TU

di Cucciolo

Oggi è stato un inferno. Continuo a cercare invano i tuoi occhi, ma se poi gli sguardi s’intrecciano, mi gela il cuore. Non sono bravo a fare il protagonista ma neppure a fare il gregario, non so fare l’amico se amo. O forse saprei farlo, ma fa male, io non ho mai sopportato il dolore, o meglio non voglio più soffrire. Ha piovuto, segno del destino, segno che non sorgerà mai il sole tra noi due. Ho pensato di parlarti, ma mi vergogno e non so nemmeno il perché, non mi capisco più, se mai mi sono capito. Adesso sono qui, digito lettere su questo computer, perdo tempo insomma. Avrei voluto tagliarmi i capelli, per provare ad essere più bello ai tuoi occhi, ma tanto domani sarà la solita storia, non mi calcolerai, non mi guarderai, non mi saluterai. Lo sapevo che era sbagliato dirti quanto ti amo, immaginavo la tua reazione. Non posso campare con la lurida speranza che tu rimanga sola, per poterti consolare, non è da me. Se non fosse per questa mia maledettissima paura di te, avrei colto l’attimo giusto, sarei riuscito a sfinirti del mio amore, non è così. Che devo fare? Adesso cosa faccio? Come mi comporto? Chi mi risponderà?

Ti sei allontanata da me oggi, ogni volta che mi avvicinavo e non mi hai mai rivolto nemmeno una parola, credevo che fossimo rimasti amici, “meglio di prima” mi dicesti, io c’ ho creduto. Non mi lasciare così, per favore, ti prego. Non chiedo amore, chiedo magari di conoscerti meglio, di capire i tuoi sguardi, di poterti dire “ciao” senza vergognarmi. Non chiedo tanto, non chiedo niente. Se le persone sapessero di me, comincerebbero a prendermi in giro, perché è giusto così, sono imbranato e non combinerò mai niente con te, con nessuno forse. Non so più che dire, mi contraddico adesso se dico che ti vorrei amare, ma è la verità, diciamocela allora questa verità! Non so neppure io cosa fare, non so cosa voglio, anzi si, forse lo so troppo bene. Ti amo, e non c’è altro nella mia testa per adesso, ma è meglio che ci fosse qualcos’altro da pensare, perché tanto io non sono che un granello di sabbia per te, mentre tu per me sei un intero deserto. Forse non avrei dovuto neppure scrivere tutto questo, non ne capisco il senso, ma era per mettere in chiaro, a me stesso che sto male, ma non per te, per me! E questa volta non riesco a riprendermi, non riesco proprio, anzi mi faccio trascinare da questa malinconia e chissà dove mi porterà. E’ tardi, dovrei studiare, o forse no, non so, non so più niente…