LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

PERSONAGGI

 

IL POETA BEPPE MARIANO, CRITICO TEATRALE E CINEMATOGRAFICO

Beppe Mariano è nato a Savigliano, dove è sempre vissuto, tranne due lunghi soggiorni a Torino e a Firenze, dove ha anche insegnato storia del teatro presso la «Scuola dell'Attore». Negli anni sessanta si è diplomato in cinematografia. Negli stessi anni, dopo aver ottenuto il premio «Pisa» con una raccolta di poesie, la stessa raccolta fu pubblicata con la prefazione del critico letterario Clemente Fusero. Il quale presentò Mariano su «Realismo Lirico» di Firenze e «La carovana» di Roma (diretta da Riccardo Bacchelli). Negli anni settanta Mariano è stato co-fondatore e redattore della rivista letteraria di rilievo nazionale «Pianura» (diretta da Sebastiano Vassalli). Successivamente per nove anni è stato redattore della rivista fiorentina «Salvo Imprevisti» (diretta da Mariella Bettarini) e di «La luna e il falò» (diretta da Beppe Manfredi). Negli stessi anni ha collaborato con racconti e articoli letterari alla «terza pagina» della Gazzetta del Popolo di Torino. Per vent'anni ha scritto di teatro sulla stessa «Gazzetta del Popolo» prima su «Stampa Sera» poi. Negli anni settanta, auspice Albino Galvano, è stato attivo con esposizioni di poesia visiva.

È stato direttore Artistico del Teatro Toselli di Cuneo. Un suo atto unico ha vinto nel 1987 un concorso nazionale ed è stato messo in scena dal «Teatro delle Dieci» di Torino, con la regia di Massimo Scaglione. Ha collaborato e collabora a riviste letterarie e teatrali. È presente in antologie e studi critici. E' stato tradotto in lingua francese e rumena. Hanno scritto di lui, tra gli altri, Giorgio Bàrberi Squarotti, Giorgio Luzzi, Giovanna Ioli, Barbara Lanati, Claude Vegliante, Gian Luigi Beccarla, Giuseppe Conte, Lionello Sozzi, Sebastiano Vassalli.Nel 2000 è stato inserito nella prestigiosa antologia del «Mitomodernismo», curata da Giuseppe Conte, Tomaso Kemeni e Stefano Zecchi.

Raccolte poetiche pubblicate:

«Il cercatore», Il Punto, Torino, 1965;

«Verde Celeste S-clin» Il Bagatto, Bergamo 1980, prefaz. di S. Vassalli «Notizie dalla Castiglia» quaderni di Barbablù, Siena, 1987, «Ascolto dell'erba», L'Arciere, Cuneo, 1990, prefazione di Giorgio Luzzi e Giovanna Ioli (vincitore del «Moncalieri» 1991 e secondo premio al «Manzoni» e al «Pannunzio» 1992);

«La leggenda di Mòria», 1994 (vincitore di «Antiche come le montagne»), è stata musicata da Rita Portera e rappresentata;

«Scenari di congedo», Genesi, Torino, 1996, con prefazione di Giorgio Barberi Squarotti, postfazione di Barbara Lanati. (Premio speciale per la poesia al «Cesare Pavese» a Santo Stefano Belbo);

«Il sorriso e lune del Monviso», Ed. Joker, 2000, prefazione di Giorgio Luzzi.

Nel 1990 ha ottenuto il Primo Premio al «Cesare Pavese» per la poesia inedita (pres. Giuria: Giuliano Soria).

Si è interessato al rapporto poesia e danza collaborando con la coreografa Graziella Zocchi.

È stato invitato: ad Ivrea alle «Serate olivettiane di poesia», più volte alla prestigiosa «Biennale di Poesia» di Alessandria, a rassegne di poesia organizzate a Torino, a Milano, a Firenze, ad Alassio, ecc. È membro della giuria sia del «Premio Cocito per la narrativa edita» (Pres. Guido Davico Bonino) sia del «Premio Esperienze in giallo» a Fossano (Pres. Franco Piccinelli) sia del «Premio Neruda» a Torino.

luigi botta

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