Stupor mundi - Federico II
anno:
1997
regia: Pasquale Squittieri
cast: Lorenzo Crespi (Federico II),
Claudia Cardinale (Costanza), Giordano Bruno Guerri (Pier delle Vigne).
musica: Riccardo Eberspecher
genere: Storico
Su iniziativa delle Fondazioni Federico II di Jesi e di Palermo il regista
Pasquale Squitieri ha realizzato un lungometraggio sull'epica figura dellImperatore
svevo dal titolo "Stupor Mundi", interpretato da un cast dattori
veramente di eccezione.
Chi si aspettava una pellicola classica, una biografia tradizionale la cui
trama si dipana in una lenta sequenza di scene, rimane indubbiamente sorpreso.
"Stupor Mundi" è unopera che ha piacevolmente stupito
e meravigliato soprattutto gli addetti ai lavori per l'originalità
degli spunti, il coinvolgimento emotivo degli interpreti, l'innovativa impostazione
del linguaggio cinematografico. Basti pensare che
Il
film prende le mosse dallattività di una guida che, illustrando
i monumenti del centro storico di Palermo ad una comitiva di turisti all'interno
di un pullman, giunge a descrivere il tempo fastoso del dominio svevo in generale
e di Federico II in particolare.
Significativa è la geniale invenzione del regista che fa vivere in
ogni passeggero del pullman i personaggi storici presentati dalla guida. Così
il giovane e prestante Lorenzo Crespi si trasforma in Federico II, la sensibile
Claudia Cardinale incarna l'intensa Costanza nel duplice ruolo di madre e
moglie, Giordano Bruno Guerri impersona l'ambiguo Pier delle Vigne, sul quale
tanti miti vengono raccontati, il religioso Adalberto Maria Merli non può
che immedesimarsi nella figura del pontefice. Nei panni della strega la avvenente
Lioudmila Iassakova, Jonis Bascir nei panni di al-Kamil e Barbara Cardella
in quelli della guida turistica.
La trama si ispira all'opera letteraria di Aurelio Pes "Ager Sanguinis" e ripercorre fedelmente la storia del personaggio storico a ritmo pacato, mantenendo un atteggiamento ora di freddo distacco, ora di accorata passione. Su tutta l'opera aleggia un leggero soffio di poesia che regala intense sensazioni e lascia allo spettatore l'enigmatico gioco di immedesimarsi nei protagonisti, di vivere in prima persona le loro stesse contraddizioni, le loro stesse avventure.
Il film fa riflettere, anche perché tratta una materia notoriamente difficile da interpretare. Federico II è un personaggio controverso: solare, ma capace di insondabili oscurità; liberale, ma allo stesso tempo dispotico; onesto con se stesso, coerente, ma iperbolicamente eclettico, che ancor oggi si presenta sempre a metà strada fra la storia e il mito. E tutto ciò è sinteticamente condensato nel film di Squitieri, in tutti i passaggi salienti di una vita avventurosa: dall'incoronazione ancora giovane al rapporto conflittuale con i Papi; dalla vita sfarzosa di Corte al campo di battaglia, dai vizi privati alle pubbliche virtù. Forse la fluidità narrativa viene un po compromessa dalla estrema concisione dei dialoghi e delle scene: un limite imputabile alla scarsità dei fondi disponibili? Forse, in film dura poco meno di un'ora. In ogni caso il prodotto è sicuramente di altissimo livello. Di ottima qualità le luci di Sergio Melaranci e suggestiva la bella colonna sonora di Riccardo Eberspecher.
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