L'Alba dell''Universo

 

Gli Oggetti Cosmici Primordiali

 

di

 

Mauro Maestripieri & Marco Margiocco

 

 

Era delle prime Strutture Cosmiche

(da circa 200 milioni ad 1 miliardo di anni dopo il Big Bang )

La formazione delle strutture cosmiche procede gerarchicamente dalle più piccole alle più grandi Le prime strutture a formarsi furono I quasar e le megastelle di popolazione III. Le irregolarità nella distribuzione della materia da parte dell'inflatone furono causate da fluttuazioni quantistiche in questo particolare campo di Higgs. Tali irregolarità si manifestavano soprattutto in zone di materia più condensate rispetto ad altre. La forza gravitazionale agì su queste irregolarità formando agglomerati di materia sempre maggiori: ciò portò alla formazione delle prime stelle, 200 milioni di anni dopo il Big Bang, e delle prime galassie attive (per lo più quasar). Gli astrofisici ipotizzano che le prime stelle formatesi nell'Universo fossero ben più massicce di quelle attuali, tuttavia esse non sono ancora state osservate. I processi di fusione nucleare innescatesi nel nucleo di queste stelle portò alla formazione di elementi pesanti come l'ossigeno, il carbonio, il neon, il ferro e l'azoto, che si diffusero nello spazio interstellare in seguito alle esplosioni delle stelle in supernovae, con la conseguente formazione di buchi neri. Con la loro esplosione, le stelle massicce formatesi 200 milioni di anni dopo il Big Bang, dette "megastelle" diedero origine ad una radiazione elettromagnetica particolarmente intensa, responsabile, probabilmente, della ionizzazione degli atomi di idrogeno che si riscontra fra gli ammassi di galassie nell'Universo attuale. L’intensa radiazione emessa dai primi quasar riionizzò l’Universo e da allora in poi la maggior parte di esso è composta di plasma. In seguito enormi quantità di materia collassano per formare le galassie.

 

 

UDFy-38135539 (eso1041b) - La Galassia più lontana - Fornace

Redshift z=8.6 - 600 milioni di anni dopo il Big Bang

 

 

UDFy-38135539 (HUDF.YD3) - l’Hubble Ultra Deep Field (UDF) ha scoperto una galassia che è stato calcolato (Ottobre 2010) possedere un’età di 13 miliardi di anni con un’attuale distanza comovente di circa 30 miliardi di A.L.. Questa galassia è così l’oggetto cosmico più distante mai identificato nell’universo, con un Redshift z=8.6. La galassia è situata nella costellazione australe della Fornace e si stima che contenga un miliardo di stelle, sebbene abbia al massimo solo 1/10 del diametro della nostra Via Lattea, ed abbia meno dell’ 1% della massa stellare della nostra. La luce che noi osserviamo adesso fu emessa da questa galassia solo 600 milioni di anni dopo il Big Bang. Noi la osserviamo come radiazione infrarossa, ma fu emessa come radiazione ultravioletta, verso la fine di un’era in cui l’Universo era pieno di idrogeno atomico, che assorbe l’ultravioletto. Poiché la luce di questa galassia non sarebbe stata sufficiente per ionizzare una vasta regione di spazio e renderla trasparente, gli scienziati pensano che un certo numero di piccole galassie, ancora sconosciute, abbia contribuito alla reionizzazione che rende UDFy- 38135539 visibile. L’era pre-stellare che seguì la ricombinazione viene chiamata Era Oscura. Sebbene fosse otticamente trasparente, l’assorbimento dell’idrogeno atomico neutro la rendeva opaca ai raggi ultravioletti. Il periodo di formazione stellare che la seguì diede inizio all’era della reionizzazione: le prime stelle dell’Universo erano molto massicce e la loro intensa radiazione ultravioletta ionizzò l’idrogeno, riempiendo lo spazio con un plasma UV-trasparente. La “bolla” Uv trasparente che circonda UDFy-38135539 mostra che, 600 milioni di anni dopo il Big Bang, le stelle nelle galassie avevano quasi completato il processo di reionizzazione dell’idrogeno. Modelli teorici e simulazioni al computer suggeriscono che le prime galassie potrebbero essersi formate solo 200 milioni di anni dopo il Big Bang. Gli scienziati sperano di trovare altre galassie ancora più antiche, più vicine al Big Bang; tuttavia esse dovrebbero essere molto poche e molto deboli, quindi sempre più difficili da scoprire, almeno finché nel 2014 non diventerà oprativo il James Webb Space Telescope della NASA, che permetterà di osse osservare eventuali galassie risalenti a 300 milioni di anni dopo il Big Bang ( 13,4 miliardi di A.L.)

 

 

UDFj-39546284 (Fornace) - Hubble (NASA) scopre la galassia più lontana mai vista nell’ Universo. Gli astronomi hanno spinto ai suoi limiti estremi il telescopio spaziale Hubble per trovare quella che è probabilmente l’oggetto più lontano mai osservato nell’universo. La luce di tale oggetto ha viaggiato per 13.2 miliardi di anni per raggiungere Hubble, circa 150 milioni di anni più lontana del precedente record. L’età dell’Universo è di circa 13.7 miliardi di anni. Il minuscolo, debole oggetto è una galassia compatta, costituita da stelle blu che esistevano già 480 milioni di anni dopo il Big Bang. Ne sarebbero servite più di 100 di questo tipo di mini galassie per formare la nostra Via Lattea. Questa nuova ricerca offre una sorprendente evidenza, ovvero che il tasso di nascita delle stelle nel giovane universo crebbe spettacolarmente, aumentando di circa un fattore 10 nell’epoca che va dai 480 milioni ai 650 milioni di anni dopo il Big Bang.

 

 

UDFj-39546284 – zoom 1 (Fornace) La più lontana ed una delle più giovani galassie mai viste nell’ universo appare come una debole bolla rossa in questa foto dell’ ultra-deep–field scattata dal telescopio Hubble. Questa è l’immagine infrarossa più profonda dell’universo. Basandosi sul colore dell’oggetto cosmico, gli astronomi ritengono che sia posto ad una distanza di 13.2 miliardi di A.L.

 

UDFj-39546284 – zoom 2 (Fornace)

 

 

 

 

 

HDFWF3 1 miliardo di anni dopo il Big Bang L’11 Luglio 2007 utilizzando il telescopio Keck II da 10 m di Mauna Kea, Richard Ellis del CalTech di Pasadena ha scoperto 6 galassie a circa 13.2 miliardi di A.L. ( solo 500 milioni di anni opo il Big Bang ). Si conoscono attualmente solo 10 di questi oggetti così antichi. L’Hubble Ultra Deep Field mostra un certo numero di piccole galassie che si fondono per formare galassie più grandi e risalgono a 700 milioni di anni dopo il Big Bang.

 

 

Secondo la scienza emergente della nucleocosmochronologia, il sottile disco della nostra Via Lattea è più giovane e si stima che abbia un’età di 8.3 ± 1.8 miliardi di anni, mentre la nostra vicina del Gruppo Locale, cioè Andromeda è più antica. Infine la forza gravitazionale attirò le galassie una verso l’altra per formare Gruppi, Ammassi e Superammassi

 

 

 

Breve Storia dell’Universo

 

Il nostro Universo è cominciato con una tremenda esplosione nota come Big Bang, circa 13.7 miliardi di anni fa Le osservazioni di COBE e WMAP rivelarono un fondo di microonde proveniente da un’epoca molto antica, circa 400.000 anni dopo il Big Bang, fornendo una prova quasi decisiva che l’Universo ha cominciato ad esistere col Big Bang. E’ seguito poi un periodo di oscurità, finché, poche centinaia di milioni di anni dopo, si sono accese le prime stelle e galassie. Si pensa che la loro luce sia stata catturata dalle immagini dello Spitzer Space Telescope della NASA. Essa ebbe origine come luce visibile e ultravioletta, ma poi è stata spostata verso lunghezze d’onda maggiori (infrarosso) dall’espansione dell’Universo. Non si sa se i primi oggetti dell’Universo fossero stelle o quasar. Le prime stelle, dette di popolazione III, erano probabilmente molto più grandi e luminose di tutte le stelle che conosciamo: la loro massa poteva raggiungere perfino le 1000 masse solari! Queste stelle dapprima si raggrupparono insieme in mini-galassie, ma poi in pochi miliardi d’anni le mini-galassie si fusero fra loro per formare galassie mature, comprese le galassie a spirale come la nostra Via Lattea. I primi quasar diventarono i centri di galassie attive molto potenti (AGN), assai comuni nell’Universo primordiale.

 

 

 

 

Questa immagine mostra come i dati ottenuti da 2 grandi strumenti della NASA (Spitzer ed Hubble) sono stati usati per identificare una delle più lontane galassie mai viste. Questa galassia è eccezionalmente massiccia per la sua giovane età (800 milioni di anni dopo il Big Bang).[a sinistra] – La galassia, denominata HUDF-JD2, fu scelta fra altre 10.000 circa, in una piccola area di cielo chiamata Hubble Ultra Deep Field. Un ingrandimento di una piccola zona dell’Hubble Ultra Deep Field mostra dove si trova la galassia distante (dentro il cerchietto verde, in alto a destra). La foto indica che la luce visibile emessa dalla galassia è stata assorbita prima di arrivare a noi da nubi di idrogeno interposte sul cammino (in centro a destra). Nel vicino infrarosso la galassia, pur essendo molto debole, si vede meglio (in basso a destra).

 

 

 

 

 

Circa 10.000 galassie appaiono nella più profonda immagine dell'Universo ottenuta finora La regione è così vuota che soltanto 7 stelle della Via Lattea sono visibili in essa. L'istantanea include galassie di varie età, dimensioni, forme e colori. Le galassie più piccole e più rosse ,circa 100, sono tra le più lontane conosciute, esistevano già quando l’Universo aveva 800 milioni di anni. Le galassie più brillanti e vicine, visibili nell’immagine, tra cui quelle di tipo a spirale ed ellittiche sono naturalmente più recenti.