MIA FIGLIA

di Marcello Qualsiasi

 

Mia figlia gioca sola,

gli occhi pieni di colore,

non sa che cos’è il mondo,

non sa come si muore.

Non sarà il tempo sulle dita

a piegare il quel ricordo,

non sarà un giorno di pietà

a cancellare il nostro lutto.

 

Mia figlia gioca sola,

senza le mani forti di un padre,

mio marito, morto altrove

che non potremo mai riabbracciare.

Come potrà capire mia figlia

la sicurezza che lui dava a me?

come saprà scacciare la notte

senza un padre da stringere a sé?

 

Mia figlia gioca sola,

non avverte la mancanza,

percepirà come tutti la guerra,

come l’ombra di un’assenza.

Non saprà mai che ha portato via

anche suo padre in mezzo a mille altri,

non saprà di chi sono i suoi occhi,

la metà di una vita che non saprà mai.