COBE, BOOMERanG, WMAP
alla ricerca del
Cosmic
Microwave Background
di Mauro Maestripieri & Marco
Margiocco
COBE Hotspots: The Oldest Structures
Known
Above is a microwave image of the entire sky. The plane of our galaxy runs horizontally through the center. This historic all-sky map is
based on the first two years of data from NASA's COsmic Background Explorer
(COBE) satellite. After computer processing
to remove contributions from nearby objects and the effects of the earth's motion, the map shows temperature variations in the early Universe as red
"spots". These spots are the oldest, most distant structures known. As our Universe
expanded and cooled,
conglomerations of mass formed. The COBE images confirm that only a million years after the big-bang - which occurred roughly 15 billion years
ago - parts of the universe were visibly hotter
than other parts. By studying the
size and distribution of the spots found with COBE and future missions, astronomers hope to learn what matter and processes caused the spots
to form - and hence determine the composition, density, and future of our Universe.
Fluctuations in the Cosmic Microwave
Background
The cosmic microwave
background is the afterglow radiation left over from the hot Big Bang. Its
temperature is extremely uniform all over the sky. However, tiny temperature
variations or fluctuations (at the part per million level) can offer great
insight into the origin, evolution, and content of the universe.If you were
approaching the Earth on a spaceship, the first thing you would notice is that
the planet is spherical. As you drew closer to the Earth, you would see the
surface divide into continents and oceans. You would need to study the Earth's
surface very carefully to see the mountains, cities, forests and deserts that
cover the continents. Similarly, when cosmologists first looked at the
microwave sky, thirty years ago, they noticed it was nearly uniform. As observations
improved, they detected the dipole
anisotropy. Finally, in 1992, the Cosmic Background Explorer (COBE) satellite made
the first detection analogous to seeing "mountains on the surface of the
Earth": it detected cosmological fluctuations in the microwave background
temperature. Several members of the WMAP science team help lead the COBE
program and build the spacecraft. COBE's detection was confirmed by the Far
InfraRed Survey (FIRS) balloon-borne experiment.
Fluctuations seen by COBE
This figure, produced by the COBE science team, shows
three false color images of the sky as seen at microwave frequencies. The
orientation of the maps are such that the plane of the Milky Way runs
horizontally across the center of each image. The top figure shows the
temperature of the microwave sky in a scale in which blue is 0 Kelvin (absolute
zero) and red is 4 Kelvin. Note that the temperature appears completely uniform
on this scale. The actual temperature of the cosmic microwave background is
2.725 Kelvin. The middle image is the same map displayed in a scale such that
blue corresponds to 2.721 Kelvin and red is 2.729 Kelvin. The
"yin-yang" pattern is the dipole anisotropy that results from the
motion of the Sun relative to the rest frame of the cosmic microwave
background. The bottom figure shows the microwave sky after the dipole
anisotropy has been subtracted from the map. This removal eliminates most of the
fluctuations in the map: the ones that remain are thirty times smaller. On this
map, the hot regions, shown in red, are 0.0002 Kelvin hotter than the cold
regions, shown in blue. There are two main sources for the fluctuations seen in
the last figure:
These cosmic microwave temperature fluctuations are
believed to trace fluctuations in the density of matter in the early universe,
as they were imprinted shortly after the Big Bang. This being the case, they
reveal a great deal about the early universe and the
origin of galaxies and large scale structure in the
universe. Nel 1989
la NASA lanciò il satellite COBE
(acronimo di COsmic Background Explorer) e le prime conclusioni, fornite
nel 1990, erano consistenti con le previsioni
della teoria del Big Bang per quanto riguarda la radiazione cosmica di fondo.
COBE trovò una temperatura residua di 2,726 K e nel 1992
individuò per la prima volta le fluttuazioni (anisotropie) della radiazione,
con un'incertezza di una parte su 105. John C. Mather e George Smoot ricevettero il premio Nobel
nel 2006 per questo lavoro.
The
Far Infrared Sky_cobe
Universe
Age from Microwave Background
L'Esperimento WMAP
All'inizio del 2003,
furono pubblicati i primi risultati del satellite WMAP,
ottenendo quelli che erano al tempo i più accurati valori di alcuni parametri
cosmologici. Il satellite inoltre escluse numerosi modelli inflazionari, benché
i risultati fossero in generale coerenti con la teoria dell'inflazionee
confermò che un mare di neutrini cosmici
permea l'universo, una prova evidente che le prime stelle impiegarono più di
mezzo miliardo di anni per creare una nebbia cosmica. Un altro satellite simile
a WMAP, il Planck Surveyor,
che è stato lanciato il 14 maggio 2009, fornirà misure ancora più precise
sull'anisotropia della radiazione di fondo. Sono
previsti inoltre esperimenti a terra e con palloni sonda.
La radiazione
di fondo è incredibilmente omogenea e questo presentò un problema nei modelli
di espansione convenzionali, perché ciò avrebbe implicato che i fotoni
provenienti da direzioni opposte siano venuti da regioni che non sono mai state
in contatto le une con le altre. La
spiegazione oggi prevalente per questo equilibrio su vasta scala è che
l'universo abbia avuto un breve periodo con una espansione esponenziale,
conosciuta come inflazione.
Questo avrebbe avuto l'effetto di allontanare regioni che erano in equilibrio
termodinamico, cosicché tutto l'universo osservabile proviene da una
regione con lo stesso equilibrio.
Evoluzione dello
studio sulla radiazione cosmica di fondo; la fascia orizzontale al centro delle
varie immagini è dovuta all'emissione della nostra galassia, che nelle
osservazioni si somma alla radiazione di fondo.
Il Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (WMAP), conosciuto anche come sonda spaziale per l'anisotropia delle microonde (Microwave Anisotropy Probe (MAP) in inglese), e Explorer 80, è un satellite che misura
ciò che rimane delle radiazioni dovute al Big Bang, ovvero la radiazione
cosmica di fondo. Diretto dal professore della Johns Hopkins
University Charles L. Bennett,
si tratta di un progetto che prevede la collaborazione tra il Goddard
Space Flight Center della NASA e l'Università di
Princeton. Il satellite WMAP è stato lanciato il 30 giugno 2001,
alle ore 19:46 (GDT) dallo stato della Florida. Il WMAP è l'erede del satellite COBE,
ed il secondo satellite di classe media (MIDEX), previsto dal programma Explorer.
Tale satellite è stato così chiamato in onore di David Todd
Wilkinson (1935-2002).Le rilevazioni del WMAP sono più precise di
quelle dei suoi predecessori; secondo il modello Lambda-CDM,
l'età dell'universo
è stata calcolata in 13.73 ± 0.12 miliardi di anni, con una costante di Hubble
di 70.1 ± 1.3 km·s-1·Mpc-1, una
composizione del 4,6% di materia barionica
ordinaria; 23 % di materia oscura
di natura sconosciuta, la quale non assorbe o emette luce; 72% di energia oscura la quale accelera
l'espansione; infine meno del 1% di neutrini. Tutti questi dati sono coerenti
con l'ipotesi che l'universo abbia una geometria piatta,
e anche con il rapporto tra densità d'energia e densità critica
di Ω = 1.02 ± 0.02. Questi dati supportano il modello
Lambda-CDM e gli scenari cosmologici
dell'inflazione,
dando anche prova della radiazione cosmica di fondo di neutrini. Ma
questi dati contengono anche caratteristiche inspiegate: una anomalia nella
massima misura angolare del momento
quadrupolico, ed una grande macchia fredda nella radiazione cosmica di fondo.
Secondo la rivista scientifica Science, il WMAP è stato il Breakthrough
of the Year for 2003 (scoperta dell'anno 2003). I risultati di questa
missione sono stati al primo e al secondo posto della lista "Super Hot
Papers in Science Since 2003". Alla fine del 2008 il satellite WMAP era
ancora in funzione, mentre è prevista la sua dismissione per il mese di
settembre 2009. Lo scopo primario del progetto WMAP è la misurazione delle
differenze di temperatura nella radiazione
cosmica di fondo. Le anisotropie della radiazione vengono quindi
utilizzate per calcolare la geometria
dell'universo, il suo contenuto e l'evoluzione, e per testare i
modelli del Big Bang e dell'inflazione
cosmologica. Per questo, il satellite sta creando una mappa completa
della radiazione di fondo, con una risoluzione di 13 arcominuti tramite una osservazione multi
frequenza. Tale mappatura, per assicurare una accuratezza angolare superiore
alla sua risoluzione, richiede il minor numero possibile di errori sistematici,
pixel di rumore non
correlati tra loro ed una calibrazione accurata. La mappa è formata da
3,145,728 pixel e usa lo schema HEALPix
per trasformare in pixel la sfera. Il telescopio misura inoltre la
polarizzazione E-mode della radiazione di fondo, e la polarizzazione in primo
piano. La sua vita è di 27 mesi: 3 mesi per ricercare la posizione L2, ed i
restanti 24 mesi di osservazione Il posizionamento dell'orbita al punto di
Lagrange 2 (1,5 milioni di km circa dalla Terra), minimizza le emissioni di
interferenza proveniente dal Sole, dalla Terra e dalla Luna, permettendo anche
una stabilità termica degli strumenti. Per poter analizzare il cielo senza
puntare verso il Sole, il WMAP orbita nel punto L2 con un'orbita di Lissajous,
con un angolo che varia dai 1,0 ai 10,0 gradi[5], ed un periodo di 6 mesi. Il
telescopio ruota ogni 2 minuti e 9 secondi (0,464 giri/min), e procede alla velocità di 1
rivoluzione all'ora.[5] Il WMAP compie un'intera analisi
del cielo ogni 6 mesi, avendo completato la prima nell'aprile del 200
Il WMAP raccoglie dati in cinque lunghezze d'onda differenti, permettendo così
di eliminare varie radiazioni contaminanti la radiazione di fondo (provenienti
dalla Via Lattea o da altre fonti extra galattiche). I meccanismi principali di
emissione sono radiazioni
sincrotroniche e Bremsstrahlung (quest'ultima detta anche free-free
emission, radiazione di frenamento), le quali predominano alle frequenze
più basse, mentre alle frequenze più alte la principale fonte di emissione sono
le polveri
interstellari. Le proprietà di spettro di queste emissioni danno un
contributo diverso nelle cinque frequenze analizzate, permettendo così la loro
identificazione e successiva eliminazione. Le contaminazioni di fondo vengono
rimosse in vari modi.
Emissioni di
diverso tipo riprese nei cinque anni di attività della sonda, a diverse
frequenze. |
||||
23 GHz |
33 GHz |
41 GHz |
61 GHz |
94 GHz |
L'11 febbraio 2003
la NASA ha pubblicato i risultati del primo
anno di funzionamento del WMAP, rendendo noti dati come l'età dell'universo,
la sua composizione ed una sua immagine dettagliata, la quale, a detta degli
scienziati, contiene dettagli così sbalorditivi che potrebbe essere
considerato uno dei migliori risultati scientifici degli ultimi anni. La
qualità e la precisione di tali dati supera di gran lunga ogni altro dato
precedente sulla radiazione cosmica di fondo. Basandosi sul Modello Lambda-CDM,
gli scienziati del WMAP hanno estrapolato i dati cosmologici partendo dai dati
del primo anno. Nella colonna sottostante vengono forniti tre tipi di dati: i
primi due (Dato migliore (solo WMAP) e Dato migliore (WMAP e
parametri extra)) si riferiscono ai risultati ottenuti dal WMAP; la
differenza fra questi due tipi di dati risiede nell'aggiunta nella seconda
colonna degli indici spettrali,
previsti da alcuni modelli
inflazionari. La terza colonna di dati (Dato migliore (tutti i
dati)), invece, combina i dati con le restrizioni calcolate da altri
esperimenti (come ACBAR
e CBI), e con altre restrizioni derivanti
dalla foresta Lyman-alfa
e dal 2dF Galaxy Redshift Survey.
Da notare che
queste restrizioni sono delle degenerazioni sui parametri del WMAP, e la più
significava si trova fra ns e τ. Gli errori sui dati presentano un intervallo di
confidenza del 68%. Usando i dati migliori ottenuti in questo modo e
i modelli teorici, il team del WMAP è riuscito a calcolare i tempi degli eventi
più importanti dell'universo, tra i quali:
Sono stati
calcolati anche altri parametri, come:
Le misurazioni
del WMAP di una precedente reionizzazione escludono la materia oscura
tiepida
Sono state
esaminate anche le emissioni della Via Lattea sulle frequenze operative del
WMAP, evidenziando così 208 sorgenti puntiformi. È stato osservato inoltre l'effetto
Sunyaev-Zel'dovich a 2.5σ, la cui sorgente più forte è l'ammasso della
Chioma. Il 17 marzo 2006
sono stati rilasciati i dati relativi a un triennio di funzionamento del WMAP.
Tra i vari dati, vi sono anche la temperatura e la polarizzazione delle misurazione della
radiazione di fondo, le quali hanno ulteriormente confermato lo standard piatto
del modello Lambda-CDM,
e altre prove a favore del modello
inflazionistico. Tali dati mostrano che nell'universo debba essere
presente della materia oscura.
I risultati sono stati elaborati, sia con i soli dati del WMAP, sia in
combinazione con altri dati, tra i quali i dati di altri esperimenti sulla
radiazione di fondo, come l'ACBAR,
il telescopio CBI, il pallone BOOMERanG,
lo SDSS, il 2dF Galaxy Redshift Survey, il Supernova
Legacy Survey, e altre costrizioni sulla costante di Hubble
date dal telescopio
spaziale Hubble.
Immagine radiazione
cosmica di fondo calcolata dopo 5 anni di lavoro del WMAP (2008)
I dati relativi
a cinque anni di lavoro della sonda sono stati resi pubblici il 28 febbraio 2008.
Tali dati, tra le altre cose, includono nuove prove dell'esistenza della radiazione cosmica di fondo di neutrini,
prove sul tempo impiegato dalla prima stella a reionizzare l'universo (oltre
mezzo miliardo di anni), e nuove restrizioni sull'inflazione
cosmologica. I miglioramenti nei risultati sono dovuti a varie
ragioni: innanzitutto a due anni di misurazioni extra, ma anche dai
miglioramenti sulle tecniche di elaborazione dei dati e da una migliore
caratterizzazione dello strumento. Oltre questo, è stato usato anche il canale
a 33 GHz per l'osservazione dei parametri cosmologici: precedentemente venivano
usati solo i canali a 41 GHz e a 61 GHz. Miglioramenti nello spettro si sono
avuti nel terzo picco acustico e nello spettro di polarizzazione. I dati
portano delle restrizioni sul contenuto dell'universo al momento dell'emissione
della radiazione di fondo: dai dati risulta che, a quel momento, l'universo
fosse formato al 10% di neutrini, al 12% di atomi,
al 15% di fotoni e al 63% di materia oscura. Secondo questi parametri,
il contributo dell'energia oscura
è trascurabile.
Dati rilevanti dei parametri cosmologici dopo cinque anni di
funzionamento del WMAP |
|||
Parametro |
Simbolo |
Dato
migliore (solo WMAP) |
Dato
migliore (WMAP + SNe + BAO) |
Costante di Hubble
( km/Mpc·s ) |
H0 |
|
0,701
± 0,013 |
Contenuto
barionico |
Ωbh2 |
0,02273
± 0,00062 |
0,02265
± 0,00059 |
Materia
fredda oscura |
Ωch2 |
0,1099
± 0,0062 |
0,1143
± 0,0034 |
ΩΛ |
0,742
± 0,030 |
0,721
± 0,015 |
|
Profondità
ottica alla reionizzazione |
τ |
0,087
± 0,017 |
0,084
± 0,016 |
ns |
|
|
|
Variazione
dell'indice spettrale |
dns / dk |
−0,037
± 0,028 |
|
Ampiezza
fluttuazioni a 8h−1 Mpc |
σ8 |
0,796
± 0,036 |
0,817
± 0,026 |
t0 |
13,69
± 0,13 |
13,73
± 0,12 |
|
Densità
totale dell'universo |
Ωtot |
|
1,0052
± 0,0064 |
Rapporto
tensore-scalare |
r |
<0,20 |
|
I risultati del
WMAP pongono dei limiti anche al valore del rapporto tensore-scalare, r <
0,20 (con certezza del 95%), il quale determina il livello al quale le onde gravitazionali
influiscono sulla polarizzazione della radiazione di fondo; inoltre pongono dei
limiti sull'ammontare della non
gaussianità primordiale. Altre restrizioni sono state applicate allo
spostamento
verso il rosso della reionizzazione, risultando così 10,8 ± 1,4,
allo spostamento verso il rosso del disaccoppiamento, ,
all'età dell'universo al disaccoppiamento anni,
e allo spostamento verso il rosso dell'equivalenza materia/radiazione .
La lista delle fonti extragalattiche è stata modificata in modo da includere
390 fonti, ed è stata calcolata una variabilità nelle emissioni provenienti da Marte e Saturno.
Le mappe
risultanti dai dati al quinto anno a diverse frequenze, con le emissioni di
fondo (banda rossa) |
||||
23 GHz |
33 GHz |
41 GHz |
61 GHz |
94 GHz |
L'Esperimento BOOMERanG
Un risultato storico
quello ottenuto dall'esperimento BOOMERanG (Balloon Observations of Millimetric
Extragalactic Radiation and Geophysics), nato dalla collaborazione tra Italia e
Stati Uniti. L'esperimento ha infatti permesso di ottenere la prima immagine
dell' Universo primordiale: ci mostra come era l' Universo poco dopo il Big
Bang. Esso appare come una "palla di fuoco", formata da gas
incandescente, calda poco meno del Sole. Ma l' esperimento dimostra anche che
l' Universo ha una geometria esattamente euclidea, come previsto dalla teoria
dell’ "inflation", una variante moderna della teoria del Big Bang. "L'
intensa luce presente allora ha viaggiato nello spazio per piu' di dieci
miliardi di anni, e si e' trasformata, a causa dell' espansione dell' Universo,
in debole radiazione a microonde (il cosiddetto fondo cosmico a microonde)
prima di essere raccolta dal sensibilissimo telescopio dell' esperimento
BOOMERanG" racconta il prof. Paolo de Bernardis, dell’ Universita’
"La Sapienza", coordinatore italiano dell’ esperimento. Nell'
immagine, che appare nel numero del 27
Aprile 2000 della rivista scientifica Nature,
sono visibili piccole variazioni della temperatura della "palla di fuoco
primordiale". Le zone leggermente piu' calde (rappresentate in colore piu'
chiaro nella figura) sono anche leggermente piu' dense. Nei dieci miliardi di
anni che la luce ha impiegato ad arrivare da quella remota regione di universo,
le zone piu' dense si sono accresciute sempre piu', creando alla fine la stessa
gerarchia di strutture (superammassi di galassie, ammassi, galassie, stelle,
pianeti) che vediamo nell' Universo vicino. Le zone meno dense (rappresentate
in colore piu' scuro) hanno formato grandi regioni vuote, anch' esse visibili
nell' Universo vicino. Nell' immagine di BOOMERanG sono quindi visibili per la
prima volta le "protostrutture", i semi della formazione di strutture
nell' Universo. Il fondo cosmico a microonde fu scoperto nel 1965 da A. Penzias
e R. Wilson. Dopo 27 anni di tentativi da parte di gruppi di sperimentatori in
tutto il mondo, il primo grande successo e' stato ottenuto dal satellite COBE
della NASA, che nel
"L' esperimento
opera al di fuori dell' atmosfera terrestre, appeso sotto un grande pallone
stratosferico. Qui effettua le scansioni del cielo per realizzare la mappa
dell' universo primordiale, osservando al di fuori della nostra Galassia,
attraverso un varco che si apre nel mezzo interstellare in una particolare
regione dell' emisfero sud. Per questo motivo BOOMERanG e' stato lanciato dalla
NASA/NSBF in Antartide, ed ha circumnavigato il continente per circa 10 giorni,
a cavallo tra il
Parameter |
Value |
Description |
||
t0 |
years |
|||
H0 |
km
s−1 Mpc−1 |
|||
Ωbh2 |
|
Physical baryon
density |
||
Ωch2 |
|
Physical dark
matter density |
||
Ωb |
|
Baryon density |
||
Ωc |
|
Dark matter
density |
||
ΩΛ |
|
Dark energy density |
||
ΔR2 |
, k0 = 0.002Mpc−1 |
Curvature
fluctuation amplitude |
||
σ8 |
|
Fluctuation amplitude at 8h−1Mpc |
||
ns |
|
Scalar spectral
index |
||
z* |
|
Redshift at
decoupling |
||
t* |
years |
Age at decoupling |
||
τ |
|
|||
zreion |
|
Redshift of
reionization |
||
Parameter |
Value |
Description |
||
Ωtot |
|
Total density |
||
w |
|
Equation of state |
||
r |
< 0.24,
k0 = 0.002Mpc−1 (2σ) |
Tensor-to-scalar
ratio |
||
d ns / d ln k |
,
k0 = 0.002Mpc−1 |
Running of the spectral index |
||
Ωvh2 |
< 0.0062 |
Physical neutrino
density |
||
Σmν |
< 0.58
eV (2σ) |
Neutrino mass |
||
Mappa
dell'universo primordiale derivata dai dati dell'esperimento. I diversi colori
indicano piccolissime variazioni della temperatura del fondo a microonde, e
quindi della materia incandescente nell'universo primordiale. le fluttuazioni
sono di poche parti su centomila. Le lineette nere indicano l'intensita' e la
direzione di oscillazione delle microonde (polarizzazione), a livelli di poche
parti per milione. L'immagine e' stata filtrata per rendere queste direzioni
particolarmente evidenti.