30esimoAnniversario Vmax, a parte il raduno, una magnifica avventura.

Si avete letto bene. Raduno a parte, è stato un week-end.... trooooppo divertente.
Sul raduno preferisco spendere solo poche parole; ..la mia personalissima opinione è che
sono state create troppe aspettative, purtroppo, per come ho vissuto io la cosa,
tutte disattese.

Dopo aver partecipato ai vari raduni Vmax Europei, quello tenutosi in Olanda nel 2005
x il 20° in primis, mi aspettavo veramente molto di più per il 30°,
invece si è ridotto ad un semplice ritrovo di moto in mezzo ad un prato sperduto nel nulla.

Peccato, peccato davvero; un'occasione mancata

L’unica cosa che ha reso meno insignificante questo evento, le Vmax presenti.
Dei capolavori sia per l’estetica che per le varie preparazioni tecniche, lo spettacolo l’hanno fatto loro.
Per le foto delle Vmax vi rimando a questo **LINK**:……
Com’e andato invece il Wek-End?
Bene! Anzi benissimo.!!

Quando il gruppo è affiatato, va sempre bene, se poi aggiungiamo tra gli ingredienti, bel tempo
birra fresca a fiumi, buon cibo e... Vmax in abbondanza, non può che essere un week-End spettacolare.

Anche per quest’evento, la meteo ci ha voluto graziare, non c’è stato il sol leone, ma avere il tempo asciutto,
a certe latitudini e per tre giorni consecutivi è molto difficile.

Eccovi il.."diario di viaggio"...


Partenza venerdì mattina da Solbiate Arno, il nostro ormai abituale punto di ritrovo sotto un magnifico sole.

La partenza per Haugenau, la nostra tappa finale, per questo specifico evento è stata fatta in 3 piccoli step.
Un primo gruppetto (Temujin, Tonimax, RockMax, Tritus con Pietro) da Solbiate Arno,



un secondo (Pinovmax , Basetta con Roberta) attendeva al confine con la Svizzera e l’ultimo
(Faina, Daniele e Mariè) a Lugano.

Totale 10 Vmax.







Il viaggio verso nord, è stato veramente molto piacevole.















Raggiunta Airolo, il portale sud, praticamente la porta per il massiccio del Gottardo, vista la
bellissima giornata, abbiamo optato per il passo, decisamente più panoramico e salutare, rispetto al tenebroso tunnel.



... si sale al passo...













...la "Tremula" la vecchia strada, chiamata così perché tutta in sanpietrini





... eccoci al culmine del San Gottardo, sullo sfondo l'Ospizio, noi lo chiamiamo il rifugio











... e dopo una breve sosta, si riparte...







... il confine tra canton Ticino e canton Uri



...Andermatt...







LUCERNA..limite 80km/h





.... Basilea









il confine tra Svizzera e Germania,



...l'ultima sosta carburante, dove un tempo sorgeva la dogana Franco/Tedesca









...si attraversa il Reno... il confine



Un paio di soste carburante x le nostre Vmax, e raggiunta le Germania una più gustosa sosta
culinaria per noi vmaxisti.



Non abbiamo voluto correre, ce la siamo presa comoda, è una vacanza e con tale spirito
abbiamo gestito il tutto, così di fatto, tra una cosa e l'altra (compresa assistenza meccanica prestata ad
un motociclista inglese incontrato ad un pit-stop carburante) alle 18.40 eravamo tutti in hotel.

...manca poco.... Haugenau il centro storico, ancora poco e arriviamo all'hotel







...l'hotel....







Il tempo di scaricare i bagagli e via di nuovo, meta il raduno.
Il nostro programma? Cenare, e passare la serata in allegra compagnia.
Di solito ai motoraduni il bello arriva proprio sul tardi

Raggiunto il luogo del raduno, come accennavo prima, siamo rimasti perplessi;
non un’indicazione lungo il percorso, un unico cartello



davanti all’ingresso del prato, luogo preposto al parcheggio delle moto,
parcheggio che con il sopraggiungere del buio si è dimostrato per giunta poco illuminato.
Sembrava tutto fatto di fretta e in qualche modo … Mah .

Parcheggiamo e andiamo a registrarci, sono mesi che sulla pagina FB del 30° continuano a
menarla che ci si deve iscrivere perché (a loro dire) c'era il rischio di non trovare più niente…. …..
riceviamo la busta riservata ai partecipanti e…. cosa c’è dentro?
Un anello (veramente molto bello)



la patch ricordo,



un tubolare marchiato Yamaha e un DVD pubblicitario di prepararori di Vmax ….

Decidiamo di cenare.

Cenare… un parolone grosso!
Qualcosa abbiamo mangiato, complice la fame che rende tutto appetibile… d'altronde non
c’era poi molta scelta tra hamburger, hot-dog, una specie di piadina con formaggio e wurstel
e una specie di zuppa a base di spatzli conditi sempre con wurstell a tocchetti e una salsa al formaggio.

Si attende l'inizio dell'intrattenimento.... ma niente, solo un gruppo rock sul palco e niente più

Alle 23.00 +/- si rientra in hotel, il freddo e l’umidità della campagna iniziano a farsi sentire,
senza contare la stanchezza del viaggio che ci ricordava che avevamo sulle spalle circa 450 km
Ci diciamo: domani torniamo, sicuramente dopo una bella dormita e con il sole le cose saranno diverse.

Magari!!
L’indomani, il Sabato, il giorno clou, dopo un’abbondante e ricca colazione, torniamo al raduno
e sotto la luce del sole, l’impressione che ne riceviamo non è di molto diversa da quella della sera precedente.













































Però … si vedono le moto…. E questo cancella in un attimo tutto il resto.

Belle, bellissime, una meraviglia. …. decine e decine, una diversa dall'altra... da perdersi
nell'estasi



Guardiamo il programma …. Fino alle 15.00 non è previsto niente, anzi, gli stessi organizzatori
suggeriscono di girare per la regione dell’Alsazia in autonomia, (non è previsto un motogiro collettivo ne una forma di parata)
così, dopoil test culinario della sera precedente, alle 11.00 partiamo, meta un castello
della zona e soprattutto un bistrò dove poter mangiare qualcosa di commestibile.





























































Soddisfatte tutte le nostre esigenze, motogiro panoramico e cibo, rientriamo al raduno,













e li ci tratteniamo per l’intero pomeriggio, gironzolando tra le moto,













assistendo ai giochi tra stati, e incontrando vecchi e nuovi amici.









In serata, con l’avvicinarsi del momento cena, si decide di partire per Strasburgo, è a soli 25 km
sarebbe un vero peccato non andare a visitarla,





in questo modo soddisfiamo contemporaneamente due diverse esigenze
la visita ad un luogo veramente molto bello, chiamato anche la piccola Venezia del nord per i suoi canali





























...per le foto che seguono un grazie Pinovmax

















e il poter gustare qualche piatto tipico alsaziano, in un luogo unico e suggestivo.



Li, in un tipico bistrò lungo uno degli innumerevoli canali del cuoricino di Strasburgo, ci siamo
fermati e da bravi V-Magna, abbiamo gustato i piatti alsaziani, e li, tra brindisi, risate e festeggiamenti, abbiamo concluso la bella giornata.

























Vi chiederete… ma non siete più tornati al raduno?
No… perché alla 22.00, ci è arrivato un sms da un amico rimasto al raduno, che ci informava
che era già tutto concluso.
Alle 22.00 già tutto finito? Ma come… di solito il bello inizia dopo le 22.00!!
Poco male… Strasburgo è una delle capitali più scik d' Europa, qui siamo, qui restiamo ei
passiamo il resto della serata.
Evidentemente in questa zona dell’Alsazia vanno a letto presto.

L’indomani, domenica 6, alle 09.00 eravamo tutti pronti per rientrare.
Davanti all’hotel, tutti gli ospiti già svegli, ci stavano ammirando,.
10 Vmax con il motore acceso si fanno sentire, e sicuramente, non capita tutti i giorni poter
ammirare un tale spettacolo.



Il viaggio per il rientro?
Altrettanto bello come quello dell’andata, compresa la traversata del Reno con un minuscolo
battello che assomigliava molto più ad una chiatta che a un traghetto,
ma tra cigni ed anatre che ci guardavano incuriosite, l’attraversata è stata decisamente insolita .




























Guadagnata l’autostrada, rigorosamente in Germania, visto che è gratuita e priva dei limiti di velocità,
abbiamo puntato le moto a sud, e alle 17.00 eravamo già a Lugano, da dove dopo i saluti e gli
abbracci, ognuno a preso la via per raggiungere casa.
E' stato tutto troppo divertente, e purtroppo estremamente veloce.
Le tre giornate sono letteralmente volate.
Un GRAZIE specialissimo a Mariè,



per la sua compagnia e per il preziosissimo aiuto che ci ha
fornito nei momenti cruciali, come in hotel per la sistemazione delle camere, e al bistrò
per la spiegazione dei piatti alsaziani.

Un ciao a tutti e .... alla prossima avventura.