UNGHERIA
© Roberto Breschi
Sommario. Popolazioni nomadi ugro-finniche occuparono tra il IX e il X secolo la regione dell’odierna Ungheria diventando sedentarie. Il regno che fondarono ampliò di molto i propri confini e si difese con alterne fortune dalle mire dei mongoli e degli ottomani. Nel 1485, sotto Mattia Corvino, l’Ungheria si estendeva sulla Slesia, la Moravia, la Stiria e la Transilvania, su parte della Serbia e sulla Croazia fino alle coste adriatiche, comprendendo città come Vienna, Bratislava e Belgrado. La Boemia, la Moldavia e la Valacchia erano stati vassalli. Con i successori di Corvino cominciò la decadenza. La sconfitta di Mohács nel 1526 ad opera dei turchi segnò la perdita di quasi tutti i territori e la spartizione tra gli Asburgo e la Porta. L’Ungheria riuscì a liberarsi dai turchi con l’aiuto dell’Austria ma dovette sottomettersi completamente a quest’ultima (“Prammatiche Sanzioni”, 1713). L’Austria riuscì a reprimere ogni tentativo insurrezionale, in particolare quello del 1848; la maggiore concessione fu quella della “duplice monarchia” nel 1867, il compromesso (Ausgleich) in base al quale si costituiva un Impero Austroungarico, formato da due regni indipendenti governati congiuntamente. Nel 1918 l’impero asburgico andò in frantumi e l’Ungheria diventò indipendente. Il tricolore ungherese risale al 1848 e i suoi colori al XVII secolo.


Stato ungherese, Magyarország, 1918-1949
Repubblica Popolare d'Ungheria, Magyar Népköztársaság, 1956-1989
Repubblica d'Ungheria, Magyar Köztársaság, Magyarország, dal 1989






Bandiera nazionale, di stato e mercantile alzata dal 1918 da tutti i regimi succedutisi in Ungheria dopo la caduta dell'impero Austro-Ungarico, tranne che dal 1949 al 1956, quando doveva obbligatoriamente portare un emblema al centro. Proporzioni usuali 2/3, ufficiali 1/2 (con disposizione governativa del 2000). I colori risalgono agli inizi del secolo XVII e furono probabilmente presi dallo stemma. La bandiera nacque invece nel 1848 durante i moti di Kossut; interdetta dagli austriaci, fu in seguito ammessa come bandiera "regionale" della Transleithania.


Repubblica d'Ungheria, Magyar Köztársaság, Magyarország, 1946-1949 e 1956-1957

Dalla proclamazione della repubblica, il 1° febbraio 1946, all'entrata in vigore della costituzione, il 18 agosto 1949, furono poste sul tricolore, interamente contenute sulla striscia bianca, le antiche armi d'Ungheria, senza corona e con lo scudo nella forma detta "di Kossut". Tra il 1956 e il 1957, in seguito alla rivolta d'ottobre, tale bandiera riapparve per breve tempo. Restava in uso anche la bandiera pulita.


Repubblica Popolare d'Ungheria, Magyar Népköztársaság, 1949-1956



Bandiera di stato e mercantile adottata con la costituzione del 18 agosto 1949, ufficiale dal 29 successivo. Il 25 ottobre 1956, durante l'insurrezione ungherese, l'emblema centrale fu tolto. Quest'ultimo, tipicamente socialista, conteneva i simboli del lavoro dei campi e delle fabbriche, illuminati dalla stella rossa del comunismo. La bandiera ungherese di questo periodo doveva obbligatoriamente recare l'emblema al centro; negli altri periodi il tricolore era pulito, pur essendo data facoltà di caricarlo con lo stemma di stato.


Repubblica d'Ungheria, Magyar Köztársaság, Magyarország, dal 1989





Bandiera alzata spontaneamente a partire dal 1989 dopo la fine della repubblica popolare e in seguito diventata di fatto bandiera nazionale alternativa. Riappaiono sul tricolore ungherese le antiche armi reali con la corona di santo Stefano. Da notare la croce piegata verso sinistra: secondo la tradizione, il danno fu causato dai ladri che, trafugata la corona, la nascosero in uno scrigno troppo piccolo. Le fasce d'argento in campo rosso risalgono agli inizi del XIII secolo ed erano le armi della casa reale degli Arpad; verso la metà dello stesso secolo comparve la doppia croce apostolica.


Repubblica d'Ungheria, Magyar Köztársaság, Magyarország, dal 1996



Bandiera navale alzata dalle imbarcazioni militari (sulle acque interne, Danubio e lago Balaton), adottata il 12 aprile 1996. Proporzioni 3/4 (anche 4/5). I dentelli sui quattro lati, alternativamente rossi e verdi, sono dimensionati in modo che agli angoli corrisponda un triangolo di raccordo verde.



ALTRE BANDIERE

Bandiere di capo di stato
Bandiere della capitale e delle città principali

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IMPERO AUSTROUNGARICO

Bibliografia
Vexillinfo, 3, 1980 e 9 1981 - Vexillinfo, 106 e 110, 1989 - Pavillons Nationaux, SHOM, 2000 e altre opere a carattere generale

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