Storia e Folklore Calabrese
di Domenico Caruso



Indice

Folklore calabrese

Poesia dialettale

S.Martino: un paese e un Santo

Fatti straordinari in Calabria

Ricordi di scuola

L'autore

Lettere e contributi

La nostra Piana

Da libri, giornali e riviste

Storia della Calabria

Il Beato Padre Catanoso

Don Giulio Celano

Francesco Sofìa Alessio

La bella Lucrezia

Donna Vincenza Femìa

In ricordo di Gerhard Rohlfs

Storie, aneddoti e curiosità

Toscana chiama Calabria

La Madonna di Polsi

Assalto alle terre e questione meridionale

Il SS. Crocifisso di Terranova

Maria SS. della Montagna

Calabria, croce e delizia

Leonida Repaci

Vincenzo De Cristo

Fortunato Seminara

Papa Wojtyla e la Calabria

Raffaele Sammarco

Stefano De Fiores

Storia della Calabria

Storie, aneddoti e curiosità

San Leone II, Papa calabrese, probabilmente dell'antica "Vallis Salinarum"

Lo sapevate che Papa San Leone (682-683), l'81° nell'ordine di successione dei Pontefici Romani, risulta essere nato a Reggio Calabria da Paolo Manejo, un medico di grande fama?
Nel Barrio, "Antichità e luoghi della Calabria" (Roma, 1737), si legge in una nota di Tommaso Aceti (pag. 335): "Leone il giovane. Cioè Leone II, che successe ad Agatone…nato nella Valle dei Salini, comunemente Piana di San Martino", (oggi S. Martino di Taurianova).
Non stupisce, allora, se in quest'ultima località esiste da sempre una "via San Leone".
Ricordiamo che S. Leone è il Pontefice che introdusse nella celebrazione della Messa il bacio della pace.

La Deposizione "La Pace" di Molòchio

Lo sapevate che a Molòchio, Comune della Piana di Gioia Tauro (v. "Folklore calabrese": Dizionarietto dialettale), vi è un quadretto pentagonale di pochi centimetri quadrati -raffigurante una "Deposizione del Cristo Morto" in miniatura - di straordinaria bellezza, di un anonimo artista locale o napoletano del XV o XVI secolo?
L'opera, che il popolo chiama "La Pace", viene fatta baciare ai fedeli ogni anno a Pasqua e a Natale al termine della S. Messa serale, donde il detto: "A Pasca e a Natali, 'a Paci no' dassari!" , "Non tralasciare (di baciare) la Pace a Pasqua ed a Natale!".

La fontana "Asso di Coppe" di Varapòdio

Lo sapevate che a Varapòdio, Comune della Piana di Gioia Tauro (v. "Folklore calabrese": Dizionarietto dialettale), vi era una celebre fontana in Piazza San Nicola detta "Asso di Coppe" per la sua verosimiglianza all'omonima carta da gioco napoletana?
Durante le partite a brìscola, infatti, l'espressione "'A funtana 'i Varapodi" stava a significare l'Asso di Coppe.

Lettere anonime e aborto, peccati gravissimi

Con un manifesto è stata diffusa la direttiva del Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina - Palmi sulla particolare gravità dei due peccati che non ci fanno amare la vita: l'aborto e la comunicazione anonima. Il primo è un vero crimine perché sopprime la vita umana dopo il concepimento e chi lo commette, o vi coopera formalmente, non solo commette peccato grave ma incorre nella scomunica (can. 1398). L'altro, quando si configura come calunnia o delazione, è un modo di attentare alla vita perché colpisce la reputazione e l'onorabilità delle persone. "Questi due peccati, particolarmente presenti e diffusi nella nostra Diocesi", si legge nell'avviso, "non possono essere assolti da tutti i sacerdoti. Solo il Vescovo o i sacerdoti da lui delegati li possono assolvere".

Ricordate i famosi versi del "Barbiere di Siviglia", musicati dal Rossini?:

    "La calunnia è un venticello
    un'auretta assai gentile
    che insensibile, sottile,
    leggermente, dolcemente
    incomincia a sussurrar…".
Conoscete la loro conclusione?
    "De hoc satis!"

Il Bambinello di Molòchio

A Molòchio (v. servizio precedente) vi è un Bambinello di legno scolpito e colorato, con il braccio destro in alto benedicente e con i capelli lunghi e ondulati. Opera di qualche artista di scuola napoletana del XVII secolo, o di data anteriore, si conserva nella Chiesa Parrocchiale "Santa Maria de Merula". La statuetta, alta 35 cm., molto bella e pregevole, viene esposta durante il Natale e fatta baciare al popolo durante la S. Messa dell'Epifania.
Ebbene, in un detto popolare della Piana di Gioia Tauro, per accentuare la vetustà di qualcuno si ripete: "E' cchiù vecchiu du' Bombinedu 'i Mulochiu!". (E' più vecchio del Bambino di Molochio!).

(continua)


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