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Bruno Tonazzi
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Il musicologo | Bruno Tonazzi Miguel Llobet Chitarrista dell'Impressionismo Edizioni Bèrben Ancona - 1966 - pagg. 49
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Per gentile concessione della Bèrben Edizioni Musicali, riportiamo l'interessante premessa al volume. | ||
Il chitarrista Miguel Llobet |
Il chitarrista Miguel Llobet (1878-1938), è senza dubbio uno
degli artisti più interessanti della Catalogna. Va subito detto però che quella regione
è la più musicale della Spagna e che, tra i suoi figli migliori, può annoverare un
Enrique Granados, un lsaac Albeniz, l'autore delle stupende immagini di «Iberia», oltre
a Jaime Pahissa e Felipe Pedrell, il propugnatore della moderna scuola nazionale spagnola.
Mi piace anche ricordare Federico Mompou per i suoi delicati pezzi per pianoforte che -
per dirla con Paul Guissard - non sono dei discorsi ma delle confidenze, e per aver egli
attinto alle medesime fonti folcloristiche (*) dalle quali Llobet ha tratto le sue melodias
populares catalanas. Il pianista Ricardo Viñes, l'apostolo della musica
d'avanguardia, il violinista Juan Manen (autore, tra l'altro, di una Fantasia-Sonata per
chitarra) e il violoncellista Pablo Casals sono tra gli strumentisti di levatura
eccezionale che la Catalogna può vantare e, tra essi, va aggiunto Miguel Llobet, uno dei
massimi talenti della chitarra. Egli si impose non solo per le sue preclari doti di
concertista ma, soprattutto, perchè, con le sue composizioni e trascrizioni, è stato il
primo ad inserire il suo strumento nell'estetica musicale moderna che allora si
manifestava col movimento impressionista. In sostanza, in un momento storico opportuno,
Llobet ha avuto il merito di far iniziare alla chitarra quel processo evolutivo che l'ha
portata ad essere oggi giorno una legittima componente dei mezzi fonici di attualità. Scopo del presente studio è appunto quello di mettere in Ìuce e di valutare le circostanze nonchè le convinzioni estetiche che hanno spinto il Maestro ad adeguare il linguaggio chitarristico alle esigenze espressive dell'impressionismo. Fino ad oggi, purtroppo, niente è stato fatto in tal senso, ad eccezione di inadeguate e frammentarie trattazioni a mezzo di articoli che sono apparsi in periodici specializzati come Der Gitarrefreund, La Chitarra e La Guitarra. Tutt'al più, queste riviste -specie Der Gitarrefreund- ci forniscono delle esatte informazioni sull'attività concertistica del Maestro ma non prendono in esame la vera essenza del suo apporto artistico. Inoltre, è ancora da osservare che le varie trattazioni sono state fatte fino al 1938, anno della scomparsa di Llolbet. Recentemente, però, nella sua monografia su Tarrega, Emilio Pujol ha dedicato un breve capitolo a Llobet ma, nella frettolosità, ha accennato troppo superficialmente a quanto il chitarrismo deve al Nostro. Fortunatamente, però, posso segnalare una bella realizzazione editoriale della Union Musical Española che, con il titolo Coleccion Llobet ha pubblicato, nel 1964, una nutrita serie di lavori chitarristici del Maestro catalano. Nello sforzarsi di improntare obiettivamente un lavoro che cerchi di inquadrare con senso di responsabilità critica la figura di un qualsiasi musicista, non è certo confortante doversi occupare di quanto è stato ammannito da certi «esperti» i quali, spesso non disinteressatamente, possono incidere molto negativamente sulla valutazione di molti fatti riguardanti la storia della chitarra moderna. (Senza contare che, trattandosi di storia recente, ogni valutazione diviene ancor più diffficile e delicata). Data dunque l'enorme diffusione che hanno i cenni storico-critici allegati a certe edizioni discografiche, mi vedo costretto ad avvertire che questi, non basati su serie documentazioni, hanno concorso ad attribuire ad altri gran parte dei meriti che derivano a Llobet per il suo operato artistico. Tra le altre cose, ad esempio, i vari «esperti» solitamente tanto «informati», nel presentare questo o quell'esecutore che interpreta qualche trascrizione chitarristica di Llobet, pur elogiando i pregi artistici delle trascrizioni stesse, dimenticano sistematicamente di riportare il nome del Trascrittore. Bruno Tonazzi
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(*) Tra gli altri, L'Hereu Riera, El testament d'Amelia e La filadora sono i canti popolari che si trovano sia tra le varie «Cancion y Danza» per pianoforte di Mompou che nella serie di elaborazioni per chitarra di melodie popolari catalane di Llobet. |
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Premessa |
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