VENTO DI PRESAGI

 

di Nicola Costantino

 

I fanciulli,

andavano randagi nei cortili,

fra i cani, ad inseguire

il sole fra le pietre.

Quando morì il fanciullo,

il padre,festeggiò la sua follia

con una brocca di vino,

guardò nel cielo in cerca di ricordi.

Sembrò non capire e sorrise

come cosa buffa, impensabile,

poi gridò a lungo col volto fra le mani.

Si lacerava il chiasso

ai rintocchi serrati e tutti svanirono.

Occhi gonfi di veglia e rugiada

sfilando per le vie dietro la croce.

I fanciulli comparvero-i più grandi

con occhi larghi, i piccoli ridenti

a contendersi i fiori calpestati.

Poi nell’aria restò, con l’eco fievole

della campana, un empito di trilli.

Ma i vecchi dalle soglie

rimasero a chiedersi perché

e annusavano vento di presagi.