Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  DALLA VALSASSINA ALLA VAL BREMBANA
ATTRAVERSO LA VAL TALEGGIO
Contatore delle visite dal 29/12/2009:       

Un collage di tre giri compiuti in tempi diversi (maggio 2005, maggio 2006 e giugno 2010) per un itinerario tranquillo tranquillo da una giornata tra tre valli lombarde, coniugando storia, paesaggi e, per chi vuole, gastronomia :)

Lunghezza: 60 km + 30 km A/R per Morterone (escluse le tappe di trasferimento)
Inizio itinerario
: Lecco (LC)
Termine itinerario
: San Pellegrino Terme (BG)
Cartografia
: Atlante stradale 1:200.000 o, meglio, carta regionale 1:100.000... o magari le Kompass 1:50.000

 

 

Galleria fotografica della gita a Morterone (3), 05 maggio 2006
Galleria fotografica della gita a Cornello dei Tasso (8), 28 maggio 2005
Galleria fotografica della gita in Val Taleggio (4-7), 27 giugno 2010

1-2-(3)-4: dal lungolago di Lecco (1), classico ritrovo-passerella e sosta caffè o gelato di motard d'ogni specie, si seguono le indicazioni per la Valsassina, percorrendo la vecchia strada SP62 che risale la falda della Grigna Meridionale tra sobborghi e stretti tornanti, ormai per nulla trafficata grazie all'apertura, pochi anni fa, delle gallerie che dalla superstrada SS36 portano direttamente a Ballabio (2). Da qui una deviazione di 15 km porta, percorrendo la stretta e tortuosa SP3 alle spalle del Resegone e valicando la Forcella di Olino a 1150 m slm, a Morterone (3), accreditato di essere il Comune meno popoloso d'Italia, contando 37 residenti al dato ISTAT del 2009: sottolineiamo Comune, con tanto di sede municipale, sindaco, assessori e consiglieri... A Morterone non c'è praticamente nulla e la strada asfaltata finisce lì, si torna quindi sui propri passi a Ballabio (2) e si riprende la SP62 che corre sul fondo della Valsassina giungendo al bivio per Cremeno (4).

Una sosta sulla SP3 per Morterone: a quei tempi (maggio 2006) avevamo ancora l'interfono a filo e c'erano pochi adesivi TCI sul cupolino di MidoriLa serie di tornanti che fanno prendere quota alla SP3 per Morterone

4-5: a Cremeno (4) si incontrano le indicazioni per Culmine San Pietro (5), il valico a 1254 m slm (anche se il cartello sul posto e l'insegna sul rifugio ne segnano ottimisticamente 1300...) che separa  il versante lecchese da quello bergamasco della catena montuosa. Al Culmine si trovano due ristoranti (sempre molto frequentati) ed una chiesetta con area pic-nic, e se la giornata è bella si gode, verso NO, di un bel panorama d'infilata di tutta la Valsassina fino a Bellano ed al lago di Como. La strada che sale al Culmine e ne ridiscende è ben tenuta (ad oggi, 2010) sul versante bergamasco (SP25) ed invita ad osare sulle curve ben asfaltate, meno curata sul versante lecchese (SP64).

Un bel passaggio tra le rocce salendo da Ballabio verso Culmine San PietroLa chiesa di Culmine San Pietro

5-6: scendendo allegri da Culmine San Pietro si incontra Vedeseta, con il bivio della SP24 che porta verso la valle Imagna, e si corre lungo bei pascoli nella parte più alta della Val Taleggio, famosa per l'omonimo formaggio... ma tra poco la strada si stringerà...

La gola del torrente Enna, o "orrido di Val Taleggio"Un passaggio ardito sotto la roccia incombenteIl torrente Enna

6-7: nel corso delle ere geologiche il torrente Enna si è fatto strada tra le rocce ed ha formato una gola, comunemente detta "orrido di Val Taleggio": la strada corre scavata tra la roccia e il corso del torrente dalle acque verdissime. Il tratto più soggetto a frane è stato aggirato da una galleria di 470 m ma noi, con le dovute cautele e a nostro rischio e pericolo, siamo passati tra la sbarra di chiusura al traffico ed il guardrail ed abbiamo percorso anche questo mezzo chilometro all'aria aperta ed a bassa velocità, visto che l'asfalto è costellato di ghiaia. Quanto detto non è un invito a oltrepassare le sbarre: la strada è dismessa e ciò è ben segnalato da cartelli di divieto di accesso: uomo avvisato, mezzo salvato!

L'ingresso ovest del tratto dismesso della SP25, ben sbarrato e segnalato...

7-(8)-9: usciti dall'orrido si giunge a San Giovanni Bianco (9), in val Brembana, ma val la pena risalire per 3 km la valle per giungere a Camerata Cornello (8), comune composto da diversi borghi tra cui  Cornello dei Tasso, così chiamato per essere il luogo d'origine della famiglia Tasso, il cui più famoso esponente è il Torquato autore della Gerusalemme liberata. Meno noto il fatto che la famiglia Tasso può vantarsi di essere l'inventrice del primo servizio postale della storia.

8-9-10: lasciato Cornello e riattraversato San Giovanni Bianco, evitare di seguire la direzione Bergamo che porterebbe sulla circonvallazione in galleria, e dirigersi verso San Pellegrino Terme (10), sosta caffè o gelato bella cittadina ricca di spunti liberty, e termine itinerario. La discesa verso Bergamo non offre praticamente nulla se non una possibile sosta alla Grotta delle Meraviglie a Zogno, che però è aperta una volta ogni morte di papa...


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