Big Bang
Una
particolare idea ha finito per prevalere sulle altre, ed oggi il 95% dei
cosmologi (e forse di più) sono comunque accomunati nei loro studi dalla teoria
del Big Bang, che è stata praticamente considerata quella "giusta".
Ogni discussione, divergenza di opinione, polemica, viene comunque svolta ed
esaurita in questo contesto: le altre teorie sono state dichiarate non
soddisfacenti o semplicemente sbagliate. Una “ Teoria cosmologica “ come
qualunque teoria scientifica deve essere
suffragata dal metodo sperimentale o galileiano che è un paradigma
induttivo per la costruzione e verifica delle teorie, che solo allora si
possono chiamare scientifiche. I
passi attraverso cui si realizza questo paradigma sono:
1.
osservazione:
attraverso "sensate esperienze" (definizione di Galileo) si scoprono
determinati aspetti della Natura, senza farci condizionare dai nostri
pregiudizi ma senza neanche lasciarci fuorviare da difetti e imprecisioni della
composizione stessa dell’esperimento.
2.
modellizzazione: questo
è il passo induttivo dell’approccio di Galileo. A partire dalle sensate
esperienze si elabora una prima teoria, che le inquadri in maniera più semplice
possibile. Questo vincolo è richiesto poiché solo le teorie semplici possono
essere sfruttate efficacemente dall’uomo, e in definitiva risultano pertanto le
uniche ad essere utili.
3.
previsione: se
la teoria riesce a dare conto di fenomeni non direttamente connessi con le
prime osservazioni, il suo ambito di applicazione diviene più vasto. Si dice
allora che la teoria è "più generale" di quello che si pensava
inizialmente. Ogni teoria descrive un "pezzetto" di realtà si dice
che è un modello, così
come una cartina topografica rappresenta con grande dettaglio una zona del
nostro pianeta, ma nessuna teoria descrive tutta la realtà.
La
struttura che possiamo osservare attualmente è una struttura gerarchica: ad ogni scala di grandezza esistono
organizzazioni differenti della materia, in modo da formare una serie crescente
di oggetti che ne evidenziano la capacità ad aggregarsi in molti modi diversi. A
partire dalla Terra troviamo il Sole, il Sistema Solare, la Galassia, gli
ammassi di galassie ed i superammassi, fino ad arrivare ad una serie di
"filamenti" intrecciati di superammassi, tra i quali non vi è quasi
materia. La composizione chimica dell’Universo è nettamente dominata
dall’Idrogeno (H), che da solo costituisce circa il 93% di tutti gli atomi, e
dall’Elio (He) - poco meno del 7%. I restanti punti
decimali comprendono tutti gli altri elementi chimici, dal Litio fino
all’Uranio. Una delle scoperte fondamentali nel campo della cosmologia è stata
quella dell’espansione dell’Universo. Questa scoperta, effettuata negli anni
‘20 da Hubble, segna anche l’inizio vero e proprio della cosmologia moderna, e
fornisce una visione dell’Universo tipicamente evolutiva, in contrasto con
altre teorie che descrivevano il cosmo come una struttura cristallina ed
immutabile.
Analizzando
gli spettri di alcune galassie, ed individuandone le righe caratteristiche di
vari elementi chimici, si notò che la quasi totalità degli spettri era
"spostata verso il rosso", cioè interpretando questo fatto
attraverso un allontanamento delle galassie. Ciò significava che (quasi)
tutte le galassie si allontanavano dalla nostra. Eliminando l’ipotesi di
occupare una posizione privilegiata nell’Universo, l’unica spiegazione
possibile era che lo spazio tutto doveva essere in espansione, trascinando in
questa sua tendenza tutta la materia con sé. Pertanto non sono le galassie in
sé a possedere un moto proprio, ma è in realtà lo spazio che le contiene ad
espandersi, trascinandosele dietro. Questo primo importante fatto è alla base
di tutte le teorie cosmologiche più accreditate oggigiorno:
il
Big Bang in particolare ha cercato di darne una spiegazione postulando che
l’Universo avesse avuto, in qualche istante del passato, un’origine vera e
propria.
Cronologia del Big Bang
La cronologia del Big Bang, espressione coniata dallo scienziato George Gamow, è la storia, dei primi
istanti di vita dell'Universo, che vanno
dalla singolarità
all'inizio del tempo, 13,75 miliardi di anni fa, alla formazione dei primi atomi,
avvenuta circa 200 secondi dopo il Big Bang. Le principali teorie fisiche che
spiegano l'inizio dell'Universo sono l'inflazione
e le teorie GUT
("di grande unificazione").La teoria dell'inflazione
ipotizza una rapida ma drastica accelerazione dell'espansione dello spazio pochi istanti dopo la singolarità
all'inizio dell'Universo. Questa rapida accelerazione portò il tessuto spaziale
ad espandersi da dimensioni miliardi di volte più piccole di quelle di un
protone ad una dimensione posta a metà fra una biglia ed un pallone da calcio.
Secondo le teorie GUT, l'inflazione potrebbe essere stata causata da una forma
di campo di Higgs particolare detta "inflatone".Poco dopo l'inizio
dell'Universo, l’energia dell’l'inflatone, a causa delle temperature
estremamente elevate, oscillava prima di stabilirsi ad un livello minimo.
L'oscillazione dell'inflatone portò ad una breve ma intensa espansione dello
spazio, liberando una quantità di radiazione uniforme (se si escludono le
fluttuazioni quantistiche) che portò alla formazione di tutta la materia.
La rottura della simmetria CP
La radiazione liberata dall'inflazione diede
origine a coppie particella-antiparticella, che si annichilirono
nuovamente in radiazione. Se, in questo modo, la materia si può formare per poi
annichilirsi istantaneamente, cosa portò alla rottura della simmetria CP, tanto evidente nell'Universo
attuale? (o meglio, perché nell'Universo attuale si trova più materia rispetto
all'antimateria?). Il modello inflazionario classico spiega questo fenomeno
come causato da fluttuazioni quantistiche nell'inflatone, che originarono un
leggero eccesso di materia rispetto all'antimateria.
La differenziazione delle quattro interazioni
fondamentali avvenuta all'inizio dell'Universo secondo le teorie
GUT, è dovuta alle oscillazioni di diverse forme di campi di Higgs. Con le alte
temperature, i bosoni di Higgs oscillavano sul potenziale a sombrero prima di
stabilirsi su un punto energetico fisso. La separazione della gravità
dall'insieme delle altre forze più intense, che prende il nome di "forza
unificata", avvenne con un meccanismo non ancora ipotizzato. La separazione
della forza forte dalla forza elettrodebole
avvenne a causa di oscillazioni di un campo di Higgs particolare, il campo di Higgs
forte, contemporaneamente all'inflazione. La separazione fra la
forza debole e quella elettromagnetica, infine, fu causata dall'oscillazione
del campo di
Higgs elettrodebole (quello responsabile della massa delle particelle).
La temperatura necessaria alla separazione di ciascuna interazione sono,
rispettivamente, per le tre forze più intense, 1027 kelvin (10 seguito da 27 zeri, pari ad un miliardo di miliardi
di miliardi di gradi Celsius) per la forza
forte, e, per l'interazione elettrodebole, 1015 kelvin (pari ad un
milione di miliardi di gradi Celsius). Con il drastico calo delle temperature
che accompagnava l'espansione dell'Universo, le forze fondamentali, o, più
precisamente, i rispettivi campi di Higgs, si "congelarono" rimanendo
immutate fino all'Universo attuale.
I cosmologi hanno suddiviso la "storia" dell'Universo in 9
ere, che variano da poche frazioni di secondo a miliardi di anni. Ciascuna
di queste ere è caratterizzata da un avvenimento particolare - che può essere
la separazione di una forza fondamentale dalle altre, oppure la formazione dei
primi nuclei.
L'Universo è iniziato da una "singolarità"
con dei valori infiniti di temperatura e densità, un punto adimensionale di durata infinitesima. Questa singolarità
indica il punto in cui la relatività generale perde validità e diviene
incompatibile con la meccanica quantistica . Con le attuali leggi fisiche si
può arrivare fino ad una distanza temporale dalla singolarità pari al al Tempo di Planck (Tp = Lp/c = 1,35 x 10-43
sec); La Lunghezza di Planck è la dimensione che l’Universo aveva dopo
il Tp ed è la più piccola lunghezza pensabile secondo le leggi note ( Lp = ( G X h/c3 )1/2 =
4,05 x 10-35 mt ). La Massa di Planck e l’Energia di
Planck sono rispettivamente la massa e l’energia massime possibili per una
particella elementare: quelle che le stesse avevano al Tp (Mp = ( h x
c/G )1/2 =5 x 10-
Durante questa era pre-inflazionaria, iniziata al Tempo di Planck, dopo
il Big Bang, le forze fondamentali, eccetto la gravità, erano unite in una sola
"superforza".
Diametro dell'Universo: 10-
Secondo il modello
del Big Bang, l'universo
si espanse da uno stato iniziale estremamente denso e caldo e continua ad
espandersi oggi. Una comune analogia spiega che lo spazio
stesso si sta espandendo, portando le galassie con
sé, come l'uvetta in un panettone che lievita. Questa immagine è una
rappresentazione artistica che illustra l'espansione di una porzione di un
universo piatto
Diametro dell'Universo:
Diametro dell'Universo:
Diametro dell'Universo: 100 miliardi di
chilometri. Temperatura:
1013 kelvin (pari a 10.000 miliardi di gradi Celsius - E = 10 GeV). Durante
l'era degli adroni, l'energia termica divenne sufficientemente bassa da
consentire l'interazione fra quark mediante la forza forte.. I quark e gli antiquark si legarono così per formare i primi adroni. Il plasma costituito da quark e gluoni si
raffredda fino a formare i suddetti adroni, che comprendono mesoni e barioni,
tra i quali i più leggeri sono i protoni ed i neutroni. Circa 1 sec, dopo il
Big Bang i neutrini si disaccoppiano, cioè cessano di interagire con le altre
particelle, formando il Fondo di Neutrini Cosmico analogo al Fondo di Microonde
Cosmico, ma non ancora osservato.
Alla fine
dell’era precedente, la maggioranza degli adroni e degli anti-adroni
si annichilano tra loro, lasciando i leptoni e gli anti-leptoni
dominare la massa dell’Universo. Approssimativamente 3 secondi dopo il Big Bang
la temperatura dello stesso cala fino ad un valore nel quale non si creano più
nuovi accoppiamenti leptone/anti-leptone, e la gran parte di loro sono eliminati
tramite reazioni di annichilazione, lasciando un piccolo residuo di leptoni. I
leptoni sono: elettroni, positroni, neutrini ed antineutrini.
Diametro dell'Universo: circa 1000 miliardi di
chilometri; Temperatura:
1010 kelvin ( E = 10 MeV ). All’inizio di quest’era la temperatura
scende fino ad un valore che permette ai protoni ed ai neutroni di cominciare a
legarsi per formare i primi nuclei
atomici. Tuttavia la nucleosintesi durò soltanto 17 min. dopo i quali la
temperatura discese a tal punto da provocare la fine della fusione nucleare (
circa 108 kelvin). A questo punto v’è circa un 25% in massa di elio-4, circa un 75% di idrogeno e tracce di deuterio e
litio.
Era dell’Opacità (da 20 min a 240.000 anni dopo il Big Bang )
Diametro dell'Universo: circa 10 anni luce; Temperatura: 108 kelvin. Dopo
che la maggior parte delle coppie di leptoni ed antileptoni si sono
annichilite, l’energia dell’Universo è dominata dai fotoni, i quali stanno
ancora frequentemente reagendo con protoni, elettroni e nuclei atomici e questo
fenomeno continua per 380.000 anni. Alla fine di quest'era si ebbe la formazione dei
primi atomi, soprattutto di idrogeno, elio,
litio ed isotopi dell'idrogeno, mentre i fotoni
iniziano a propagarsi liberamente nel’Universo ed esso diventa trasparente.
Questi fotoni oggi ci appaiono come la radiazione del Fondo Cosmico di
Microonde.
Era della Ricombinazione (da 240.000–380.000 anni dopo il Big Bang )
Diametro dell'Universo: circa 100 milioni
di anni luce; Temperatura:
3000 kelvin. Gli atomi di H ed
He comiciano a formarsi e la densità dell’Universo decresce.. All’inizio H e He
sono ionizzati, cioè non hanno elettroni legati al nucleo e quindi si
presentano caricati rispettivamente +1 e +2. Come l’Universo si raffredda gli
elettroni vengono catturati dai nuclei e li neutralizzano. Questo processo è
relativamente veloce ed è stato chiamato “ Ricombinazione “. Alla fine di
quest’era i fotoni possono viaggiare liberamente e l’Universo diventa
trasparente.I fotoni emessi nella Ricombinazione sono quelli che vediamo nel
Fondo Cosmico di Microonde ( CMB) e quindi il CMB è l’immagine dell’Universo
alla fine di quest’epoca.
BOOMERANG: Immagini dell’Universo
Primordiale
Lasciandosi trasportare attraverso
la stratosfera sopra il continente Antartico sul finire del 1998, il telescopio BOOMERANG sorretto da un pallone
aerostatico scrutò nel cosmo a lunghezze d’onda millimetriche. Le strutture
a macchie che scoprì si vedono nella foto più precisa ed accurata mai
scattata dell’universo dei primordi, forse vecchio di soli 300,000 anni.
La
foto in falsi colori mostra sottili fluttuazioni di temperatura del plasma
caldo che pervase l’universo, prima che l’espansione raffreddasse la
materia, producendo le stelle e le galassie a noi familiari. La grandezza
delle fluttuazioni nell’immagine BOOMERANG hanno convinto la stragrande
maggioranza dei cosmologi che l’universo contiene proprio esattamente la
percentuale sufficiente di materia ed energia tale da renderlo piatto
– una potente conferma della teoria dell’Inflazione che descrive i
primissimi momenti dopo il Big Bang. Un universo piatto si espanderà
per sempre e 2 raggi di luce che partono paralleli non si
intersecheranno mai. Tutto non è ancora risolto
perchè i risultati di BOOMERANG non mostrano con chiarezza
dettagli che confermerebbero il supposto ammontare di materia oscura e
della costante cosmologica.
L’immagine sopra è insieme la foto più vecchia e la più giovane mai
scattata. E’ la più antica poichè ha preso la luce che giunge a noi da quasi 14
miliardi di anni, ed è pure la più giovane perché è un’istantanea del
nostro universo appena nato, molto tempo prima che le stelle e le galassie si
formassero. Le zone brillanti mostrano addensamenti di materia
ordinaria che formeranno in seguito stelle e galassie. Questo è il limite
massimo oltre il quale non possiamo vedere osservando il lontano universo. E’ il tempo e non
lo spazio a limitare la nostra visuale. Al di là di una certa distanza, la
luce non ha avuto il tempo di raggiungerci.
Era Oscura (da 380.000– circa 200 milioni di anni dopo il Big Bang )
A questo punto
l’unica radiazione emessa è quella con lunghezza d’onda sa
(da circa
200 milioni ad 1 miliardo di anni dopo il Big Bang )
La formazione
delle strutture cosmiche procede gerarchicamente dalle più piccole alle più
grandi Le prime strutture a formarsi furono I quasar e le megastelle di
popolazione III. Le irregolarità nella distribuzione della materia da parte
dell'inflatone furono causate da fluttuazioni quantistiche in questo
particolare campo di Higgs.
Tali irregolarità si manifestavano soprattutto in zone di materia più
condensate rispetto ad altre. La forza gravitazionale agì su queste irregolarità
formando agglomerati di materia sempre maggiori: ciò portò alla formazione
delle prime stelle, 200 milioni di anni dopo il Big
Bang, e delle prime galassie attive (per
lo più quasar). Gli astrofisici ipotizzano che le
prime stelle formatesi nell'Universo fossero ben più massicce di quelle
attuali, tuttavia esse non sono ancora state osservate. I processi di fusione
nucleare innescatesi nel nucleo di queste stelle portò alla formazione di
elementi pesanti come l'ossigeno, il carbonio, il neon,
il ferro e l'azoto,
che si diffusero nello spazio interstellare in seguito alle esplosioni delle
stelle in supernovae, con la conseguente formazione
di buchi neri. Con la loro esplosione, le
stelle massicce formatesi 200 milioni di anni dopo il Big Bang, dette "megastelle" diedero
origine ad una radiazione
elettromagnetica particolarmente intensa, responsabile,
probabilmente, della ionizzazione degli atomi di idrogeno che si riscontra fra
gli ammassi di galassie nell'Universo attuale. L’intensa radiazione emessa dai
primi quasar riionizzò l’Universo e da allora in poi la maggior parte di esso è
composta di plasma. In seguito enormi quantità di materia collassano
per formare le galassie. Johannes Schedler ha identificato un quasar CFHQS
1641+
Parametro |
Valore |
Descrizione |
||
t0 |
anni |
|||
H0 |
km
s−1 Mpc−1 |
Costante
di Hubble |
||
Ωb |
|
Densità
Barionica |
||
Ωc |
|
Densità
di Materia Oscura |
||
ΩΛ |
|
Densità
di Energia Oscura |
||
z* |
|
Redshift
al disaccoppiamento |
||
t* |
anni |
Età
al disaccoppiamento |
||
zreion |
|
Redshift
di reionizzazione |
||
Parametro |
Valore |
Descrizione |
||
Ωtot |
|
Densità
Totale |
||
Σmν |
< 0.58 eV (2σ) |
Massa
del Neutrino |
||