TUNISIA - Bandiera del Presidente

© Roberto Breschi

Repubblica di Tunisia, Al-Jamhuriya at-Tunusiya, dal 1998


Bandiera introdotta nel 1998 come bandiera dell'esercito, poi assunta dal presidente della repubblica Ben Alì (1987-2011) in qualità di comandante supremo delle forze armate e divenuta infine stendardo presidenziale per tutte le occasioni. Corrisponde alla bandiera nazionale con l'aggiunta di una scritta in oro lil uatan, "per la patria". Prima del 1998 Ben Alì e il suo predecessore Burghiba (1957-1987) non avevano stendardi particolari se non la bandiera nazionale, talora in forma quadrata e ornata di frange.



Bandiera istituzionale della presidenza della repubblica, introdotta dal presidente Ben Alì in data imprecisata, ma comunque dopo il 1998. Drappo violetto ornato di frange dorate, con il monogramma JT (= al-Jamhuriya at-Tunusiya) contenuto in un'ellisse e circondato da fronde, il tutto in bianco. A quanto sembra, le bandiere presidenziali sono rimaste in uso anche con l'attuale titolare interinale Fuad Mebazaa, dopo la cacciata di Ben Alì.


Bibliografia
Archivio personale (iconografia) -
Franciae Vexilla, 15/61, 1999
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TUNISIA - Bandiera della capitale

© Roberto Breschi

TUNISI

Tunus, Tünis





Bandiera della capitale della Tunisia adottata in epoca (recente) non precisata, azzurra con lo stemma ufficiale della città. Su quest'ultimo è raffigurata la grande moschea dell'Olivo (al-Zaytuna) risalente all'VIII secolo, con il minareto ristrutturato nel XIX secolo. In primo piano la Porta Verde (Bab el-Khadra) della città vecchia e in alto un nastro verde con l'emblema della Tunisia e il nome della città in caratteri arabi.

Bibliografia - Internet (FOTW - Sito istituzionale)

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ALGERIA - Bandiera di bompresso

© Roberto Breschi

Repubblica Democratica popolare di Algeria,
Al-Jaza'ir, Al-Jamhuriya al-Jaza'iriya ad-Dimukratiya ash-Shabiya
, da c. 2010


Bandiera di bompresso della marina militare algerina, attestata dal SHOM nel 2010 e confermata da fotografie. Drappo azzurro con un piccolo cantone costituito dall'insegna della marina, nella versione con le ancore bianche.


Bibliografia
Album SHOM , corr. 5, 2010 - Archivio personale


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ALGERIA - Bandiera della capitale

© Roberto Breschi

ALGERI

Al-Jaza'ir, Dzayer





Bandiera della capitale algerina, azzuro-verde con lo stemma al centro. Lo scudo, bordato d'oro e cimato da una fortezza a mo' di corona è diviso in sbarra d'azzurro e di verde; al centro, la mezzaluna e la stella rosse sostenute da due leoni d'argento riproducenti quelli su una porta della città. L'imbarcazione in campo azzurro ricorda la costante e antichissima tradizione marittima e commerciale di Algeri, nota fin dai tempi dei Fenici, fondatori della città. La ruota dentata, le spighe e la penna in campo verde, simboleggiano l'industria, l'agricoltura e la cultura rispettivamente.


Bibliografia - Internet

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LIBIA - Bandiera reale

© Roberto Breschi

Regno Unito di Libia, Al-Mamlaka al-Libiya al-Motahidda, c. 1953-1963
Regno di Libia, Al-Mamlaka al-Libiya, 1963-1969



Stendardo del re Idris introdotto verso il 1953, confermato dalla nuova costituzione del 1963, quando il regno assunse una struttura unitaria, e abolito nel 1969 con la caduta della monarchia. Il re riprese la sua bandiera nera con crescente e stella di emiro della Cirenaica, aggiungendovi una corona reale nel cantone.


Bibliografia
Flag Bull., IX:1, 1970 - Archivio personale

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CENTRAFRICA - Stendardo imperiale

© Roberto Breschi

Impero Centrafricano, Empire Centrafricain, 1977-1979



Stendardo di Jean-Bédel Bokassa, che si era autoproclamato imperatore dell'Africa Centrale nel 1976, alzato il giorno dell'incoronazione celebrata il 4 dicembre 1977, primo anniversario dell'avvento della monarchia e durato sino alla cacciata del dittatore (20 settembre 1979). Bokassa, che si considerava il nuovo Napoleone africano, volle uno stendardo verde, colore ritenuto il prediletto dal Bonaparte; e anche l'aquila d'oro sovrapposta al sole radiante era ispirata alla simbologia napoleonica.


Bibliografia
Flag Bull., XVII:2, 1978

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