Un Urlo di Agonia

da

una Stella morente

di

M.Maestripieri

 ( Coelum - Maggio 2011 )

 

Il grido proviene da una stella dilaniata da un buco nero massivo facente parte di una galassia situata nella costellazione del Draco ed il fenomeno è stato individuato dal telescopio del satellite Swift, che ha appunto la specifica missione della rilevazione immediata dei GRB, tramite riprese nei raggi X e nell'ultravioletto.

L'esplosione, avvenuta il 28 marzo scorso, ha prodotto un Lampo Gamma denominato GRB 110328A, che possiede delle peculiarità notevoli, infatti diversamente ad altri gamma ray burst, questo possiede una curva di luminosità che non decade in pochi giorni, ma che permane per alcuni giorni !!!

I dati sono stati interpolati con quelli presi da Hubble nella banda del visibile e con quelli del telescopio Chandra nei raggi X ed hanno fornito anche la posizione dell'evento, avvenuto in una remota galassia di 22a magnitudine, posta ad una distanza di 3,8 miliardi di A.L..

Una delle ipotesi più accreditate è che sia avvenuta una enorme esplosione di un astro massivo posizionato in prossimità del buco nero galattico, la cui forza di marea avrebbe lacerato e distrutto la stella in questione, mentre i gas in prossimità dell'Orizzonte degli Eventi, spiraleggiando, sarebbero stati assorbiti ed avrebbero provocato un intensissimo getto di raggi gamma durato alcuni giorni.

...............................

 

Massiccie Stelle-Trottola

ai primordi dell'Universo

di

M.Maestripieri

 ( Nuovo Orione - Maggio 2011 )

 

All’alba dell’universo astri 10 volte più massicci del nostro Sole che ruotavano veloci come trottole avrebbero prodotto fin da tempi prossimi al Big Bang elementi chimici rari come l’ittrio e lo stronzio, la cui formazione normalmente è molto più recente e causata dal succedersi di varie generazioni di stelle.

Questa importante scoperta è stata fatta dal team internazionale che include la nostra Cristina Chiappini dell’Inaf di Trieste, utilizzando il Very Large Telescope (Cile), si basa sullo studio di otto stelle di massa simile a quella del nostro Sole, site nell’ammasso globulare NGC 6522 (rif.foto), che è posto vicino al centro della Via Lattea.

Questi astri sarebbero nati solo un miliardo di anni dopo il Big Bang e solamente 2 generazioni di stelle massicce si sarebbero formate in precedenza, e proprio ad esse si attribuisce la presenza di ittrio e stronzio trovati nella loro atmosfera.

“La spiegazione, afferma la Chiappini, è che i primi astri massivi del nostro cosmo, a causa della loro elevata velocità di rotazione, abbiano potuto creare gli elementi chimici in oggetto che abbiamo riscontrato nelle stelle dell'Ammasso Globulare NGC 6522."

"Abbiamo stimato che tali elevate velocità raggiungevano gli 800 Km/sec, 8 volte maggiori di quelli che riscontriamo oggi nelle stelle di massa simile.”