FILIPPINE
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Sommario. Scoperte nel 1521 da Magellano che le chiamò “isole di San Lazzaro”, furono occupate dagli spagnoli (1542) che le ribattezzarono con l’attuale nome in onore di Filippo II, allora principe ereditario. La lotta per la libertà, sostenuta dagli americani, portò nel 1898 all’indipendenza che ebbe brevissima vita. Nel 1901 l’arcipelago diventò un governatorato americano e sebbene gli Stati Uniti avessero stabilito alcune forme di autogoverno per le Filippine (Commonwealth, 1935), la piena indipendenza fu concessa solo nel 1946.


Philippines, Pilipinas, 1898-1907 e 1920-1946
Repubblica delle Filippine, Republika ñg Pilipinas, dal 1946






Bandiera nazionale alzata per la prima volta il 28 maggio 1898, ufficiale dal 12 giugno successivo. Nel 1901 gli Stati Uniti assunsero l'amministrazione dell'arcipelago e il 6 settembre 1907 vietarono l'uso della bandiera. Riammessa ufficialmente il 26 marzo 1920, limitata all'uso locale e subordinata a quella americana. Dal novembre 1935 di nuovo bandiera nazionale e dal 4 luglio 1946, con la piena indipendenza, valida per tutti gli impieghi. Proporzioni 1/2. Emblemi e colori apparsi dal 1892 su vessilli rivoluzionari, contribuirono all’aspetto definitivo della bandiera. Sul triangolo bianco all’asta, che rappresenta il movimento nazionalista Katipunan, sono raffigurati un sole i cui otto raggi rappresentano le province che per prime si sollevarono, e tre stelle, in omaggio alle principali regioni del paese; la striscia azzurra simboleggia l’ideale di pace e quella rossa il coraggio in battaglia; per questo, in tempo di guerra, la bandiera viene issata capovolta, cioè con il rosso in alto. La tonalità dell’azzurro è cambiata nel tempo: inizialmente celeste, diventò blu scuro nel 1920. Il celeste fu ripristinato per volere del presidente Marcos nel 1985, ma l’anno dopo, il regime fu rovesciato e la disposizione rientrò. Solo nel 1997, in vista del centenario della bandiera, è stata data una definizione ufficiale alla tinta (blu reale).



ALTRE BANDIERE

Bandiere presidenziali
Bandiere di bompresso
Bandiere della capitale e delle città principali

> SULU

Bibliografia
Flag Bull., 132, 1989 e 180, 1998 - Archivio CISV, scheda 42


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SULU
© Roberto Breschi
Sommario. L’arcipelago di Sulu, tra il Borneo e Mindanao, fu sede di un sultanato islamico, detto anche "Impero Islamico di Sulu", fondato nel 1401, mai completamente assoggettato né dagli spagnoli né dagli americani; lo stesso governo filippino ha tuttora serie difficoltà a imporre l’ordine nella regione, ove opera il movimento separatista dei Moros, che coinvolge anche l’isola di Mindanao.


Sultanato di Sulu, Kasultanan ng Sulu, fino al sec. XIX



Bandiera del sultanato in uso forse dal 1433 e descritta in occidente verso il 1780. Sostituita nel corso del XIX secolo. Varie le ipotesi circa lo strano disegno. Le due figure rappresenterebbero i cippi funerari di due personaggi chiave nella storia del sultanato, Shariful Hashim, che fu il primo sovrano, e Sharif Ali, che portò l'islam sulle isole, morti poco prima della comparsa della bandiera, rispettivamente nel 1431 e nel 1432. Questa ipotesi sembrerebbe più accreditata di un'altra che vedrebbe nella figura centrale la porta della Mecca.



Altra bandiera di Sulu, attestata intorno al 1850, epoca in cui fu presa dagli spagnoli (che ancora la conservano nel museo dell'Esercito a Madrid). Incerta l'attribuzione; forse era bandiera del sultano con valore anche di bandiera di stato, ma è anche possibile che si tratti di un vessillo da guerra di uno dei capi dell'arcipelago (datu). Incerta l'interpretazione dell'emblema, in cui alcuni intravedono ancora una volta la porta della Mecca.



Sultanato di Sulu, Kasultanan ng Sulu, sec. XIX-1919



Bandiera apparsa probabilmente nel XIX secolo in data imprecisata, interdetta dagli americani nel 1907 e definitivamente abolita nel 1919 con la caduta del sultanato e l'abdicazione del sultano. Continuò tuttavia a sventolare sporadicamente fino al 1940. Il disegno era assai incostante. Nel campo rosso - secondo una usanza riscontrabile anche su bandiere del Borneo e di altre isole - alcune figure bianche: un crescente e armi bianche tradizionali quali kriss e simbilan (una sorta di lancia) di numero e aspetto variabili. Nel cantone azzurro, quasi sempre cinque stelle a cinque punte che in qualche caso apparivano simili a fiori con cinque petali, identificati come di un tipo di gelsomino (malul), fiore nazionale filippino.


> FILIPPINE

Bibliografia
Flag Bull., XIX:3-5, 1980, p. 206-231 (Report of VII ICV, 1977) - Flag Bull., 177, 1997 - Vexilla Italica 57, 2004 - Documentazione personale (cortesia di P. Paddeu)







TIMOR ORIENTALE
© Roberto Breschi
Sommario. L’isola di Timor, la più meridionale dell'arcipelago della Sonda, contesa fin dal XVI secolo da portoghesi e olandesi, fu spartita fra le due potenze nel 1859. Dopo la seconda guerra mondiale, mentre il territorio olandese passò all’Indonesia, quello portoghese, comprendente la parte orientale dell’isola, con popolazione di religione cattolica, restò una colonia e nel 1975 dichiarò l’indipendenza, con il beneplacito dal Portogallo. Tuttavia l’anno successivo lo stato appena nato fu invaso e annesso brutalmente dall’Indonesia. L’occupazione fu condannata dall’ONU e le aspirazioni dei timoresi alla libertà restarono vivissime. Nel 1999 il paese ha di nuovo scelto, tramite referendum, l’indipendenza, che solo nel 2002, dopo un sofferto periodo di sanguinosi contrasti, è stata effettivamente raggiunta.


Repubblica Democratica di Timor Est,
República Democrática de Timor Leste, Timor Loro Sae
, 1975-1976 e dal 2002



1975-1976


dal 2002
Bandiera nazionale alzata il pomeriggio del 28 novembre 1975, giorno dell'indipendenza, al posto di quella portoghese. Durata poco più di una settimana, perché il 7 dicembre le truppe indonesiane occuparono la capitale Dili. Continuò tuttavia a sventolare in alcune aree dell'interno fino all'aprile del 1976. Alzata di nuovo il 20 maggio 2002 durante le celebrazioni della seconda indipendenza. I colori sono ispirati all'insegna del FRETILIN (Fronte Rivoluzionario per Timor Orientale), che era a tre strisce orizzontali, rossa, gialla (con la sigla del Fronte) e rossa e un palo nero all'asta con stella bianca. La versione attuale, rispetto a quella del 1975, ha proporzioni diverse (1/2 anziché 2/3) e la stella del triangolo è inclinata.


Timor Leste, 1998-2001


Bandiera nazionale temporanea adottata nell'aprile 1998 dal Consiglio Nazionale della Resistenza di Timor Est (CNRT) riunito in Portogallo, e alzata per la prima volta sull'isola il 16 agosto 1999. Abolita il 9 giugno 2001 in seguito allo scioglimento del CNRT. Derivata dall'insegna dell'esercito di liberazione (FALINTIL) con l'aggiunta della sigla. Il cantone aveva i medesimi colori della bandiera del 1975. Sul cartiglio il motto Pátria Povo, "Patria, Popolo".



ALTRE BANDIERE

Bandiera della capitale

> STATI DELL'INDONESIA (Indice)

Bibliografia
Flag Bull., XVI:4, 1977; XX:1, 1981; 206 e 207, 2002 - Archivio CISV, scheda 43/14


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