I.T.A.S. "G. Saffi" - Corso di Geografia generale -
* Scheda informativa per alunni e genitori *
Prof. Bruno Raineri

SE ARRIVA IL TERREMOTO...

CAMPAGNA DI EDUCAZIONE DELLA POPOLAZIONE SUL COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO (Servizio Sismico Nazionale)

Il terremoto: un fenomeno naturale non prevedibile, che dura molto poco, quasi sempre meno di un minuto.
La tua sicurezza dipende soprattutto dalla casa in cui abiti. Se è costruita o adattata in modo da resistere al terremoto, non subirà gravi danni e ti proteggerà.
Ovunque tu sia in quel momento, è molto importante mantenere la calma e sapere cosa fare. Preparati ad affrontare il terremoto, pensaci fin da ora.
Seguire alcune semplici norme di comportamento può salvarti la vita.

Cosa fare prima di un terremoto

Prima di tutto è necessario sapere se si vive in una zona classificata come sismica o no (*). Supponiamo di sì. In questo caso, si deve prestare molta attenzione alla propria abitazione: è bene verificare se la propria casa sia stata progettata e costruita in maniera antisismica.
(*)La provincia di Forlì è classificata "zona a rischio di 2° categoria"

E' necessario informarsi su quanto è previsto dai piani di protezione civile nazionali, regionali, provinciali e locali (se non esistono piani, sollecitateli) per sapere quali iniziative prendere per prevenire i danni, che cosa fare e a chi riferirsi in caso di terremoto.

Nel caso esista un piano di sgombero per il dopo terremoto è necessario essere pronti ad eseguire la parte di propria competenza; in caso di inesistenza di questo piano è opportuno individuare un luogo aperto, ma lontano da spiagge, in cui ritrovarsi con la famiglia, cercando di stabilire anche qual è il percorso meno pericoloso per raggiungerlo a piedi.

Cosa fare durante

La scossa sismica di per sé non costituisce una minaccia per l'incolumità delle persone: non è reale il pericolo dell'aprirsi di voragini che "inghiottono" persone o cose. Quello che provoca vittime durante un terremoto è principalmente il crollo degli edifici o di parte di essi; inoltre costituisce un grave pericolo per l'incolumità anche la caduta di quello che c'è dentro l'edificio ed alcuni fenomeni collegati quali incendi ed esplosioni dovute a perdite di gas. Bisogna dunque avere preventivamente un'idea ben chiara di quali sono le posizioni all'interno di un edificio o i luoghi all'esterno che si possono considerare pericolosi. Al momento del terremoto non si ha poi realmente tempo per fare qualcosa di più che non riordinare le idee: una scossa, anche se sembra che duri un'eternità, può al massimo durare poco più di un minuto e gli intervalli fra le scosse possono essere di pochi secondi.

Quando si è all'interno di un edificio

Seguendo il primo impulso in genere tutti sono portati a precipitarsi all'esterno: ciò può essere rischioso a meno che non ci si trovi proprio in vicinanza di una porta d'ingresso che immette immediatamente in un ampio luogo aperto. E' opportuno mantenere la calma, evitando di allarmare con grida gli altri, senza precipitarsi all'esterno ma cercare il posto più sicuro nell'ambiente in cui ci si trova.

Il rischio principale è rappresentato dai crolli e/o dalla caduta di mobili pesanti e suppellettili. Prima di tutto è meglio cercare un rifugio sicuro sotto gli elementi più solidi dell'edificio: le pareti portanti, gli architravi e gli angoli in genere. E' opportuno tenersi lontani da tutto ciò che ci può cadere addosso cercando riparo sotto robusti tavoli o letti.

Quando si è all'esterno di un edificio

Se il terremoto ci sorprende fuori casa, il pericolo principale deriva da tutto ciò che può crollare. E' necessario pertanto non cercare riparo sotto i cornicioni o le grondaie e non sostare sotto le linee elettriche. Se si è distanti da un luogo aperto, per avere una protezione più adeguata, è sufficiente mettersi sotto l'architrave di un portone.

Trovandosi in automobile è opportuno evitare di sostare sotto o sopra i ponti o i cavalcavia, vicino a costruzioni e comunque in zone dove possono verificarsi smottamenti o frane.

Cosa fare dopo un terremoto

Al termine di una forte scossa ci possono essere morti, feriti e molti danni. Nei momenti immediatamente successivi è opportuno attenersi ad alcune semplici norme per essere il più possibile di aiuto alla comunità e per non intralciare i soccorsi.
Chi si trova all'interno di un edificio, prima di uscire deve:
* spegnere i fuochi eventualmente accesi e non accenderne altri neanche se la stanza è al buio;
* chiudere gli interruttori centrali del gas e della luce;
* controllare se ci sono perdite di gas; se ci sono, aprire porte e finestre e segnalare il guasto all'autorità competente.

Si deve poi lasciare l'edificio per recarsi in un luogo aperto uscendo con cautela e prestando molta attenzione sia a quello che può ancora cadere sia ad oggetti taglienti che si possono ancora incontrare nel percorso.

Se ci si trova in un edificio a più piani non è consigliabile usare l'ascensore.

Una volta all'esterno, è necessario mantenere la calma, prestare i primi soccorsi agli eventuali feriti e mettersi a disposizione delle autorità. Evitate di usare l'automobile e il telefono se non per casi gravi o urgenti. Nessuno è in grado di predirvi cosa succederà nelle ore successive.

Dal punto di vista dei danni che si producono immediatamente, in genere ci si può attendere che il peggio sia passato. Tuttavia inizia una fase in cui l'entità del disastro può essere ancora ridotta, velocizzando i soccorsi ai feriti e cercando di creare le condizioni meno disagiate per la sopravvivenza.

E' opportuno continuare a posare tende o roulottes nei luoghi previsti dai piani di protezione civile. Laddove non esistono, si organizzino punti di raccolta e di coordinamento in modo da favorire una distribuzione equa e razionale dei generi di soccorso. Molta parte del buon esito delle operazioni di questa fase dipende dalla capacità di organizzazione spontanea delle popolazioni colpite che non dovrebbero limitarsi a contare totalmente e passivamente sui soccorsi in arrivo. Un atteggiamento attivo aumenta l'efficacia dei soccorsi stessi.

In generale i problemi del dopo terremoto sono molti e molto complessi. Per risolverli è necessario un grosso sforzo delle popolazioni e delle autorità competenti. Questo sforzo comune non può essere circoscritto e limitato ai periodi di emergenza ma deve essere un impegno costante.

Tutti dobbiamo essere coscienti che il terremoto in gran parte dell'Italia è una realtà a cui non si può sfuggire ma dalla quale ci si può difendere.


RIASSUMENDO

- Dal sito Internet del Servizio Sismico Nazionale (http://www.serviziosismico.it/) -

*Durante la scossa

CERCA RIPARO Cerca riparo all'interno di una porta in un muro portante o sotto una trave. Se rimani al centro della stanza potresti essere ferito dalla caduta di vetri, intonaco o altri oggetti.
NON PRECIPITARTI FUORI
Non precipitarti fuori per le scale: sono la parte più debole dell'edificio. Non usare l'ascensore: si può bloccare. In strada potresti essere colpito da vasi, tegole ed altri materiali che cadono.

*Dopo la scossa

CHIUDI GLI INTERRUTTORI
Chiudi gli interruttori generali del gas e della corrente elettrica alla fine della scossa, per evitare possibili incendi.
ESCI ALLA FINE DELLA SCOSSA
Esci alla fine della scossa. Indossa le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti. Raggiungi uno spazio aperto, lontano dagli edifici e dalle linee elettriche.

*All'esterno

NON BLOCCARE LE STRADE
Non bloccare le strade. Servono per i mezzi di soccorso. Usa l'automobile solo in caso di assoluta necessità..

http://www.brunoraineri.it/scuola.htm