Charles de Jacques

maitre à Debord

Giovedì 19 ottobre, la televisione francese (France 3) trasmetteva, nella serie Un siècle d'écrivains, un documentario dedicato a Guy Debord. Philippe Sollers, diventato, com'è noto, uno dei più accaniti sostenitori dello scrittore, si produceva questa volta nel panegirico del rivoluzionario, chiudendo così il ciclo della meritocrazia intellettuale d'oltralpe: "guardate questo giovane, sarà l'ultimo rivoluzionario francese, e questo rivoluzionario sarà anche uno dei più grandi scrittori della sua epoca". Nello stesso periodo una piccola casa editrice belga (éditions Talus d'approche) mandava nelle librerie un libricino dal titolo promettente quanto sproporzionato all'esiguità del testo: La vèritable biographie maspérisatrice de Guy-Ernest Debord di un tal Touluse-la-Rose che ci rende note unicamente le sue sembianze attraverso uno spiritoso disegno. E il libro è tutto spiritoso, ma non esattamente acido come - lo sanno coloro avezzi al linguaggio situazionista - il termine "maspérisatrice" (viene da François Maspero, libraio-editore gauchiste che fu inviso ai situazionisti) lascerebbe supporre. E' si ironico ma anche affettuoso, demistificatore ma senza mancare in fondo di rispetto. Touluse dichiara: "nella presente biografia non ho ascoltato alcun testimone, non ho svolto alcuna inchiesta, non ho consultato alcun archivio e non ho evitato alcun bistrot". Niente aggiunge dunque a quello che è già noto, benché questo sia sufficiente all'autore per approfondire la conoscenza del personaggio. Il suo metodo è subito chiaro. Ecco l'incipit: "per sua ammissione Guy-Ernest Debord nacque nel 1931 a Parigi. Il giorno e il mese non li precisava, ciò fa supporre che non apprezzasse il giudizio che deriva da un punto di vista astrologico. Dopo la Seconda guerra mondiale, alla quale, sembra, non abbia preso direttamente parte, Debord comincia gli studi secondari al liceo Jean-Toujas di Pau per passare dopo al liceo Georges-Méliès di Cannes, dove, durante un festival del cinema, si congiunge ai lettristi in generale e a Michelle Bernstein in particolare. Dalla loro unione nascerà un primo pargolo, l'Internazionale Lettrista, che alleveranno come potranno prima di decidersi ad affogarlo". Il libricino va avanti su questo tono per una sessantina di pagine che sfilano via tutte piacevolmente in una mezz'oretta. A quanto pare il testo è vecchio di cinque anni e deve aver circolato alla macchia prima di essere stampato per questa edizione.

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