Progetto RER 2002 n. 659
"DOMOTICA E SMART HOUSE:
Progettazione e realizzazione di immobili accessibili"
Questo progetto è stato elaborato nell'ambito del suddetto corso, come prova di Formazione a Distanza.
Progetto di Formazione a Distanza
Sezione Domotica
Tutor: Ing. Massimiliano Malavasi mmalavasi@ausilioteca.org
Progetto: Arch. Silvestri Giampaolo gps@promosaic.it
"Unità abitativa domotica di base"
Contenuti
Il progetto prevede come documenti finali una relazione e un capitolato di massima, relativo all’intervento scelto, e si pone come obbiettivo l’apprendimento delle metodologie di progettazione di impianti domotici.
In allegato uno schema dell'appartamento analizzato con riportata la simbologia dei vari elementi dell'impianto.
Relazione
Descrizione generale dell’intervento
Il caso di studio prevede la predisposizione all'interno di un appartamento di piccole dimensioni di un impianto con alcune funzionalità domotiche al fine di ottenere nel tempo una semplice trasformazione dell'appartamento con l'aggiunta di funzioni e automazioni legate all'evolversi delle necessità dell'utenza.
Si ipotizza infatti come utente un disabile o un anziano autosufficiente con limitate necessità ma che, per l'aumentare dell'età o per l'evoluzione di malattie si prevede possa avere bisogno di un numero crescente di ausili.
Si potrebbe anche pensare questo mini-appartamento come l'appartamento tipo di un complesso residenziale più ampio e quindi dotato di una serie di accorgimenti di base, utili per poi inserire diversi ausili e meccanismi, a seconda degli utenti.
Tipologia dell’edificio/abitazione e caratteristiche del progetto
Si propone quindi un appartamento minimo tipo bilocale con una zona giorno comprensiva di zona cottura, una camera da letto e un bagno. Questo miniappartamento è inserito all'interno di un edificio più ampio dotato di servizi comuni con distribuzione assicurata al piano terra da un porticato e ai piani superiori da un ballatoio dotato di ascensore. All'interno del complesso dovrebbero esserci anche appartamenti più grandi per famiglie (eventualmente con disabili al loro interno e quindi con le stesse predisposizioni).
Essendo il contesto quello di un'edilizia a basso costo anche le scelte impiantistiche dovranno essere facilmente disponibili sul mercato e senza eccessivi costi di istallazione e manutenzione.
Individuazione dell’utenza di riferimento della struttura/abitazione
Si progetta una nuova costruzione comprendente diverse tipologie abitative, dall'unità minima per una o due persone all'appartamento per famiglia. Si hanno così una serie di abitazioni adatte a persone disabili o anziane ma non necessariamente ed esclusivamente destinate a loro, per evitare di costituire un tipica "residenza assistita" e per favorire l'aiuto reciproco tipico delle unità di vicinato (meno forse nei condomini!).
Quindi si avrebbe una compresenza di disabili, abili e magari alloggi per chi si occupa di assistere chi non più autosufficiente.
Per quanto riguarda l'utenza con particolari necessità l'appartamento tipo dovrebbe soddisfare le necessità di
M disabili motori
V disabili della vista
U disabili dell'udito
P disabili psichici
A anziani parzialmente autosufficienti
Da ciò le necessità effettive di ausili possono essere molto diverse, da qui la necessità di una attenta progettazione che con pochi accorgimenti possa permettere diversi tipi di ausilio.
Di seguito si cercherà di schematizzare l'elenco di ausili, impianti, accorgimenti utilizzando le lettere dello schema sopra riportato per sintetizzare a chi in particolare si rivolge ogni accessorio (T per tutti).
La schematizzazione ha lo scopo di individuare quali ausili sono ipotizzabili come di larga utilità e quali invece sono più specifici a seconda dell'utenza.
Elementi di confort in tutti gli appartamenti |
Ausili da prevedere in tutti gli appartamenti |
Ausili da predisporre per il futuro o a seconda delle disabilità o delle esigenze |
Telefono, T |
Allarme malore, telesoccorso T |
Video telefono MUPA |
Climatizzazione estiva e invernale T |
Chiusura persiane meccanizzata MVAP |
Telemedicina A |
Allarme gas AP |
Apertura porta esterna con trasponder T |
Rete dati (accesso a internet veloce condiviso) |
Audio video, antenna e parabola centralizzata T |
Citofono anche in camera da letto T |
Telefono vivavoce nelle varie stanze MVPA |
Controllo luci intelligente MPA |
Apertura porte meccanizzata M |
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Allarme allagamento T |
Apertura finestre meccanizzata M |
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Allarme antincendio T |
Apertura porta di ingresso meccanizzata M |
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Controllo apparecchiature con telecomando unificato (con interfacce diverse) MA |
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Segnalazioni visive U |
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Segnalazioni acustiche V |
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Allarme anti-intrusione |
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Binario a soffitto per sollevamento e trasporto del disabile dal letto al bagno e/o alla zona giorno M |
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Sistemi di controllo a distanza di alcune funzioni tramite telefono, sms o internet. |
Analisi degli stili di vita e delle esigenze delle persone che usufruiranno della struttura
L'esigenza fondamentale dell'utente è quella di avere a disposizione gli stessi confort di qualsiasi abitazione ed in più la possibilità, nel tempo, di inserire nuove funzioni e ausili.
L'accesso avverrà tramite comando a trasponder per semplificare l'accesso a chi ha sia problemi di vista, che motori.
La cucina non sarà dotata di particolari ausili domotici. L'unico accorgimento legato alla eventuale presenza di anziani e disabili psichici riguarda un allarme gas da collegare con opportuni segnali ottici-acustici all'interno e all'esterno dell'appartamento.
E' opportuno prevedere da subito anche allarmi antiallagamento in bagno ed in cucina e allarmi antincendio (rivelatori di fumo) sia nell'ambiente soggiorno cucina che nella zona notte (es. mozzicone di sigaretta lasciato sul letto da persona con difficoltà cognitive)
Sarà previsto uno spazio, sia in soggiorno che in camera da letto, attrezzabile come scrivania di lavoro per consentire ad esempio il telelavoro. La dotazione sarà di una presa telefonica per consentire le comunicazioni e il collegamento a internet).
Il bagno, di tipo accessibile, avrà un sistema di segnalazione in caso di malore, posizionato in basso o tramite cordicella. Per maggiore sicurezza tale sistema sarà riportato da subito in prossimità del letto e del divano. Collegabile allo stesso sistema di allarme ottico acustico del gas.
Inoltre ci sarà un collegamento telefonico vicino al quadro elettrico in modo da poter facilmente collegare al sistema a bus un combinatore telefonico che permetta di inviare gli allarmi a distanza, mentre per inviarli in guardiola occorrerà prevedere una dorsale del bus che colleghi gli appartamenti
Da subito si prevede l'istallazione di scuri esterni motorizzati nelle porte finestre verso il giardino/terrazzo, utili anche in caso di parziali inabilità e inseribili in scenari semplificati (all'uscita dall'appartamento: chiusura delle persiane, spegnimento luci, abbassamento condizionamento; ecc.).
Vista la particolare tipologia edilizia a ballatoio le finestre della cucina e del bagno sono alte a vasistas e quindi da subito dotate di motorizzazione.
Nella zona notte si prevede di inserire oltre ai comandi delle luci e delle persiane e al telefono anche un secondo collegamento al citofono per consentire la comunicazione comoda con eventuali ospiti.
In alternativa si può prevedere un impianto citofonico collegato al cordless telefonico attivabile senza spostarsi da qualunque punto della casa.
Individuazione delle funzioni principali che andranno affidate agli impianti tradizionali e ai sottosistemi domotici.
L'appartamento sarà dotabile dei normali confort relativi al benessere termico, alle comunicazioni e allo svago (tv, videoregistratore, radio-cd, telefono, ecc.) senza nessun tipo di controllo domotico di queste apparecchiature. La possibile evoluzione nel tempo è legata al controllo di queste apparecchiature per mezzo di telecomandi intelligenti in grado di replicare i tradizionali telecomandi di cui sono dotati questi apparecchi. Il telecomando poi può essere gestito dall'utente con l'interfaccia più adatta alle sue residue capacità (manuale, vocale, a scansione).
Per quanto riguarda l'illuminazione si pensa ad un sistema misto con 2 attuatori domotici che controllano:
Questa soluzione limita la complessità di gestione e riduce i costi ma permette di impostare comunque semplici scenari:
- uscita: tutto spento
- notte: spenta zona giorno, accensione assieme notte e bagno
All'interno dei due impianti tradizionali i comandi delle luci esterne (porta e terrazzo) e del bagno potrebbero essere comandate da sensori di presenza posti a 1 metro da terra e con un tempo di accensione lungo per evitare lo spegnimento in caso di sosta prolungata. Questo limiterebbe il numero di pulsanti all'interno dell'appartamento
Definizione degli scenari
Di base dunque si avrebbero 3 scenari possibili con le funzioni subito presenti nell'appartamento:
GIORNO: impianto luci giorno on, impianto luci notte on, condizionatore comandato da crono termostato , scuri e finestre comandati localmente.
(le singole luci sono gestite con comandi tradizionali, gli scuri sono gestiti da comandi domotici nei pressi dell'apparecchio)
NOTTE: impianto luci giorno off, impianto luci notte on, condizionatore comandato da crono termostato, scuri chiusi, finestre comandate localmente.
USCITA BREVE: impianto luci giorno off, impianto luci notte off, condizionatore comandato da crono termostato, scuri chiusi, finestre comandate localmente.
USCITA PROLUNGATA (più di un giorno): impianto luci giorno off, impianto luci notte off, condizionatore off, scuri chiusi, finestre chiuse.
ALLARME GAS: un attuatore disattiva completamente l'impianto elettrico mentre partono gli allarmi, scuri aperti, finestre aperte.
ALLARME MALORE, INCENDIO, ALLAGAMENTO: allarme ottico acustico, accensione delle luci, eventuale apertura della porta esterna (comunque la programmabilità dell’impianto permette di personalizzare questi scenari via software sulle persone che realmente abiteranno la casa senza modifiche impiantistiche, lasciando a loro la scelta di una funzione delicata come questa e quali scenari effettivamente implementare; vantaggio enorme sugli impianti tradizionali), apertura delle finestre, apertura degli scuri.
Il pulsante per l'attivazione degli scenari GIORNO e NOTTE (alternativi), quello relativo all'USCITA BREVE O PROLUNGATA (sempre alternative) e i pulsanti per resettare gli allarmi sono all'ingresso, in una parete vicina all'uscita ma anche al passaggio fra zona giorno e notte. Inoltre lo scenario GIORNO NOTTE è replicabile vicino al letto.
Possibile evoluzione di questi scenari:
Lo scenario USCITA potrebbe attivare anche l'impianto anti-intrusione, non previsto da subito in quanto si auspica una buona progettazione dell'intervento complessivo che dovrebbe portare alla creazione di un ambiente di vicinato in cui il controllo è assicurato dalla presenza e dalle relazioni fra le persone nei diversi orari (questo a mio parere lo si dovrebbe ottenere diversificando gli utenti per età e funzione sociale, inserendo attività non residenziali, creando spazi pubblici ben visibili, ecc.).
Impianti domotici e ausili previsti per disabili
Tutte le ulteriori funzioni e possibilità previste nella terza colonna della tabella 1 sono da rendere possibili attraverso la predisposizione di tubazioni vuote che collegano scatole nei pressi di:
Le interfacce di comando nel caso di necessità di movimentazione di porte dovranno essere necessariamente adeguate alla limitata mobilità e quindi saranno da inserire pulsanti di grandi dimensioni a parete o l'utilizzo del telecomando a scansione.
Tipologie degli impianti selezionati con motivazioni della scelta
Da una ricerca e una valutazione dei costi si sono fatte le seguenti valutazioni:
Dopo queste premesse si è selezionato il sistema EIBUS-CONNEX ed in particolare il sistema EIB-90 di Gewiss composto da ingressi e uscite del tutto simili ai moduli che normalmente gli elettricisti utilizzano nei quadri. Sistema bus composto da doppino telefonico. Controllo e programmazione attraverso software ETS (per ogni apparecchio esiste un file VDS che ne "descrive" le caratteristiche e possibilità di programmazione al software)
Capitolato di massima
1) pulsanti esterni di chiamata tot. n. 2
2) citofono interno tot. n. 2
In alternativa al secondo citofono: cordless predisposto per funz. Citofono.
(zona giorno, zona notte scrivania, zona notte letto, ingresso sotto quadro elettrico)
1) Punti luce per lampadari e appliques tot n. 7
2) Interruttori luci tot. n. 3
3) sensori di movimento per luci tot. n. 3
4) zona notte, relè per accensione luce zona notte tot. n. 2
5) Prese o gruppi di prese di forze motrice per elettrodomestici, servizio, computer. tot. N. 10 cc
6) Alimentazioni automazioni
iniziali (2 scuri, 2 vasistas, serratura porta esterna) tot. n. 5
predisposte (2 porte int., 2 porte-finestre,) tot. n. 4
7) Alimentazioni varie (condizionamento, ecc.) tot. n. 3
8) Quadro elettrico sovradimensionato per contenere funzionalità domotiche.
1) motori per scuri esterni 2 ante tot n. 2
2) motori vasistas tot n. 2
3) serratura ingresso con apertura trasponder e batteria di emergenza tot n. 1
4) cronotermostato per comando impianto condizionamento (pompa di calore con split interni)
Nel quadro
1) alimentatore elettronico autoprotetto con attacco tot n. 1
2) interfaccia RS32-IP 20 per collegare un computer al bus e gestirlo tot n. 1
Attuatori (ricevono un comando dal bus e aprono chiudono un circuito eletrico tradizionale)
3) attuatore on/off senza logica (luci, impianto elettrico, condizionatore) tot. n. 4
4) attuatore per apertura chiusura scuri tot. n. 2
5) attuatore per apertura chiusura vasistas tot. n. 2
6) Moduli di ingresso programmabili, pulsanti tradizionali anche non a norma.
Comandi locali di automazioni tot. n. 4
Pulsanti scenari tot. n. 8
7) ingresso segnale di allarme gas tot. n. 1
8) Ingresso altri segnali di allarme tot. n. 1
9) predisposizione per cavo telefonico bus (cavo vuoto e scatola) tot. n. 10
1) allarme gas tot. n. 1
2) allarme anti-allagamento tot. n. 2
3) allarme rivelatore di fumo tot. n. 2
4) allarme malore a cordella tot. n. 3
5) tabella allarme ottico acustico tot. n. 2
Tutti i sistemi di comando e le prese di corrente, ad eccezione di quelle cucina e piano tv saranno ad altezza di 90 cm.
Eventuali altre apparecchiature, prese o sensori comunque ad altezza compresa fra 40 e 140 cm.