Lunghezza: 180 km
(escluse le tappe di trasferimento)
Inizio Itinerario: Castelletto Ticino (NO) - Uscita autostradale
A8/A26
Termine itinerario: Varese (VA)
Cartografia: Atlante stradale 1:200.000 o, meglio, carta
regionale 1:100.000
1-2-3: Usciti
dall'autostrada a Castelletto Ticino (1), soffrire per una
decina scarsa di km fino a raggiungere e superare Arona
attraverso la SS33 del Sempione, qui molto trafficata per via dei
numerosi centri commerciali e dei vacanzieri della domenica.
Ad Arona possibile deviazione per visitare la
colossale statua bronzea di San Carlo Borromeo (il "San Carlone").
In alternativa all'uscita di Castelletto Ticino proseguire sulla A26
ed uscire a Meina per saltare la parte trafficata. La SS33
prosegue costeggiando il lago Maggiore attraversando Lesa
(sede di un noto motoraduno), Stresa con la sua aria Belle
Epoque ed i lussuosi alberghi, e Baveno, poco oltre la
quale non seguire le indicazioni Gravellona Toce -
Domodossola: porterebbero sulla SS33 a quattro corsie, una noia
mortale. Seguire invece le indicazioni per Mergozzo (3). Quello che
sulle carte 1:200.000 sembra un semplice incrocio è invece una
rotonda seguita da un innesto "a trombetta" (2). Per non
sbagliare e dirigersi effettivamente verso Mergozzo seguire
l'indicazione turistica "Ristorante Piccolo Lago". Si costeggia
il bel lago di Mergozzo incontrando la lapide che segnala il confine
della Repubblica Partigiana dell'Ossola (1944) e si giunge nel
piccolo borgo di Mergozzo (3), ordinato e ben tenuto,
preceduto da alcuni lidi balneari.
3-4: da Mergozzo qui
continuare a non seguire le indicazioni per Domodossola (pena
la "quattro corsie") ed oltrepassare Candoglia, Premosello,
Vogogna. Giunti di fronte ad una breve galleria, imboccarla
in direzione Santa Maria Maggiore - Santuario di Re.
Proseguire mantenendo la ferrovia alla sinistra oltrepassando
Beura (4). Da qui ci sono già indicazioni per la Val Vigezzo.
Le strade percorse sono tratti della vecchia SS33 e della SP69, poco
battute, dall'asfalto eccellente e dalla guida appagante.
Tra Mergozzo e Beura ci sono alcune
indicazioni per le fortificazioni della Linea Cadorna, risalenti
alla Prima Guerra Mondiale.
Nelle cave di Candoglia venne estratto il marmo rosa usato per la
costruzione del Duomo di Milano, trasportato sino alla città
attraverso il lago Maggiore, il Ticino ed il Naviglio Grande con
delle chiatte che non pagavano dazio sul Naviglio, godendo del
privilegio A.U.F. (Ad Usum Fabricae), donde il detto
"viaggiare a ufo" :D
4-5:
Poco prima di svoltare a destra sulla SS337
della Val Vigezzo un cartello turistico segnala la breve, tortuosa
ed ardita deviazione (senza uscita) per gli Antichi Mulini
ad acqua di Trontano: dopo una decina di minuti di belle curve e
tornanti si giunge su una curva dominata da un viadotto in pietra
della ferrovia della Val Vigezzo (Domodossola-Locarno), costante
presenza per tutto l'itinerario. Da qui si può scendere a visitare i
mulini ad acqua, citati anche da Leonardo da Vinci, che sono stati
recuperati e restaurati. La strada si fa allegra con belle
curve larghe. Santa Maria Maggiore (5) è il principale centro
della valle ma, essendo più noto per le funivie che portano alla
Piana di Vigezzo e per i borghi annessi, non offre molto più che
un'isola pedonale.
5-6-7: A Re
(tra (5) e (6)) ci sono diversi locali che offrono menu turistici
con piatti tipici Vigezzini a prezzi ragionevoli; il piccolo paese è
dominato dal Santuario della Madonna del Sangue, complesso formato
da una chiesa seicentesca, già espansione di una precedente, e di
una nuova costruzione del Novecento, dalla complessa architettura di
cupole ed absidi, che domina la valle e costringe la strada ad una
panoramica curva. Dopo quest'ultimo paese in territorio
italiano sulla SS337, la strada si fa più stretta e tortuosa. Al
valico di Ponte Ribellasca (6) (dogana svizzera) si entra nel
Canton Ticino (strada cantonale 560) e ci si diverte ancora di
più... la strada è ora un continuo susseguirsi di curve e
controcurve e, benchè stretta, è mirabilmente asfaltata, ma fare
attenzione ai diversi passaggi a livello, con e senza barriere.
Questa zona si chiama "le Centovalli" per via delle numerosissime
vallette laterali, raggiungibili solo per sentieri. Seguire le
indicazioni per Locarno (7) gradevole cittadina ticinese,
sede di un importante festival cinematografico e che merita la
passeggiata sul lungolago.
7-8-9: ripartiti da
Locarno dirigersi verso Bellinzona - Aeroporto Locarno sulla
strada cantonale 13 (attenzione, non per l'aeroporto di
Ascona!!!). Costeggiato l'aeroporto troverete le indicazioni per
Luino che vi porteranno ad attraversare Magadino, che dà
il nome all'omonimo piano alluvionale del lago Maggiore, percorrendo
la cantonale 405. Si rientra in Italia al valico di Zenna (8)
impegnando la SS394 per Maccagno e Luino (9).
9-10-11-12: da Luino
svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Varese,
sempre sulla SS394. A Mesenzana (10) le indicazioni per
Varese portano sulla SP43 che si arrampica per alcuni tornanti per
condirci a Ghirla e Ganna (11), costeggiando gli
omonimi laghi, e costeggiando il Parco Regionale del Campo dei
Fiori, passando per la località di Valganna Grotte.
Tra Ghirla e Valganna Grotte
attenzione alle numerose auto e camper parcheggiati ai margini della
strada. A Valganna Grotte ristorante e bar accanto alle
piccole cavità naturali. Lo stillicidio, in inverno, diventa una
bellissima cascata di ghiaccio. Dopo una breve galleria si
costeggia il birrificio Carlsberg (ex Poretti) di Induno Olona,
mirabile esempio di architettura industriale liberty primo '900 e si
giunge a Varese (12), termine itinerario.
Tangenziale di Varese: se la conosci la
eviti! Entrati in Varese conviene seguire le indicazioni per il
centro e per la stazione FS (non per la stazione FNM) lungo
il viale Valganna, per uscire a sud e imboccare subito l'autostrada
per il ritorno. Se si seguono le indicazioni per l'autostrada che
portano verso la tangenziale, si fa un gran giro del fumo per
spuntare a Ponte di Vedano e dover raggiungere l'autostrada ad
Azzate. Percorrendo la tangenziale invece che attraversare Varese,
abbiamo re-incontrato a Cavaria un camper (!) superato poco dopo
Valganna Grotte (!!!)
DIGRESSIONI VARIE
Itinerario relativamente breve, ma ricco di spunti per numerose
varianti: qui se ne suggeriscono alcune che non esauriscono
assolutamente le possibilità di questa zona. In grassetto le
località toccate dall'itinerario.
Da Castelletto Ticino (1) proseguire per Borgomanero, Gozzano
ed il lago d'Orta, percorrendo la riva orientale e fermandosi a
Orta-San Giulio, oppure la riva occidentale visitando la Madonna del
Sasso, salendo poi per Omegna e Gravellona Toce. Tra i due laghi
Maggiore e d'Orta, il Mottarone è una meta classica e, se la
giornata è limpida, spettacolare.
A Santa Maria Maggiore (5) deviare per la Val Canobbina fino
a raggiungere il lago Maggiore a Canobbio: da qui a sinistra
proseguire per Locarno oppure, a destra, tornare verso Intra per poi
traghettare sulla sponda lombarda giungendo a Laveno, quindi deviare
per Gemonio, Cittiglio costeggiando da Gavirate il lago di Varese.
A Vira, poco dopo Magadino (7-8), salire per il valico di
Indemini percorrendo la Val Veddasca sino a Maccagno.
Da Luino (9) seguire il corso del Tresa verso Lavena-Ponte
Tresa: da qui costeggiare il lago di Lugano sino a Porto Ceresio e
quindi seguire per Varese, oppure salire per Marchirolo e
ridiscendere a Ghirla.
Da Luino (9) costeggiare il lago sino a Laveno e fernarsi
all'eremo di Santa Caterina del Sasso. Proseguire poi per Sesto
Calende.
Da Germignaga, poco dopo Luino (9) scendendo verso Laveno,
salire per Brezzo di Bedero, Nasca e Arcumeggia, il paese
affrescato, scendendo in Valcuvia a Casalzuigno.
Da Mesenzanica (10) proseguire per la Valcuvia e salire vero
Brinzio attraversando il Parco Regionale del Campo dei Fiori; poco
prima di Varese deviare per salire al Campo dei Fiori. |