... Quattro chiacchere tra amici ...

 

Che i delfini, in qualche modo, comunicassero tra loro e con chi sta 
loro intorno, con fischi, brontolii, gorgoglii e piagnucolii, non è una 
novità.
Ma che questi simpatici mammiferi riuscissero persino a riconoscersi e 
a chiamarsi per nome, utilizzando un suono diverso per ognuno, questo 
sì che può stupire! La scoperta viene attribuita a Vincent Janik, un 
biologo americano che ha studiato i delfini durante le loro battute di 
caccia al salmone sulla costa scozzese, presso Moray Firth. 

Per le sue ricerche lo scienziato ha utilizzato delle sofisticatissime 
attrezzature, dette idrofoni, con cui ha registrato ben 1719 suoni 
emessi da questi mammiferi. Inoltre si é avvalso dell'aiuto di ben 5 
validissimi collaboratori, dall'udito... sopraffino. 
Il risultato é stato sconcertante: ogni singolo esemplare si presenta 
ai suoi compagni con un singolo suono, simile ad un fischio umano. Un 
vero e proprio saluto, una presentazione a tutti gli effetti, anche se 
non si può parlare di "linguaggio" vero e proprio. 
Gli altri delfini lo imparano, lo ricordano e sono in grado di 
riprodurlo nel momento in cui vogliono chiamare un compagno. 

Il "verso" é quindi molto importante per il delfino, che lo utilizza 
anche per muoversi ed orientarsi nel mare e per trovare le sue prede, 
prevalentemente piccoli pesci e cefalopodi. Anzi, in questo caso 
specifico, il delfino emette proprio dei suoni particolari, detti clic, 
che invia davanti a sé. 
I suoni rimbalzano contro gli ostacoli in cui si imbattono e ritornano 
al delfino, che così può riconoscere tutto ciò che lo circonda. Una 
seppia da un pescecane, uno scoglio da una bagnante, un'alga da una 
scarpa sfondata, una delfina da un polipo.
In questo modo anche il resto del branco sa se é il caso di muoversi, 
perché in presenza di una succulentissima preda da spartire, o 
continuare a nuotare pigramente lasciandosi cullare dalle onde. 
Insomma, un po' quello che succede nel mondo delle scimmie: ovviamente 
in un ambiente diverso, verde e frondoso, a un po' di metri d'altezza e 
non di profondità. 

Ma gli studi di Janik non si sono fermati. Mesi fa in Australia, fu 
messo Sotto esame, questa volta, il rapporto tra madre e cucciolo. La 
delfina mamma lancia particolari segnali di riconoscimento al proprio 
figliolo, lo chiama come qualsiasi mamma con il proprio bambino, o no?

Le ricerche sono ancora in corso. Quello che si sa da tempo, 
sull'argomento, é il particolare metodo utilizzato dalla delfina per 
allattare: schizza il latte direttamente dentro la bocca del cucciolo. 
Questo perché il piccolo non ha le labbra e non riuscirebbe mai e poi 
mai a succhiare.

 

   

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