PENSIERI

di Cucciolo

Mi manca la carta, la penna, mi mancano le sensazioni forti dello stringere tra le mani l’oggetto della mia ispirazione. Nero su bianco, niente righe, niente quadri, solo il bianco ed il nero che pian piano si va facendo, come una lunga ruga, che riporta con precisione la strada della mia mente, il volto segnato della mia esperienza. Devono correre liberi questi miei pensieri, devono sfrecciare davanti a chiunque voglia condividerli con me, devono esplodere in un’apoteosi di fantasia e creatività. Non dovranno mai stancarsi di correre lontano, non dovranno mai stancarsi di non essere compresi, saranno sempre al centro dell’attenzione, nel bene e nel male. Avranno tempo per cambiare, per essere incoerenti, da un tempo all’altro della mia esistenza. Dovranno capire che tutto si evolve, che tutto cambia, anche illogicamente, dovranno imporsi con forza, anche se saranno confusi, perché io so che loro hanno dentro la verità, la mia verità e tutto ciò che le sta attorno, fin anche la tutta la mia vita e tutti i miei sentimenti più profondi o perversi. Avranno sempre carta bianca per esprimere tutto la loro malinconia, o la loro felicità, il loro amore, il loro odio. Dovranno essere sempre pronti a raccontare l’amore che adesso, in questo momento io provo per lei, l’odio che provo ancora verso di me, mai perdonatomi per tutto ciò che è stato e che cerco vanamente di cancellare dai fogli ormai indelebilmente macchiati del mio passato. Saranno i testimoni più fidati del mio sentimento, del tenero battere rosso del mio cuore, saranno le guardie della mia volontà, mi aiuteranno a sopravvivere là dove i pensieri come i miei non contano ormai più. Saranno l’unica astrazione che mi permetterò, che potrò permettermi, saranno fulminei, di modo che io non possa mai fermarli, che io non possa mai ferirli, perché loro sono l’unica parte di me ancora capace di sperare, di volare oltre tutto ciò che mi accade attorno ogni giorno di questa vita da prigioniero della mia forma di inutile ed ipocrita essere umano. Saranno l’unica cosa sublime tra tanti pensieri cattivi, saranno coloro che un giorno mi faranno delirare e nell’ultimo mio sospiro, preludio della morte, mi porteranno il sorriso, porteranno il pianto a chi sarà al mio capezzale. Porteranno lontano tutto ciò che io sono stato, sono e sarò. Saranno loro i miei più sinceri amici, specchio di ciò che sono, di ciò che per molti non appaio. Sapranno cosa voglio e cosa penso, sapranno che mi sono innamorato e che per una volta tutto questo amore non mi sembra vano. Capiranno quando sarà il momento di confessare il mio sentimento e mi consiglieranno il modo per entrare nel suo cuore, saranno lì, a consolarmi se lei non mi accoglierà o a festeggiare il matrimonio del mio cuore col suo cuore. Ovunque loro saranno io starò alla finestra ad aspettare che portino con sé qualche loro simile, qualcuno che li capisca a fondo, che li comprenda veramente. Vi auguro, pensieri miei, di andare lontano e portare al mio nuovo Amore tutta la vostra creatività e tutta la vostra nobiltà d’animo, perché lei non debba mai soffrire, perché lei non debba mai piangere, perché a lei non manchi mai nulla, perché lei sia per sempre l’altra metà dei miei pensieri.