Grillo Parlante 68/2002

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Grillo Parlante 68/2002
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PRUDENZA
«Un passo falso di chi precede avverte coloro che seguono» 
(Proverbio: Bayombe - Nazione: Rep. Democratica Congo) 

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APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
Inviaci gli appuntamenti organizzati dalle associazioni del tuo paese! grilloparlante@mbservice.it

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16 e 18/05/02 - Verona - Stili di vita per una SOBRIETÀ FELICE... : facciamo la spesa insieme
Gruppo di Lavoro Tematico «STILI DI VITA PER UNA SOBRIETÀ FELICE» della Rete di Lilliput – nodo di Verona organizza: « Una spesa diversa è possibile (senza spaccarsi la testa)?» Breve percorso per favorire una riflessione teorica ed operativa sul significato della spesa alimentare. Cercheremo di trovare insieme risposte a queste domande: Bottega, negozio, supermercato, ipermercato, centro commerciale… cosa ci sta dietro? Il consumo critico: strumento di coerenza personale e/o di pressione politica? Il commercio equo e solidale: cosa significa? Il boicottaggio: quali campagne in corso? Il biologico e le produzioni locali: come riconoscere? Quali certificazioni? Gli acquisti solidali: quali possibilità per costituire un gruppo di acquisto? E quali le difficoltà? Giovedì 16 maggio alle 20.45, presso la sede di Legambiente in Via Bertoni, 4 (Verona) Comunicazione a più voci per presentare esperienze e proposte Sabato 18 maggio dalle 15.30 facciamo la spesa insieme Ci incontriamo davanti alla Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia per recarci insieme ad un supermercato e in un negozio di alimenti biologici e prodotti del Commercio Equo e Solidale per poi confrontare le scelte effettuate. L’attività di sabato 18 richiede alcuni spostamenti in automobile: cercheremo, quindi, di ridurre al massimo il numero di auto. Per chiarimenti o problemi puoi telefonare dalle 19 alle 20 a Marco (045 890 09 16)

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16/05/02 - Verona - LA GUERRA E LA POLITICA INTERNAZIONALE 
Vi comunichiamo cha la CGIL scuola di Verona ha organizzato un incontro con Isidoro Mortellaro, docente di Storia delle Istituzioni Politiche dell'Università di Bari, sul tema LA GUERRA E LA POLITICA INTERNAZIONALE, Scuola Media Statale PACINOTTI di Verona, il 16 maggio dalle ore 16.30 alle 19.30. L'incontro è aperto a tutti.

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16/05/02 - Verona - PACE IN TERRASANTA: DONO DI DIO, COMPITO DEGLI UOMINI
Un caloroso invito a partecipare all'incontro "PACE IN TERRASANTA: DONO DI DIO, COMPITO DEGLI UOMINI" che si terrà giovedì 16-5-2002 ore 20.45, presso Auditorium Fondazione Toniolo (Chiostro S. Fermo- Verona). Interverranno: don Valentino Cottini- biblista, esperto di ebraismo e islamismo; Giuseppe Fraizzoli- direttore Ospedale Sacra Famiglia, Nazareth-Israele; moderatore: Gerolamo Fazzini- condirettore "Mondo e missione".

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16 - 20/05/02 - Torino - Salone del libro 
Salone del Libro di Torino, dal 16 al 20 maggio 2002.

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17/05/02 - Sommacampagna (VR) - Riflessi di Pace/4 
Il Comitato per l'Educazione alla Mondialità, l'Università del tempo libero, la Biblioteca comunale, il Gruppo teatrale "L'Incontro" e l'Associazione Culturale "Lanternamagica" sono i promotori dell'ultimo appuntamento inserito all'interno del palinsesto "Riflessi di Pace". Presso il Cinema Teatro "Virtus", alle ore 21, il Gruppo Teatrale "L'Incontro" metterà in scena "Dirittidiversinversi". Ingresso a pagamento.

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17/05/02 - Verona - Gli Scout chiamano a raccolta i candidati sindaco 
A.G.E.S.C.I. Zone di Verona organizza INCONTRO CON I CANDIDATI A SINDACO ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI, VENERDI’ 17 MAGGIO 2002, ALLE ORE 20.30 presso la CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA (quartiere Saval). Abbiamo invitato i candidati a Sindaco del Comune di Verona ad un incontro aperto ai Capi e ai ragazzi dei Clan, per sottoporre loro alcune questioni (poche, ma concrete) su temi per noi importanti. Sarà un'occasione significativa per conoscere i futuri amministratori della nostra città, per presentare loro la nostra Associazione e perché l'esercizio del diritto al voto sia un'occasione per "partecipare in modo attivo e responsabile alla gestione del bene comune" (P.A., La Scelta Politica). L’INCONTRO E’ APERTO A CHIUNQUE SIA INTERESSATO: CAPI, RAGAZZI, FAMILIARI E CONOSCENTI, PER QUESTO VI INVITIAMO A DARNE NOTIZIA

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17/05/02 - Verona - Crescere dentro più lingue 
Venerdì 17 maggio, ore 18, «Ishtar», Associazione Donne italiane e Straniere, promuove un incontro sul tema "Crescere dentro più lingue. Bambine e bambini nei passaggi linguistici della migrazione" . Introducono Federica Marchesini e Silvana Minozzi. L'incontro di terrà presso il Circolo della Rosa, Via S.ta Felicita 13, Verona.

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17/05/2002 - Cologna Veneta (VR) - Essere Cittadini Oggi / 2 - Gli Statuti di Cologna Veneta
VENERDI' 17 MAGGIO - ore 21 presso il Teatro Comunale di Cologna Veneta: "Gli Statuti di Cologna Veneta nel XV secolo tra consuetudini locali e principi giuridici generali". Relatore: Prof. G. M. Varanini - docente di Storia Medievale all'Università di Trento. La conferenza è organizzata dal gruppo di opinione "Cologna per tutti" e dall'Assessorato alla Cultura dell'Amministrazione Comunale comunale di Cologna Veneta. Incontro che rientra all'interno del ciclo dal titolo "Essere cittadini oggi", finalizzato a suscitare riflessione e dibattito, particolarmente, ma non solo, tra i giovani, su come ciascuno di noi può esercitare consapevolmente i propri diritti e le proprie responsabilità di cittadino, contribuendo alla costruzione di una società in cui ci sia sempre meno spazio per la corruzione, il clientelismo, il privilegio e sempre più per la partecipazione, la trasparenza, il rispetto della legalità.

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17/05/02 - Verona - Microcredito e commercio equo e solidale
Venerdì 17 maggio, alle ore 21 presso il Centro Toniolo (Via Dogana, 2/a), la Coop. La Rondine - Bottega del Mondo di Verona (ubicata in Via Pallone, 20) organizza un incontro sul tema: «Finanziamenti al Sud del mondo, microcredito e commercio equo e solidale. Due esperienze a confronto: Consorzio Etimos e Consorzio CTM Altromercato». Relatori – Irene Gatti (presidente Etimos) e Stefano Magnoni (vicepresidente CTM Altromercato)

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17/05/02 - Verona - Tra cultura e salute, storia e mitologia... con l'ARCI
Il Circolo Arci n.a. LA SORGENTE Via San Marco 75 - Verona propone un percorso tra cultura e salute, storia e mitologia, musica, poesia... e altro… venerdì 17 maggio alle ore 21.00. Il cuore dello yoga un cammino di integrazione tra Raja yoga, astrologia e sciamanesimo con Daniela Biglino. Venerdì 21 giugno alle ore 21.00 I Celti:civiltà, religione e mitologia. I Bardi e l’arpa celtica. Ascolti musicali con Barry Dassisti. Per informazioni tel. 045 8100532

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18/05/02 - Verona - Rete Lilliput e... nonviolenza 
Sabato 18 maggio, dalle ore 10 alle 17, presso la Casa della nonviolenza, via Spagna 8 (Verona), si terrà l'incontro nazionale del Gruppo di Lavoro Tematico sulla Nonviolenza promosso dalla Rete Lilliput (nazionale): si tratta del "Coordinamento campagna quadro di obiezione del cittadino".

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18/05/02 - Bovolone (VR) - QUETZALCOATL - Il serpente piumato 
Associazione culturale ATL in «QUETZALCOATL - Il serpente piumato». Un’esperienza teatrale da vivere. Sabato 18 maggio 2002, ore 21, AUDITORIUM BIBLIOTECA CIVICA “MARIO DONADONI” , Via Vescovado, 7 - Bovolone.

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18/05/02 - Verona - L'Ulivo e... Verona e le città vicine
Il Coordinamento dell'Ulivo di Verona organizza un Convegno sul tema: «Verona e le città vicine: una intesa da rilanciare» presso l'Auditorum della Fiera di Verona (Viale del Lavoro) dalle ore 15 alle 17,30. Prenderanno la parola: Paolo Zanotto, candidato sindaco; Gustavo Franchetto (Margherita - Vice presidente del Consiglio Regionale); Nadir Welponer (Consigliere regionale DS); Renzo Burro (Consigliere comunale di Verona); Gianfranco Burchiellaro (sindaco di Mantova); Paolo Corsini (sindaco di Brescia); Roberto maffei (sindaco di Rovereto); Alberto Pacher (sindaco di Trento); Federico Saccardin (Presidente della Provincia di Rovigo); Giovanni Salghetti Drioli (sindaco di Bolzano). Coordina Luigi Viviani (senatore di Verona).

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18/05/02 - Verona - Giornata del libro in bottega
Sabato 18 maggio, dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30, 21 presso la Coop. La Rondine - Bottega del Mondo di Verona (ubicata in Via Pallone, 20) organizza: Risveglia la mente: giornata del libro in bottega... perché il cambiamento passa anche attraverso le parole.

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19/05/02 - Vicenza - Giuseppe Lazzati: cristiano nel mondo e laico nella chiesa
Domenica 19 maggio 2002, Azione Cattolica Vicentina organizza l'incontro "Giuseppe Lazzati: cristiano nel mondo e laico nella chiesa". Relatore: Armando Oberti, postulatore della causa di beatificazione. Programma: ore 8.30 S. Messa, ore 9.30 Relazione, con dibattito a seguire. Conclusione ore 12.15. Luogo: Vicenza, Casa Sacro Cuore, corso Padova 120. Vivere da laici nella Chiesa e da credenti nel mondo. Questo è quanto il Signore ci chiede all'inizio di questo nuovo secolo. Questo incontro è un'occasione preziosa per conoscere da vicino un uomo che ha contrubito in maniera determinante alla crescita della consapevolezza del ruolo che i laici credenti sono chiamati a svolgere oggi.

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19/05/02 - Quinzano (VR) - BAMBINI SENZA SBARRE
Domenica 19 maggio ore 16,00 - 18,00 presso l'Eremo San Rocchetto (Quinzano - VR) verrà presentato e commentato il progetto: "BAMBINI SENZA SBARRE" realizzato da volontari nel carcere di San Vittore (MI). Questo incontro pone l'attenzione non tanto al detenuto, ma a piccole creature che si trovano a vivere la vita penitenziaria senza averne nessuna colpa ne possibilità di sfuggirne. Parlo di quei bambini molto piccoli che ancora vivono in carcere vicino alla propria mamma e a quelli che insieme a genitori e parenti vanno a visitare i propri cari detenuti. E' un argomento che stringe il cuore solo a pensarci ma bisogna trovare anche il coraggio di discuterne per cercare soluzioni possibili e sensibilità nell'opinione pubblica e nelle istituzioni. Queste e probabilmente molte altre ragioni emergeranno dall'incontro.

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20/05/02 - San Zeno di Colognola ai Colli (VR) - Ricordo di Ernesto Balducci 
Desideriamo ricordare padre Ernesto Balducci, nel decimo anniversario della morte. Abbiamo pensato di trovarci lunedì 20 maggio 2002, alle ore 21.00, a San Zeno di Colognola ai Colli (sala parrocchiale). Rileggeremo la riflessione-meditazione "Credo nel Dio di Gesù Cristo" proposta da padre Balducci il 15 settembre 1982 nella chiesa di San Zeno di Colognola ai Colli gremita di gente. Ci aiuteranno nella rilettura Letizia Tomassone, teologa pastora della Chiesa valdese di Verona, e Roberto Vinco, filosofo e parroco di San Nicolò all'Arena. (Luigi Adami)

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Dal 20 al 27/05/02 - Villafranca (VR) - Mostra della casa Eco-logica: utilizzo delle energie rinnovabili e risparmio energetico.
Il Consorzio tra le scuole di Villafranca Visacon ospiterà dal 20 al 27 maggio presso il parcheggio dell’Istituto IAL (zona parco ex Tiro a segno/strada per Custoza) la mostra itinerante «Casa Eco-logica: utilizzo delle energie rinnovabili e risparmio energetico», promossa da MINISTERO DELL’AMBIENTE e Associazione Progetti Alternativi per l’energia e l’ambiente di Reggio Emilia. La mostra, realizzata in Germania, è la più grande e completa mostra europea su queste tematiche. È stata visitata da oltre 250.000 persone in 170 città europee. Le visite guidate, completamente gratuite, sono svolte da personale specializzato. PER IL PUBBLICO NON IN GRUPPO le visite si svolgono preferibilmente il pomeriggio entro le 18,30 nei giorni feriali e tutto il giorno, esclusa la pausa pranzo, la domenica. Per gruppi e scuole le visite devono essere svolte dal 20 al 25 Maggio e prenotate con largo anticipo presso la segreteria del Visacon (tel. 0457902067 dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 14). La visita dura almeno mezz’ora. Si potranno vedere in funzione: Pannelli solari termici per l’acqua calda; Moduli fotovoltaici per produrre energia elettrica; Tipologie di isolanti termici; Sistemi per ridurre consumi domestici di acqua ed elettricità; Soluzioni energetiche ecologicamente sostenibili; Materiali per la bioedilizia. Inoltre informazioni su possibili incentivi statali e regionali. E’ possibile raccogliere altre informazioni sulla mostra dal sito: www.paea.it oppure contattando Sandro Campagnola al 337 367331.

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20/05/2002 - Verona - Incontro con Antonio Landaverde
Lunedì 20 maggio, alle ore 21 presso il Centro Toniolo (Via Dogana, 2/a), la Coop. La Rondine - Bottega del Mondo di Verona (ubicata in Via Pallone, 20) organizza un incontro con il produttore Antonio Landaverde di Casa de las Artesanias da El Salvador.

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21/05/2002 - Bussolengo (VR) - Preghiera Interreligiosa
MARTEDI’ 21 MAGGIO, presso Piazza 26 Aprile, a Bussolengo (VR) – ore 20,45 (in caso di maltempo presso il Teatro di S.Maria Maggiore) PREGHIERA INTERRELIGIOSA Il dialogo tra religioni è oggi inevitabile e necessario. L’incontro/scontro tra popoli e culture comporta ovviamente l’incontro/scontro delle rispettive religioni.Un dialogo autenticamente religioso non è una conversazione da salotto, mette in conto il rischio di una modifica dei nostri orizzonti più profondi e personali. Ed è proprio a livello di queste profondità che sarà possibile incontrare effettivamente l’Altro. Non quindi mettendo da parte la mia fede, ma proprio a partire da questa potrò incontrare e comprendere l’esperienza religiosa del mio interlocutore.

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23/05/2002 - Verona - Lilliput Verona e... «Giochi proibiti»
LA RETE LILLIPUT DI VERONA, IN OCCASIONE DELLA SESSIONE SPECIALE DELL’ONU SULLO STATO DELL’INFANZIA NEL MONDO, DESIDERA INVITARVI ALLA CONFERENZA «GIOCHI PROIBITI». Nel mondo oltre 500 milioni di bambini vivono in estrema povertà, in famiglie con un reddito inferiore ad 1 dollaro al giorno; quasi 200 milioni di bambini muoiono prima di avere compiuto 5 anni, in gran parte per cause prevenibili;246 milioni di bambini sono sfruttati in attività lavorative. Questi dati mostrano solo una parte delle violenze perpetrate dal mondo globalizzato all’infanzia. Tutti dobbiamo riflettere sulle nostre responsabilità, per cercare di cambiare al più presto la rotta, altrimenti il mondo sarà sempre più “la culla della morte”. Faremo una riflessione sugli aspetti più negativi delle decisioni prese a livello internazionale negli ultimi anni,cercando anche di intravedere le possibili vie di cambiamento. In questa occasione presenteremo anche la Global March contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che , in occasione dei prossimi mondiali di calcio, vuole essere un’ulteriore richiamo e verifica che del mantenimento degli impegni presi dalle grandi multinazionali del settore dell’abbigliamento sportivo contro lo sfruttamento del lavoro minorile ed a favore di più giuste condizioni di lavoro. Interverrà: MARIAROSA CUTILLO, dell’Organizzazione non governativa MANI TESE, presente ai lavori della sessione ONU. L’incontro si terrà presso la sala Lucchi, palazzina servizi, dietro lo stadio di Verona, il giorno 23 maggio alle ore 21.00 

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24/05/2002 - Villafranca (VR) - Banca Etica
Le cooperative «Emmaus», «La buona terra», «S.O.S. casa», il Gruppo Missionario di Alpo-Rizza, il Movimento dei Consumatori di Verona e Rete Lilliput Verona organizzano un'incontro sul risparmio e finanza alternative: «Conciliare l'etica con la finanza è possibile? Banca Etica: che cos'è e come funziona». Sarà presente all'incontro il dott. Riccardo Milano di Banca Etica. L'appuntamento si terrà alle ore 20,45 presso l'Auditorium comunale di Villafranca (VR)

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24/05/02 - Verona - Incontro con il prof. Eusebi: «Quale riforma penale, quale idea di politica criminale e quale ruolo del volontariato» 

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L'Associazione "La Fraternità" di Verona organizza un importante incontro-dibattito animato dal prof. Luciano Eusebi (Docente di Diritto Penale - Università Cattolica di Milano). Il tema dell'incontro sarà: «Quale riforma penale, quale idea di politica criminale e quale ruolo del volontariato». L'appuntamento si terrà venerdì 24 maggio presso la Sala Conferenze del Convento di San Bernardino (Piazza S.Francesco - Verona), alle ore 21.

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24/05/2002 - Cologna Veneta (VR) - Essere Cittadini Oggi / 3 - Cultura della legalità: norma o eccezione?
VENERDI' 24 MAGGIO ore 21 presso il Teatro Comunale di Cologna Veneta (VR) "Cultura della legalità:norma o eccezione?" - Relatore: Dott. Guido Papalia - Procuratore della Repubblica di Verona. La conferenza è organizzata dal gruppo di opinione "Cologna per tutti" e dall'Assessorato alla Cultura dell'Amministrazione Comunale comunale di Cologna Veneta. Incontro che rientra all'interno del ciclo dal titolo "Essere cittadini oggi", finalizzato a suscitare riflessione e dibattito, particolarmente, ma non solo, tra i giovani, su come ciascuno di noi può esercitare consapevolmente i propri diritti e le proprie responsabilità di cittadino, contribuendo alla costruzione di una società in cui ci sia sempre meno spazio per la corruzione, il clientelismo, il privilegio e sempre più per la partecipazione, la trasparenza, il rispetto della legalità.

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24/05/02 - Colognola ai Colli (VR) - UnderVillage 2002
Venerdi 24 maggio, presso Villa Vanzetti (Colognola ai Colli – Verona) si terrà UnderVillage 2002, organizzato dalla locale associazione giovanile Underforum. Questo il Programma: Prima parte (ore 20.30) Nel portico della villa verrà proposto dell’ottimo jazz dal vivo; il trio sarà formato da Francesco Casale, Luca Boscagin e Paolo Andriolo. Saranno nostri ospiti alcuni calciatori dell’Hellas Verona, introdotti dal giornalista de “L’Arena” Raffaele Tomelleri. Ricchissimo buffet. Madrina della serata la modella Emanuela Morini. Ingresso su prenotazione 18,00€ incluso l’ingresso alla seconda parte. I posti sono limitati, affrettatevi a prenotare!! Seconda parte (ore 22.30) Nella “pineta sotto le stelle” la migliore musica è proposta da Dino Tronconi e Mr. Tex.; Animazione; Drink bar & cocktail. Ingresso 10,00€ inclusa una consumazione. Con questa iniziativa contribuiremo tutti insieme ad acquistare un defibrillatore per il reparto trapianti midollo osseo dell’ospedale di Borgo Roma. Informazioni, prenotazioni e quant’altro: Mirco 347-0583179 (dalle 13 alle 14 o dopo le 17.30); Simone 349-8766507 Underforum_it@yahoo.it , Biblioteca di Colognola ai Colli.

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24/05/02 - Verona - Ida Dominjanni a Verona
Venerdì 24 maggio, ore 18, presso il Circolo della Rosa, Via S.ta Felicita 13, Verona, Diana Sartori e Ida Dominjanni presentano il libro "Motivi della libertà" a cura di Ida Domonjanni (Franco Angeli Ed. - Milano 2001).

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24/05/02 - Bussolengo (VR) - Marcia e Festa dell'albero della Pace tra i Popoli
SABATO 25 MAGGIO Piazza 26 Aprile, Bussolengo (VR) – ore 10,30. Marcia e Festa dell’albero della Pace tra i Popoli. “Ogni pianta è un uomo / è una donna / è un sentimento / Ogni radice ha il suo frutto / ogni seme il suo tempo…” “Noi siamo parte della terra / la terra è parte di noi. Tutto quello che ferisce la terra / ferisce i figli della terra”. Inaugurazione della targa che ricorda il simbolo dell’albero. “Nessun popolo alzerà più la spada contro un altro Popolo” [Is 2,4] Borsa di studio per un bambino immigrato. Mostra “Dalle radici al Bosco”. La piazza, simbolicamente suddivisa in continenti e popoli sarà animata dalla Associazione ARIBANDUS

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24/05/02 - Legnago (VR) - La strada della nonviolenza
Associazione "LA LOCOMOTIVA" di Legnago promuove, presso la Sala Civica di Legnago (Via Matteotti) alle ore 21, un incontro-dibattito sul tema: «La strada della nonviolenza». Interverrà Stefano Guffanti della Lega Obiettori di Coscienza e Coordinamento Rete Lilliput di Verona.

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24/05/02 - Brescia - Convegno sulla Cooperazione allo sviluppo e Università 
Convegno "Le tecnologie appropriate per la cooperazione e lo sviluppo sostenibile: il ruolo dell'Università", Facoltà di Ingegneria di Brescia, 24 maggio 2002. Si invitano tutti gli interessati a partecipare al convegno in oggetto di cui si allega programma e scheda di iscrizione. Per chi fosse interessato a segnalare esperienze da presentare negli specifici workshops, si prega di contattare la segreteria del convegno (ing. Sabrina SORLINI tel. 030 3715826; ing. Alessandro BALDELLI tel. 030 3715421).

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25/05/02 - Verona - Convegno sulla gestione del paziente traumatizzato
Termina con una tavola rotonda il 25 maggio il “Primo corso di perfezionamento sulla gestione del paziente traumatizzato cranico”, organizzato dal Servizio Riabilitazione dell’Ospedale SacroCuore di Negrar, in collaborazione con “Fase 3” (Associazione traumi cranici di Verona). L’appuntamento si svolgerà nella sala convegni “Fr.F.Perez” dell’ospedale negrarese e avrà come tema: “Programmi di riabilitazione del traumatizzato cranico: un confronto fra diversi modelli di gestione”. I lavori saranno coordinati dalla prof. A.Mazzucchie dal prof. J.L.Truelle, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Ebis (European BrainInjury Society). Come è stato spiegato durante la conferenza stampa di presentazione, la giornata vuole essere un momento di confronto sul tema del trauma cranico a partire dalle diverse esperienze dei paesi europei.Tra i relatori W.Bakx (Olanda), E.Richer (Francia),P.W.Schoenle (Germania), R.Avesani (Verona), P.Boldrini (Ferrara), R.Formisano (Roma), R.Rago (Torino). Hanno partecipato alla realizzazione del corso: Reparto unità grav icerebrolesioni di Negrar, Centro polifunzionale Don Calabria, Dipartimento di neurochirurgia di Verona, Scuola di specializzazione in medicina fisica e riabilitazione corso di laurea in fisioterapia di Verona, Coordinamento nazionale associazioni trauma cranico, Ebis, Gruppo Simfer T.C.E., con il contributo di Cariverona. Per informazioni telefonare al numero 045.6013208

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25/05/02 - Verona - INCONTRO CON LA TEOLOGIA FEMMINILE 
Il Circolo Arci n.a. PACHAMAMA presenta, sabato 25 maggio 2002 alle ore 21, presso la sede in piazza Plebiscito 13, Avesa, Verona INCONTRO CON LA TEOLOGIA FEMMINILE Mary Daly e l’esperienza ontologica in “AL DI LA’ DI DIO PADRE” con il dottor Mario Ferrari, relatore. Sarà presente Letizia Tomassone. “Perché Dio deve proprio essere un sostantivo? Perché non un verbo, il più attivo e dinamico dei verbi? Dare per nome a Dio un sostantivo non è stato un assassinio di quel dinamico Verbo? E non è il Verbo infinitamente più personale di un semplice, statico sostantivo? …Le donne che ora vivono lo shock del non essere e l’impeto di autoaffermazione contro di esso sono propense ad intendere la trascendenza come il Verbo nel quale partecipiamo, viviamo, ci muoviamo e abbiamo il nostro essere”. (da “Al di là di Dio padre. Verso una filosofia della liberazione della donna”, trad. it. Di Donatella Malsano e Maureen Lister, Editori Riuniti, Roma 1991, pag. 44)

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27/05/02 - Verona - Le Campagne di Pax Christi
Lunedì 27 maggio alle ore 21, c/o CMD (Centro Missionario Diocesano) di Verona, riunione mensile del punto pace di Pax Christi sul tema "Testimonianze e azioni": Palestina, petizione contro la terza guerra del Golfo, Congo, Sudan, mercato delle armi, campagna di obiezioni nonviolente del cittadino....

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31 maggio - 1 giugno 2002 - Vago di Lavagno (VR) - 1° Meeting "Regnum Dei" 
31 maggio – 1 giugno 2002 - 1° MEETING “REGNUM DEI” arte e preghiera all’Oasi San Giacomo (Vago di Lavagno – Verona) 1° Meeting all’Oasi San Giacomo di Vago di Lavagno (Verona), casa di incontri dell’Opera Don Calabria. Il 31 maggio e 1 giugno vedremo coinvolti, nel particolare momento di arte e preghiera, artisti, sportivi, laici, religiosi e quant’altro possa servire a testimoniare pace, amore e fratellanza come Gesù insegna. La manifestazione avrà inizio il 31 maggio alle ore 9.30 con un incontro-dibattito sostenuto da Don Antonio Mazzi che tratterà il “Disagio Giovanile”, compagno di viaggio di Don Mazzi, in questo contesto, sarà il popolare cantautore cristiano Roberto Bignoli (autorevolmente riconosciuto anche all’estero dove ha ricevuto numerosi premi). Interverrà il gruppo “Jazz & Fuoco” in uno spettacolo unico al mondo fatto di musica, favole e momenti pirotecnici. La sera del 31 maggio, alle ore 21.00, si esibirà il gruppo gospel “ Venice Gospel Ensemble & Vg’s Out” diretto dal M° Luca Pitteri (Saranno Famosi – Italia 1). Giorno 1 giugno il Prof. Emilio Gandini (Presidente Nazionale delle scuole professionali cattoliche), relazionerà sulle problematiche giovanili. Artisti e sportivi daranno la loro testimonianza. Giusto una pausa pranzo e si riprenderà con un bel momento di incontro tra giovani provenienti da varie parrocchie. Si esibiranno Giovani artisti e Gruppi canori. Parteciperà il “Circolo della Danza” con un gruppo di giovani ballerine dirette da Milena Spera. La Santa Messa delle ore 18.00 avrà la singolarità di essere animata da tutti i cantautori di Dio che aderiscono al Meeting. Alle ore 21.00, dopo una performance del gruppo “Jazz & Fuoco”, Concerto dei “Cantautori di Dio”. Avremo di scena Giuseppe Cionfoli, Michele Paulicelli (ForzaVeniteGente), Paolo Migani, Claudio Venturi, P. Sergio Tommasi, Jordan Sax, Rino Davoli, Gigi Giordano, Mario Migliarese, Don Giuseppe Moscati, Don Paolo Auricchio e altri. I due incontri mattutini saranno preceduti da un breve percorso Storico-Culturale sull’Oasi San Giacomo e sul Colle del Grigliano. Aspettiamo numerose adesioni da gruppi parrocchiali,oratori,scuole e da chiunque abbia voglia di esibirsi e incontrarsi con giovani e non di altre parrocchie, altre realtà, ma dello stesso ideale: Gesù. Contatti: Oasi San Giacomo Vago di Lavagno – Verona - Tel. 045.99.18.66 - Fax 045.99.15.48 Spaziofioritomariano@libero.it Organizzazione e Direzione Artistica : Rino Davoli: 338/5882169 rinodavoli@libero.it

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31/05/2002 - Cologna Veneta (VR) - Essere Cittadini Oggi / 4 - Cittadinanza consapevole e diritti
VENERDI' 31 MAGGIO ore 21 presso il Teatro Comunale di Cologna Veneta (VR)- "Cittadinanza consapevole e diritti" - Relatore: Prof. Lucio Strumendo - Docente di diritto all'Università di Padova. La conferenza è organizzata dal gruppo di opinione "Cologna per tutti" e dall'Assessorato alla Cultura dell'Amministrazione Comunale comunale di Cologna Veneta. Incontro che rientra all'interno del ciclo dal titolo "Essere cittadini oggi", finalizzato a suscitare riflessione e dibattito, particolarmente, ma non solo, tra i giovani, su come ciascuno di noi può esercitare consapevolmente i propri diritti e le proprie responsabilità di cittadino, contribuendo alla costruzione di una società in cui ci sia sempre meno spazio per la corruzione, il clientelismo, il privilegio e sempre più per la partecipazione, la trasparenza, il rispetto della legalità.

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01/06/2002 - Verona - Federalismo sanitario
Il 1 giugno a Verona, presso il Centro Marani, dalle 9,30 alle 17,30 si terrà un incontro nazionale del Movimento dei Cittadini sul tema del "Federalismo sanitario". Credo che tutti ci rendiamo conto dell'importanza in questa fase di un approfondimento dei problemi sul tappeto in ambito sanitario: dai LEA al Piano sanitario nazionale alle politiche sanitarie delle diverse regioni. Abbiamo voluuto dare al convegno un carattere informativo, invitando relatori di grande competenza, perché qualsiasi azione di controllo e di presa di posizione su questi temi esige una precisa conoscenza delle misure messe in atto. Per informazioni: Movimento dei Cittadini, Via M. D’Azeglio, 27, VERONA, tel/fax 045 8000220 - e-mail: movcitt@tin.it 

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03/06/2002 - Bovolone - Incontro con il giornalista Luigi Sandri 
Lunedi 3 giugno alle ore 21.00 presso l’Oratorio S. Biagio di Bovolone il giornalista Luigi Sandri parlerà di «Città santa e lacerata: Gerusalemme per Ebrei, Cristiani, Musulmani». (Da qualche giorno è in libreria il libro di Luigi Sandri "Città Santa e Lacerata: Gerusalemme per Ebrei, Cristiani, Musulmani" edizioni Monti, pp. 420, lire 40.000. Ordinazione: editrice@padremonti.it). Luigi Sandri, trentino, nato a Tuenno (Val di Non) nel 1939, giornalista, ha lavorato all’ufficio Ansa di Mosca e quindi è stato corrispondente della stessa agenzia a Tel Aviv. Attualmente è vaticanista dell’Ecumenical News International di Ginevra, de L'Adige di Trento e de Il Mattino di Bolzano; e della rivista Confronti a Roma. Tra le sue pubblicazioni: Dio in Piazza Rossa (1991) e L'ultimo papa re. Wojtyla, breve storia di un pontificato controverso (1996).

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08/06/2002 - Verona - Poesia, danza e musica
L’8 giugno alle 21, presso la Comunità dei Giovani di Corte Molòn (Verona), si svolgerà un incontro di poesia - danza - musica, con brindisi di benvenuto, il cui ricavato andrà a sostegno di studenti poveri in Argentina, seguiti da padre Victor Zecchetto. Per informazioni: polisad@libero.it

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16/06/2002 - Illasi (VR) - Arci... e l'autorealizzazione del sé 
Il Circolo Arci n.a. CIELOTERRAVENTO terrà, domenica 5 giugno 2002, dalle 9.30 alle 18.00 ad Illasi (Vr), Loc. San Felice, un seminario esperienziale di trasformazione consapevole per l’autorealizzazione del sé. Il fluire della vita è conoscenza, Mai, come ora, è necessario conoscere e sperimentare per partecipare consapevolmente alla nostra trasformazione. In questo momento di passaggio dimensionale, in sintonia con l’evoluzione di madre terra, impareremo a riconoscerci per non perderci. Sperimenteremo l’attivazione del corpo di luce attraverso il respiro, il suono, la visualizzazione guidata, lo yoga, i cinque tibetani ed altre pratiche fisiche esercizi di psicologia quantistica.Condurranno il seminario Rosanna Stanghellini e Jo Alberti. Per informazioni ed adesioni tel. 045 892002 – 328 5454393 (Rosanna). 02 33105377 – 349 3106265 (Jo). Altre date sono previste a partire da settembre

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16/06/2002 - Rosate - Terzo incontro di «Noi siamo Chiesa» 
Siamo giunti al terzo incontro di NOI SIAMO CHIESA del Piemonte, della Lombardia e di altre regioni del Nord. L’appuntamento è per DOMENICA 16 GIUGNO 2002 ALLA "CASCINA CONTINA" NEL COMUNE DI ROSATE, TRA MILANO E PAVIA (per arrivare alla cascina uscita al casello di Binasco dell'autostrada Milano- Genova, prendere la direzione di Abbiategrasso, dopo 9 chilometri c'è il paese di Rosate, chiedere della scuola media davanti alla quale c'è un incrocio con semaforo dove è segnalata con indicatore stradale la direzione per la cascina che dista circa un chilometro) comoda per i milanesi ma anche abbastanza per i piemontesi. Un incontro annuale voluto per ascoltarci tra fratelli e sorelle in Cristo che si confrontano in un momento difficile e doloroso per la nostra società, per il mondo e per la Chiesa. Una comunità "imperfetta", laica, quel popolo di Dio chiamato a realizzare quell’ "altro mondo possibile" fatto di giustizia, di pace e di solidarietà. Per l'ordine dei lavori, oltre alla liturgia, lo svolgimento della giornata non dovrebbe scostarsi molto da quelle già realizzate negli anni precedenti. Si darà uno spazio particolare alla nostra presenza nella nuova situazione che ci coinvolge (Genova, Porto Alegre ecc....prossimo Forum Sociale Europeo) ed alle iniziative concrete (esempio: la nuova Costituzione europea con la linea del Vaticano che vuole spazi e ruoli per la Chiesa e per le cosiddette matrici cristiane dell'Europa). Cambia solo il luogo di ritrovo che, come avete visto, non è più Albugnano in Piemonte dove siamo stati ospiti per ben due anni. L’orario di ritrovo sarà presso la "Cascina Contina" alle ore 9.30 ed inizio dei lavori verso le ore 10.00 del mattino. Il pranzo comunitario sarà attorno alle ore 12.30 e sarà fornito dalla comunità che ci ospita. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno attorno alle ore 14.00 e si concluderanno alle ore 17.00 circa con l’Eucarestia.PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI (entro e non oltre il 13 Giugno 2002) : VITTORIO BELLAVITE – tel. 02/2664753 – e-mail: vi.bel@iol.it

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IN PRIMO PIANO 

CIVITAS / Un convegno nel quale si è discusso sul tema della cittadinanza nella futura Unione continentale: contro il razzismo bisogna tutelare insieme nuovi e vecchi cittadini

La nostra battaglia per l'Europa

Il 4 maggio a Padova, nell’ambito di Civitas, si è svolto il convegno organizzato da "Cittadini" e da "Nuovo Villaggio" sul tema “Nuovi cittadini in Europa tra migrazioni e allargamento ad Est”. Un appuntamento molto partecipato (circa 150 persone), che ha visto - dopo l’introduzione di Marco Baldini, vicepresidente di Nuovo Villaggio, e il saluto di Sante Bressan in rappresentanza della Regione - un’introduzione del direttore di "Cittadini dappertutto" Sergio Frigo, che ha sviluppato i dati sul sondaggio “Gli immigrati e l’Europa”, già anticipati in parte nel numero scorso, e quindi gli interventi del giornalista Jean Leonard Touadi, conduttore della trasmissione Rai “Un mondo a colori”, di Antonella Valmorbida, direttrice dell’Associazione delle Agenzie della democrazia locale, e di Massimo Carraro, imprenditore e parlamentare europeo dell’Ulivo. Come ha spiegato Frigo nell’introduzione, mai come in questo periodo di elezioni nei maggiori paesi europei, i temi dell’immigrazione e del consolidamento dell’Europa unita sono apparsi così intimamente, e direi pericolosamente, intrecciati. Le domande che ci poniamo tutti sono: è ragionevole sperare che la nuova Europa sappia rilanciare gli ideali di pacificazione, integrazione fra le nazioni, proficuo confronto fra le culture, che animarono i suoi ideatori mezzo secolo fa? E’ realistico confidare che la futura Costituzione europea fornisca risposte reali alle istanze dei nuovi cittadini - immigrati o dell’Est - che poi coincidono con i diritti fondamentali di ogni uomo, indipendentemente dalla sua origine geografica, dal colore della pelle, dalla fede religiosa? Oppure chiedere più integrazione e più Europa è pura e semplice utopia, in un momento in cui le opinioni pubbliche e i governi dei vari paesi sembrano sempre più spesso optare per una minore integrazione e una maggiore chiusura? Touadi, congolese, ha rilevato innanzitutto che l’immigrazione è il risultato delle ingiustizie economiche e sociali che l’Occidente ha seminato nel mondo negli ultimi cinque secoli, e ha aggiunto che “la vera sicurezza è l’inclusione”, mentre lo slogan “aiutiamoli a casa loro”, caro ad esempio alla Lega, può avere senso solo a fronte di una riconversione complessiva dell’economia mondiale che promuova una reale giustizia sociale: “anche abituandoci, qui, a mangiare un po’ meno”. “Lancio una sfida all’Occidente - ha concluso il giornalista - Riscoprite seriamente la vostra identità, la vostra storia e la vostra cultura, i valori laici e illuministi e il personalismo cattolico: potranno essere la base su cui costruire assieme a noi immigrati un futuro condiviso”. Antonella Valmorbida ha illustrato le aspettative e le disillusioni dei paesi dell’Est nei confronti di un’Europa che per accoglierli pone loro condizioni sempre più difficili, rischiando di creare una pericolosa disaffezione nei confronti dell’unità europea. Massimo Carraro, di converso, ha proposto proprio una forte accelerazione nei processi di integrazione continentale, per vincere le resistenze crescenti e i dubbi registrati dalla stessa Valmorbida nella sua attività alla guida delle agenzie che collaborano al consolidamento della democrazia nei paesi dei Balcani reduci da lunghe guerre intestine. Promuovere l’integrazione europea e lo sviluppo economico nei paesi candidati ad entrare nella Ue, assieme ad una seria politica mediterranea, consentirebbe anche di regolare più efficacemente i flussi migratori. “Purtroppo politiche come quelle portate avanti dal governo italiano - ha aggiunto - in particolare la nuova legge Bossi-Fini, non vanno nel senso auspicato, e non incontrano nemmeno le esigenze del mondo economico”. Anche se - ha concluso replicando ad un intervento dell’avvocato Marco Paggi che lamentava la timidezza degli imprenditori “affamati” di manodopera immigrata nel sollecitare normative a loro favorevoli - il mondo economico potrebbe alla fine adattarsi ad una gestione opaca della questione, in cui ad una severità conclamata dai politici corrisponde una mancanza assoluta di rigore nei controlli, che promuove nei fatti un allargamento dell’area di lavoro irregolare nelle fabbriche e di insicurezza nelle città. Dal convegno, dunque, è emerso come quella per un’Europa aperta anche ai diritti dei più deboli fra i suoi cittadini sia una battaglia difficile, a cui però non possiamo sottrarci. Una battaglia culturale, prima ancora che politica. Dobbiamo ricordare a noi stessi - è stato detto - e poi a tutti gli europei (in particolare ai più poveri e meno istruiti attratti dai partiti xenofobi), che Europa unita ha significato prima di tutto la pacificazione di un continente che nel secolo appena trascorso ha partorito i due peggiori conflitti di tutta la storia dell’umanità. In secondo luogo va ribadito - anche agli euroscettici che militano nel movimento no global, che per certi versi sentiamo vicino - che l’Europa unita, per quanto criticabile in alcune sue scelte, non è la serva sciocca del mercato globale, ma semmai una risposta dimensionalmente adeguata alle sfide che esso ci impone. L’Europa, anche questa Europa, non è l’America, anche se ne condivide i valori migliori. L’Europa è la diversità delle culture, la ricchezza della storia, l’osservatorio avanzato sul sud e l’est del mondo: ma solo se saprà essere fino in fondo tutto questo, e al tempo stesso integrarlo politicamente e culturalmente, coniugando unità e varietà, economia e solidarietà, sicurezza e accoglienza, essa potrà tutelare e rilanciare la propria identità e gestire in prima persona il proprio futuro. L’approvazione, per quanto contrastata e sofferta, della Carta di Nizza, dimostra che di questo c’è coscienza fra gli europeisti più avvertiti. Va ribadito poi - a voce, nei girotondi, nei nostri piccoli fogli, visto che non abbiamo le televisioni - che è il grande capitale internazionale dai confini oscuri e dai connotati mafiosi, è lo sviluppo basato sullo sfruttamento e l’autosfruttamento degli uomini e dell’ambiente denunciato nei giorni scorsi dal cardinal Martini (e che anche nel nostro Veneto conosciamo bene), a spazzare via tradizioni, economie e intere comunità: non certo le migrazioni dei popoli dal Sud del mondo, che anzi fin dall’alba dell’uomo - come dimostrano tutti gli studi dei genetisti - hanno portato a settentrione e a occidente umanità e civilizzazione, e oggi portano uomini che in gran parte condividono le nostre aspettative e i nostri valori profondi, e in qualche caso ci aiutano a riscoprirli. Dobbiamo far capire che a contrastare questa pericolosa deriva dei capitali - che è tutto meno che liberale, e solidale e socialmente conveniente - possono essere solo nuove regole globali e condivise, non i fragili muri delle piccole patrie. Regole che potremo strappare solo nella nuova Europa, non certo nel chiuso delle nostre comunità locali. Ma nello stesso tempo noi bianchi e neri, colti e magari anche un po’ benestanti, illuminati e cosmopoliti, dovremo sforzarci di comprendere e farci carico insieme sia delle fatiche e delle aspettative degli ultimi arrivati nei nostri paesi, gli immigrati, sia delle paure dei cittadini europei più deboli e culturalmente meno attrezzati, che subiscono nel loro lavoro alienato e nelle loro periferie abbandonate i disagi per i nuovi arrivi, senza riuscire a percepirne i vantaggi. L’insicurezza genera paura, la paura xenofobia, la xenofobia il razzismo, che non è solo lo snobismo dei poveri, come ha scritto qualcuno, ma purtroppo anche la risposta più semplicistica e naturale al confronto col diverso, quando esso non è supportato dalla conoscenza o dalla cultura. Solo se sapremo coniugare sicurezza e accoglienza e promuovere insieme giustizia sociale e cultura, potremo scongiurare l’ennesima, pericolosa guerra fra poveri, e garantirci un futuro di pacifica convivenza e di libertà: altrimenti saranno presto entrambe pericolosamente a rischio. Chiudiamo con una domanda, su cui ci piacerebbe sentire l’opinione di voi lettori: meglio un’estrema destra isolata, come in Francia, che sfiora da sola il 20%, oppure meglio la sua cooptazione, come in Italia, in una coalizione di centro-destra che forse ne ammorbidisce le pulsioni peggiori, ma al tempo stesso ne accoglie politicamente alcuni umori? (a cura della Redazione di "Cittadini")

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"CITTADINI dappertutto" 
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INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (NAZIONALE) 

Mercoledì 15 maggio, ore 10,15 su " LA 7 " : Pronti a partire 250 europei per Kisangani


Padre Silvio Turazzi, Eugenio Melandri e Secondo Ferioli saranno ospiti MERCOLEDI' 15 maggio della trasmissione "OMNIBUS", in onda su "LA7" alle ore 10,15, per parlare della situazione del Congo e dell'azione di pace "Anch'io a Kisangani". Ricordiamo che il Dialogo Intracongolese, conclusosi il mese scorso, ha portato solo ad un accordo parziale tra alcune delle parti coinvolte nel conflitto. Da qualche giorno sono ripresi a Città del Capo, con l'incoraggiamento del presidente americano Bush, colloqui informali tra i rappresentanti del governo di Kinsasa e i leader dei movimenti di opposizione. Intanto continua l'impegno della società civile congolese ed europea per la pace in Africa. La partenza per Kisangani è ormai alle porte. L'iniziativa, che si svolgerà dal 22 al 27 maggio, può contare su circa 250 partecipanti, provenienti da 55 città, di diverse età (dai 18 ai 76 anni di Mons. Luigi Bettazzi, già Vescovo di Ivrea e presidente di Pax Christi) e professioni, in rappresentanza di ben 7 nazionalità.Il 26 maggio la città ospiterà anche l'epilogo della maratona "Vivicittà", organizzata dalla Uisp, la stessa maratona che poche settimane fa ha coinvolto molte altre città europee e africane. INFO: tel. 049/8070522 tel/Fax. 049/8070699 e-mail: beati.africa@libero.it - www.beati.org/sipa2


DOVE VANNO I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ? IN CINA

Inizia il 15 maggio presso la Procura di Milano il processo contro alcune societa' del nord Italia, protagoniste di un singolare caso di esportazione di rifiuti. Lo denuncia Greenpeace, nel rapporto "Export di veleni, Gestione e traffici illeciti di rifiuti", disponibile da oggi sul sito: www.greenpeace.it/inquinamento Tra il 1999 ed il 2000, ingenti quantitativi di plastica e di residuo secco derivanti in parte dalla raccolta differenziata hanno prenso la via di Hong Kong. Tra i personaggi implicati in questo traffico, il finanziere svizzero Giorgio Pelossi, arrestato nel 2000 all'aeroporto di Chicago su mandato di cattura internazionale dell'Interpol con l'accusa di traffico di stupefacenti, ma oggi tornato in liberta'. Per le spedizioni verso tre societa' di intermediazione commerciale cinesi furono impiegate quattro navi, partite dai porti di Genova, La Spezia e Ravenna. Giunte a destinazione, le societa' cinesi verificarono che le navi non contenevano plastica al 100% bensi' rifiuti eterogenei assimilabili agli urbani, indifferenziati ed impossibili da riciclare o riutilizzare. Prevalentemente composti da imballaggi misti costituiti da diversi materiali plastici, questi rifiuti derivavano da industrie, da altri centri di stoccaggio ed in parte anche dalla raccolta differenziata della frazione secca dell'AMSA di Milano (azienda municipalizzata) e da altri comuni. Protagoniste dei traffici illeciti alcune imprese italiane, tra cui Plast 2000, Pm Professional Management e Milano Maceri. Tra i reati contestati a quest'ultima: discarica non autorizzata, gestione illecita di rifiuti, falsita' documentale (registri di carico e scarico, formulari di identificazione), traffico illecito dei rifiuti verso la Cina. La ricostruzione della vicenda e' avvenuta grazie ad un'indagine incrociata del comando del Corpo Forestale dello Stato di Brescia e della Magistratura di Milano. "Le indagini hanno fatto luce su una realta' diffusa nel settore della illegalita' dei rifiuti, quella di far passare veri e propri rifiuti come materie prime e/o materie prime seconde, la cui movimentazione richiede solo il documento di trasporto- spiega Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace - Questo caso e' un esempio concreto di come le procedure semplificate previste dal decreto Ronchi, costituiscano uno strumento in grado di mascherare la gestione illecita dei rifiuti a costi e rischi pressoché nulli". Il rapporto di Greenpeace prende in esame anche altri tre casi di esportazione illecita di rifiuti degli anni '90 che hanno interessato invece Haiti, Angola e Mozambico. Lo scorso gennaio, la nave ammiraglia di Greenpeace, la Rainbow Warrior, aveva riportato in Italia due bidoni di rifiuti tossici, gettati nel Mar Nero, insieme ad altri migliaia, ben 15 anni fa. I bidoni erano stati consegnati con un blitz al Ministro dell'Ambiente, il quale si era impegnato ad avviare le procedure per il ritorno in Italia degli stessi e la bonifica dell'aree di stoccaggio turche. "Matteoli non sta mantenendo gli impegni- continua Polidori non solo in relazione al caso dei rifiuti del mar Nero, ma anche per quanto riguarda la ratifica del Protocollo sui rifiuti pericolosi della Convenzione di Barcellona, sulla quale si era impegnato direttamente con noi e che rappresenta uno strumento importante per combattere i traffici illeciti di rifiuti".


PERUGIA-ASSISI: UNA FOLLA IN MARCIA PER LA PACE 

Due bandiere, israeliana e palestinese, una accanto all'altra sulla stessa asta. Per gridare al mondo che la pace è possibile, che il sogno di due popoli e due Stati liberi e sovrani deve essere l'impegno forte di tutti. Sono sfilati in più di cinquantamila ieri mattina per la marcia straordinaria Perugia-Assisi. Toni dimessi, pochi slogan forti, nessuna polemica politica: solo la voglia di esserci per chiedere con forza che la pace in Medio Oriente diventi realtà. Il corteo si è snodato lento dai Giardini del Frontone di Perugia fino alla rocca di Assisi, preceduto dallo striscione simbolo della manifestazione, "due Stati per due popoli", seguito dalle due delegazioni, israeliana e palestinese, dai tre sindacati confederali, da centinaia di Enti locali, da rappresentanti politici, del mondo dell'associazionismo, dei movimenti di solidarietà. "È stata una grande giornata di partecipazione, della quale sono stati protagonisti coloro che desiderano la pace" ha commentato padre Enzo Fortunato, portavoce del Sacro Convento di Assisi, uno dei promotori della manifestazione. Una marcia che è riuscita a salvarsi dalle strumentalizzazioni e che ha vissuto uno dei momenti più emozionanti nello scambio delle lampade di pace avvenuto tra una donna palestinese e un uomo israeliano sul balcone del Sacro Convento. Con la benedizione del Santo Padre: "Riconciliazione e stabile concordia in Terra Santa - ha augurato Giovani Paolo II nel suo messaggio inviato a tutti i manifestanti -. All'odio subentri l'amore e all'offesa il perdono". E l'augurio del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi: "L'auspicio immediato è che si ponga termine agli attentati terroristici in Israele e alle azioni militari nei Territori palestinesi per avviare un'iniziativa internazionale volta a sotituire alla logica insensata della violenza la logica della trattativa per una pace giusta". 


Nomine Enel, a volt ritornano 

Una storia davvero illuminante. Capolavoro del governo Berlusconi, che ieri, lunedì 13 maggio, ha sfornato le sue nomine per i vertici di Enel e Eni, le due società a maggioranza pubblica quotate in borsa. Cercando di mettere gli uomini giusti ai posti giusti Amministratore delegato dell'Enel è Paolo Scaroni, nel `92 fu arrestato per una tangente su un appalto Enel, nel `96 patteggiò la condanna. Presidente dell'Eni è Roberto Poli, sostituì Dell'Utri a Publitalia 

di BRUNO PERINI

Ci hanno pensato tanto, hanno scavato nel passato, hanno selezionato amici e compari, hanno fatto soffrire pretendenti più o meno illustri, rinunciando persino a qualche fedele servitore, ma alla fine hanno tirato fuori dalla manica l'uomo giusto al posto giusto: Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, dopo grandi fatiche, hanno nominato alla poltrona di amministratore delegato dell'Enel niente di meno che Paolo Scaroni, il manager che il 15 luglio del 1992 fu arrestato e poi subito rilasciato con l'accusa di corruzione, su ordine della procura di Milano. L'intramontabile imprenditore e manager fu arrestato con l'accusa di aver pagato una tangente da 400 milioni al Psi per i lavori di costruzione del nastro trasportatore del carbone dal porto alla nuova centrale termoelettrica di Brindisi controllata, ecco la sorpresa, dall'Enel. Dunque, l'uomo che sostituirà Franco Tatò, eliminato senza tanti complimenti, è uscito di scena in veste di corruttore e rientra in veste di amministratore di quella stessa società a cui lui pagò fior di quattrini per ottenere un appalto. La vicenda si sarà conclusa con un'assoluzione, si chiederanno gli increduli. Errore. Un agenzia Ansa del 22 febbraio 1996 delle ore 16,15 ci spiega che la storia finì con una condanna: «Il vicepresidente della Techint Paolo Scaroni, ha patteggiato la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione per le tangenti pagate per gli appalti nellecentrali Enel. La sentenza è stata emessa dai giudici della sesta sezione penale del Tribunale di Milano, davanti ai quali si è svolto lo stralcio del processo principale che invece è in corso davanti alla settima sezione». Più imbarazzante di così la scelta di Berlusconi e Tremonti non poteva essere. Tanto imbarazzante da sembrare una provocazione o, se si vuole, una promozione postuma di un manager che nel suo curriculum può vantare la militanza nelle file di tangentopoli. Ai tempi del suo arresto Paolo Scaroni era amministratore delegato della Techint (gruppo Rocca), oltre che consigliere di un'altra illustre società: la Camfin, la finanziaria milanese che fa capo a Marco Tronchetti Provera. Quella di Scaroni è una carrierà fulminante, dalla Chevron Italia alla McKinsey, che viene stroncata dalla procura di Milano nei primi anni di tangentopoli. Accanto a lui siederanno nel consiglio d'amministrazione dell'Enel Piero Gnudi, in veste di presidente, Mauro Miccio, ex consigliere Rai e uomo di Fini ai tempi del primo governo Berlusconi, Fernando Napolitano, partner di Booz Allen & Hamilton, la principale società di consulenza utilizzata da Silvio Berlusconi e la Fininvest, e Gianfranco Tosi. Piero Gnudi, bolognese, classe 1938, laureato in Economia e Commercio, titolare di uno studio di commercialista a Bologna, si dice che sia stato nominato su richiesta di Pierferdinando Casini. Gnudi è attualmente presidente del Comitato dei Liquidatori dell'Iri dal giugno 2000. Nominato consigliere d'amministrazione nel cda dell'Iri nel luglio 1994 e confermato nel giugno 1997, con delega per le privatizzazioni. Nominato amministratore delegato nell'ottobre 1999 e poi presidente nel dicembre 1999. Tra gli attuali incarichi ha anche quello di presidente della Rai Holding, oltrechè vicepresidente di Rolo Banca, Membro del cda dell'Unicredit e de Il Sole24Ore. Ieri è stata anche la volta dell'Eni. Ma in questo caso il governo non è riuscito a fare breccia come nel caso dell'Enel. Alla poltrona di amministratore delegato è rimasto il potentissimo e intoccabile Vittorio Mincato. Da circa due anni gli uomini di Gianfranco Fini facevano la corte ai vertici dell'Eni per inserire un loro uomo, ma come è noto il gruppo petrolifero ha una struttura interna molto diversa dalle altre società e nessuno può sedersi alla poltrona numero uno senza il consenso dei gruppi dirigenti interni. Se al posto di Mincato fosse arrivato un uomo sgradito ai sindacati dirigenti interni sarebbe stato tritato in pochi mesi. Accanto a Mincato, comunque, in veste di presidente è arrivato un uomo di potere, un personaggio nella sua lunga carriera ne ha viste tante. Si chiama Roberto Poli, ha 64 anni e le stanze del capitalismo italiano le ha passate quasi tutte. E' stato nei Cda o nei collegi sindacali di Iri, Enichem, Merloni, Comit, Cariplo, Rcs, Mondadori, Bracco, Aermacchi, Mittel. E' stato anche presidente del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera fino alla conclusione della procedura di Amministrazione controllata con l'intervento di nuovi azionisti. Ed è stato presidente di Publitalia, la concessionaria di pubblicità del gruppo Finvest, sostituendo Marcello Dell'Utri. (fonte: il Manifesto, 14 maggio 2002)


PALERMO CHIAMA CONTRO LE MAFIE


A CURA DI "LIBERA - PALERMO"


Il decennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio non deve essere soltanto una data celebrativa, ma può rappresentare un’occasione utile per riflettere sullo stato della lotta contro il fenomeno mafioso e per rilanciare il movimento antimafia. Dopo le stragi del ’92 e del ‘93 si sono certamente raggiunti dei risultati importanti, con nuove leggi, gli arresti e le condanne di capi e gregari, le inchieste sui rapporti tra mafiosi e politici. La società civile ha risposto con grandi manifestazioni, la rete di comitati e associazioni si è infoltita e diffusa, si sono costituite le associazioni antiracket e si sono moltiplicate le iniziative nelle scuole e nei quartieri e finalmente ha cominciato a prendere corpo l’uso sociale dei beni confiscati ai mafiosi. Negli anni successivi Cosa Nostra ha cambiato strategia controllando la violenza, e la cosiddetta “mafia invisibile” è stata scambiata per sconfitta o inesistente. Si è avvertito un arretramento dell’azione istituzionale, la legislazione ideata e attuata in un’ottica di emergenza, in risposta alla sfida mafiosa, è stata smantellata o attenuata, la collaborazione con la giustizia è stata scoraggiata, l’azione dei magistrati è diventata sempre più difficile, la responsabilità politica di cui parlava la Commissione antimafia nel 1993 è rimasta sulla carta e, paradossalmente, si sono moltiplicate le richieste di risarcimento rivolte a giornalisti, studiosi e familiari delle vittime, allo scopo d’instaurare un clima d’intimidazione nei confronti di chiunque intenda far conoscere, commentare o studiare il persistente fenomeno delle contiguità tra politica, mafia e affari. Ed è proprio su questo aspetto che i risultati processuali sono stati deludenti: se, per un verso, sono state accertate le responsabilità di Cosa Nostra, per l’altro, non si è riusciti a colpire le complicità che si annidano nell’ambito dei “poteri forti”, sia economico-finanziari che politico-istituzionali. Purtroppo non è una novità, nella storia delle stragi dell’Italia repubblicana, che, solo in qualche caso, siano stati scoperti e condannati gli esecutori, ma giammai i mandanti. Come, ormai, è ampiamente documentato dal lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle stragi e il terrorismo della scorsa legislatura, l’intreccio tra poteri legali e illegali è intimamente legato ai condizionamenti internazionali derivanti dalla delicata collocazione geo-politica dell’Italia, paese di frontiera tra Est ed Ovest dalla “guerra fredda” fino all’89 e, tuttora, avamposto strategico al centro dell’area mediterranea. Ciò spiega le ragioni per cui non si è mai riusciti a fare piena luce sulle trame eversive e sugli intrecci tra mondo degli affari, mondo politico, servizi segreti, massoneria e mafia che hanno pesantemente condizionato l’Italia della prima repubblica. D’altra parte l’odierna situazione internazionale, caratterizzata dal superamento del bipolarismo e dalla proliferazione dei conflitti armati su scala mondiale, non è certamente favorevole all’azione di contrasto del fenomeno mafioso perché insieme alle guerre cresce, naturalmente, il controllo delle mafie transnazionali sul traffico di armi, droga ed esseri umani. Inoltre la gestione oligarchica degli organismi internazionali, il ruolo egemone degli USA in un mondo tendenzialmente unipolare e i condizionamenti speculativi delle lobbies finanziarie transnazionali rappresentano l’humus propizio per il proliferare della criminalità finanziaria, delle mafie e della corruzione. E’ in questo scenario che va inquadrata la nostra forte preoccupazione per le scelte dell’attuale governo in materia di lotta alla mafia e di giustizia. Già i primi segnali sono inequivocabili: le vicende del Commissario antiracket; la riduzione delle scorte ai magistrati più esposti nella lotta alla mafia e alla corruzione; le improvvide dichiarazioni sulla necessità di “convivere con la mafia” pur di realizzare faraoniche e discutibili opere pubbliche eliminando o riducendo i controlli di legalità. Ma è ancora più preoccupante la successiva approvazione di una serie di leggi, come la depenalizzazione del falso in bilancio, l’inutilizzabilità delle rogatorie internazionali per insignificanti vizi di forma, le facilitazioni per il rientro dei capitali dall’estero senza adeguati strumenti di contrasto delle varie forme di riciclaggio internazionale, provvedimenti da cui sembra emergere una strategia di legalizzazione dell’illegalità, a tutela degli interessi privati e per assicurare l’impunità dei potenti. Inoltre, mentre nulla di serio viene fatto per risolvere il conflitto di interessi, si assesta un duro colpo alla libertà e al pluralismo dell’informazione attraverso l’occupazione della RAI e l’intimidazione nei confronti dei giornalisti non allineati. Infine, gli attacchi alla magistratura assumono il carattere di un vero e proprio conflitto istituzionale, che non nasconde, ormai, l’intenzione di ridurre drasticamente l’indipendenza del potere giudiziario, mettendo discussione un pilastro fondamentale della democrazia e dello Stato di diritto. La vicenda dell’accordo sul mandato di arresto europeo, condizionato all’obiettivo di eliminare dalla Costituzione l’obbligatorietà dell’azione penale e l’indipendenza dei pubblici ministeri dall’esecutivo, è un preciso ricatto: si vuole far credere che sia l’Unione Europea a imporre mutamenti radicali e pericolosi che invece fanno parte integrante della strategia governativa. Infatti, tale strategia prevede una riforma dell’ordine giudiziario che lede l’autonomia e l’indipendenza della magistratura: a) con il ridimensionamento del potere e del ruolo del Consiglio Superiore della Magistratura, già avviato con la riforma del sistema elettorale e con la riduzione del numero dei suoi componenti; b) con una separazione rigida delle funzioni tra giudici e pubblici ministeri, in grado di prefigurare la separazione delle carriere e, conseguentemente, la dipendenza dall’esecutivo; c) con l’assegnazione di un nuovo ruolo alla Corte di Cassazione che, più influenzabile dall’esecutivo, potrà incidere sugli sviluppi di carriera dei magistrati; d) con l’istituzione di una scuola di formazione dei magistrati presso la Cassazione, diretta da un comitato di membri eletti con il concerto del Ministro di Giustizia. A tutto ciò bisogna aggiungere la recente proposta di legge di riforma del codice di procedura penale e del codice penale che sottrae potere a giudici e pm, crea una sorta d’impunità per gli imputati con più di 65 anni di età, aggrava le pene per l’abuso d’ufficio commesso da un magistrato fino a 18 anni di reclusione e obbliga i giudici ad astenersi dal processo se “sospettati” di non essere imparziali a causa di “comportamenti o manifestazioni di pensiero o adesione a movimenti o associazioni” non graditi dall’imputato.Di fronte a una situazione così grave, che non ha precedenti nella storia dell’Italia repubblicana, non possiamo limitarci a protestare; occorre una mobilitazione, la più ampia e capillare possibile, che rilanci la lotta contro la mafia e promuova delle vere e proprie vertenze dei movimenti della società civile e delle forze democratiche contro l’illegalità legalizzata, a partire dai seguenti obiettivi: 1.l’abolizione delle leggi che legalizzano l’illegalità, aderendo all’appello lanciato, tramite MicroMega, da alcuni dei più autorevoli intellettuali italiani per un referendum abrogativo delle norme sul falso in bilancio e sulle rogatorie; 2. la difesa dei principi della Costituzione che garantiscono l’indipendenza della magistratura e l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, opponendosi ad un progetto complessivo di riforma della giustizia che, nelle sue varie articolazioni, tende ad aggirare le norme costituzionali ed a subordinare il potere giudiziario al potere esecutivo; 3. la difesa della libertà di informazione, di opinione e di ricerca, garantita dalla Costituzione, con una vera soluzione del conflitto di interessi, con una riforma della RAI che la renda pluralista e indipendente dall’esecutivo, con una nuova regolamentazione legislativa in materia di diffamazione e la costituzione di un Fondo di solidarietà; 4. la riaffermazione della distinzione, proposta dalla Commissione parlamentare antimafia del ’93, tra responsabilità penale e responsabilità politica (spetta alle assemblee rappresentative, e ad ogni forza politica al proprio interno, individuare e stigmatizzare tutti quei comportamenti che, indipendentemente dall’accertamento di eventuali reati di esclusiva competenza della magistratura, siano ritenuti incompatibili con l’esercizio di funzioni politiche); 5. l’opposizione alle misure di ridimensionamento di importanti norme antimafia quali l’applicazione dell’articolo 41/bis, la protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia e l’utilizzo delle loro dichiarazioni, le forme di tutela e protezione di magistrati e altri soggetti impegnati nella lotta alle mafie. Una particolare attenzione in tal senso va posta nei confronti delle recenti iniziative di revisione delle sentenze di condanna già passate in giudicato, imponendo l'adeguamento ai principi successivamente introdotti nella Costituzione sul giusto processo. In questo modo decine di pericolosi capimafia potrebbero tornare in libertà e riprendere ad esercitare il controllo diretto delle organizzazioni criminali che ancora sono attive e radicate nel territorio; 6. il riordino della legge 109/96 sull’utilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia, in modo da rendere il meccanismo di assegnazione più rapido ed efficiente e la promozione di una legge che estenda la confisca dei bene ai corrotti. Nel denunciare il clima complessivo di grave delegittimazione dei protagonisti e dei simboli del movimento antimafia, che induce a considerare la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione politica e finanziaria una stagione ormai superata, Palermo chiama a una mobilitazione, la più ampia possibile, che, sulla base di questa piattaforma leghi tra loro le numerose iniziative che si terranno dal 9 maggio (anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato) al 26 luglio (anniversario della morte di Rita Atria), e che veda come momento culminante una grande manifestazione nazionale per il pomeriggio del 23 maggio davanti all’albero Falcone.


Miei cari ministri


di JIRI SVOBODEK


Miei cari ministri di questo governo moderato e democratico. Miei cari Scajola e Fini, rispettivamente ministro dell'interno e vicepresidente del consiglio. Miei cari. Vorrei dire quello che penso di voi dopo aver letto le vostre dichiarazioni in seguito agli arresti domiciliari di alcuni agenti di polizia rei di aver pestato, abusato e maltrattato dei giovani manifestanti. Avete espresso solidarietà verso di loro. Avete detto di attendere che i magistrati riferiscano dimenticando l'elementare distinzione del potere esecutivo da quello giudiziario. Vorrei dire quello che penso di voi. Allora mettiamola così. Non so se avete dei figli. Spero che proviate questa gioia almeno per una volta nella vita. Io l'ho provata grazie al cielo e grazie a Dio. Chiudete gli occhi e immaginate. Allora, ci sono questi bambini che poi diventano ragazzi che poi continuano a crescere, li vedete giocare e studiare, crescere autonomamente. Magari li iscrivete all'università e dopo averli visti studiare per l'esame di economia politica vi pongono alcune domande. E voi siete senza risposta, allora i vostri figli continuano a studiare, poi fanno un anno di servizio civile nel campo profughi di Bari Palese, vanno a spiegare agli stranieri come ci si comporta in Italia, qualche parola fondamentale per farsi capire, distribuiscono tarallini e paste secche. Poi vostro figlio, non soddisfatto, torna a casa e chiede di andare a fare assistenza alla Croce Rossa di Altamura. Passa le notti in bianco, accompagna due ragazze e un infermiere nelle chiamate urgenti che tempestano la notte il centralino della Croce Rossa. Sapete? L'Italia è un paese democratico dove si è anche liberi di lavorare gratis. Poi capita che in televisione vi accorgete che il mondo cambia, vedete che a Seattle dicono quello che pensate, ma non osate dire. Allora vostro figlio dice che gli piacerebbe andare a manifestare in piazza, spiegare che il mondo ha mille sfaccettature, noi dei cosiddetti paesi democratici conosciamo solo quella migliore possibile. Allora gli spiegate che non serve andare a urlare in piazza come fanno quelli che passano in televisione, che certe idee vanno anche mostrate con la dignità e la compostezza di chi fa con piacere il volontario della Croce Rossa. E' la fine novembre del 1999 e tirate un sospiro di sollievo a sapere che quello che succede non avviene in Italia. Ma questo vostro figlio un giorno vi dice che andrà a manifestare davanti alla prefettura di Lecce. Che lì c'è una fiaccolata per commemorare non so quale evento. E allora pregate che non succeda quello che avete visto in televisione, quelle immagini di Seattle dove certi pazzi capelloni si sedevano a terra e facevano resistenza passiva a migliaia di poliziotti e prendevano sberle e non si alzavano. E poi vedevate certi teppisti che spaccavano le vetrine di agenzie finanziare e negozi. E magari pensate a quelle persone che hanno messo da parte i soldi per una vita e aprirsi un negozio in pieno centro e poi vederselo devastato da certi teppisti. Allora pensi che davvero tornare a manifestare in piazza dopo 20 anni in Italia sarebbe pericoloso e che mai e poi mai vorreste vederci vostro figlio. Allora pensate che vostro figlio torni da questa fiaccolata a Lecce e dica di essere felice, che ha conosciuto un sacco di persone che la pensano come lui, che il mondo non gira per il verso giusto, che ci sono tante persone in questo mondo che avrebbero bisogno del nostro aiuto. E sai quanto è bello avere un figlio felice che racconta una bella esperienza. Spero che conosciate questa emozione e se non la conoscete mi auguro che vi accada. Allora immaginate questo vostro figlio che seduto a tavola non tocchi cibo per raccontare nei minimi particolari i contenuti di questa fiaccolata. Immaginate che vostra moglie prepari lo sformato più buono che sia mai stato preparato. Immaginate che vostro figlio abbia fame come il bambino più affamato di questo mondo, immaginatelo ma immaginate anche che non riesce a toccare cibo per raccontare di essere salito su un palco e con un megafono abbia urlato UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE. Immaginatelo vi prego, certo magari sono solo slogan, ma non siete contenti di vederlo felice? Si sentono tante cose in giro. Dicono che i giovani fanno soltanto certe cazzate. Magari la vostra felicità diventa preoccupazione perché non tutte le manifestazioni di questo strano movimento trasversale finiscono come la fiaccolata di Lecce. Capita che in diverse parti in Italia succedano cose terribili, che a Torino una poliziotta sia stata aggredita e malmenata da dei teppisti travestiti da manifestanti. Capita di alcuni scontri e che anche qualche negozio come a Seattle venga distrutto e devastato. Allora avete paura per quel ragazzo che avete di fronte e che ogni giorno insegna che questo prodotto è fatto sfruttando questo o quel prodotto, che quelle banane non sono da comprare perché chi le ha raccolte ci ha lasciato le penne sotto una nuvola di pesticidi, che quel latte è da evitare perché la multinazionale che lo vende ha donato alle madri del terzo mondo delle provviste avariate, e che ci sono mille buoni motivi per comprare il miele comprato da un signore dell'Equador dove hanno dollarizzato l'economia. Allora succede che vostro figlio riesce a laurearsi dopo tante difficoltà, nonostante la fatica di saltare tutte le notti in un'ambulanza e correre su e giù per la Puglia. Allora chiedete se ha bisogno di qualcosa e lui vi risponde un biglietto ferroviario Bari-Napoli perché c'è una manifestazione e lui non può mancare assolutamente. E allora dopo aver fatto mille raccomandazioni cercate di spiegare di stare attenti, ma vi viene da balbettare qualche ovvietà e realmente non sapete cosa dire. Poi vostro figlio parte con quella stessa faccia luminosa di quando tornò da Lecce, quella stessa faccia che dimenticava di mangiare lo sformato più buono del mondo, beh lo mettete sull'espresso che parte per Napoli. Beh, allora lo vedete partire con la videocamera che gli hanno regalato per la sua laurea e lui che dalla finestra del treno grida "Vi farò vedere tutto quello per cui vale la pena vivere oggi". Allora vi nascono certi ragionamenti sulla retorica e pensavate che un po' di retorica in questi giorni non guasta mai. Beh, allora immaginate questo quadro: vostra moglie che saluta e fa le ultime raccomandazioni e voi che mettete questo vostro figlio che tanto normale non è, che invece di andarsi a fare un viaggio se ne va a Napoli a fare una manifestazione. Allora mettete questo quadro, mettete che vedete in televisione quello che non avreste mai voluto vedere. Insomma quello che temevate è successo. Guardate certi brutti ceffi tra i manifestanti, ce n'è addirittura uno con una testa bizzarra, rasato a zero con una coda di capelli sulla nuca, a torso nudo, viene arrestato. Immaginate che vostra moglie commenti incautamente "ma nostro figlio non può essere tra quelli stai tranquillo, la polizia sa il suo mestiere". Immaginate che il cellulare di vostro figlio risulti spento. Immaginate che non avete notizie per una settimana e che dopo aver avvisato polizia e carabinieri vi arrivi a casa un relitto. Pare sia vostro figlio, non ci giurereste se non per il giubbotto militare che aveva alla partenza. Ha il viso gonfio, gli occhi neri e pesti, le pupille si possono appena intravedere dentro due fessure violacee. Ha gli zigomi sfasciati, dei graffi, la testa fasciata e poi il collo pieno di segni neri e non ha nulla se non questo giubbotto. Allora sentite che gli hanno spaccato tutto, gli hanno rotto la testa e anche la videocamera della sua laurea, gli hanno rotto il cellulare e gli hanno ficcato la testa dentro una latrina e che adesso i suoi brufoli sono delle ulcere infette e pustolose. Allora non chiedete chi sia stato perché avete già capito tutto. Lui per giorni non dice niente, passa un paio di giorni in una clinica privata dove sembra riprendersi. Poi decide di lasciar perdere la Croce Rossa e decide di non voler cercare lavoro e inizia a passare delle giornate vuote sul divano davanti al televisore. Immaginate che vostro figlio ha cominciato a fumare. Fuma molto, non parla mai e non parlate mai di quello che è successo. Poi un giorno vostro figlio dice, testuali parole, "Mi credi che si chiamano agenti di pubblica sicurezza?" e poi smette di parlare di nuovo. Allora ci pensi a quei giorni che passava le notti in bianco, ci pensi a quella sera che era tornato da Lecce con il viso luminoso. Ci pensi un sacco di volte. Soprattutto quando vostro figlio diventa sempre più silenzioso. Arrivano i giorni degli scontri di Genova e pensi che bisogna essere faziosi e in malafede per credere che non ci siano eccessi sia tra i poliziotti che tra i manifestanti. E questo magari lo pensa anche tuo figlio. Ma non ci pensate neanche per un attimo di chiederglielo. Allora succede che un giorno un magistrato arresta alcuni presunti autori di quegli abusi. Si tratta di mele marce che rovinano il lavoro di chi ci assicura giorno per giorno un minimo di vivibilità in questa città da incubo che è Bari. Penso che i colleghi di questa gentaglia siano molto arrabbiati, che capiscano che il loro duro lavoro possa essere messo in discussione da un minuscolo gruppo di teste calde e anche di cazzo. E allora mentre vostro figlio ha ripreso a leggere un libro per preparare un dottorato vedete che il governo esprime solidarietà verso quelli che sono stati arrestati. E vedete che questi esponenti del governo si arrabbiano molto, pretendono le ragioni di questa lesa maestà. Allora immaginate tutto questo, immaginate delle persone che solidarizzano con delle persone che sono accusate di aver ridotto vostro figlio a una larva per circa un anno. Immaginate che vostro figlio è costretto ad andare in procura travestito e che una televisione locale lo abbia intervistato di spalle come un pentito di mafia. Allora immaginatelo, vi prego immedesimatevi nel padre. Bene, l'avete fatto? Cosa si prova ? Bene, ecco cosa penso di voi. Jiri Svobodek 

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INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (INTERNAZIONALE) 


SFRUTTAMENTO RISORSE NATURALI IN CONGO: PUBBLICATO RAPPORTO ONU

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha affidato ad una commissione di esperti un'indagine approfondita sulla situazione congolese. Il rapporto sull'inchiesta, reso noto circa un anno fa, è ora stato tradotto e pubblicato da Chiama l'Africa in collaborazione con il Cipsi. Nel documento si afferma che nella Repubblica Democratica del Congo le istituzioni non hanno più alcun potere sul conflitto, ufficialmente datato dal 1998: ampie zone del paese sono sotto il controllo degli altri eserciti implicati, e questo consente di gestire le miniere di diamanti, il coltano, il niobio, i legnami pregiati, il caffè. Sono stati depredati il bestiame come le banche: appena l'esercito ruandese controllava una zona, scrive il rapporto, le banche venivano svuotate di tutto il denaro che avevano, poi i militari passavano alle case, spogliando gli abitanti dei pochi averi, dei loro abiti, del raccolto dei campi. Certi burundesi partecipano anche allo sfruttamento della scorza di Primus Africana, un albero noto e usato in medicina per il trattamento della prostata. Questo albero cresce nelle foreste del Sud-Kivu, in Congo, mentre non cresce in Burundi. Così per i diamanti: il Ruanda non estrae diamanti dai propri territori, eppure li esporta. Così l'Uganda e il Burundi, ambedue non produttori di oro, di coltan o niobio, divenuti però esportatori di questi preziosi materiali proprio da quando è attivo il conflitto congolese. Ovviamente, queste spoliazioni avvengono senza il minimo scrupolo verso il territorio e i lavoratori coinvolti. Il rapporto individua i gruppi che si sono arricchiti in questa guerra, la prima "guerra mondiale africana" come è stata definita da Madeleine Albright. A partire dagli eserciti (i soldati vengono pagati proprio con i proventi di questi traffici), ma anche uomini e donne congolesi, che gesticono i trasporti e assicurano i collegamenti usando le poche infrastrutture del paese. Gli autorevoli membri della commissione d'indagine non arrivano chiaramente fino a noi, anche se siamo i destinatari finali dei diamanti, del coltano, dell'oro, del caffè (da un articolo di Cristina Formica). Per richiedere il dossier : tel. 0521/314263.

APPELLO DEL PAPA: “MAI PIÙ LA GUERRA NELLA REGIONE DEI GRANDI LAGHI” 


Un pressante appello per la pace è contenuto nella lettera che il Papa ha inviato a monsignor Frédéric Rubwejanga, vescovo di Kibungo (Rwanda), in occasione dell’assemblea straordinaria dell’Associazione delle Conferenze episcopali dell’Africa centrale, di cui il presule è presidente. L’incontro si svolge nella capitale ruandese Kigali e offre a Giovanni Paolo II l’occasione per tornare a levare la propria voce contro la violenza che da anni insanguina la regione dei Grandi Laghi. “Mai più la guerra che distrugge il desiderio dei popoli di vivere nella tranquillità e nell’intesa fraterna”, auspica il Pontefice nel documento. Il Santo Padre si scaglia in particolare contro la logica dell’odio e del disprezzo del prossimo che ha eroso la base dei valori umani necessari per la costruzione di un mondo solidale e per lo sviluppo di relazioni fraterne e pacifiche tra gli uomini. Un contributo determinante alla causa di una pace giusta e duratura, sottolinea il Papa, deve venire proprio dalla Chiesa, che deve essere per tutti un luogo di autentica riconciliazione, grazie alla testimonianza resa dai suoi figli e dalle sue figlie”. Forte della sua esperienza di umanità, la Chiesa deve continuare a esercitare la propria vigilanza sull’evoluzione in corso invitando le comunità cattoliche a proporre con audacia i valori morali e spirituali necessari per un vero cambiamento delle mentalità e dei cuori. “Per permettere l’instaurazione di nuovi rapporti fra gli uomini e le istituzioni, oltre che la realizzazione di giuste aspirazioni alla pace, alla giustizia e alla solidarietà – prosegue la lettera al vescovo di Kibungo – è fondamentale che la Chiesa nella vostra regione si interroghi in verità non soltanto sulla credibilità della vostra presentazione del suo messaggio ma anche sulla credibilità di coloro che ne sono i portatori, poiché la testimonianza di vita è una condizione essenziale dell’efficacia profonda della predicazione”. La credibilità della Chiesa in Africa, dunque, dipende dalla testimonianza offerta ai propri membri, animati da un senso evangelico e morale profondo. “Essendo sempre un esempio per il popolo cristiano – afferma ancora Giovanni Paolo II – aiuterete i fedeli nella loro lotta senza pausa contro i germi della divisione e le contrapposizioni etniche, che indeboliscono la testimonianza della Chiesa e attizzano l’odio”. Il testo si chiude con un pensiero per le vittime silenziose dell’Aids e della malnutrizione, nonché per quanti sono stati colpiti dalla recente e tragica eruzione del vulcano Nyiragongo, nell’est della Repubblica democratica del Congo.
14 maggio 2002: iniziata la visita di Pax Christi Italia in Palestina

E’ iniziata questa mattina la visita in Terra Santa organizzata dalla sezione italiana di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace. Il gruppo, lo ricordiamo, e’ composto da 13 persone tra cui i vescovi Diego Bona (presidente del movimento e vescovo di Saluzzo), Mons. Luigi Bettazzi (presidente emerito di Pax Christi International) e Mons. Giancarlo Bregantini (vescovo di Locri e Presidente della Commissione CEI per i problemi sociali e del lavoro, Giustizia e Pace). I vescovi di Brescia, Potenza, Novara, Trani e Bolzano hanno delegato alcuni rispettivi sacerdoti o laici a rappresentarli. La giornata e’ cominciata alle 7.00 con la concelebrazione eucaristica nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Subito dopo la delegazione si e’ messa in cammino verso Ramallah dove, superati i controlli presso il check point, e’ giunta alle 10.00 per incontrare Yasser Arafat. Il Presidente dell ’Autorità Palestinese si e’ trattenuto con il gruppo di italiani per circa 40 minuti esprimemendo piena soddisfazione per l’attestazione di solidarietà verso il suo popolo e pronunciandosi sulle ultime vicende con particolare riferimento all’assedio della Basilica della Natività. Mons. Diego Bona, presentando il motivo della visita ha avuto modo di illustrare brevemente le attività di Pax Christi in favore della Terra Santa e ha ringraziato Arafat per gli sforzi in direzione della pacificazione. Per parte sua Arafat ha espresso viva soddisfazione per questa ‘’visita di amici’’ ma al contempo ha riferito dell’amarezza provata nel corso delle visite effettuate nelle scorse giornate a Betlemme, a Nablus e Jenin. In particolare ha lamentato il disinteresse colpevole di buona parte della comunità internazionale che ha mostrato maggiore attenzione per le statue di Budda in Afganistan che per la strage e la distruzione a Jenin. Ha commentato con molta preoccupazione le dichiarazioni emerse dalla riunione del Likud che si ostina a non voler riconoscere ai palestinesi la possibbilità di vivere in un proprio Stato. Tali posizioni rallentano il processo di pace, ha concluso il Presidente. Infine Arafat ha risposto alle numerose domande poste dagli ospiti. Il gruppo ha poi proseguito la sua visita a Ramallah soffermandosi soprattutto in quelle zone dove i segni della distruzione per mano dei militari israeliani sono maggiormente evidenti. Incontrando il vice ministro dell’Educazione la delegazione ha avuto modo di constatare il ripristino completo degli uffici del Ministero dopo la recente pressocchè totale distruzione e ha ascoltato con attenzione i dati e il funzionamento dell’istruzione in Palestina. Dopo la sosta presso la parrocchia della Santa Famiglia, il gruppo ha fatto rientro a Gerusalemme per incontrare i rappresentanti dell’Associazione dei Rabbini per i Diritti Umani, il Custode di Terra Santa, gli esponenti della Commissione Giustizia e Pace e Caritas. In serata è previsto infine l’incontro con i leaders di tutte le espressioni cristiane di Terra Santa alla presenza di Mons. Michael Sabbah, Patriarca Latino di Gerusalemme e presidente di Pax Christi International. La giornata di domani si prevede quasi interamente a Betlemme con la celebrazione della Santa Messa presso la Basilica della Natività. (Fr. Raed Abusahlia - Latin Patriarchate of Jerusalem)

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ASSOCIAZIONI & APPELLI 

ARCI É... IMPEGNO CIVILE. ANCHE A VERONA
L’Arci è una associazione impegnata nella promozione e nello sviluppo dell’associazionismo come fattore di coesione sociale, come luogo di impegno civile e democratico, di affermazione dei diritti di cittadinanza. I campi di attività dell’Arci spaziano dalla solidarietà internazionale al turismo sociale e culturale, dall’educazione alla legalità alla lotta contro i poteri criminali e mafiosi, dall’attività per i bambini e gli adolescenti alla promozione delle attività culturali. A Verona e provincia si contano circa 40 circoli che svolgono attività in piena sintonia con quanto espresso a livello nazionale. L’attenzione è rivolta principalmente al territorio, ma l’aspirazione rimane quella di uscire dai confini della provincia per poter confrontare progetti con circoli di altre parti d’Italia, per poter creare una rete orizzontale di esperienze che raccolgano il lavoro rivolto al tessuto associativo, senza dimenticare l’impalpabile esistenza dei sogni. Per questo l’Arci Comitato di Verona sta puntando molte risorse sul sito da poco rinnovato ed ampliato ( http://www.arci.verona.it/ ); con esso infatti si aprono possibilità di incontro e di scambio che hanno il pregio dell’immediatezza e della molteplicità; davanti al visitatori si aprono come scatole cinesi pagine che rimandano sia ad eventi interni all’Associazione sia a manifestazioni o appuntamenti di carattere generale che hanno in comune i temi della pace, della democrazia, della partecipazione, dei diritti umani, dell’informazione. Il sito dell’Arci di Verona vuole essere uno dei tanti snodi all’interno di un disegno di scambio e di conoscenza; un modo per avere a disposizione strumenti che permettano la partecipazione attiva e non subordinata alla costruzione di quello che, speriamo, sarà il nostro futuro. Buona navigazione (senza dimenticare la bussola!). (ARCI Nuova Associazione Comitato di Verona). 

EMBARGO IRAQ: APPELLO
Nei prossimi giorni la Camera dei deputati discuterà una mozione per la revoca dell'embargo all'Iraq presentata come primo firmatario dall'Onorevole Bianchi. La mozione chiede tra l'altro lo sblocco dei contratti per generi di prima necessità bloccati alla Commissione per le sanzioni dagli Stati Uniti, la riapertura della ambasciata a Baghdad e impegna il governo a proporre formalmente alle Nazioni Unite la fissazione di una data per la revoca delle sanzioni economiche. Se approvata sarebbe la posizione più avanzata mai presa da un paese europeo sulla questione dell'embargo. L'associazione "Un Ponte per..." ha promosso un appello per fare pressione sui parlamentari italiani e per sollecitare un voto favorevole alla revoca dell'embrago. L'appello può essere firmato collegandosi al sito www.unponteper.it/nontagliolacorda oppure anche dal sito della rete Lilliput http://www.retelilliput.org/

APPELLO: SPER SALVAGUARDARE LA LEGGE 185/90
Proseguono le Campagne di pressione per salvaguardare la legge 185/90 sul commercio di armi e quella per sostenere la richiesta di revoca dell'embargo all'Iraq. La campagna sulla 185 è promossa da un cartello numerosissimo di reti, gruppi e associazioni mentre quella che riguarda l'Iraq è promossa da "Un ponte per.." Chi non avesse ancora provveduto può inviare le lettere indirizzate ai deputati utilizzando il meccanismo attivo sul sito www.retelilliput.org (sezione petizioni) che consente l'invio di messaggi ai deputati dei singoli collegi, oppure sul sito http://www.vita.it/ .Sia la richiesta di revoca dell'embargo all'Iraq sia il provvedimento che riguarda la 185 saranno discussi e votati alla Camera nel periodo che va dal 27 al 31 maggio

APPELLO DELL’A.C. CONTRO LE MODIFICHE ALLA LEGGE SUL COMMERCIO DELLE ARMI 

Preoccupazione è stata espressa in questi giorni dal Consiglio nazionale dell’Azione cattolica italiana per le modifiche che sono state proposte alla legge 185/90, che regola con meccanismi di trasparenza il commercio italiano di armamenti, vietandolo verso quei Paesi in cui i diritti umani sono violati, o che sono teatro di conflitti armati. Il prossimo 27 maggio si concluderà infatti la discussione alla Camera dei Deputati del disegno di legge 1927, strumento di ratifica dell’accordo europeo di Farnborough sulla cooperazione militare tra l’Italia e altri 5 Paesi Europei (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Svezia). "L’Azione Cattolica - si legge in un comunicato - esprime la sua preoccupazione perché se passassero le modifiche proposte non solo si avrebbe un incremento della produzione e dell’export di armi, ma verrebbero annullate quelle procedure che oggi consentono di ottenere informazioni su tipologia e quantità di armi esportate, azienda produttrice, paese di destinazione, transazioni bancarie. Quello che verrebbe meno, in sostanza, è il controllo di Parlamento e società civile". Il testo si chiude con un appello. "L’Azione cattolica italiana, associazione di laici cristiani chiamati ad assumere, alla luce del Vangelo, le sfide del mondo di oggi, chiede al mondo politico, alla maggioranza e all’opposizione, di non stravolgere una legge che ha frenato l’esportazione di strumenti di morte fabbricati in Italia. Il nostro Paese ha una vocazione al dialogo e alla riconciliazione: vogliamo la pace, non la guerra e la violenza". 

Vacanze speciali con Jonas

JONAS è un'associazione no profit che organizza da oltre dodici anni attività culturali, sportive, ricreative e turistiche in Italia ed all¹estero. Si occupa soprattutto di promuovere forme di turismo a basso impatto ambientale come la bicicletta, la barca a vela, il trekking, il rafting, il sub, il cavallo, la canoa e lo sci di fondo. Le proposte di Jonas si rivolgono a tutti: singoli, coppie, gruppi di amici e famiglie, persone di ogni età e provenienti da ogni parte d¹Italia. Per informazioni, visitate il sito: http://www.jonas.it

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MassMedi@ 


DA LEGGERE
PROSPETTIVE DI FILOSOFIA AFRICANA 
di Lidia Procesi e Martin Nkafu Nkemnkia
Edizioni Associate, Roma 2001 ( http://www.edizioniassociate.it/ ).

DA LEGGERE
FILOSOFIA INTORNO AL FUOCO
IL PENSIERO AFRICANO CONTEMPORANEO TRA MEMORIA E FUTURO
di Filomeno LOPES
EMI, Bologna 2001 ( http://www.emi.it/ ).

DA LEGGERE
L'INCONTINENTE BIANCO
I diritti di vendita saranno destinati all'AMREF (African Medical and Research Foundation) attiva sul versante dell'assistenza medica e della ricerca in vari Paesi africani.
di Giobbe Covatta
RICHIEDETELO!!!

IN EDICOLA
SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE

È nelle edicole di tutta Italia, insieme al settimanale «Internazionale», la rivista SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE del gruppo editoriale CIPSI. In questo numero vi segnaliamo: PRIMO PIANO: Requiem per la cooperazione – Alla fiera delle promesse – Quando i grandi si nascondono: da Cancun a Monterrey. Di Eugenio Melandri. "Abbiamo ingannato i poveri e noi stessi per 40 anni. Con conferenze, dichiarazioni, promesse mai mantenute. La grande fiera delle conferenze internazionali per lo sviluppo trova la sua ‘logica’ conclusione a Monterrey, dove, ancora una volta, si è partorito il nulla". Frei Betto: dalla notte verso il giorno – Il forum mondiale è lo spazio per una società alternativa – Di Monica Di Sisto. "Siamo andati a Porto Alegre per creare un’alternativa per la pace. Questa alternativa è possibile solo attraverso meccanismi che facciano giustizia…". Attenzione: tentano di comprarci – Dal forum di Roma al vertice di Joannesburg; incontro con Antonio Onorati – di Nicola Perrone; Povera Europa – "Cosa c’è dietro al consenso ottenuto da Le Pen in Francia? Un consenso ampio, che viene soprattutto da ambienti popolari, dalle periferie urbane, dagli ambienti operai…"; Ernesto Balducci – "Non siamo esperti in commemorazioni. Troppo spesso, infatti, si rischia di scadere nella retorica. Eppure non possiamo dimenticarci di un amico e di un maestro, morto dieci anni fa…"; Anch’io a Kisanghani… e molti, molti altri articoli.

IN LIBRERIA
SILIS

É in libreria «SILIS annali di civiltà dell’acqua – n. 2/3 del 2002», rivista del Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua. Il nuovo numero di SILIS, annali di civiltà dell’acqua, pagg. 187, 15 €uro, è distribuito nelle migliori librerie del Triveneto dalla Cierre Edizioni di Verona,. Illustrato con più di 170 fotografie, disegni, mappe e riproduzioni di progetti, SILIS 2/3 ha un sommario ricchissimo di saggi, informazioni, recensioni e contributi che indagano il nesso fra le culture e gli usi dell’acqua che insistono in molte parti del mondo: dall’Olanda alla Spagna, dall’India al Sudan, dal Marocco all’Italia. Come acquistare SILIS : Nelle librerie del Veneto, del Trentino e del Friuli Venezia Giulia al prezzo di copertina di 15 €uro Richiedendone la spedizione direttamente al proprio domicilio, al Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua. Via Internet, entrando nelle pagine del nostro sito (http://www.provincia.venezia.it/cica) scegliendo il link PUBBLICAZIONI e inviando l’ordinativo con gli estremi del versamento di 16 €uro (15 Euro prezzo di copertina + 1 €uro per spese postali) sul ccp n. 14286454 intestato al Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua, via G. Berchet, 3 – 31021 Mogliano Veneto (Treviso) o analoghi estremi del versamento sul ccb n. 19398G della Banca Antonveneta, sede di Treviso, CAB 12080 ABI O5O4O, intestato al Centro internazionale Civiltà dell’Acqua di Mogliano Veneto; a mezzo fax al n. 041 4566658 allegando la fotocopia del versamento come sopra specificato. In ambedue i casi specificare chiaramente il nome e l’indirizzo a cui inviare SILIS

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LA LETTER@

UN INVITO A PARTECIPARE AD UNA CORRISPONDENZA INTERNAZIONALE PER UN "DIALOGO DELLE CULTURE"
Con gli attacchi dell'11 settembre negli USA e l'offensiva militare in Afghanistan, l'orrore di uno "Scontro delle Civiltà" ha purtroppo preso a divenire una realtà. Qualunque sia la verità dietro tali attacchi, chiunque siano i veri mandanti, se si innesta una spirale di violenza, questa può gettare l'umanità nel baratro di una nuova epoca buia. E' della massima urgenza, dunque, ridefinire le fondamenta della ragione e quegli stessi princìpi universali che invece consentono, sul piano più elevato possibile, un "Dialogo delle Culture" e la comprensione ecumenica tra le religioni. Un dialogo come quello che sarebbe necessario allorché, a seguito di un periodo di violenza protratta, o decenni, o anche secoli di guerra, la comunità umana dovesse essere riedificata e gli stati nazionali dovessero essere ricostruiti dalle loro rovine. Ma proprio se vogliamo evitare tante sofferenze indicibili per milioni di esseri umani, dobbiamo adoperarci affinché l'approfondimento di questo dialogo contribuisca alla comprensione reciproca tra le culture, tanto rapidamente quanto occorre per evitare una simile catastrofe. Senza dubbio, non possiamo paragonare la caduta di Costantinopoli, che fu conquistata da Maometto II nel 1453, ai retroscena che caratterizzano gli attacchi verificatisi oggi negli USA, ma il riferimento a quella data storica è pur tuttavia pertinente da un altro punto di vista. Mentre allora gente dalle visioni anguste gridava vendetta ed esigeva ritorsioni, Nicolò Cusano, del quale celebriamo quest'anno il seicentesimo anniversario della nascita, scrisse, in risposta alle notizie terrificanti provenienti dal Bosforo, un'opera magnifica intitolata La Pace della Fede (De Pace Fidei). Questo testo, nel quale il Cusano aveva immaginato un dialogo tra rappresentanti e dignitari di diciassette religioni e nazioni, costituisce ancora oggi un chiaro punto di riferimento. Nicolò inizia il De Pace Fidei con le seguenti parole: "Le notizie sulle crudeltà e sevizie compiute ultimamente dal re di Turchia a Costantinopoli ed ora giunte all'orecchio di un uomo che una volta aveva visitato quelle regioni [quest'uomo è lo stesso Cusano che nel 1437 soggiornò in quella città, mentre i legati del papa invitavano l'imperatore al Concilio di Ferrara per l'unità della Chiesa], lo infiammarono di tale fervore verso Dio da indurlo a pregare, con molti gemiti, il Re dell'universo affinché, mosso dalla misericordia, volesse alleviare la persecuzione che infuriava più che mai a causa delle diverse usanze religiose. Ora accadde che, dopo qualche giorno, forse in seguito ad una diuturna e continua meditazione, quest'uomo devoto ebbe una visione che gli fece intravedere come, attraverso il concorso di alcuni uomini sapienti ed esperti in tutte quelle divergenze riscontrabili nelle religioni del mondo, si potesse trovare un certo facile accordo di massima, che potesse costituire una base appropriata e legittima per stabilire la pace perpetua nella religione." Nicolò continua presentando gli esponenti delle diciassette religioni e nazioni in dialogo con il "Verbo", al quale essi chiedono chiarificazioni poiché tutti i loro conflitti reciproci sono sempre esplosi in Suo nome. Giacché la maggioranza della gente vive in povertà, in condizioni di lavoro dure e tediose, o addirittura in schiavitù, essa non ha modo di usare il libero arbitrio e sviluppare una propria capacità cognitiva. Distratta da molte preoccupazioni e dagli affari quotidiani, non può ricercare il Dio Nascosto. Se gli uomini saggi, legati a fedi diverse, si fossero raccolti in assemblea, allora la soluzione sarebbe stata "semplice." La soluzione del Cusano è concepita dal punto di vista della coincidentia oppositorum, partendo cioè "dall'alto." Sarebbe un errore non distinguere tra i profeti e Dio stesso, come pure confondere la tradizione, alla quale ciascuno è abituato, con la verità stessa. In ciò, Dio si rivolge ai rappresentanti delle religioni come ad uomini saggi; agevolmente Egli li convince che vi è solamente una saggezza e una verità. Il più anziano dei partecipanti al dialogo, un Greco, domanda come si possano riconciliare le diversità delle religioni, giacché i loro fedeli accetteranno difficilmente una nuova religione unificata dopo aver difeso la loro anche con il proprio sangue. La Parola di Dio risponde che essi non dovranno introdurre alcuna nuova religione, ma che la vera religione viene prima d'ogni altra religione. La pace che possa portare le religioni ad una nuova unità non è un nuovo credo sincretico, ma piuttosto ciò che appare comprensibile alla ragione, non appena questa prende coscienza delle sue premesse. Il rappresentante greco reagisce con entusiasmo all'udire il riferimento a quello spiritus rationalis, dotato di capacità meravigliose (capax artitium mirabilium), dal quale deriva la perfettibilità umana. Orientato verso la saggezza, un tale spirito può avvicinarla sempre di più, pur senza mai raggiungerla nel suo massimo grado; e nel farsi sempre più prossimo, ne assapora il gusto "che è come un nutrimento eterno". L'unità dunque è raggiungibile se tutti si orientano verso la saggezza e la verità, e se questa stessa verità è riconosciuta come primaria e fondamentale. L'approccio del Cusano, perciò, si differenzia totalmente da quelle forme moderne di dialogo ecumenico, panteiste o fenomenologiche, che negano l'esistenza di una verità conoscibile in favore di una pluralità "democratica" di opinioni religiose. Il dialogo può avere il buon effetto sperato solo quando tutti i partecipanti procedono da una visione dell'uomo come "Immagine viva di Dio" (imago viva Dei), una somiglianza che si riconosce nel fatto che le sue capacità cognitive, in potenza infinitamente perfettibili, consentono all'uomo di comprendere sempre meglio le leggi che caratterizzano l'ordine della creazione, affinché, applicando queste conoscenze, egli migliori le condizioni di tutti gli uomini, e accresca il potenziale demografico della Terra. Papa Giovanni Paolo II ha ripetutamente sottolineato, soprattutto nei suoi recenti viaggi, che non v'è alternativa ad un tale dialogo ecumenico al più alto livello possibile. Helga Zepp-LaRouche, Presidente dello Schiller-Institut (Segnalato da Flavio Tabanelli)

Considerazioni su CIVITAS 2002

A Civitas, la Fiera del Terzo Settore che si svolge ogni anno a Padova, abbiamo visto molti importanti politici (Prodi, Fassino, Buttiglione, Gasparri ed altri) ma nessuno di essi ha assistito o partecipato all'incontro "Trasformazioni e partecipazione democratica: il ruolo della democrazia popolare e delle azioni non violente", in cui sono intervenuti Giuletto Chiesa, Chaiwat Satha-Anand (Ricercatore sulla Pace), Jan Oberg (www.transnational.org), Don Albino Bizzotto ( Beati i Costruttori di Pace) e l'ex direttore di Nigrizia Padre Alex Zanotelli. Nel corso dell'incontro Fabio Alberti ha presentato la Campagna "Non taglio la corda" (per aderire http://www.unponteper.it/) in opposizione all'imminente guerra annunciata contro l'Iraq. Un vero peccato l'assenza della Politica, perchè sono emerse cose molto importanti, questioni fondamentali sulle quali i Politici dovrebbero prendere una posizione chiara e assumersi precisi impegni. Giulietto Chiesa, moderatore della conferenza, ha attaccato duramente l'intero sistema mediatico sostenendo che, tranne rare eccezioni, non esiste una stampa libera e indipendente e che l'informazione sulle guerre è parziale, distorta e asservita agli interessi economici, geopolitici e militari. Ha proseguito poi affermando che "le cause della guerra non sono da ritrovare solo negli appetiti economici e geopolitici, ma anche in cause culturali e fra queste l'idea che la nostra visione del mondo, i nostri modelli democratici possano essere esportati in altre zone anche se sono agli antipodi rispetto alla nostra. Una vera agenda di pace può esistere solo nel rispetto delle diversità". "Stiamo assistendo - ha affermato Alex Zanotelli - ad una militarizzazione dell'economia mondiale: i 750 miliardi di dollari che verranno spesi quest'anno per le spese militari da USA e UE servono in realtà a proteggere lo stile di vita del mondo occidentale e l'appropriazione da parte del 20 % della popolazione mondiale dell'83 % delle risorse della terra". Jan Oberg ha sottolineato come i diversi mediatori o responsabili di mediazione nelle zone calde del pianeta, provenienti quasi sempre dal mondo militare, non siano per nulla formati in quanto peace-maker, non abbiano alcuna preparazione al riguardo, da cui risulta oltremodo discutibile la loro capacità d'azione. Si è domandato Oberg: "Perchè, se per fare il medico o l'avvocato bisogna studiare, per portare avanti i processi di pace non bisognerebbe formarsi?". Da ciò la convinzione che nessun processo di pace sia veramente in atto ("peace prevention" il termine da lui usato) perché in realtà si tratta di azioni di contenimento e pertanto "il movimento pacifista deve, oggi più che mai, costruire alternative valide al modello militare dominante". Invece ci ha molto deluso l'intervista rilasciata in mattinata da Prodi, politico che comunque stimo molto. Infatti in risposta alla domanda:"Cosa può fare l'Europa per la Pace?" ha sostanzialmente risposto:"Intanto sono 50 anni che in Europa non c'è la guerra, a parte i Balcani, di cui comunque ci siamo presi cura (!), per il resto del mondo la risoluzione dei conflitti con metodi democratici richiederà tempi lunghi, ci vorranno anni e anni...". Onestamente ci sembra un pò poco da parte del Presidente della Commissione Europea. Perciò molto umilmente ci permettiamo di ricordare al Presidente Prodi e a tutti i politici alcune semplici proposte per costruire concretamente la Pace: 1) Difendere la legge 185/90 che regola il traffico d'armi, e magari cercare di estenderla anche all'Europa. 2) Favorire la riconversione dell'industria bellica. 3) Ridare autorevolezza, prestigio e fondi all'ONU e favorire la nascita di istituzioni internazionali realmente democratiche che permettano di governare la globalizzazione a vantaggio di tutti e non di pochi, poichè non vi può essere pace senza giustizia. 4) Favorire la risoluzione delle controversie internazionali con metodi pacifici e nonviolenti sia rilanciando il ruolo della politica e della diplomazia che istituendo specifici corpi di pace e di interposizione.5) Prendere una posizione chiara e netta di dissociazione e di condanna dell'imminente guerra annunciata contro l'Iraq, che potrebbe infiammare ulteriormente il Medio Oriente e avere conseguenze disastrose per tutta l'umanità. (Luca Salvi, Martinelli Alessia, Verona)

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PAROLE IN LIBERTA'

di Vincenzo Andraous ( vincenzo.andraous@cdg.it - Tel. 0382 3814417) 

Vincenzo Andraous è nato a Catania il 28-10-1954, una figlia Yelenia che definisce la sua rivincita più grande, detenuto nel carcere di Pavia, ristretto da ventinove anni e condannato all’ergastolo “FINE PENA MAI”. Da otto anni usufruisce di permessi premio e lavoro esterno in art.21, da due anni e mezzo è in regime di semilibertà svolgendo attività di tutor-educatore presso la Comunità “Casa del Giovane “di Pavia. Per dieci anni è stato uno degli animatori del Collettivo Verde del carcere di Voghera, impegnato in attività sociali e culturali con le televisioni pubbliche e private, con Enti, Scuole, Parrocchie, Università, Associazioni e Movimenti culturali di tutta la penisola, Circa venti le collaborazioni a tesi di laurea in psicologia e sociologia; E’titolare di alcune rubriche mensili su riviste e giornali, laici e cattolici; altresì su alcuni periodici on line di informazione e letteratura laica, e su periodici cattolici di vescovadi italiani; ha conseguito circa 80 premi letterari; ha pubblicato sette libri di poesia, di saggistica sul carcere e la devianza, nonché la propria autobiografia; “Non mi inganno” edito da Ibiskos di Empoli; “Per una Principessa in jeans” edito da Ibiskos di Empoli; “Samarcanda” edito da Cultura 2000 di Siracusa; “Avrei voluto sedurre la luna“ edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Carcere è società” edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Autobiografia di un assassino-dal buio alla rinascita” edito da Liberal di Firenze; “Oltre il carcere” edito dal Centro Stampa della “Casa del Giovane” di Pavia. 

SULLA GIUSTIZIA MINORILE

In questo paese ubriaco di schizofrenie dialettiche, di scosse telluriche a intermittenza, che provocano cedimenti istituzionali e piegamenti umani, mi viene da pensare ( meno male che il pensiero è strumento di libertà riconosciuto ontologicamente ) a come punire sia più facile che prevenire e agire con composta fermezza. Penso alle riforme sulla Giustizia minorile ( tutte in linea di partenza, senza box a proteggerne eventuali riparazioni ), alla disinformazione dilagante, a come sia facile dire, per non dire nulla. Ad esempio che un minore è imputabile un giorno dopo il compimento del quattordicesimo anno di età. Eppure, nella comunità in cui svolgo la mia attività di tutor, mi sono affidati giovanissimi di dodici-tredici anni, condotti in comunità ( quindi non per loro scelta ) a seguito di interventi mirati e conclusivi da parte dei Centri Servizi Sociali per minori, i quali si pongono a mezzo e tutela del minore, quando è provata la disgregazione del nucleo familiare, quando persiste l’evasione scolastica, nonché il rischio ricorrente di comportamenti che sono di per sé gia reati contestabili. Penso allora ad un dodicenne che commette un reato, penso a quanto poco conosciamo di questo ragazzo, e quanto quella sua irresponsabilità sia somma e detrazione di una responsabilità che appartiene a pieno titolo ad un pubblico ben più adulto. Quale carcere e quale pena sono giuste per un adolescente che non sa riconoscere ancora sentimenti complessi e ruoli ben definiti all’intorno? La domanda spinge…eppure già, esiste, dapprima, un’esclusione, e a seguire un’inclusione in agenzie di controllo e trattamento…che per fortuna non sono solo sotto formato carcere. Davanti ad accadimenti tragici, che scompongono le coscienze, è chiaro che sale alta una esigenza doverosa di Giustizia, quanto meno per un’attenzione sensibile nei riguardi delle vittime. A tal proposito, e in linea con una comunicazione mediatica a dir poco strumentale, non è lecito sapere, che nel campo delle scelte di politica criminale per minori, è in sperimentazione un percorso innovativo di non poco spessore nel diritto di una procedura penale che custodisca umanità e speranza in ogni azione di contrasto. Esiste appunto, un tavolo di mediazione, con un giudizio sospeso, affinché “colpitore e colpito “ possano avvicinarsi, perché al male fatto non segua altro male fine a se stesso, e chi cerca risposte e Giustizia al proprio dolore, possa guardare negli occhi l’altro. Al di là del tavolo di mediazione, c’è il minore, e la possibilità che subentri la consapevolezza del male perpetrato, affinché il senso di colpa si trasformi in un sentimento diverso, di ben altra dimensione interiore, ciò per evitare che posto nella stessa condizione abbia a ripetersi l’identico comportamento deviante.Penso alla difficoltà di accettare un consenso alle regole, perché costa fatica intellettualmente e fisicamente, e credo sia talmente inusitato il peso di questo tentativo, che forse è assai più facile lasciarsi andare all’emotività, alla richiesta di inasprimento delle pene, al comodo rifugio: “ tanto non accadrà mai ai miei figli”. Penso ai tanti giovani nelle comunità, che cadono e si rialzano, e in una sopraggiunta responsabilizzazione trovano capacità di vista prospettica. Di fronte alle delusioni, ai fallimenti, non solo al disagio esistenziale di un minore, ma alle eredità conflittuali lasciate sulle loro spalle, persino davanti al disagio psichico, alle patologie, penso che occorra perdere una battaglia, per vincere la guerra, e ritrovare un senso a dare, per non assuefarsi alle facili conclusioni o rese, che alimentano paure e insicurezze, e soprattutto interrompono quel collante che tiene insieme una società. Una società che sa recuperare, che produce “ il bene “ nel nome della centralità dell’uomo, è una società che riconosce il valore della libertà, e libertà sottende capacità di sostenere una scelta. Anche la più difficile. (Vincenzo Andraous, Carcere di Pavia e tutor Comunità “Casa del Giovane” di Pavia, maggio 2002) 

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PAROLE ALTRE

QUANDO FINISCE LA NOTTE

Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno.
"Forse da quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora?"
"No!" Disse il rabbino.
"Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi?"
"No!" Ripeté il rabbino.
"Ma quand'è, allora?" Domandarono gli allievi.
Il rabbino rispose:
"E' quando guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. 
Fino a quel punto, è ancora notte nel tuo cuore".

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SITI DA VISITARE 

1) Agenzia di Stampa Missionaria http://www.misna.org/ 
2) http://www.altravicenza.it/  è il sito di Altravicenza, che ha sede presso la Casa per la Pace di Vicenza.
3) Da Monteforte d'Alpone... http://www.stilelibero.org/  
4) ARCI di Verona http://www.arci.verona.it/  
5) Biblioteca di Nogara (VR): http://digilander.iol.it/biblionogara 
6) Terre Libere, altre forme di comunicazione http://www.terrelibere.it/ 
7) Notiziario femminile http://www.femmis.org/ 
8) Agenzia di stampa: http://www.consumietici.it/ 
9) Giovani e missione... http://www.giovaniemissione.it/ 
10) L'importante network italiano dell'informazione ecologica: http://www.promiseland.it/ 
11) Pedagogisti on line: http://www.educare.it/ 
12) Rete Lilliput: http://www.retelilliput.org/ 
13) Il sito dell'Associazione no profit «Progetti Alternativi per L'energia e l'ambiente» http://www.paea.it/ 

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