MI CHIESERO COS’ERA PER ME IL BLU

di Cucciolo

Mi chiesero cos’era per me il blu…

Risposi che il Blu, per me era blu, il blu è qualcosa di visibile ed astratto, un orizzonte raggiungibile, il primo colore, prima del bianco e del nero. Un canto di punti, una danza di gocce, una canzone nel cielo d’estate, una curva dell’anima, una pura convinzione. Ingenuità, questo è il blu, la consapevolezza che tutto scorre e ci invecchia, un’ esperienza lunga che continua ad ampliarsi, una sfumatura della vita, la malinconia e la troppa voglia di essere buono con tutto ciò che ci circonda. L’incapacità di fare del male, la vita non racchiusa in un bicchiere, un colore libero, non comprimibile dalle volgari generalizzazioni umane. “Un barattolo pieno d’aria non è azzurro” risposi, “una bottiglia piena d’acqua un produce onde, non è ingenua azzurrità ed impetuosa tempesta.”

Il blu è libertà di vivere, solo il mare ed il cielo sono azzurri ed immensi, un barattolo ed una bottiglia non sono liberi, sono la normalità delle cose, non contemplano il blu, non capiscono l’immensità del suo splendore. Il blu è onda altissima che sommerge i pensieri, il blu è la completezza del mondo, il blu è i colori, il blu è tutto. Il blu è l’assenza di dolore e la consapevolezza che questo esiste e ci farà del male. Il blu è pensiero, contemplazione della parte più profonda della nostra vita. Il blu è mancanza di perversione, chiarezza e coerenza, il blu è liquido, il blu è aria che non ribolle, che non ghiaccia, il blu non è caldo, non è freddo, non è umano. Il blu è parte della mia vita, è una condizione di equilibrio tra l’esistenza e la dolce malinconia. È il mediatore dei miei sensi, il blu è odore, tatto, è liscio, è cobalto puro, è elettrico ma non fa male, non è corrente e non si sposta, estasi continua ed immobilità. Il blu è certezza, l’unica, il blu è tutto ciò che piace, è cangiante, diventa azzurro, celeste, viola, scuro, il blu è un’immensità di stati d’animo, è soggettivo, il blu è diverso per ognuno di noi, il blu è libera percezione di quello che siamo o che non siamo, il blu è invasione di spazi liberi. Il blu è acqua zampillante nel cielo bruno d’autunno, il blu è riposo e fantasia, il blu è pazzia dietro le ferrovie, il blu è bellezza di uno sguardo. Il blu è tagliente, è la lama che taglia una per una tutte le memorie, il blu è miracolo di passaggio, il blu è una delicata ossessione…

Prima che andasse via risposi che il blu per me era l’amore, era lei e che tutto attorno c’era solo grigia apatia. Lei sorridendo malinconicamente si allontanò con passi blu dal triste buio statico ed incolore della mia esistenza, lasciandosi dietro una scia di odore blu liscio ed il ceruleo ricordo del suo amore blu... l’unico colore in cui lei poteva esistere…