TURCHIA
© Roberto Breschi
Sommario. Verso il 1300 popolazioni turche, che erano venute dall’Asia centrale nel secolo XI, fondarono in Anatolia uno stato destinato a durare per oltre sei secoli che avrebbe in seguito preso il nome di Impero Ottomano, da “Osman”, capostipite di una dinastia di sultani. Gli ottomani si espansero rapidamente estendendo i loro domini all’Africa settentrionale, alla Mesopotamia, alla penisola araba, ai balcani. Nonostante la disfatta subita nel 1402 per opera del mongolo Tamerlano, riuscirono a conquistare Costantinopoli nel 1453. In Europa, la loro avanzata inciampò nella sconfitta di Lepanto (1571) e fu definitivamente bloccata nel 1683, ormai alle porte di Vienna. Furono questi i primi segni della decadenza che sarebbe diventata inarrestabile verso la fine del XIX secolo: da nord la Russia incalzava, i balcani insorsero dichiarandosi via via indipendenti, le potenze europee occuparono parte dei possedimenti africani e l’Egitto si rese autonomo. Nel 1913 i domini ottomani in Europa erano ridotti alla sola Tracia orientale e, dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale, il trattato di Sèvres (1920) delimitò il territorio turco in Asia alla sola Anatolia. Nel 1922 l’ultimo sultano ottomano, Maometto VI, fu cacciato e nel 1923 nacque la nuova repubblica di Turchia.


Impero Ottomano, Türkiye, Osmanli Imparatorloğu, 1703/1712-c. 1730



Bandiera mercantile introdotta durante il regno di Ahmed III (1703-1730) e attestata per la prima volta nel 1712. Sostituita verso il 1730. Il rosso era apparso su vessilli militari turchi almeno nel XIV secolo.


Impero Ottomano, Türkiye, Osmanli Imparatorloğu, c. 1730-1793


Bandiera mercantile entrata in uso in seguito alla salita al trono del sultano Mahmud I (1730-1753) e abolita nel 1793 con le riforme introdotte da Selim III specialmente in campo militare dopo la sconfitta nella guerra russo-turca (1792). A partire dal 1730 furono presi provvedimenti tesi ad eliminare il rosso dalle bandiere ottomane e a sostituirlo con il verde, colore dell'islam per eccellenza. Per questo il periodo che va dal 1730 al 1793 è detto "islamico".


Impero Ottomano, Türkiye, Osmanli Imparatorloğu, 1793-1838/1857









Bandiere mercantili introdotte dalle riforme del 1793 e sostituite fra il 1839 e il 1857 con le tanzimat (riforme) di Abdul-Megid I. La versione con la striscia verde centrale era riservata alle regioni mussulmane dell'impero, quella con la striscia azzurra ai paesi non mussulmani. Una variante a strisce multicolori era alzata sull'albero maestro o su quello di trinchetto dai bastimenti privati registrati nei porti ottomani.


Impero Ottomano, Türkiye, Osmanli Imparatorloğu, 1793-1808 e 1826-1867


Bandiera dell'impero introdotta in questa forma nel 1793. Il decreto relativo è datato 27 giugno 1793, mentre la prima raffigurazione nota è del 1798. Dal 1808 al 1826 fu rimpiazzata da un modello senza stella. La stella a otto punte era considerata Venere, al Uzzà, e simboleggiava l'unità di tutte le regioni dell'impero. La sua sostituzione con quella a cinque punte - rispondente ai tentativi del sultano di rendere l'impero più "europeo" - fu definitiva nel 1867.


Impero Ottomano, Türkiye, Osmanli Imparatorloğu, 1808-1826



Bandiera di stato in vigore durante il periodo della controriforma dei giannizzeri (1808-1826). Sembra accertato che in tale periodo la bandiera abbia perso la stella.


Impero Ottomano, Türkiye, Osmanli Imparatorloğu, 1839/1857-1876


Bandiera mercantile adottata dal sultano Abdul-Mejid I (1839-61) durante il cosiddetto periodo delle riforme (tanzimat) e attestata nel 1857. Abolita nel 1876. Ultima bandiera mercantile ottomana distinta da quella nazionale: la costituzione del 1876 avrebbe infatto previsto un modello unico per tutti gli impieghi.


Impero Ottomano, Türkiye, Osmanli Imparatorloğu, 1867-1922
Stato Turco, Türk Devleti, 1922-1923
Repubblica di Turchia, Türkiye Cumhuriyeti, dal 1923


Bandiera nazionale e di stato, dal 1876 anche mercantile. Ufficiale dal 1867, confermata dai testi costituzionali del 1876 e del 1909. Immutata durante il periodo di transizione da impero a repubblica (1922-1923) ed esattamente definita da apposita legge del 29 maggio 1936. Proporzioni 2/3, rese ufficiali il 22 dicembre 1925. I turchi usavano drappi rossi fin dal medioevo. Il crescente e la stella sono altresì simboli preislamici. L'antica Bisanzio era sotto la protezione della dea greca Artemide, il cui simbolo era una falce di luna. Sembra poi che l'imperatore Costantino nel 330, dedicando la città a Maria Vergine, abbia aggiunto una stella, simbolo mariano, alla preesistente mezzaluna. Conquistata la città nel 1453, gli ottomani ne avrebbero mantenuto e adottato l'emblema.



ALTRE BANDIERE

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Bibliografia
Vexillinfo, 8, 1981; 21, 1982 e 22, 1982 - J. Martykán, Vexilokontakt, ed. speciale 1997


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