CURDISTAN
© Roberto Breschi
Sommario. Organizzati in tribù nomadi e indipendenti dedite alla pastorizia, i curdi furono assoggettati dagli ottomani e quando, nei primi decenni del XIX secolo, la soggezione si fece troppo pesante, si ribellarono. Passati attraverso tentativi di indipendenza e concessioni di autonomia più o meno nominale alternate a repressioni, i curdi non sono riusciti a costituire un Curdistan stabilmente libero e oggi sono distribuiti fra Turchia, Armenia, Siria, Iraq ed Iran.


Kurdistan, 1842-1847 (1930)



Bandiera alzata in occasione della proclamazione dell'indipendenza curda a Jezireh. Lo stato non riuscì a consolidarsi e scomparve nel 1847; la bandiera tuttavia ricomparve più volte, fino al 1930, durante i periodici sollevamenti del popolo curdo (1854, 1880, 1918-25 e 1930). Nota in occidente dal 1870 circa, era di solito erroneamente definita sugli almanacchi e sulle carte come insegna mercantile turca: ciò era dovuto al fatto che era spesso inalberata da navi ottomane che deportavano curdi in Libano e nell’Africa settentrionale. Colori e simboli testimoniavano la fede mussulmana della popolazione.


Kurdistan, dal 1945






Bandiera alzata durante l'esistenza dalla cosiddetta "Repubblica di Mahabad" (1945-1946) e divenuta emblema nazionale di tutti i curdi. Il rosso allude allla determinazione, al coraggio e al sangue versato del popolo curdo, il bianco alla purezza e il verde alle risorse naturali. Il sole rappresenta la libertà, l'aspirazione alla pace e all'indipendenza dei curdi. Fino al 1998 le proporzioni e il disegno del sole erano alquanto variabili. In particolare il sole aveva talora 32 raggi (sedici ondulati e sedici dritti) che rappresentavano gli altrettanti popoli curdi. Nel 1998 la bandiera è stata standardizzata; le proporzioni sono 2/3 e i raggi del sole (tutti uguali) sono 21. Tale numero, multiplo di 7, è legato al culto del dio Shamash e alle tradizioni religiose dei Yazidi (vedi).



ALTRE BANDIERE

Altri Stati effimeri curdi: Ararat, Mahabad
Bandiere di popoli curdi e affini

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SORAN

Bibliografia
Vexillinfo, 24 e 28, 1982 e 34, 1983 - Franciae Vexilla, 76, 2014


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SORAN
© Roberto Breschi
Sommario. Le prime speranze di indipendenza per il popolo curdo si erano appuntate sull’emirato di Soran, sorto verso il 1818 presso Ravanduz, oggi in Iraq. Nel 1836, dopo il fallito tentativo di coalizzare le popolazioni curde, le truppe ottomane posero fine all’emirato.


Emirato di Soran, Keyaniya Soran, Mîrîtiya Soran c. 1818-1836



Bandiera dell'emirato. I membri del "consiglio dei Sardari", una sorta di governo creato dall'emiro Mir Muhammad nel 1818, portavano copricapi a strisce bianche e nere. Non si sa se da questi sia derivata la bandiera o viceversa.


> CURDISTAN

Bibliografia
Vexillinfo, 27, 1982