BE-BOP-(A-LULA) |
Apertura alare | 86 cm |
Peso | 180g |
Superficie alare | 14 dm^2 |
Carico alare | 13 g/dm^2 |
Profilo | Personale |
Batterie RX | 5 NiCd 2/3AAA da 200mAh |
Servi | 3 Hitec HS-55 |
Il profilo è personale, derivato dal AG455 di Mark Drela, nato per i DLG, e modificato rendendolo leggermente autostabile. Elaborazioni e stampa realizzate con Profili2 di Stefano Duranti. |
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La curva del coefficiente di momento è la parte più critica in un profilo per tuttala. Si nota che bisogna rimanere sopra i 100KRe per evitare quella fastidiosa buca che rende instabile il modello. Fortunatamente è sufficiente volare a circa 10m/s (precisamente tra i 6 e i 12m/s, dipende anche dalla corda alare), e vi assicuro che è un modelletto più veloce di quanto non si immagini. Se vi interessa potete scaricare il file.dat. Il profilo in volo è leggermente più reflex di quello presentato, circa 1° di deflessione, in pratica il Cm è leggermente più positivo, e il Cl leggermente inferiore. Ho poi scoperto che un BU spesso, come viene usato sull'originale che ha gli alettoni in balsa, a prezzo di un leggero aumento del Cd riesce a livellare la curva del Cm rendendolo quindi più costante al variare dell'assetto!!! |
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La deriva è in depron da 3mm, con due tondini in carbonio da 2mm che fungono da longheroni e pioli di fissaggio. E' molto leggera e discretamente robusta, e in caso di rottura si può ricostruire recuperando i due tondini. | |
I due pioli in carbonio si inseriranno in un pezzo di coroplast posto sotto le ali. Per recuperare il gioco e creare il giusto attrito ho aggiunto dei pezzi di guaina termorestringente. |
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Ho usato della guaina anche per fissare temporaneamente i cavi dei servi alari ad un bowden solo per poterli far passare attraverso l'apposito canale scavato nel polistirene | |
Dettaglio del sistema già detto. | |
Posizione dei servi alari e scasso centrale per il servo dell'elevatore. Non vi sono longheroni alari, la fibra di vetro da 50g/m^2 è più che sufficiente. La cerniera delle parti mobili è ricavata dalla stessa fibra di vetro, piegata in modo che si rompa la resina ma rimanga il tessuto. Dopo una decina di ore di volo è ancora al suo posto, se e quando si romperà basterà mettere il classico nastro trasparente. |
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Posizionamento dei componenti nella fusoliera in epp. Ho usato celle al nicd solo perchè le avevo prese in offerta e non sapevo più dove usarle :-D Ho messo 5celle perchè altrimenti avrei dovuto aggingere piombo per il centraggio, e inoltre la ricevente Jeti 5ch ho notato da precedenti esperienze che non gradisce i cali di tensione, così il problema non si pone e posso sfruttare le celle fino al limite. Indicativamente dovrei avere 2h di autonomia, ma preferisco non spingermi oltre 1h30'. |
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Sul lato del musetto ho inserito due rinforzi in compensato da 8/10. Sembra un canarino carbonizzato vero?!? :-D |
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All'estremità della semiala sinistra, dove afferro l'ala per il lancio, ho inserito dei rinforzi in balsa anti-schiacciamento. | |
Si nota il coroplast, attaccato con biadesivo, per il fissaggio della deriva. Successivamente ho poi aggiunto per sicurezza un piccolo pezzo di nastro fibrato. | |
I comandi della superfici mobili sono realizzati con tondini in carbonio, da 1mm per alettoni, da 1.5mm per l'elevatore | |
Basta un piccolo tocco di colore sul musetto a renderlo più accattivante | |
Il bello di questo modello è che è pronto al volo in 10 secondi. Ho tenuto le controsagome del polistirene tagliato, così si possono usare per un comdo e sicuro trasporto, basta fare delle finestrelle in corrispondenza dei rinvii. | |
5eurocent sono il "piombo" che ho dovuto aggiungere per avere un centraggio accettabile, nel mio caso a 22-23mm dal BE alla radice. L'Alula originale ha il CG a 25.4mm (1"), ma ha un freccia negativa di circa 3cm anzichè 4 come nel mio caso. |