ruolo piuttosto leggero, un uomo tranquillo,
spesso sorridente. Diciamo che, pensando per esempio alla drammaticità
di Donne di mafia, ho voluto entrare nelle case dei telespettatori
con un atmosfera più leggera, quasi da commedia brillante. Qui posso
salvare una bimba che viene picchiata o darmi da fare con ragazzi tossicodipendenti
ma anche dire una battuta; mi ha interessato molto non fare il supereroe,
ma il carabiniere che tutti vorrebbero conoscere e sentire vicino. E poi,
se non bastasse, ci sono anche le storie d'amore con la Arcuri e la Colombari."
Quale
molla scatta quando decidi di accettare una parte?
"Quando leggo un copione deve farmi venire
la pelle d'oca, devo provare un'emozione autentica. Se un personaggio mi sta
bene lo capisco subito, sono capace di dare una risposta affermativa anche
in mezz'ora, dopo aver letto le prime pagine. Se il clic c'è me ne
accorgo in un attimo. Altrimenti rifiuto senza neanche pensarci e così
sarebbe anche se il ruolo lo avesse scritto Spielberg o per qualunque cifra
mi offrissero".
Hai amici nell'arma?
"Tantissimi! Io sono cresciuto
in strada, non lo sapevi? E ho conosciuto i carabinieri sotto tutti gli aspetti
",
sorride. "Da ragazzo, in Sicilia,
ne ho combinate parecchie, però poi mi sono riscattato, ho scoperto
dandomi da fare che si può vivere in modo diverso. Mio padre era completamente
assente, tuttora non voglio parlare di lui perché non lo merita, e
sono stato allevato da mia madre che si è ammazzata di fatica per me.
E' l'amore più grande, prima di parlare con te eravamo al telefono:
ci sentiamo continuamente, oggi per lei non sono soltanto un figlio ma un
amico, un marito, a volte anche un papà. Dunque, posso dire che dalla
strada ho preso i lati positivi, la grinta, la voglia di arrivare, imparando
i valori veri. Per esempio, ho rifiutato la droga, ma scelto cose essenziali
come lo sport e la passione per il buon cibo".
Il tuo sport preferito?
"Il pugilato, mi alleno per ore, e il
football americano. Per 4 volte ho visto quel gran film che è Il
sapore della vittoria e ho sempre riprovato profonde emozioni nelle stesse
scene. Denzel Washington è grandissimo. Anche nel Collezionista
di ossa è stato fenomenale".
Di te cosa pensi?
"Mi ritengo pieno di difetti, a cominciare
dalla sincerità che mi crea molti problemi. Detesto la gente fasulla,
piuttosto me ne sto per conto mio. Del resto, la solitudine non è mai
stato un problema, stando da solo ho imparato che i sogni si avverano. Per
anni ho fissato il soffitto immaginando di salire su un palcoscenico, oggi
lo faccio, è la mia realtà".
Desideri?
"Vorrei essere contattato dal Telefono
azzurro, se esiste ancora, per rendermi utile in tutti i modi possibili.
I bambini sono il nostro futuro e meriterebbero maggiori attenzioni. Quando
avrò un figlio gli sarò sempre vicino, vivremo feste meravigliose
per i suoi compleanni e con lui conquisterò quello che a me l'infanzia
non ha dato".
Marzo 2002 - Mediasetonline |
"Le donne non dovrebbero stare in caserma".
Tommaso Palermo (Lorenzo Crespi), non ha mai visto di buon occhio la presenza
delle ragazze tra le file dei suoi carabinieri. Ma se la ragazza in questione
ha il volto di Manuela Arcuri e la determinazione del carabiniere tutto d'un
pezzo, le cose cambiano. Superate le prime ostilità Tommaso e Paola
hanno infatti cominciato a scambiarsi occhiate d'intesa dentro e fuori la
caserma. Affascinante e volitivo il maresciallo non disdegna neppure le attenzioni
di Martina Colombari. Come andrà a finire? Mediasetonline ha chiesto
a Lorenzo Crespi qualche indiscrezione sul suo personaggio e sui giorni passati
sul set di Città della Pieve.
Lorenzo Crespi, nella fiction Carabinieri sei un
maresciallo di ferro. Come nasce il tuo personaggio?
In Carabinieri sono un maresciallo ordinario,
un uomo che crede nell'arma e che cerca di far diventare i giovani approdati
in caserma dei carabinieri veri. Ha anche un grande difetto: non crede nelle
donne carabiniere, però pian piano, vedendo la determinazione di Paola
Vitali (Manuela Arcuri) si dovrà ricredere. Paola è la classica
ragazza della porta accanto che contrariamente al parere della sua famiglia
decide di fare la carabiniera.
E
con l'amore come la mettiamo?
Tommaso Palermo fa girare la testa a più
di una ragazza: infatti mi innamorerò di Manuela Arcuri, e avrò
un flirt con Martina Colombari ... Insomma spezzerà cuori dentro e
fuori dalla caserma.
Dalla fiction alla realtà. Sul
set sono nati amori veri?
No. Conosco Manuela da quando aveva 17 anni.
Eravamo sul set de I buchi neri e lei interpretava mia sorella. Manuela è
una ragazza di una bontà infinita che si è trovata a 23 anni
catapultata dalle discoteche a Sanremo... E' una persona vera e dolcissima,
non riesce a dire bugie, non sa essere falsa. E' una donna stupenda nel suo
modo di essere e nonostante il successo è rimasta una ragazzina.
Il passaggio dal cinema alla fiction,
per molti, è una scelta sofferta. Come hai affrontato questo passaggio?
Per chi viene dal cinema un lavoro come Carabinieri
è una gioia. Non vedevo l'ora di fare della buona tv. Oltretutto sono
molto contento di questa fiction perché sono riuscito ad alleggerire
il mio personaggio: ho voluto provare ad entrare nelle case degli italiani.
Purtroppo però per motivi di salute, ora risolti, alla fine dell'ottava
puntata ho dovuto abbandonare il set.
Come sei approdato al mondo del cinema
e della tv?
Ho lasciato la Sicilia a 16 anni e mi sono
trasferito a Milano. Mi sono dato molto da fare: ho imparato sulla strada
quello che non ho imparato sui libri. Ho iniziato a lavorare al Linea, un
locale di Milano. Dopodiché ho cominciato a lavorare come buttafuori
alla discoteca Hollywood. Da lì il passo nel mondo della moda è
stato facile. Armani mi ha chiamato per diventare testimonial della sua linea.
Ho fatto il modello fino a tre anni fa, poi ho deciso di vestirmi come volevo
io. Ora non so se tornerei a fare foto di moda.
Qual è il tuo rapporto con la
popolarità?
Sono un tipo un po' schivo. Se non ho un film
in uscita non mi piace farmi vedere in tv. Non frequento l'ambiente di attori
e modelle e non amo i giornali scandalistici. Dopo due o tre anni di cene
e feste ho capito che è più bello mangiarsi una pizza davanti
a un buon film e la mattina andare a lavorare. Sono riuscito a farmi amare
dalla gente non perché ho fatto l'ospite domenicale, ma perché
sono cresciuto in strada. Mi diverto a fare l'ospite, fare degli sketch a
Buonadomenica, però preferisco andarci solo ogni tanto. Costanzo accetta
il fatto che preferisco non andare nella sua trasmissione e per questo ne
ho ancora più stima.
In tv interpreti ruoli d'azione, al
cinema il dramma d'azione, cosa preferisci davvero?
Sono un attore, recito: In tv a maggio tornerò
con Squadra antimostro per la regia di Claudio Fracasso. Il mio personaggio
sarà il capo di una squadra speciale di poliziotti. Mentre al cinema
sarò un brigante rivoluzionario del 1860. E' un personaggio che mi
piace moltissimo, interpreto un servo che si innamora di una duchessa. Lei
però dovrà sposare un ufficiale dei borboni. E' una storia romantica
sullo sfondo dell'arrivo di Napoleone in Italia.
Dopo il cinema italiano, hai mai pensato
di lavorare all'estero?
Sì, penso che sia arrivato il momento
per lavorare anche fuori dall'Italia. Non voglio lasciare il cinema e la tv
italiani, che secondo me sono i migliori al mondo, però vorrei provare
anche in America. Ho imparato un po' di inglese all'Hollywood ... Per ora
non ho ancora ricevuto proposte, ma solo rimproveri!!! e per questo sto ancora
studiando ....
sorrisi e canzoni TV |
Un siciliano contro tutti
Polemica intervista dell'attore protagonista della fiction: il cinema, la
Tv, la malattia, l'amore, l'Arcuri, le strategie pubblicitarie. E anche una
rivelazione finale
E' felice del risultato di "Carabinieri" ma dice di avere qualche
sassolino da togliersi.
Sassolino?
"Carabinieri" ruota attorno
al mio personaggio, il maresciallo Tommaso Palermo, però si parla solo
della Arcuri e questo mi dispiace. La prima puntata è arrivata a toccare
il 37 % di share, ma se andava male la responsabilità sarebbe stata
mia, non della Arcuri. Finora sono stato zitto, ho lasciato fare "le
strategie di comunicazione", come le chiamano loro: adesso mi prendo
il merito mio".
E' arrabbiato?
Basta con le "strategie"
che mancano di rispetto agli attori! Se sbaglia l'Arcuri non fa niente, se
sbagliavo io avevo smesso di lavorare. I veri protagonisti di "Carabinieri"
siamo io, Caruso e Giuffrida. Mi hanno messo in mezzo a due ragazze. E poi,
adesso è attrice chi fa un calendario!? Non so più se fare questo
lavoro sia vanto o una vergogna. L'unica attrice che avevamo ce l'ha fregata
l'America, si chiama Francesca Neri.
Insomma, vorrebbe che per "carabinieri" le riconoscessero qualche
altro merito.
Il merito è di tutti,
anche di Crocitti che dice una battuta ogni tanto. Manuela ha dato un piccolissimo
contributo, è stata una strategia pubblicitaria
Il film si chiama
"Carabinieri", non "La Carabiniera"!
So che all'ottava puntata il suo posto verrà preso da Ettore Bassi.
Come mai?
Una stenosi: un altro po' e rimanevo
paralizzato. Mi hanno operato alla colonna vertebrale e sono rimasto fermo
per sei mesi. Non riuscivo neanche a dormire. Mi sono raccomandato a Dio:
scusa, gli ho detto, perché mi hai fatto arrivare a questo punto? Potevi
lasciarmi per strada anziché illudermi e poi bloccarmi a letto! Penso
che mi abbia ascoltato: ora sto meglio di prima.
E "Carabinieri"?
Non hanno voluto aspettare. Hanno deciso
di girare con un nuovo personaggio.
Ama molto il suo lavoro?
Sì, ma solo lo stretto necessario.
Ciak, azione e stop, subito a casa. Il resto lo cerco fuori dall'ambiente:
l'unica persona di cui mi sono innamorato era un agente immobiliare. Non frequento
party. C'è gente che crede che un produttore incontrato in un locale
alle 5 di notte ti produca un film da 10 miliardi. E' vero il contrario: è
solo andando a letto alle 10 che lavori. L'attore non può fare neanche
le 2, perché alle 7 deve stare in piedi.
Preferisce il cinema?
Ho avuto il privilegio di entrare nel
cinema vero, di frequentare la Betti, Trieste, Noiret, Moschin: è ovvio
che poi mi ritrovo male. In Tv è tutto diverso: devi sottostare a tante
cose, devi far passare davanti qualche bella ragazza perché è
la donna di quello lì
In 6 mesi ho fatto 14 film di cui 9 in
costume, e in televisione non ho mai perso una serata, però di me si
parla sempre poco.
E' vero che non ha conosciuto suo padre?
Manca da quando avevo due anni. Però
secondo me i figli sono di chi li cresce, non di chi li fa: se lo incontrassi
oggi per me non sarebbe un padre. Con mia madre è diverso: se ha anche
solo il mal di testa non dormo più.
Torna spesso a Messina?
Prima e dopo le riprese di un film.
Mi ricarico, è una specie di cura. La mia gente mi accoglie sempre
con grande affetto. In Sicilia per "Marianna Ucria" ho ricevuto
il Poliremo d'argento: è stata la mia soddisfazione più grande,
perché mi ha dimostrato il bene che la mia terra mi vuole. Sarò
siciliano fino alla morte, contro tutto e tutti.
Mai studiato recitazione?
No, e per due motivi. Non esistono
più le grandi scuole di Gassman o di Proietti, e non esiste nessuno
che ti possa insegnare a trasmettere emozioni. E, se la gente dentro di te
non vede niente, sei finito.
Cosa vede la gente in lei?
Forse
verità. Perché
sono uno che non sa mentire.
Allora le dovrebbe essere difficile fare l'attore.
Ci riesco proprio perché non
mento mai, entro sinceramente dentro il mio ruolo, fino a stare male. In "Porzus"
sono crollato tre volte per la tensione nervosa. In "carabinieri"
no, è tutto molto leggero.
E il teatro?
Quest'anno e il prossimo vorrei continuare
a dare molto alla Tv. Poi avrei un sogno. Interpretare "Fight Club"
a teatro. Sono un ex pugile, potrei farlo anche domani.
Cosa ama in una donna?
Gli occhi. Le espressioni, l'eleganza,
la dolcezza. Mi piace l'aggressività: mi piacciono le palle in una
donna.
Sta sempre con l'agente immobiliare di cui parlava?
Giada non la vedo da due anni. Credevo
di stare con una fuori dall'ambiente e invece una mattina si sveglia e mi
dice che vuole fare l'attrice. L'ho amata tanto, però è stata
anche il mio più grande errore.
E adesso?
Adesso penso che sia mia madre la persona
che amo di più. Non è una frase fatta, è la verità.
Ce l'ha davvero tanto con Manuela Arcuri?
La conosco da parecchio, stava anche
nel mio primo film, "I buchi neri", faceva mia sorella. Però
da quando ha fatto Sanremo si crede Sophia Loren. L'ho conosciuta che era
piccolina, le ho voluto tanto bene
Non mi dica che avete avuto una storia
Ma sì, molto tempo fa, siamo
stati insieme un periodo
Però non lo scriva
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