Antichi Mestieri

Capitolo 5

Perdite dello strumento

Come individuarle :

Suonando, se ti accorgi che vi è una perdita nello strumento, esistono diversi modi per individuarla.

Negli strumenti a pistoni o a cilindri è possibile fare una prima verifica, estrai una pompa alla volta quasi completamente attendi un paio di secondi poi premi il cilindro o il pistone corrispondente, nel momento che lo premi dovresti sentire un rumore sordo provenire dalla campana.

Più lunga è la pompa più forte è il rumore se è molto corta sarà quasi impercettibile, questo suono si sente anche spingendo dentro le pompe.

Se non senti nessun rumore oppure è molto debole, probabilmente può esserci una perdita, allora come seconda verifica estrai la pompa completamente e riempila d’acqua, poi chiudi un foro con un dito e soffia nell’altro, se c’è una perdita vedrai uscire l’acqua, in particolare fai attenzione alle vere. Per aiutarti mettiti davanti ad uno specchio, potrai vedere anche i punti più nascosti.

Quest’operazione la puoi fare anche usando il fumo di una sigaretta al posto dell’acqua.

La perdita però potrebbe non trovarsi sulla pompa ma nelle femmine o addirittura nella macchina, allora a questo punto devi riempire di acqua tutto lo strumento oppure soffiare del fumo, se si tratta di uno strumento a pistoni estrai la terza pompa o la quarta se c’è, tieni premuto a fondo il pistone corrispondente, chiudi il foro di uscita della femmina e soffia con forza. Prova premendo un pistone alla volta sempre però tenendo l’ultimo abbassato.

Negli strumenti a cilindri invece procedi come sopra ma estraendo la pompa generale al posto dell’ultima pompa, chiudi il foro della femmina e soffia.

Un altro metodo consiste nel mettere, aiutandosi con uno stuzzicadenti, un po’ di detersivo liquido o un goccio d’olio dove si sospetta la perdita, soffiando saranno visibili le bolle d’aria che fuoriescono.

Le perdite però potrebbero non essere nelle pompe o nello strumento ma nei cilindri o nei pistoni, lo noti perché l’acqua o il fumo escono dai piattelli. Una piccola perdita è normale, ma se la perdita è eccessiva la cosa è grave al punto da richiedere la sostituzione dei pistoni o dei cilindri. Se credi che il tuo strumento necessita di questo tipo di intervento, è bene rivolgersi ad un bravo riparatore o alla casa madre.  

 

 

Trovata la perdita procedi con la saldatura, cerca di pulire accuratamente con la punta della limetta tra la femmina e lo stortino. Questo tipo di riparazione non è facile, perché il più delle volte l’interno della femmina è molto sporco e lo stagno trova molta difficoltà a penetrare, l’importante è riuscire a metterne almeno un filo all’esterno in modo da chiudere superficialmente il foro.

Invece se la perdita è causata da un buco che si è creato in uno stortino o sulla canna d’imboccatura, gratta con la limetta intorno al buco e se riesci anche all’interno stando molto attento perché è facile, che il materiale sia ormai marcio e il buco si allarghi.                      

Poi, se ti ritieni abbastanza abile prova a saldarlo con la fiamma però stai molto attento, perché il tubo con cui si fabbricano gli strortini e la maggior parte dello strumento solitamente è di mm 0,5 o 0,6 di spessore ed è molto facile che scaldando troppo, entri stagno in eccesso e vada ad ostruire il foro interno. In questi casi è meglio usare il saldatore elettrico, dopo aver pulito il buco sporcalo di pasta salda, scalda il saldatore e una volta raggiunta la temperatura prendi con la punta del saldatore una goccia di stagno, appoggia il saldatore sul buco e tienilo fermo affinché non si scalda il materiale e vedi lo stagno fondersi intorno al foro.

Capita spesso, a chi ha la salivazione molto acida, che si formino questi buchi in uno strumento oppure a chi vive in luoghi di mare, infatti, l’aria salmastra favorisce la corrosione del metallo, i primi sintomi di questa corrosione si notano dal formarsi di piccoli puntini rossi, anche se lo strumento è laccato, questi puntini col passare del tempo si bucano. La parte più soggetta è la canna d’imboccatura.

Per gli strumenti a tasti, clarini sassofoni ecc. Prendete una lampadina molto piccola con del filo sufficientemente lungo collegato ad una batteria, infilatelo all’interno dello strumento, oscura l’ambiente in cui lavori, accendi la lampadina e osserva se da qualche chiave s’intravede la luce.

Potrebbero essere i cuscinetti da sostituire, oppure sono i bordi dei fori da ripianare con le apposite frese che in Italia purtroppo non si trovano in commercio. In ogni modo per quest’ultimo tipo d’intervento ti consiglio di portarlo da un riparatore qualificato.