Immunoconiugati
La notevole
capacità antitumorale di certe citochine è spesso
associata ad un elevato grado di tossicità. Un modo per ottimizzare
il loro potere terapeutico consiste nell'unire tali citochine ad
anticorpi monoclonali, come L19, capaci di localizzarle selettivamente
il tumore. Queste proteine di fusione conservano sia la capacità
anticorpale che la funzione di citochina e mostrano una attività
anticancro superiore a quella corrispondente ad una quantità
equivalente di citochine sole. A tale scopo sono state costruite
le seguenti proteine di fusione:
L19 con IL-12;
L19 con IL-2;
L19 con TNF alpha;
L'interleuchina-12
(IL-12) è una citochina codificata da due distinti geni e
prodotta dai macrofagi a dai linfociti B. E' un etero-dimero con
svariate funzioni: per es. stimola la produzione di interferone
gamma da parte dei linfociti T e NK (natural killer). La proteina
di fusione IL-12-L19 ha dimostrato un potere terapeutico superiore
a quello dell'IL-12 nei tumori murini. Tuttavia solo occasionalmente
si osserva una regressione tumorale e nel caso di una regressione
completa è stato osservato il ristabilirsi del tumore, indicando
l'assenza di un duraturo effetto di protezione. 
L'interleuchina-2
(IL-2)
svolge un ruolo essenziale nelle fasi di attivazione sia della risposta
immunitaria specifica che naturale. Tuttavia IL-2 non ha un diretto
effetto citotossico contro le cellule tumorali, ma induce la regressione
tumorale attraverso la sua capacità di stimolare una potente
risposta cellulo-mediata in vivo .
Un suo utilizzo a scopo terapeutico è limitato dal fatto
che ad alte dosi è soggetta ad una clearance rapida e dimostra
elevata tossicità a carico della parete vascolare.
Il fattore di
necrosi tumorale (TNF alpha) è una citochina rilasciata dai
macrofagi attivati. Stimola le cellule T e induce la proliferazione
sia delle cellule T che B; richiama macrofagi e granulociti, contribuendo
così ad accumulare altre cellule immunitarie in grado di
rilasciare sostanze capaci di generare un processo infiammatorio.
La somministrazione in modelli murini di L19-TNF alpha genera una
sostanziale inibizione della crescita tumorale, tuttavia anche in
questo caso complete remissioni sono state osservate solo raramente.
IL12-L19-TNFalpha
La combinazione di immunoterapie basate su citochine ha mostrato
effetti antitumorali sinergici.
E’ stato dimostrato che combinando le proteine di fusione
L19-TNF alpha e di L19-IL-12
si ha un notevole aumento dell’attività tumorale in
confronto al trattamento basato su dosi equivalenti delle singole
proteine di fusione. Questa contemporanea somministrazione porta
a un più spiccato assorbimento di L-12, dovuto almeno in
parte alle proprietà vasoattive di TNF alpha. Inoltre questo
aumento dell’attività antitumorale osservato per tale
combinazione avviene a spese di un modesto aumento della tossicità.
Alla luce di questi risultati è stata provata la combinazione
di L19, IL-12 e TNF alpha in una unica proteina di fusione, codificata
in una singola catena polipeptidica. Ne è derivata una proteina
omotrimerica che ha mostrato piena attività in vitro. Tuttavia
per le notevoli dimensioni del complesso tale proteina di fusione
non è stata in grado di localizzare il tumore in esperimenti
di biodistribuzione. 
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