Charles De Jacques

Michel Tapié, un art autre

Un artista da lui seguito, George Mathieu, scriveva nel 1955 quanto fosse raro incontrare una mente umana che unisse "i tre caratteri contraddittori della logica, del misticismo e di Dada". Lui era Michel Tapié (nome al quale andrebbe aggiunto de Celeyran, in conformità alle sue origini aristocratiche meridionali), il maggior teorico dell’arte informale, l’ideatore stesso del termine. Giovane amico di Tristan Tzara, nel 1937 aveva fondato, con Camille Bryen, Noel Arnaud e Jean-François Chabrun, "Les réverbères", una rivista, che alle pubblicazioni, anche di dischi, associava l’organizzazione di recite e serate. Protagonista, dunque, di una lontana diaspora dada-surrealista – oltreché pioniere del Jazz in Francia, con alle spalle, per di più, lo studio del recente pensiero matematico - nel 1946 è l’autore di una piccola monografia dedicata all’amico Dubuffet in occasione della clamorosa mostra di questi alla galleria Drouin di Parigi, della quale lo stesso Tapié fu direttore. In questo testo si ritrovano i motivi che saranno da lì a qualche anno precisati in Un art autre (Giraud, Paris 1952). A lui si dovrà la notorietà internazionale di artisti quali Fautrier, Wols, Capogrossi, Tapies, Burri, Fontana e tanti altri, compresi i giapponesi del gruppo Gutai. Nel 1960 fonderà a Torino l’International Center of Aesthetic Research facendo della città piemontese un polo dell’arte mondiale. Ciò nonostante i suoi scritti, perfino in Francia, non sono conosciuti come meriterebbero, e si trovano generalmente dispersi in varie pubblicazioni d’epoca. A ciò comincia oggi a porre rimedio Mirella Bandini mettendone insieme (e traducendo) una silloge che dà l’esatta misura della loro importanza, mentre traccia di Tapié (1909-1987) un eccellente profilo critico-teorico. Il volume, corredato da un solido e scrupoloso apparato informativo, come è nello stile della curatrice, è pubblicato dalle edizioni NIKE di Segrate col titolo Un art autre e altri scritti di estetica 1946-1969.

nella sezione Archivio pubblichiamo un saggio di Tapié su Isou