BUNGEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!




Ho deciso di riscrivere la pagina sulla catapulta poichè mi sono accorto che la precedente versione dava informazioni imprecise in quanto si mescolavano i vari scopi del decollo fiondato.
E' importante infatti fare una distinzione preliminare su cosa si vuole ottenere:
quota o velocità?

Il primo caso è quello tipico dei veleggiatori da pianura. E' necessario avere una certa quota di partenza per aver la possibilità di volare alla ricerca di ascendenze.
Nel secondo caso si vuole ottenere facilmente una certa velocità al decollo in modo da evitare lo stallo in quei modelli dal volo veloce quali possono essere delle ventole intubate elettriche (EDF) oppure per lanciare grossi alianti da pendio che richiederebbero lunghe corse a piedi su terreno disagiato.

Naturalmente nulla ci vieta di lanciare con la fionda altri tipi di modello, anche solo "schiumini" col semplice intento di rendere più emozionante e/o più facile il decollo.
Inoltre l'utilizzo in pendio nei momenti di scarsa può consentire di volare quando normalmente non si riuscirebbe: a volte basta avere qualche metro di quota aggiuntiva al decollo per allargare il raggio di azione e trovare l'agognata ascendenza.

Ritornando alla precedente distinzione, riassumo in una tabella i vari aspetti che ci interessano.
Obiettivo
Quota Velocità

Tipo di elastico
Morbido ma ad alto allungamento (tubo di lattice) Forte e robusto (elastico da portapacchi o da teloni)

Lunghezza cavo
Anche 3 volte la lunghezza dell'elastico alla massima estensione La minima indispensabile perchè il modello non tocchi l'erba.

Traiettoria
Simile al traino con verricello o all'aquilone, molto ripida Quasi orizzontale

Posizione del gancio
Arretrata, poco avanti il CG. (in genere tra Bordo di Entrata e CG) Avanzata, davanti al BE

Di mio non ho più molto da dire, non voglio copiare il lavoro altrui però vi segnalo dove trovarlo:
NOTA: io personalmente non ho mai avuto problemi con la catapulta, però vi raccomando:
Buoni decolli fiondati e felici atterraggi!