Credere alle leggende è come sognare... 

"Il sogno è una fantasmagorica rappresentazione di un desiderio"   (Freud)

 

  ... Maui e il delfino ...


Un'antica leggenda maori (l'antico popolo che colonizzò la Polinesia) narra il meraviglioso viaggio intrapreso da un giovane pescatore di nome Maui che viveva molti secoli orsono in un villaggio sull'Isola Madre (l'attuale isola del Nord in Nuova Zelanda).

Maui era spinto da una vivace curiosità e ad ogni sorgere del sole si chiedeva da dove provenisse quell'enorme disco splendente che puntualmente compariva all'orizzonte. Cosa c'era oltre la grande onda dell'Oceano? Dove andava "MANU", il "Dio pescecane", quando lasciava il reef alle prime ombre della sera? Maui amava l'oceano; da esso raccoglieva solo ciò che gli serviva per sostentare la sua famiglia.

Costruì una piroga per la "grande onda", attese l'imbrunire e seguì "MANU" oltre il REEF... La leggenda narra che tre delfini avvicinarono la piroga di Maui ed iniziarono ad accompagnarla, guidandola tra barriere, atolli, ed arcipelaghi... Maui era parte del grande padre Oceano ed in esso si muoveva spinto dall'innata voglia di sapere degli uomini ed in perfetta armonia con la natura. E la natura sembrava comprendere lo spirito limpido di Maui...
Maui giunse al fine in un arcipelago dominato da un possente vulcano: le isole Hawaii. "HONU" la grande tartaruga, scivolò al fianco della piroga, i tre delfini la spinsero all'interno della laguna. Maui diede il suo nome a quell'isola... Il sogno di Maui si stava realizzando. Passo dopo passo, onda dopo onda, egli comprendeva le Leggi della natura, i suoi meccanismi, i suoi piccoli e grandi segreti

... Eolide: il delfino di Iaso... 

Questa è una delle leggende greche più famose. Nessuno sa per certo se la storia del delfino e del ragazzo sia vera. Se sia stata scritta in un 'epoca in cui balene e delfini erano considerati amici dei pescatori e si credeva che ucciderli portasse sfortuna.
Un giorno alcuni ragazzi della città greca di Iaso, dopo aver corso e lottato in palestra, scesero alla spiaggia per lavarsi. Un delfino che nuotava là si innamorò del ragazzo più bello e nuotò fino alla battigia per andargli vicino. Sulle prime il ragazzo si spaventò e scappò, ma 
poco per volta, vedendo il delfino ogni giorno, si rese conto che era un animale mite e i due diventarono amici. passavano ore e ore nuotando e tuffandosi insieme, e qualche volta il delfino si lasciava cavalcare dal nuovo amico. Tutti i giorni il delfino aspettava il ragazzo al 
termine della scuola e insieme giocavano nelle onde. Gli abitanti della città erano stupefatti e si divertivano a osservare i giochi del ragazzo e del delfino. Ma un giorno il ragazzo, molto stanco, si buttò sul dorso del delfino e urtò con l'ombelico la pinna dorsale tagliente dell'animale. Si ferì gravemente e morì dissanguato. Il delfino non si accorse di nulla finché non avvertì che il corpo del ragazzo era diventato molto pesante e vide il mare rosso di sangue. Disperato, si gettò, con il cadavere del ragazzo, sulla spiaggia vicino alla palestra 
dove si erano incontranti per la prima volta. Là giacquero insieme, il ragazzo morto e il delfino arenato morente. L'amore del delfino per il ragazzo colpì al tal punto gli abitanti di Iaso che costoro eressero un monumento raffigurante un ragazzo a cavalcioni di un delfino. 

                                                              Back