A ME STESSO

di Nevershard

A me stesso rivolgo questa domanda.

A me stesso, che mente sorprende

com’anima errante, a fantasticare,

per terre e per mari, d’amori e danari.

Ora il quesito si pone incombente:

quando sazio d’amore, di fantasia,

vivrò del nulla reale, in questo deserto

di masse, con mistici atei, sicari di Dio,

uomo, dunque, pur, sarò io?