LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(20 dicembre 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», informato che alla recente tornata (10 dicembre 2002) della casa d'aste «Della Rocca» di Torino sono state «battute» sei opere -ritratti di indubbia qualità appartenenti alla famiglia saviglianese dei Ferruccio- che l'estensore della scheda pubblicata in catalogo e relativa alle stesse (arricchita delle immagini fotografiche a colori), prof. Arabella Cifani, indica come appartenenti alla Scuola di Savigliano, «seguace di Giovanni Antonio Molineri»; tenuto conto che le opere in questione appaiono così segnalate alle pagine 18 e 19 del catalogo: «122 Scuola di Savigliano. Seguace di Giovanni Antonio Molineri. Sei ritratti di illustri personaggi. -A- Anonimo con scritta sul lato: "Aetatis suae anno XXXX." -B- Franciscus Antonius Ferucius Aetatis suae XXXXVI. MDCXXXVI. -C- N. Ferrutius ob Bennis Bene Gestam Praetura Vexillum Meruit. -D- Cap.o Fran.co Ferruccio, Serg. Magg.delle Città di Saluzzo e Savigliano per S.A. Ser.ma. -E- Bonif. VII Pontif. Francisci Ferrutij Filius. -F- Anonimo con scritta a lato: "Aetatis suae LVII anno MDCXVII". Olio su tela. Cm 100x77» e sono disponibili alla lettura, con relativo testo critico della prof. Cifani, nel sito web http://www.dellarocca.net/cat021210/cat021210_121-150.html; preso atto che le opere sono andate all'asta senza alcuna offerta da parte dell'Amministrazione saviglianese e sono state aggiudicate non si sa bene a chi, e comunque sicuramente al di fuori dell'ambiente pubblico saviglianese; rilevata l'importanza delle stesse per la ricostituzione di un patrimonio storico-artistico locale purtroppo disperso, che meriterebbe di essere ricondotto nei luoghi d'origine (con un impegno finanziario e culturale programmato nel tempo e messo in bilancio dalla pubblica Amministrazione), studiato in relazione all'appartenenza alla scuola saviglianese del Seicento (sicuramente la più importante del Piemonte), rivalutato e fatto oggetto di pubblica esposizione nei locali cittadini a tale scopo deputati; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere per quale motivo l'Amministrazione saviglianese non ha ritenuto importante e prioritario partecipare all'asta, ben sapendo che simili occasioni sono rarissime e quando possibili sollecitano l'interesse di chi -pubblico o privato- è amante dell'arte, è collezionista, è accaparratore di beni artistici, è geloso di un patrimonio di grande qualità, e conseguentemente acquista per fruire personalmente dei beni di sua proprietà (negandoli quindi a chiunque, compresa l'Amministrazione pubblica) o lo fa per speculare, riproponendo poi con una maggiorazione di prezzo -proprio alle Amministrazioni pubbliche, che saranno poi soggette alle imposizioni fatte- l'oggetto del suo precedente acquisto.

TORNA A CASA