Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  LA VAL VIGEZZO E LE CENTOVALLI
(con digressioni varie sul lago Maggiore e sul Campo dei Fiori)
Contatore delle visite dal 29/12/2009:       

Lunghezza: 180 km (escluse le tappe di trasferimento)
Inizio Itinerario
: Castelletto Ticino (NO) - Uscita autostradale A8/A26
Termine itinerario: Varese (VA)
Cartografia: Atlante stradale 1:200.000 o, meglio, carta regionale 1:100.000

1-2-3: Usciti dall'autostrada a Castelletto Ticino (1), soffrire per una decina scarsa di km fino a raggiungere e superare Arona attraverso la SS33 del Sempione, qui molto trafficata per via dei numerosi centri commerciali e dei vacanzieri della domenica. Ad Arona possibile deviazione per visitare la colossale statua bronzea di San Carlo Borromeo (il "San Carlone"). In alternativa all'uscita di Castelletto Ticino proseguire sulla A26 ed uscire a Meina per saltare la parte trafficata. La SS33 prosegue costeggiando il lago Maggiore attraversando Lesa (sede di un noto motoraduno), Stresa con la sua aria Belle Epoque ed i lussuosi alberghi, e Baveno, poco oltre la quale non seguire le indicazioni Gravellona Toce - Domodossola: porterebbero sulla SS33 a quattro corsie, una noia mortale. Seguire invece le indicazioni per Mergozzo (3).  Quello che sulle carte 1:200.000 sembra un semplice incrocio è invece una rotonda seguita da un innesto "a trombetta" (2). Per non sbagliare e dirigersi effettivamente verso Mergozzo seguire l'indicazione turistica "Ristorante Piccolo Lago". Si costeggia il bel lago di Mergozzo incontrando la lapide che segnala il confine della Repubblica Partigiana dell'Ossola (1944) e si giunge nel piccolo borgo di Mergozzo (3), ordinato e ben tenuto, preceduto da alcuni lidi balneari.

La lapide della storica Repubblica dell'Ossola: quaranta giorni di libertàIl bivio per Santa Maria Maggiore - ReLa SP69 tra Mergozzo e Beura

3-4: da Mergozzo qui continuare a non seguire le indicazioni per Domodossola (pena la "quattro corsie") ed oltrepassare Candoglia, Premosello, Vogogna. Giunti di fronte ad una breve galleria, imboccarla in direzione Santa Maria Maggiore - Santuario di Re. Proseguire mantenendo la ferrovia alla sinistra oltrepassando Beura (4). Da qui ci sono già indicazioni per la Val Vigezzo. Le strade percorse sono tratti della vecchia SS33 e della SP69, poco battute, dall'asfalto eccellente e dalla guida appagante. Tra Mergozzo e Beura ci sono alcune indicazioni per le fortificazioni della Linea Cadorna, risalenti alla Prima Guerra Mondiale.
Nelle cave di Candoglia venne estratto il marmo rosa usato per la costruzione del Duomo di Milano, trasportato sino alla città attraverso il lago Maggiore, il Ticino ed il Naviglio Grande con delle chiatte che non pagavano dazio sul Naviglio, godendo del privilegio A.U.F. (Ad Usum Fabricae), donde il detto "viaggiare a ufo" :D

4-5: Poco prima di svoltare a destra sulla SS337 della Val Vigezzo un cartello turistico segnala la breve, tortuosa ed ardita deviazione (senza uscita) per  gli Antichi Mulini ad acqua di Trontano: dopo una decina di minuti di belle curve e tornanti si giunge su una curva dominata da un viadotto in pietra della ferrovia della Val Vigezzo (Domodossola-Locarno), costante presenza per tutto l'itinerario. Da qui si può scendere a visitare i mulini ad acqua, citati anche da Leonardo da Vinci, che sono stati recuperati e restaurati. La strada si fa allegra con belle curve larghe. Santa Maria Maggiore (5) è il principale centro della valle ma, essendo più noto per le funivie che portano alla Piana di Vigezzo e per i borghi annessi,  non offre molto più che un'isola pedonale.

Un convoglio della ferrovia Domodossola-Locarno transita sul viadotto presso i Mulini di TrontanoIl Santuario di Re visto proveniendo da Santa Maria: la strada lo aggira a destra con un'ardita curva

5-6-7: A Re (tra (5) e (6)) ci sono diversi locali che offrono menu turistici con piatti tipici Vigezzini a prezzi ragionevoli; il piccolo paese è dominato dal Santuario della Madonna del Sangue, complesso formato da una chiesa seicentesca, già espansione di una precedente, e di una nuova costruzione del Novecento, dalla complessa architettura di cupole ed absidi, che domina la valle e costringe la strada ad una panoramica curva. Dopo quest'ultimo paese in  territorio italiano sulla SS337, la strada  si fa più stretta e tortuosa. Al valico di Ponte Ribellasca (6) (dogana svizzera) si entra nel Canton Ticino (strada cantonale 560) e ci si diverte ancora di più... la strada è ora un continuo susseguirsi di curve e controcurve e, benchè stretta, è mirabilmente asfaltata, ma fare attenzione ai diversi passaggi a livello, con e senza barriere. Questa zona si chiama "le Centovalli" per via delle numerosissime vallette laterali, raggiungibili solo per sentieri. Seguire le indicazioni per Locarno (7) gradevole cittadina ticinese, sede di un importante festival cinematografico e che merita la passeggiata sul lungolago.

7-8-9: ripartiti da Locarno dirigersi verso  Bellinzona - Aeroporto Locarno sulla strada cantonale 13 (attenzione, non per l'aeroporto di Ascona!!!). Costeggiato l'aeroporto troverete le indicazioni per Luino che vi porteranno ad attraversare Magadino, che dà il nome all'omonimo piano alluvionale del lago Maggiore, percorrendo la cantonale 405. Si rientra in Italia al valico di Zenna (8) impegnando la SS394 per Maccagno e Luino (9).

9-10-11-12: da Luino svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Varese, sempre sulla SS394. A Mesenzana (10) le indicazioni per Varese portano sulla SP43 che si arrampica per alcuni tornanti per condirci a Ghirla e Ganna (11), costeggiando gli omonimi laghi, e costeggiando il Parco Regionale del Campo dei Fiori, passando per la località di Valganna Grotte. Tra Ghirla e Valganna Grotte attenzione alle numerose auto e camper parcheggiati ai margini della strada. A Valganna Grotte ristorante e bar accanto alle piccole cavità naturali. Lo stillicidio, in inverno, diventa una bellissima cascata di ghiaccio. Dopo una breve galleria si costeggia il birrificio Carlsberg (ex Poretti) di Induno Olona, mirabile esempio di architettura industriale liberty primo '900 e si giunge a Varese (12), termine itinerario. Tangenziale di Varese: se la conosci la eviti! Entrati in Varese conviene seguire le indicazioni per il centro e per la stazione FS (non per la stazione FNM) lungo il viale Valganna, per uscire a sud e imboccare subito l'autostrada per il ritorno. Se si seguono le indicazioni per l'autostrada che portano verso la tangenziale, si fa un gran giro del fumo per spuntare a Ponte di Vedano e dover raggiungere l'autostrada ad Azzate. Percorrendo la tangenziale invece che attraversare Varese, abbiamo re-incontrato a Cavaria un camper (!) superato poco dopo Valganna Grotte (!!!)

DIGRESSIONI VARIE
Itinerario relativamente breve, ma ricco di spunti per numerose varianti: qui se ne suggeriscono alcune che non esauriscono assolutamente le possibilità di questa zona. In grassetto le località toccate dall'itinerario.
Da Castelletto Ticino (1) proseguire per Borgomanero, Gozzano ed il lago d'Orta, percorrendo la riva orientale e fermandosi a Orta-San Giulio, oppure la riva occidentale visitando la Madonna del Sasso, salendo poi per Omegna e Gravellona Toce. Tra i due laghi Maggiore e d'Orta, il Mottarone è una meta classica e, se la giornata è limpida, spettacolare.
A Santa Maria Maggiore (5) deviare per la Val Canobbina fino a raggiungere il lago Maggiore a Canobbio: da qui a sinistra proseguire per Locarno oppure, a destra, tornare verso Intra per poi traghettare sulla sponda lombarda giungendo a Laveno, quindi deviare per Gemonio, Cittiglio costeggiando da Gavirate il lago di Varese.
A Vira, poco dopo Magadino (7-8), salire per il valico di Indemini percorrendo la Val Veddasca sino a Maccagno.
Da Luino (9) seguire il corso del Tresa verso Lavena-Ponte Tresa: da qui costeggiare il lago di Lugano sino a Porto Ceresio e quindi seguire per Varese, oppure salire per Marchirolo e ridiscendere a Ghirla.
Da Luino (9) costeggiare il lago sino a Laveno e fernarsi all'eremo di Santa Caterina del Sasso. Proseguire poi per Sesto Calende.
Da Germignaga, poco dopo Luino (9) scendendo verso Laveno, salire per Brezzo di Bedero, Nasca e Arcumeggia, il paese affrescato, scendendo in Valcuvia a Casalzuigno.
Da Mesenzanica (10) proseguire per la Valcuvia e salire vero Brinzio attraversando il Parco Regionale del Campo dei Fiori; poco prima di Varese deviare per salire al Campo dei Fiori.


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